Vorrei un consiglio sul doom

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Sindya
00sabato 26 novembre 2005 18:06
Ho scoperto da poco i candlemass e ho ascoltato 2 loro cd (Candlemass, Nightfall). Spaccano, madonna mia [SM=x772952] [SM=x772952] [SM=x772952]
Ho letto che fanno doom metal...

Ma qualcuno mi saprebbe spiegare che genere esattamente è il doom e quali sono i maggiori gruppi di questo genere?

Perchè se sono tutti come i candlemass allora ho trovato il genere della mia vita [SM=g27836]

e per diventare pratica del doom da cosa devo iniziare, quali sono i dischi imperdibili??

Grazie in anticipo [SM=g27838]
-Joey DeMaio-
00sabato 26 novembre 2005 18:22
Allora, i Candlemass sono i miei preferiti. Sono tra i più """Veloci""" in campo doom. Se vuoi ascoltarti qualcosa che uccide sul serio, vai con Cathedral o Sleep(un nome, un perchè! [SM=g27828] )
Il doom come genere, è fottutamente lento ed angosciante, infatti i testi spesso parlano del malessere umano, della depressione e cazzi vari(da qui il luogo comune che i Doomsters moriranno tutti suicidi [SM=g27828] ).

Comunque per quanto riguarda i Candlemass, scaricara o ruba anche Tales Of Creation ed Epicus Doomicus Metallicus(dove non canta Messiah, però!). [SM=x772952]
-Joey DeMaio-
00sabato 26 novembre 2005 18:24
Aggiungo: Non conosco molto il Doom, però mi sembrava giusto dirti un pò di cose! [SM=x772935]
Latino Heat2
00sabato 26 novembre 2005 19:35
i Sabbath sono uno dei capisaldi fondatori [SM=x772952]
Kid Kash
00sabato 26 novembre 2005 20:00
io ti consiglio i Cathedral, Paul Chain (ex Death SS), purtroppo è un genere che conosco pochissimo quindi non mi viene in mente molto altro, per ora
Raven WhitePanter
00sabato 26 novembre 2005 22:07
Consiglio i Cathedral, gli Sleep (un cd da 55 minuti con una sola traccia), i nostrani Doomsword. Questi ultimi sono davvero eccezzionali, hanno fatto solo tre cd (di cui l'ultimo più epico) ma veramente belli!
MR Styles
00sabato 26 novembre 2005 22:17
Re:

Scritto da: Raven WhitePanter 26/11/2005 22.07
Consiglio i Cathedral, gli Sleep (un cd da 55 minuti con una sola traccia), i nostrani Doomsword. Questi ultimi sono davvero eccezzionali, hanno fatto solo tre cd (di cui l'ultimo più epico) ma veramente belli!



Io ricordo che gli Sleep avevano fatto un cd con tre tracce, "Dopesmoker" da 63 minuti e altre due di 4-5 minuti.
SouthOfHeaven
00sabato 26 novembre 2005 23:08
E' genere che conosco pochissimo, comunque mi sento di consigliarti i Candlemass, gli Sleep e i Doomsword.
Conosco poco i Cathedral, devo approfondire!
Dark+Schneider
00sabato 26 novembre 2005 23:23
Il Doom è un genere incredibilmente vario e ricco di stili e sottogeneri, è musica che si muove nell'ombra dell'underground ma è sempre in evoluzion...è un grande genere, poco agevole da seguire ma ricco di perle più o meno nascoste

I Candlemass sono il gruppo leader del genere, i migliori di sempre senza alcun dubbio. Il loro stile è piuttosto accessibile, essendo Doom così epico e melodico

Su questo filone ci sono i fantastici Solitude Aeturnus, americani, assolutamente strepitosi...la loro discografia è veramente eccellente, ma se devo tirar fuori un titolo consiglio Downfall, veramente bellissimo.

Sul genere ci sono anche i Veni Domine, comunque molto vari nello stile perchè a sonorità Doom molto epiche e apocalittiche associano un cantato alla Geoff Tate e intuizioni più classiche...molto bravi. Material Sanctuary è il migliore della loro carriera.

Poi consiglio senza dubbi i My Dying Bride, con il loro Doom gothicheggiante e disperato, veramente magnifico in dischi come The Angel and the Dark River e The Dreadful Hours.

