Ieri, al ritorno da una piacevolissima ed istruttiva escursione sul Carso sloveno con Mauro (prossimamente preparerò un post sull'argomento) ho deciso di recarmi a Visintini, frazione di Doberdò del Lago. Sono poche case, immerse in una silenziosa quiete; questa borgata, nella prima parte della guerra, era un centro di retrovia per le truppe ungheresi che combatterono in quel terribile tratto di fronte, lasciandovi migliaia di morti Accanto alle case sorgono i resti di due ex-cimiteri, uno italiano e l'altro, decisamente più grande, magiaro. Dopo Caporetto, la borgata tornò tranquilla; nel 1918 l'imperatore visitò le truppe ungheresi che ancora vi stazionavano; in quei mesi vennero costruiti un muro di cinta con un bel portale al cimitero; i soldati però desideravano edificare anche una cappella a ricordo dei Caduti. L'imperatore chiese ad un contadino del luogo il permesso di costruire la chiesetta sul fondo del suo cortile: non mi è molto chiaro perché si scelse quel punto, abbastanza scomodo ed appartato, tra le case, ma tant'è. Il contadino diede il suo benestare (del resto che avrebbe potuto fare?). A novembre l'edificio era sostanzialmente terminato nella sua struttura, anche se mancavano gli interni, e non era ancora stato consacrato; ma la guerra finì, e gli ungheresi tornarono a casa, lasciando lì i loro morti e la cappella, vuota. Il contadino cominciò ad utilizzarla come fienile; nel dopoguerra, il parroco del paese gli chiese di poterla demolire per usare i materiali per fare la nuova chiesa del paese, ma il contadino disse che la cosa si poteva fare, ma in cambio voleva che gli venisse costruito un fienile vero e proprio, sostitutivo. Non se ne fece nulla, e la chiesetta continuò ad essere usata come deposito per decenni. Pochi anni fa venne ultimata, consacrata ed inaugurata, diventando meta di pellegrinaggio per gli appassionati storici magiari. Oggi si presenta in condizioni ottime:
davanti alla cappella c'è anche una bella, grande fontana abbandonata, risalente sicuramente all'epoca; pare debba essere restaurata, speriamo in modo rispettoso. Dietro c'è l'ex cimitero italiano (i Caduti sono stati portati a Redipuglia), di cui restano solo i muri perimetrali, con lo spazio interno occupato da arbusti; poco più a nord c'è invece quello che resta del cimitero ungherese, anch'esso completamente abbandonato (ma sembra che il prato venga falciato dai contadini del posto). Vi trovarono sepoltura circa 4000 soldati
all'interno vi è ancora, ben conservato, un monumento, con una targa in lingua magiara che non sono in grado di tradurre
internamente, lungo i muri, sono ammucchiate decine e decine di vecchie lapidi... chissà, forse, provando a cercare, se ne potrebeb trovare ancora qualcuna con il nome...
avrei voluto fermarmi ancora, cercare altre testimonianze... ma era ora di rientrare.