Via a decreto contro pedofilia in rete

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webcop
00martedì 2 gennaio 2007 19:59
02 gennaio 2007
Istituito Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sul web

Gentiloni ha firmato provvedimento che obbliga provider ad oscurare siti che diffondono immagini pornografiche di minori
ROMA - Un nuovo passo avanti per contrastare la pedopornografia on line. Attraverso l'oscuramento di quei siti che dovessero diffondere, distribuire o fare commercio di immagini pedopornografiche: con questo obiettivo il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato un decreto per contrastare il fenomeno della pedopornografia in rete regolamentando quanto previsto dalla legge n. 38 del 2006. Il decreto, realizzato di concerto col Ministero per le Riforme e le innovazioni nella Pubblica Amministrazione, entrerà in vigore tra 60 giorni, come spiega una nota del ministero delle Comunicazioni. In questo arco di tempo, i fornitori di connettività, i cosiddetti Internet Provider, dovranno dotarsi di sistemi in grado di oscurare entro 6 ore dalla comunicazione ricevuta da parte del neonato Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia o dalla magistratura, dei siti che diffondano, distribuiscano o facciano commercio di immagini pedopornografiche.
OSCURAMENTO - Il decreto del ministro delle Comunicazioni è stato definito dopo un'istruttoria durata alcuni mesi cui, oltre ai due Ministeri interessati, hanno partecipato attivamente anche la Polizia Postale e delle Comunicazioni e le stesse associazioni degli Internet Provider, ai quali spetterà l'onere di intervenire direttamente, oscurando i siti incriminati dopo aver ricevuto, secondo modalità concordate, apposita comunicazione. Con tale provvedimento si completa il percorso delineato quasi dieci anni fa, con la legge 3 agosto 1998, n. 269 intitolata «Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù», successivamente integrata dalla legge n. 38 del 2006. Quest'ultima, in particolare, ha previsto all'articolo 19 l'istituzione, da parte del Ministero degli Interni, di un Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet, sotto la responsabilità della polizia Postale e delle Comunicazioni, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile, riguardanti siti che diffondono materiale concernente l'utilizzo sessuale dei minori avvalendosi della rete. Nel decreto del Ministero delle Comunicazioni è disposto in particolare che gli Internet Provider si dotino dei sistemi per oscurare i siti incriminati, secondo i requisiti stabiliti nel provvedimento stesso, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale al livello minimo di «nome del dominio» (in pratica i siti) ed entro 120 giorni dalla stessa data a livello di indirizzo IP. Ogni 6 mesi si procederà poi al controllo dei risultati ottenuti, alla verifica delle tecnologie adottate e della loro congruenza con gli obiettivi della legge.
GENTILONI - «Il decreto rafforza la lotta contro i contenuti pedopornografici e lo sfruttamento dei minori attraverso Internet»: ha detto Gentiloni. «Internet è una straordinaria fonte di informazione ed un motore dell'innovazione - ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni- ma per difendere la libertà contro ogni tentazione di censura preventiva e generalizzata, peraltro impraticabile, occorre colpire in modo certo ed efficace chi ne fa un uso criminoso contro i bambini. Sono soddisfatto perchè‚ saranno proprio gli Internet provider a collaborare con la polizia Postale e delle Comunicazioni per oscurare i siti illegali».
CRITICHE - Ma c'è chi è convinto che il decreto non sarà il provvedimento decisivo per eliminare la pedopornografia on line. «Gli internet provider italiani sono sempre stati disponibili e collaborativi a contrastare le immagini pedopornografiche, per cui il vero problema sono i provider esteri». Lo affermano, in una nota congiunta, Don Fortunato Di Noto, fondatore dell'associazione Meter e noto per avere fatto oscurare migliaia di siti pedofili, ed il giornalista Mario Campanella. Di Noto e Campanella, che stanno scrivendo un libro sulla pedofilia, aggiungono che «il decreto Gentiloni va bene, ma nei fatti, anche e soprattutto dopo l'entrata in vigore della legge 269 del 1998, i provider italiani hanno sempre recepito le indicazioni e le denunce. Bisogna agire in sede Onu sensibilizzando i Paesi che hanno aderito alla convenzione di Ginevra sui diritti dell'infanzia e chiedere loro comportamenti simili, in difesa dei bambini vittime di questo orrendo crimine. Alcuni Paesi europei, come è noto, hanno atteggiamenti di tolleranza pseudo culturale nei confronti del fenomeno, certo osteggiati dalla maggioranza dei cittadini, ma egualmente pericolosi». Corriere.it


Qualsiasi cosa si può fare contro questi squallidi e turpi personaggi é bene farla, questo il mio parere. Mi rimane un dubbio: "un Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet, sotto la responsabilità della polizia Postale e delle Comunicazioni, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile"
[SM=x165050] [SM=x165050] [SM=x165050]
Poi, me ne sorge anche un altro, vale a dire che finora i colleghi specialisti hanno fatto benissimo il loro dovere, in tempi di tagli in danno della Polizia non é un pò un controsenso istituire una struttura che certo avrà bisogno di finanziamenti (pubblici) per operare al meglio ? Che senso ha tutto questo ? Che logica ? Che criterio ? [SM=x165050] [SM=x165065]