Su queste coordinate giravano i primi Paradise Lost, adesso maestri di finocchiaggine, prima gruppo favoloso che produceva un Doom gotico e con voce Death. Prendete al volo l'immenso Gothic e poi Shades of God

Ovviamente poi c'è il Doom più classico, figlio diretto dei Sabbath...i primi nomi che mi vengono i mente sono i Saint Vitus e i Count Raven, due gruppi veramente forti

Diversi hanno già accennato ai Cathedral, altro grande gruppo.

Poi un'altra grande leggenda Doom sono i Trouble, di cui consiglio senza dubbio i primi due album, specie Psalm 9

Per quanto riguarda i Candlemass, ti consiglio di andare a prendere il favoloso Epicus Doomicus Metallicus, il loro primo disco, per me il loro miglior album nonchè ovviamente disco migliore in campo Doom di sempre

Della nuova scuola mi piacciono i Reverend Bizarre, autori di un Doom che più classico e infernale non si può...ho sentito In the Rectory of the Bizarre Reverend (chi azzecca l'ispirazione per questo titolo è un ganassa), anche Crush the Insect picchia duro

Infine mi piacciono molto i Krux, sono il gruppo di Leif dei Candlemass, due degli Entombed e Mats Leven, ex Malmsteen..molto bravi, un bel doom cantato da dio

Visto che sono buono, beccatevi delle canzoni che avevo sul pc

Solitude Aeturnus - Chapel of Burning
Solitude Aeturnus - These Are the Nameless
Trouble - Psalm 9 (apri come Win Media Player)
Krux - Black Room

Sindya
00sabato 26 novembre 2005 23:40
Re:

Scritto da: Dark+Schneider 26/11/2005 23.23
Il Doom è un genere incredibilmente vario e ricco di stili e sottogeneri, è musica che si muove nell'ombra dell'underground ma è sempre in evoluzion...è un grande genere, poco agevole da seguire ma ricco di perle più o meno nascoste

I Candlemass sono il gruppo leader del genere, i migliori di sempre senza alcun dubbio. Il loro stile è piuttosto accessibile, essendo Doom così epico e melodico

Su questo filone ci sono i fantastici Solitude Aeturnus, americani, assolutamente strepitosi...la loro discografia è veramente eccellente, ma se devo tirar fuori un titolo consiglio Downfall, veramente bellissimo.

Sul genere ci sono anche i Veni Domine, comunque molto vari nello stile perchè a sonorità Doom molto epiche e apocalittiche associano un cantato alla Geoff Tate e intuizioni più classiche...molto bravi. Material Sanctuary è il migliore della loro carriera.

Poi consiglio senza dubbi i My Dying Bride, con il loro Doom gothicheggiante e disperato, veramente magnifico in dischi come The Angel and the Dark River e The Dreadful Hours.

Su queste coordinate giravano i primi Paradise Lost, adesso maestri di finocchiaggine, prima gruppo favoloso che produceva un Doom gotico e con voce Death. Prendete al volo l'immenso Gothic e poi Shades of God

Ovviamente poi c'è il Doom più classico, figlio diretto dei Sabbath...i primi nomi che mi vengono i mente sono i Saint Vitus e i Count Raven, due gruppi veramente forti

Diversi hanno già accennato ai Cathedral, altro grande gruppo.

Poi un'altra grande leggenda Doom sono i Trouble, di cui consiglio senza dubbio i primi due album, specie Psalm 9

Per quanto riguarda i Candlemass, ti consiglio di andare a prendere il favoloso Epicus Doomicus Metallicus, il loro primo disco, per me il loro miglior album nonchè ovviamente disco migliore in campo Doom di sempre

Della nuova scuola mi piacciono i Reverend Bizarre, autori di un Doom che più classico e infernale non si può...ho sentito In the Rectory of the Bizarre Reverend (chi azzecca l'ispirazione per questo titolo è un ganassa), anche Crush the Insect picchia duro

Infine mi piacciono molto i Krux, sono il gruppo di Leif dei Candlemass, due degli Entombed e Mats Leven, ex Malmsteen..molto bravi, un bel doom cantato da dio




grazie Dark [SM=x772948]
sto scaricando e poi giudicherò [SM=x772952]

di tutti questi gruppi citati conoscevo solo i Doomsword, dei quali ho sentito delle canzoni davvero eccellenti, I Paradise Lost che mi fan proprio cagare e i My Mying Bride giusto di nome...

