Virgin Steele

Blaze of Glory
00giovedì 23 giugno 2011 11:16
Born to defy, to rule the Night & Day, to be Noble Savages
Apro il topic in una sezione non correttissima (sono epic, non power) per parlare di quella che, a mani basse, è la mia band preferita.

I Virgin Steele definiscono la loro musica come Barbaric Romanticism, ovvero la fusione di due diversi approcci alla musica: c'è il metal e ci sono tastiere e pianoforte, ci sono i tradizionali ruggiti di DeFeis e ci sono gli inserti in falsetto e falsettone (che con gli anni si sono fatti sempre più frequenti)...
Possiamo dividere la carriera dei VS in molte fasi:
1) DeFeis/Starr: US Power, 1981-1984. La formazione vede David DeFeis (voce e tastiere) e Jack Starr (chitarra) come leader, oltre a Joey O'Reilly al basso e Joey Ayvazian alla batteria; vengono pubblicati due album (il primo senza titolo e il secondo Guardians of the Flame) e c'è da notare un'apparizione nella compilation Metal Massacre (non ricordo in che edizione, scusate). DeFeis e Starr litigano, si portano in tribunale (tuttora si odiano a distanza di quasi trent'anni), la band rimane ferma per un paio di anni.
2) DeFeis/Pursino: Noble Savage, 1985-1988. Entra Ed Pursino alla chitarra (assieme a DeFeis sarà il tratto distintivo della band), la band pubblica due dischi pazzeschi: Noble Savage e Age of Consent. Il primo frutta parecchia notorietà internazionale e un gran bel tour con i Manowar post-Fighting the World. Prima di poter riusare il monicker Virgin Steele, però, la band pubblicò a nome Exorcist un disco thrash molto grezzo. Comunque, nonostante anche Age of Consent fosse un disco della madonna, la casa discografica fallisce e i VS scompaiono.
3) Interludio, rinascita e trionfo, 1992-2001. Non ci è per ora dato sapere cosa hanno combinato i membri della band tra 88 e 92 - prima o poi glielo chiederò. Comunque, dopo Life Among the Ruins, 1993, in cui era subentrato Rob DeMartino al basso e che è praticamente un disco di tributo all'hard americano stile Whitesnake, c'è la vera stagione d'oro dei Virgin Steele. Cinque album pubblicati in sei anni, tutti e cinque di livello qualitativo pazzesco: The Marriage Between Heaven & Hell part I & II, Invictus, The House of Atreus Act I & II. Nel mentre Frank Gilchriest diventa il nuovo drummer, la band fa un sacco di tour, diventa un'istituzione dell'epic sinfonico creando uno stile unico. Sia la trilogia Marriage (che comprende anche Invictus) sia The House of Atreus verranno adattati per il teatro da una compagnia tedesca, che riceverà gli onori della critica per l'operazione.
4) Nuove strade e tentazioni, 2002-oggi. Un numero esorbitante di cambi di label (ora paiono aver trovato pace con SPV), il graduale disimpegno dalla band di Ed Pursino che porta all'ingresso di Joshua Block come bassista e chitarrista, diecimila sogni di DeFeis che tardano a concretizzarsi (un dvd, un film, innumerevoli concept...), due compilation piuttosto interessanti, un nuovo album che arriva solo nel 2006. Visions of Eden però viene pubblicato "incompleto" dalla label per via di numerosi ritardi: la batteria e alcune parti di chitarra sono quasi integralmente in MIDI (versione di pre-produzione), i volumi equalizzati male, l'unica cosa che si salva sono le canzoni, veramente notevoli anche se molto diverse dal passato. Poi ancora anni di traversie, la firma con SPV, la pubblicazione dello straordinario The Black Light Bacchanalia e...il resto si vedrà.
tevildo75
00giovedì 23 giugno 2011 13:37
Grandissima band, credo che la definizione perfetta se la siano ritagliato loro stessi definendosi Barbaric Romanticism.
Vado contro corrente sull' album preferito dal omento che il mio è Invictus dove forse assomigliano troppo ai Manowar, ma il lotto di canzoni è davvero memorabile. Personalmente con The House of Atreus Act I & II ho intravisto una certa china discendente di The Black Light Bacchanalia ho ascoltato solo alcune canzoni che non mi hanno entusiasmato, però rimango sempre fiducioso per il futuro visto la caratura della band.
enry.70
00giovedì 23 giugno 2011 15:41
Ho i due The Marriage, Invictus e The Book of Burning.
Già che è in uscita la ristampa prenderò Noble Savage.

Non sono un grande fan (non tanto della band ma proprio del genere), ma almeno l'essenziale lo voglio avere.

Ora arriverà Filippo a dirmi che è tutto essenziale [SM=x2567189]
Blaze of Glory
00venerdì 24 giugno 2011 09:40
Re:
enry.70, 23/06/2011 15.41:

Ho i due The Marriage, Invictus e The Book of Burning.
Già che è in uscita la ristampa prenderò Noble Savage.

Non sono un grande fan (non tanto della band ma proprio del genere), ma almeno l'essenziale lo voglio avere.

Ora arriverà Filippo a dirmi che è tutto essenziale [SM=x2567189]




Beh, io sono il fan numero uno (o comunque nella top 10, via)...però effettivamente l'essenziale è quello, più i due House of Atreus. Forse il primo Marriage è un po' sotto, ma siccome ha uno stile un po' diverso, più heavy e meno power, ci può stare.

Tra l'altro se volete approfondire qualcosina su 'tallized oltre a qualche recensione (e domani andrà online quella sul primo Marriage) c'è un intervista a DeFeis, un articolo sul testo di Prometheus the Fallen One e un live report - indovinate chi li ha fatti? [SM=x2567189]
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