Ver Sacrum

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Iulianus Apostata
00giovedì 22 agosto 2013 23:04
Primavera dei Popoli Italici
Sarebbe interessante raccogliere più informazioni possibili, e aprire un dibattito riguardo a questa pratica antichissima, tipicamente italica, in uso presso i popoli umbro-sabellici e latini.
La "primavera sacra" in genere era un antico rito indo-europeo conseguente all'abitudine a spostarsi da parte di popoli nomadi preistorici. Ormai stanziali, ogni volta che un gruppo di persone voleva nuove terre si dava luogo a una cerimonia ben augurale.
In seguito a guerre, carestie o nascite troppo numerose, attraverso la consacrazione al dio italico della guerra (in primis l'osco Mamerte, o anche l'umbro Mars) di esseri viventi (animali, vegetali) nati nella primavera ventura o in un determinato anno successivo, e nel caso di esseri umani, questi in età virile avrebbero dovuto abbandonare la terra d'origine ed instaurare una nuova comunità seguendo il cammino di un animale totemico (più tardi, probabilmente, sostituto da un vessillo raffigurante l'animale); non prima che venissero ricoperti con un velo, la cui presenza li indicava appunto come consacrati al dio e resi simili ai morti (che avevano il viso velato perché si impedisse loro di tornare indietro). Secondo Dumézil, il "Ver sacrum" protraeva, quando ormai un popolo era divenuto stanziale, l'occupazione progressiva di nuove terre. Come narrato nella mitologia, sospinti da Giano-Ambigato, i guerrieri emigravano senza mai tornare, ossia gradualmente spostandosi verso nuovi territori.

Il "Ver sacrum" diede infatti luogo ad una serie di migrazioni di Italici, che a partire dalla "stazione originaria" degli Umbri, si espansero lungo gli Appennini fino in Calabria, per poi arrivare perfino in Sicilia (i Mamertini; ma nel loro caso si tratta di un'idealizzazione).
Dagli Umbri si staccarono i futuri Sabini, e da essi, seguendo un toro, i futuri Sanniti; mentre i Piceni lasciarono la Sabinia guidati da un picchio, e arrivarono nelle Marche..e così via
Anche i Romani (appartenenti in massima parte ad un'ecumene, la latina, distinta dalla sabella), si affidarono al "Ver sacrum" sotto l'influsso delle tradizioni guerriere degli altri Italici; nel 217 a.c., in seguito al disastro militare sul lago Trasimeno, fu fatto voto a Giove al fine di immolare (secondo un metodo rituale alquanto edulcorato, viste le nuove esigenze legate all'epoca storica) solamente gli animali, che solo in parte furono realmente sacrificati.
Il rito di origine sabella, fondamentale "specchio" della religiosità italica, era ancora in voga nel I secolo a.c., quando vi fecero ricorso gli insorti italici durante la Guerra Sociale.

Possono enumerarsi i temi fondamentali della leggenda legata al "Ver Sacrum":

- la migrazione di giovani armati,
- la diffusione dei gruppi etnici tra loro affini,
- l'espiazione e la purificazione che caratterizzano il voto,
- il consacrare solo esseri animati, dando luogo a spargimento di sangue in caso di non umani (esilio per gli uomini),
- l'animale-guida, che può fungere da eponimo di un nuovo gruppo.

* www.treccani.it/enciclopedia/primavera-sacra_(Enciclopedia-It...

* it.wikipedia.org/wiki/Primavera_sacra

* www.rlversacrum.org/PrimaveraSacra/tabid/484/Default.aspx

* www.sanniti.info/smpop.html

* Cos'era il Ver Sacrum ? (evropantiqva - You Tube)

youtu.be/cmFNlA1zMR4?si=owBfDfIaV-l7E1dL

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