sono proprio un'ignorante [SM=g27831]

adesso mi sento i Solitude Aeternus e i Krux
Sindya
00sabato 26 novembre 2005 23:56
ma la canzone dei Krux spacca il culo che è un piacere :devil

è bellissima [SM=x772952] [SM=x772952] [SM=x772952]
ajejebrazorff
00domenica 27 novembre 2005 00:37
Dei Candlemass è imprescindibile "Epicus Doomicus Metallicus", 3 parole che descrivono perfettamente la musica del gruppo svedese, "Solitude" è il loro manifesto...
In questo album però la voce non è di Messiah Marcolin ma di tale Johann Langqvist, del quale poi si sono perse le tracce (ho una paura tremenda che si sia homerizzato alla Charlie Dominici)...
Tra l'altro Epicus è stato ristampato un paio di anni fa con allegato un cd contenente un Live del 1988, cioè con la formazione storica, ci sono molte tracce di Epicus cantate da Messiah, altamente consigliato...
Riguardo ai gruppi storici, mi sembra che nessuno abbia citato i St.Vitus, che secondo un autorevole esperto insieme ai Black Sabbath e a Paul Chain hanno inventato il doom...
Chi era questo esperto autorevole??? Paul Chain ovviamente...
Dark+Schneider
00domenica 27 novembre 2005 02:37
Re: Re:

Scritto da: Sindya 26/11/2005 23.40


grazie Dark [SM=x772948]
sto scaricando e poi giudicherò [SM=x772952]

di tutti questi gruppi citati conoscevo solo i Doomsword, dei quali ho sentito delle canzoni davvero eccellenti, I Paradise Lost che mi fan proprio cagare e i My Mying Bride giusto di nome...

sono proprio un'ignorante [SM=g27831]

adesso mi sento i Solitude Aeternus e i Krux



Occhio, ho paura che tu stia giudicando i Paradise Lost dal loro materiale più recente che appunto è merdosissimo...o hai sentito Gothic e proprio non ti piace? Ovviamente può essere ma mi sembra strano perchè è immenso :-)

In EDM non c'è Messiah ma figa, era proprio bravo Lanqvist...è sparito per noi, magari ha fatto qualcos'altro, occhio però che non era affatto un metaller, ha inciso EDM solo come session vocalist...chi lo sa, magari in ambiti di suo gradimento ha fatto altro. Peccato però, era davvero bravo.
ajejebrazorff
00domenica 27 novembre 2005 02:39
Re:

Scritto da: Dark+Schneider 26/11/2005 23.23
Il Doom è un genere incredibilmente vario e ricco di stili e sottogeneri, è musica che si muove nell'ombra dell'underground ma è sempre in evoluzion...è un grande genere, poco agevole da seguire ma ricco di perle più o meno nascoste

I Candlemass sono il gruppo leader del genere, i migliori di sempre senza alcun dubbio. Il loro stile è piuttosto accessibile, essendo Doom così epico e melodico

Su questo filone ci sono i fantastici Solitude Aeturnus, americani, assolutamente strepitosi...la loro discografia è veramente eccellente, ma se devo tirar fuori un titolo consiglio Downfall, veramente bellissimo.

Sul genere ci sono anche i Veni Domine, comunque molto vari nello stile perchè a sonorità Doom molto epiche e apocalittiche associano un cantato alla Geoff Tate e intuizioni più classiche...molto bravi. Material Sanctuary è il migliore della loro carriera.

Poi consiglio senza dubbi i My Dying Bride, con il loro Doom gothicheggiante e disperato, veramente magnifico in dischi come The Angel and the Dark River e The Dreadful Hours.

Su queste coordinate giravano i primi Paradise Lost, adesso maestri di finocchiaggine, prima gruppo favoloso che produceva un Doom gotico e con voce Death. Prendete al volo l'immenso Gothic e poi Shades of God

Ovviamente poi c'è il Doom più classico, figlio diretto dei Sabbath...i primi nomi che mi vengono i mente sono i Saint Vitus e i Count Raven, due gruppi veramente forti

Diversi hanno già accennato ai Cathedral, altro grande gruppo.