[Modificato da webcop 02/01/2007 20.00]

bluewall
00martedì 2 gennaio 2007 22:29
Re:

Scritto da: webcop
Qualsiasi cosa si può fare contro questi squallidi e turpi personaggi é bene farla, questo il mio parere. Mi rimane un dubbio: "un Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete internet, sotto la responsabilità della polizia Postale e delle Comunicazioni, con il compito di raccogliere tutte le segnalazioni, provenienti anche dagli organi di polizia stranieri e da soggetti pubblici e privati impegnati nella lotta alla pornografia minorile"
[SM=x165050] [SM=x165050] [SM=x165050]
Poi, me ne sorge anche un altro, vale a dire che finora i colleghi specialisti hanno fatto benissimo il loro dovere, in tempi di tagli in danno della Polizia non é un pò un controsenso istituire una struttura che certo avrà bisogno di finanziamenti (pubblici) per operare al meglio ? Che senso ha tutto questo ? Che logica ? Che criterio ? [SM=x165050] [SM=x165065]

[Modificato da webcop 02/01/2007 20.00]



Quoto tutto pure i dubbi, me pare 'n pò fumoso ne' dettagli 'sto decreto.
webcop
00martedì 2 gennaio 2007 23:18
Pensando e ripensando, mi viene in mente un termine che era molto in voga nei primi anni '90, lo sentivo e lo leggevo dappertutto: sinergie. [SM=x165049] [SM=g27765]
Oggi come oggi però non posso non pensare (magari, anzi sicuramente sbagliando) che un pò di denari pubblici distribuiti "opportunamente" fanno sempre comodo a futura memoria. [SM=x165041] [SM=g27761]
Però spero davvero di sbagliarmi. [SM=x165033]
|hyena|
00martedì 2 gennaio 2007 23:55
Re:

Scritto da: webcop 02/01/2007 23.18
Pensando e ripensando, mi viene in mente un termine che era molto in voga nei primi anni '90, lo sentivo e lo leggevo dappertutto: sinergie. [SM=x165049] [SM=g27765]
Oggi come oggi però non posso non pensare (magari, anzi sicuramente sbagliando) che un pò di denari pubblici distribuiti "opportunamente" fanno sempre comodo a futura memoria. [SM=x165041] [SM=g27761]
Però spero davvero di sbagliarmi. [SM=x165033]



Beh, dai, su questo permettimi di dissentire. Almeno in Italia, la gran parte delle associazioni private impegnate sul fronte della lotte alla pedofilia è finanziata dalla Chiesa Cattolica, gestita da sacerdoti, e si avvale della collaborazione di volontari. Non credo che sia un tentativo di appropriazione di fondi, e anche se si trattasse di allocazione di denaro pubblico a gruppi come quelli guidati da don Di Noto e don Benzi non ci vedrei niente di terribile. Direi che possiamo stare tranquilli sul fatto che non si compreranno un SUV con le eventuali sovvenzioni statali.

[Modificato da |hyena| 02/01/2007 23.56]

Axel Speedy
00mercoledì 3 gennaio 2007 13:07
Bene, finalmente un decreto sensato.....

Anche se a ben pensare i farabutti che utilizzano tali siti possono prendere provider esteri per fare i loro porci interessi.... [SM=x165048] [SM=x165047]

Un grosso augurio per un migliore lavoro ai colleghi della Postale e a tutti quelli che si battono in rete per arginare questo schifo....

[SM=x165074] [SM=x165074] [SM=x165074]
webcop
00mercoledì 3 gennaio 2007 15:14
Re: Re:

Scritto da: |hyena| 02/01/2007 23.55
Beh, dai, su questo permettimi di dissentire. Almeno in Italia, la gran parte delle associazioni private impegnate sul fronte della lotte alla pedofilia è finanziata dalla Chiesa Cattolica, gestita da sacerdoti, e si avvale della collaborazione di volontari. Non credo che sia un tentativo di appropriazione di fondi, e anche se si trattasse di allocazione di denaro pubblico a gruppi come quelli guidati da don Di Noto e don Benzi non ci vedrei niente di terribile. Direi che possiamo stare tranquilli sul fatto che non si compreranno un SUV con le eventuali sovvenzioni statali.

[Modificato da |hyena| 02/01/2007 23.56]



Ma infatti non era a loro e a quelle associazioni che mi riferivo, aspetto di vedere quali saranno ammesse a far parte del Centro Nazionale e/o collaborare con esso. [SM=g27761]
postman78
00giovedì 4 gennaio 2007 12:19
questo decreto mi sembra ben fatto, vedremo poi quanto costerà allo stato e alla magistratura fare in modo che questi siti vengano oscurati dai provvider, perchè i provvider non faranno certamente a gratis certi interventi dopo che per legge si devono dotare di strumenti tecnici per fare in modo che l'oscuramento possa essere attuato.
La lotta alla pedofilia su internet è dura e difficile e tecnicamente è impossibile da fermare completamente [SM=x165047]
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