Coronavirus: 6mila contagi, superati i casi della Sars.
Continua a salire il numero di contagi e vittime da coronavirus. In Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao sono ormai 6mila i casi accertati, secondo i dati diffusi dalla Commissione sanitaria nazionale (Nhc) di Pechino, con 132 decessi. Così, il numero di contagi, ma non quello delle morti, ha superato quello del 2002-2003 legato alla Sindrome respiratoria acuta grave (Sars), fermatosi a quota 5.327. Gli Stati Uniti prendono provvedimenti: mentre è decollato l’aereo che da Wuhan rimpatrierà i cittadini americani, il presidente Donald Trump sta pensando di sospendere tutti i voli per la Cina per evitare ulteriori contagi. Intanto, il governo di Pechino ha deciso di annullare le gare di Coppa del Mondo di sci di Yanqing che si sarebbero dovute tenere nel Paese a febbraio.
L’unico dato positivo di martedì è, paradossalmente, proprio quello relativo ai contagi. In totale sono stati 1.459, circa 600 in meno rispetto alla giornata precedente. Un calo che fa sperare nella limitazione della diffusione da parte delle autorità di Pechino. Anche se Zhong Nanshan, lo pneumologo cinese che scoprì il coronavirus Sars nel 2003, ritiene che la diffusione del nuovo coronavirus potrebbe raggiungere il suo picco tra circa dieci giorni. In un’intervista con l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Zhong si è detto convinto del fatto che il virus “raggiungerà il suo apice e successivamente non ci saranno aumenti su larga scala” della sua diffusione: “L’epidemia della Sars durò circa sei mesi, ma io non credo che quella del nuovo coronavirus durerà così a lungo”, ha affermato Zhong, le cui previsioni sono in contrasto con quelle di altri esperti, tra cui Gabriel Leung, decano della prestigiosa scuola di medicina dell’Università di Hong Kong, secondo il quale il picco sarà raggiunto tra aprile e maggio.
C’è il primo caso accertato negli Emirati Arabi Uniti che rappresenta anche il primo contagio in tutta l’area mediorientale. Ad essere infettato è un membro di una famiglia proveniente da Wuhan, epicentro dell’epidemia. Il ministero della Salute emiratino non esclude che possano essere infetti anche gli altri membri della famiglia: “La salute delle persone colpite è stabile”, ha aggiunto il dicastero senza specificare il numero di soggetti a cui si riferisce.
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