Poi un'altra grande leggenda Doom sono i Trouble, di cui consiglio senza dubbio i primi due album, specie Psalm 9

Per quanto riguarda i Candlemass, ti consiglio di andare a prendere il favoloso Epicus Doomicus Metallicus, il loro primo disco, per me il loro miglior album nonchè ovviamente disco migliore in campo Doom di sempre

Della nuova scuola mi piacciono i Reverend Bizarre, autori di un Doom che più classico e infernale non si può...ho sentito In the Rectory of the Bizarre Reverend (chi azzecca l'ispirazione per questo titolo è un ganassa), anche Crush the Insect picchia duro

Infine mi piacciono molto i Krux, sono il gruppo di Leif dei Candlemass, due degli Entombed e Mats Leven, ex Malmsteen..molto bravi, un bel doom cantato da dio

Visto che sono buono, beccatevi delle canzoni che avevo sul pc

Solitude Aeturnus - Chapel of Burning
Solitude Aeturnus - These Are the Nameless
Trouble - Psalm 9 (apri come Win Media Player)
Krux - Black Room



Li avevi nominati giusto te i Vitus...
Riguardo ai My Dying Bride, la loro particolarità è la presenza del violino, non suonato alla maniera festosa dei conterranei Skyclad (Martin Wakyer e Andy Sneap dei Sabbat dovrebbero dirvi qualcosa), ma in un modo ansiogeno, a me piace moltissimo anche il successivo Like Gods Of Sun (e la massacrante It Will Come, da istigazione al suicidio peggio dei Type O Negative), che è l'ultimo album che si possa definire tale della band inglese, che subirà un processo di infinocchiamento simile a quello dei compaesani Paradise Lost...
ajejebrazorff
00domenica 27 novembre 2005 02:40
Re: Re: Re:

Scritto da: Dark+Schneider 27/11/2005 2.37


Occhio, ho paura che tu stia giudicando i Paradise Lost dal loro materiale più recente che appunto è merdosissimo...o hai sentito Gothic e proprio non ti piace? Ovviamente può essere ma mi sembra strano perchè è immenso :-)

In EDM non c'è Messiah ma figa, era proprio bravo Lanqvist...è sparito per noi, magari ha fatto qualcos'altro, occhio però che non era affatto un metaller, ha inciso EDM solo come session vocalist...chi lo sa, magari in ambiti di suo gradimento ha fatto altro. Peccato però, era davvero bravo.


Dei Paradise Lost ho solo la raccolta, che credo si chiami Reflections, traccia 1 Say Just Words e traccia 2 Hallowed Land (la mia preferita), che credo concluda il periodo Peaceville, poi passati alla EMI è cominciato lo sputtanamento...

[Modificato da ajejebrazorff 27/11/2005 2.44]

Dark+Schneider
00domenica 27 novembre 2005 02:44
Re: Re:

Scritto da: ajejebrazorff 27/11/2005 2.39

Li avevi nominati giusto te i Vitus...
Riguardo ai My Dying Bride, la loro particolarità è la presenza del violino, non suonato alla maniera festosa dei conterranei Skyclad (Martin Wakyer e Andy Sneap dei Sabbat dovrebbero dirvi qualcosa), ma in un modo ansiogeno, a me piace moltissimo anche il successivo Like Gods Of Sun (e la massacrante It Will Come, da istigazione al suicidio peggio dei Type O Negative), che è l'ultimo album che si possa definire tale della band inglese, che subirà un processo di infinocchiamento simile a quello dei compaesani Paradise Lost...



Dai, non starai mica paragonando il percorso dei Bride con quello dei Paradise Lost? I dischi più recenti della Sposa sono a mio avviso eccellenti, senti appunto The Dreadful Hours e il negativissimo The Light at the End of The World...sempre molto pesanti e depressi. Insomma i Paradise Lost si sono messi a scimmiottare la gente di cui probabilmente dieci anni prima ridevano...
ajejebrazorff
00domenica 27 novembre 2005 02:47
Re: Re: Re:

Scritto da: Dark+Schneider 27/11/2005 2.44


Dai, non starai mica paragonando il percorso dei Bride con quello dei Paradise Lost? I dischi più recenti della Sposa sono a mio avviso eccellenti, senti appunto The Dreadful Hours e il negativissimo The Light at the End of The World...sempre molto pesanti e depressi. Insomma i Paradise Lost si sono messi a scimmiottare la gente di cui probabilmente dieci anni prima ridevano...


