Viterbo, 08/09/2011: "La cultura egizia ed i suoi rapporti con i popoli del Mediterraneo durante il I millennio a. C."

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EGIZIA72
00mercoledì 7 settembre 2011 15:35
Giovedì 8 settembre a Viterbo alle 16, presso la sala conferenze del palazzo Brugiotti, sede della Fondazione Carivit, in via Cavour 67, si terrà un importante incontro tra archeologi di fama internazionale e pubblico sul tema: “La cultura egizia ed i suoi rapporti con i popoli del Mediterraneo durante il I millennio a. C.”

L’iniziativa è stata organizzata da Accademia Kronos con la collaborazione della Fondazione Carivit.

In quella occasione verranno presentati al pubblico, contenuti in un elegante volume edito dalla casa viterbese Ghaleb, gli atti di un convegno sui rapporti tra antico Egitto e i popoli del Mediterraneo a partire dal 1000 a.C., tenuto due anni fa al Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino.

Relatori nel salone della Fondazione Carivit saranno tre famosi egittologi: Alessandro Roccati dell’Università di Torino, Emanuele Ciampini dell’Universita “Ca’ Foscari” di Venezia e Stefano De Angeli dell’Università della Tuscia. In particolare il professor De Angeli illustrerà ai presenti i risultati di una recente campagna di scavi effettuata proprio in Egitto.

Alla manifestazione saranno presenti dirigenti delle organizzazioni culturali egiziane a Roma, una delegazione araba di studi archeologici e forse lo stesso ambasciatore d’Egitto a Roma.

Diversi saranno i rappresentanti dei musei archeologici interessati ad avere il volume dell’editore Ghaleb. Invitate anche tutte le autorità comunali e provinciali di Viterbo.

L’ingresso è libero, per informazioni più dettagliate chiamare Accademia Kronos 0761/093080.
-Kiya-
00domenica 11 settembre 2011 13:04

Esistono altri corridoi e stanze segrete nella piramide di Cheope, ma le autorità egiziane negano ogni forma di indagine anche se minimamente invasiva, questo è emerso nell’ambito dell’incontro a Viterbo presso la fondazione Carivit in cui erano presenti egittologi di fama internazionale provenienti dalle università di Torino e di Venezia.

Nell’ambito delle relazioni scientifiche si è appreso che mille anni prima di Eratostene, matematico Greco del 250 a.C. che aveva scoperto che la Terra era sferica e non piatta, gli antichi egizi lo sapevano già.

Sempre in quella conferenza si è appreso che il culto di Iside era diffuso in tutto il mondo antico e in particolare nell’antica Roma, infatti, a parte il tempio di Iside a Roma, in provincia di Viterbo nel territorio di Vejano c’è un’area cultuale tutta dedicata alla dea Iside che attende d’essere riportata alla luce.

Stefano De Angeli, della facoltà dei beni culturali della Tuscia, ha illustrato i risultati di indagini e di scavi effettuati in un decennio nel deserto egiziano, per portare alla luce canali sotterranei e cisterne che drenavano l’acqua di condensa che si formava durante la notte nelle sabbie del deserto, per convogliarla poi, attraverso tunnel sotterranei lunghi anche decine e decine di chilometri, fino alle oasi.
Una tecnologia rivoluzionaria anche ai giorni nostri, inventata oltre 3.000 anni fa.

Insomma un pomeriggio all’insegna della cultura e di stimolanti curiosità. La manifestazione è stata aperta dal presidente della Fondazione Carivit Cordelli e dal presidente di Accademia Kronos, associazione quest’ultima sponsor della manifestazione.

Il direttore del Museo archeologico comunale di Nepi, Stefano Francocci, ha presentato al folto pubblico gli atti di un convegno tenuto due anni fa a San Martino al Cimino dal titolo: “L’influenza della cultura egizia sui popoli del Mediterraneo nel 1000 a.C.”, edito dall’editore Ghaleb.

Tra le autorità scientifiche di rilievo erano presenti i professori Alessandro Roccati e Emanuele Ciampini. Erano presenti anche dirigenti dei musei archeologici di Napoli, Roma e Firenze, tutti interessati ad avere gli atti del convegno e a partecipare all’incontro. Assenti ingiustificati, perché invitati, gli amministratori del Comune e della Provincia di Viterbo, assenza che comunque hanno notato solo gli organizzatori, visto il livello di personalità di alto livello culturale presenti al convegno che ha fatto completamente dimenticare la presenza dei soliti politici.



[fonte: www.tusciaweb.eu]
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