Dall'album successivo a Like Gods Of Sun non mi sono più piaciuti, poi è chiaro che fare paragoni è sempre riduttivo...
Come i The Gathering che prima facevano Death poi hanno preso Anneke e sono finiti quasi a fare trip-hop...
mezzanaccio
00domenica 27 novembre 2005 13:19
di dove sono i candlemass?
-Joey DeMaio-
00domenica 27 novembre 2005 13:42
Re:

Scritto da: mezzanaccio 27/11/2005 13.19
di dove sono i candlemass?


Svedesi, se non ricordo male.
TheChockeslam
00domenica 27 novembre 2005 13:44
Re: Re:

Scritto da: -Joey DeMaio- 27/11/2005 13.42

Svedesi, se non ricordo male.



Sì,svedesi.

E domani sera li vedo!!! [SM=x772952] [SM=x772952] [SM=x772952]
Barbus (king of Lod)
00domenica 27 novembre 2005 15:31
Re:

Scritto da: Dark+Schneider 26/11/2005 23.23
Il Doom è un genere incredibilmente vario e ricco di stili e sottogeneri, è musica che si muove nell'ombra dell'underground ma è sempre in evoluzion...è un grande genere, poco agevole da seguire ma ricco di perle più o meno nascoste

I Candlemass sono il gruppo leader del genere, i migliori di sempre senza alcun dubbio. Il loro stile è piuttosto accessibile, essendo Doom così epico e melodico

Su questo filone ci sono i fantastici Solitude Aeturnus, americani, assolutamente strepitosi...la loro discografia è veramente eccellente, ma se devo tirar fuori un titolo consiglio Downfall, veramente bellissimo.

Sul genere ci sono anche i Veni Domine, comunque molto vari nello stile perchè a sonorità Doom molto epiche e apocalittiche associano un cantato alla Geoff Tate e intuizioni più classiche...molto bravi. Material Sanctuary è il migliore della loro carriera.

Poi consiglio senza dubbi i My Dying Bride, con il loro Doom gothicheggiante e disperato, veramente magnifico in dischi come The Angel and the Dark River e The Dreadful Hours.

Su queste coordinate giravano i primi Paradise Lost, adesso maestri di finocchiaggine, prima gruppo favoloso che produceva un Doom gotico e con voce Death. Prendete al volo l'immenso Gothic e poi Shades of God

Ovviamente poi c'è il Doom più classico, figlio diretto dei Sabbath...i primi nomi che mi vengono i mente sono i Saint Vitus e i Count Raven, due gruppi veramente forti

Diversi hanno già accennato ai Cathedral, altro grande gruppo.

Poi un'altra grande leggenda Doom sono i Trouble, di cui consiglio senza dubbio i primi due album, specie Psalm 9

Per quanto riguarda i Candlemass, ti consiglio di andare a prendere il favoloso Epicus Doomicus Metallicus, il loro primo disco, per me il loro miglior album nonchè ovviamente disco migliore in campo Doom di sempre

Della nuova scuola mi piacciono i Reverend Bizarre, autori di un Doom che più classico e infernale non si può...ho sentito In the Rectory of the Bizarre Reverend (chi azzecca l'ispirazione per questo titolo è un ganassa), anche Crush the Insect picchia duro

Infine mi piacciono molto i Krux, sono il gruppo di Leif dei Candlemass, due degli Entombed e Mats Leven, ex Malmsteen..molto bravi, un bel doom cantato da dio

Visto che sono buono, beccatevi delle canzoni che avevo sul pc

Solitude Aeturnus - Chapel of Burning
Solitude Aeturnus - These Are the Nameless
Trouble - Psalm 9 (apri come Win Media Player)
Krux - Black Room




[SM=x772952]


ot
secondo tutti quelli spazzi tra un rigo e un altro contengono messaggi subliminali
Sindya
00domenica 27 novembre 2005 17:43
Re: Re: Re:

Scritto da: Dark+Schneider 27/11/2005 2.37


Occhio, ho paura che tu stia giudicando i Paradise Lost dal loro materiale più recente che appunto è merdosissimo...o hai sentito Gothic e proprio non ti piace? Ovviamente può essere ma mi sembra strano perchè è immenso :-)

In EDM non c'è Messiah ma figa, era proprio bravo Lanqvist...è sparito per noi, magari ha fatto qualcos'altro, occhio però che non era affatto un metaller, ha inciso EDM solo come session vocalist...chi lo sa, magari in ambiti di suo gradimento ha fatto altro. Peccato però, era davvero bravo.



sì infatti gli ultimi album (gli unici che ho sentito) fanno veramente schifo dei paradise lost...

ora mi sento EDM dei candlemass

e chi se li va a vedere ha un culo sfondato [SM=x772938]
ajejebrazorff
00martedì 24 aprile 2007 15:00
Non c'era un topic sui Krux, allora posto qui la rece del secondo album:
Da tempo era convinzione diffusa che i Krux, doom-project nato su iniziativa del bassista Leif Edling (Candlemass) e del cantante Mats Levèn (già Abstrakt Algebra, Malmsteen, ecc.), fossero stati l’ennesima meteora capace di brillare per una sola estate. Invece il gruppo ha lavorato in silenzio, ed ora ci sorprende con l’irrompere del suo secondo full-lenght.
Spartano sin dal titolo, il disco viene pubblicato quasi in sordina e senza il sostegno delle fanfare pubblicitarie che normalmente accompagnano personaggi di questo tipo, settoriali ma comunque di buona fama. Però il contenuto è tutt’altro che modesto, anzi si tratta di uno dei migliori capitoli doom-metal sentito in tempi recenti.
Nessun mutamento rispetto all’ottimo debutto, i Krux si confermano una solida band di scuola ottantiana con forti richiami in primo luogo ai Candlemass, ma anche a nomi quali Trouble, The Obsessed ed inevitabilmente ai Black Sabbath del periodo post-Ozzy. Un gruppo che non cerca di rendersi originale con plateali effetti speciali o bizzarre contaminazioni, puntando invece sulla propria tradizione musicale in modo semplice e lineare, pur se derivativo. Qualcuno troverà troppo evidente la vicinanza alle migliori opere dei Candlemass, ma è innegabile che i Krux abbiano sfruttato tale influenza con grande efficacia.
Il particolare fascino di questa band nasce dall’abilità nel rivestire ogni singolo brano di una magnifica tensione drammatica, senza però scadere nella stucchevolezza gotica. Il disco è impregnato di severità oscura, di tragica solennità, di atmosfere che esaltano per contrasto la sobria eleganza del songwriting e la puntigliosa professionalità dell’esecuzione strumentale.
Brani compatti come macigni, incedere lento e possente ravvivato da passaggi di puro metallo epico, assoli lancinanti e vocals ieratiche, i Krux realizzano un’opera di stampo tradizionale ma ricca di qualità.
Tra i momenti notevoli disseminati lungo tutto l’album citiamo l’impressionante partenza, con la cupa ed avvolgente “Serpent” ad aprire la strada con le sue tastiere dal feeling settantiano, seguita dalla bellissima gemma mortifera “Devil sun” che ci immerge in una tristezza raggelante degna dei migliori brani di questo genere.
Altri picchi sono i toni orrorifici della sinistra “Lex Lucifero”, la grandiosità di “Sea of doom”, vero inno all’heavy tenebroso, ed ancora le irruenti sferzate metalliche della convulsa “Pirates” e la estesa e monolitica chiusura “The big empty”. Episodi di spessore che bilanciano perfettamente gli aspetti heavy e le profonde sensazioni di arcano mistero, una forza evocativa tanto intensa da annullare ogni eventuale debito d’ispirazione.
Nel complesso il nuovo album dei Krux risulta non inferiore ad opere ben più acclamate. Forse non è la scelta giusta se in questo genere cercate solo la novità stupefacente, ma se vi accontentate di ascoltare doom-metal di ottima levatura non fatevi sfuggire “Krux II”.
Voto:7,5

Credits:EUTK
Dark+Schneider
00martedì 24 aprile 2007 19:43
E non mi lascio certo pregare, il primo Krux era molto, molto bello...Leven veramente bravissimo
ajejebrazorff
00domenica 6 maggio 2007 12:51
Ritornano i nostri Thuderstorm, rece di EUTK:
Thuderstorm-As We Die Alone
I Thunderstorm danno ormai, come le bands più navigate e solide, la sicurezza di ascoltare un disco comunque valido già prima di inserirlo nel lettore; così era stato per il precedente “Faithless Soul”, così è oggi per il nuovo “As We Die Alone” che continua la tradizione della doom band italica, sempre più regina nostrana di questo genere musicale. Tuttavia…qualcosa è cambiato, anzi ben più di qualcosa.
Accentuando ulteriormente rispetto al passato le influenze settantiane, con ovvi nominativi quali Ozzy Osbourne e Black Sabbath in testa, i Thunderstorm si distaccano quasi completamente da quel doom, più moderno ed estremo se vogliamo, che aveva caratterizzato le prime due uscite discografiche per gettarsi a corpo morto nelle sonorità dell’opener “Hawking Radiation” e la seguente “Death Rides on the Highway” che testimoniano la scelta di puntare più sul groove che sull’impatto.
Beh, sebbene il tutto sia fatto in maniera assolutamente ed altamente professionale, con songwriting all’altezza, buona produzione e prova magistrale della band, manca quel qualcosa di più maligno, di ipnotico, di violento, che invece abbondava in passato, puntando oggi più sulle melodie, su giri armonici, su elementi decisamente più puliti e nitidi che potrebbero sì far gioire tutti i fans degli anni ’70 ma anche far storcere la band ad ascoltatori più conservatori e di vecchia data.
Insomma, per farla breve, la dimensione metal, epica ed ottantiana è andata praticamente svanendo, lasciando una band incentrata pesantemente sul doom della decade precedente… Questo parametro sarà fondamentale per l’eventuale acquisto del disco da parte dell’ascoltatore.
La bella semi-ballad “We Die As We Dream” e soprattutto la seguente “Hypnowheel of Life” rimettono un po’ le cose a posto ma ormai i ponti col passato sono belli che tagliati e questo è testimoniato anche dalla cover conclusiva di Jimi Hendrix “Voodoo Child”, ineccepibile in ogni caso nell’esecuzione. Fa eccezione la bellissima “S.L.O.W.”, un ritorno alle sonorità Candlemass (“Samarithan” fa l’occhiolino…) e, chissà se casualmente, probabilmente il pezzo migliore del disco.
Che dire ancora? Come sostenuto in apertura, sicuramente un disco di qualità ma di cui, causa netto divario con quanto suonato in precedenza, va ben ponderato l’acquisto, a meno che si sia fans degli anni ’70 in generale.
Un disco di rottura che speriamo apra nuove porte e nuovi orizzonti ad una band sicuramente meritevole e sottovalutata in tutti questi anni.

Voto:7,5
Gianluca 'Graz' Grazioli
ajejebrazorff
00venerdì 8 giugno 2007 15:32
Visto che avevamo parlato dei Paradise Lost in questo topic, posto qui la rece di EUTK dell'ultimo album, In Requiem, descritto come il disco del ritorno alle origini:
Ecco l'album che mancava nella longeva vita dei Paradise Lost, ovvero quello del definitivo ritorno alle origini che tanti (ed io sono uno di quelli) si auspicavano. Se il precedente 'Paradise Lost' aveva abbondantemente creato il preludio ad una definitiva evoluzione verso gli antichi splendori, il presente 'In Requiem' decreta il definitivo comeback a sonorità granitiche, oscure, anzi per meglio dire, grigie e grevi, proprio come una statua posta al cancello di un cimitero, custode del tempo e del sonno degli spiriti. L'ultimo album della band inglese è un monolito di puro e fumante Gothic Metal, come da anni, forse da una decade addirittura, non si sentiva. Per rimanere in tema Paradise Lost, 'In Requiem' si potrebbe collocare tra la magnificenza di 'Icon' ed il risvolto più easy (ma comunque spettacolare) di 'Draconian Times'. Ho impiegato circa un paio di settimane per metabolizzare questo dischetto (lo so Graz, ora mi dirai che sono un polentone! - nds), ma oramai è fisso un ascolto al giorno. Il Gothic Metal perduto nel tempo è ora di nuovo al proprio apice... certo, la svolta elettronica che ha caratterizzato gli ultimi lavori dei nostri ha lasciato segno: non è infatti un caso che oltre al purissimo goticone, classico trademark che fu della band di Holmes e Mackintosh, diversi sono gli inserti elettronici, vuoi a tappeto o più in prima presenza, ma tutto sembra essere in perfetto equilibrio in un quadro che, una volta assimilato, lascia senza respiro. Il singer Holmes mette tantissimi vocalist dietro (se vi dicessi che si lascia andare anche a parti, diciamo, ruvide, ci credereste?) e l'ispirazione che deve aver accompagnato i nostri in fase di songwriting al giorno d'oggi ha pochi concorrenti. 'In Requiem' è un perfetto bilanciamento tra brutalità ed empatia, tra horror e delicatezza, ma soprattutto non è una autocelebrazione o un canto del cigno di una delle band più seminali degli anni '90. Il resto lo compie la produzione dura e fangosa (ma pulita) di Rhys Fulber, ed il perfetto missaggio di Mike Frezer (già mano sul mixer di AC/DC, Aerosmith e Metallica, tanto per dire). L'undicesimo album dei Paradise Lost è senza ombra di dubbio la creazione più pesante ed oscura che i ragazzi abbiano mai dato alle stampe dai tempi di 'Icon' (1993) a questa parte. Un lavoro che ci voleva per rinvigorire il Gothic Metal, un genere che ha visto i Paradise Lost come uno dei padri indiscussi e, senza smentite, uno dei migliori interpreti di sempre. 'In Requiem', provare per credere. Un album esemplare, per le generazioni passate e per quelle future. Ah, dimenticavo, non ho parlate delle singole songs perché è praticamente inutile, essendo tutte ad altissimo livello… ma 'Beneath Black Skies'…che brivido...

Voto:9

Credits:EUTK
Dark+Schneider
00venerdì 8 giugno 2007 19:16
Non mi fido, anche se bene o male qualcosa ha cominciato a piacermi degli ultimi 'Lost...scarico e dico, comunque il singolo faceva cagare.
ajejebrazorff
00lunedì 2 luglio 2007 14:20
Tornano i Trouble...

02/07/2007

Come back quanto mai atteso per i Trouble, rientrati con la formazione originale (la sola defezione è dello storico bassista Ron Holzner) e dopo ben dodici anni di oblio. La band di Eric Wagner dopo varie vicissitudini e qualche degno side project (Lid e Supershine su tutti), cerca di ritrovare l’alchimia dei tempi migliori, ripercorrendo il modus operandi dell’ultimo periodo, per intendersi quello iniziato con l’albo omonimo (1990) e patrocinato dal guru Rick Rubin. Superato già da tempo il periodo doom, il quintetto di Chicago attualizza gli stilemi di certo hard rock, con la classe da sempre nelle sue corde. ‘Simple Mind Condition’ pur non facendo gridare al miracolo, rimane platter di sicuro fascino, suonato con perizia e dal songwriting di livello. Ovviamente il tempo ha in parte minato le capacità complessive, ma l’act le bilancia con un surplus di personalità straordinaria. Bellissimi come sempre gli intrecci chitarristici di Franklin e Wartell, perfetti sia ritmicamente che in fase solista. La sezione ritmica, pur nella sua ordinarietà, dona lo spessore giusto dimostrandosi completa e mai invadente. E poi c’è lui mister Wagner, da sempre ‘asso nella manica’ con le sue vocals espressive ed inconfondibili. Un maestro, ma questo non lo scopriamo certo oggi. Tra i singoli brani da segnalare sicuramente l’opener ‘Goin’ Home’ dal tiro irresistibile, la successiva e cupa ’Mindbender’ rievocante i menzionati Supershine di Bruce Franklin (disco consigliato ed assolutamente da riscoprire) ed in conclusione l’atmosferica ‘The Beginning Of Sorrows’, che pone il sigillo definitivo ad un lavoro interlocutorio, ma al contempo avvincente e pregno di emozioni sopite. Un grazie dunque ai Trouble per non averci dimenticato.

Credits:metallus
TheChockeslam
00lunedì 2 luglio 2007 18:51
Doom?

BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Matthew Holden
00lunedì 2 luglio 2007 19:33
Re:

Scritto da: TheChockeslam 02/07/2007 18.51
Doom?

BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA



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