ROMA - Il sogno si è realizzato. Almeno, tale era per Paolo Bonolis, per il direttore artistico-musicale del Festival, Gianmarco Mazzi, per l'organizzazione tutta. Vasco Rossi ci sarà. Il rocker di Zocca sarà a Sanremo nel corso della serata finale, sabato 5 marzo. Una partecipazione fortissimamente voluta e lungamente cercata da Bonolis e Mazzi, anche se il cantante non ritirerà, com'era invece previsto, il premio alla carriera. La sua presenza - a distanza di vent'anni dall'ultima apparizione sanremese - avrà "solo" il senso di un grande omaggio alla canzone italiana e alla manifestazione che, da cinquantacinque anni, la rappresenta.
E se Vasco Rossi garantirà lustro (e un rispettabile picco d'ascolti) alla serata conclusiva del Festival, ben diverso è il personaggio che dovrebbe salire sul palco dell'Ariston nel corso della serata inaugurale, martedì 1 marzo: il discusso campione di boxe Mike Tyson, per il quale si è parlato di "trattative più che avviate". Va sfumando, invece, la partecipazione di Richard Gere: la trattativa si sarebbe arenata di fronte ai dettagli più spinosi (quelli cioè economici). A ciò va aggiunto anche che la sua presenza al Festival avrebbe perso una buona dose di appeal dopo la lunga intervista all'attore realizzata da Serena Dandini e andata in onda nel corso del programma Parla con me, domenica sera.
Quando Vasco andava al massimo. La prima volta aveva 20 anni. Nessuno, o quasi, lo conosceva. Nato a Zocca, in provincia di Modena, ex studente di pedagogia, ex dj della radio privata "Punto Radio Zocca", sembrava un alieno sbarcato per caso a Sanremo. Era l'edizione del 1982, cantò Vado al massimo: inneggiava alla droga e se la prendeva con "quel tale che scrive sul giornale", cioè il giornalista Nantas Salvalaggio che l'anno prima lo aveva apostrofato come "esempio di drogato". La canzone non si classificò tra le prime tre, le uniche di cui venne resa nota la graduatoria quell'anno.
Una vita spericolata. Nel 1983 il messaggio di Vasco è ancora più diretto con una canzone che è diventata un manifesto generazionale: "Voglio una vita spericolata, voglio una vita come quelle dei film, voglio una vita esagerata, voglio una vita come Steve McQueen". A Sanremo, in quella occasione, Vasco sceglie di dormire in una roulotte sulla spiaggia invece che in albergo.
I suoi precedenti con il festival!!!!
Quando Vasco andava al massimo. La prima volta aveva 20 anni. Nessuno, o quasi, lo conosceva. Nato a Zocca, in provincia di Modena, ex studente di pedagogia, ex dj della radio privata "Punto Radio Zocca", sembrava un alieno sbarcato per caso a Sanremo. Era l'edizione del 1982, cantò Vado al massimo: inneggiava alla droga e se la prendeva con "quel tale che scrive sul giornale", cioè il giornalista Nantas Salvalaggio che l'anno prima lo aveva apostrofato come "esempio di drogato". La canzone non si classificò tra le prime tre, le uniche di cui venne resa nota la graduatoria quell'anno.
Una vita spericolata. Nel 1983 il messaggio di Vasco è ancora più diretto con una canzone che è diventata un manifesto generazionale: "Voglio una vita spericolata, voglio una vita come quelle dei film, voglio una vita esagerata, voglio una vita come Steve McQueen". A Sanremo, in quella occasione, Vasco sceglie di dormire in una roulotte sulla spiaggia invece che in albergo.
Le sue canzoni al Festival. Vasco diventa il più importante cantante italiano e si allontana sempre di più dal Festival. Rare volte vi partecipa come autore: nel 1989, con Tentazioni, portato in gara dal gruppo degli Sharks (Nuove Proposte), supporters del rocker nel tour di quell'anno. Nel 1997 scrive per Patty Pravo E dimmi che non vuoi morire, due anni dopo con Gaetano Curreri scrive Lo zaino, interpretato dagli Stadio e, nel 2000, firma La tua ragazza sempre, composta sempre con Curreri e affidata a Irene Grandi che la porta al terzo posto in classifica.
A Tony disse no. Nell'edizione 2004 il direttore artistico del Festival, Tony Renis, aveva già invitato il cantante per consegnargli il premio alla carriera. Ma dopo un lungo tira e molla, arrivò il rifiuto. "Considero Sanremo solo la città dei fiori e delle mie vacanze", si limitò a spiegare.
.....naturalmente non partecipa per vincere....la sua è una comparsa come ospite!!!
....penso che lui neanche per tutto l'oro di questo mondo si sarebbe fatto convincere ad entrare in gara!!!
....capirai se la sarebbe dovuta vedere con
Mino Reitano!!!!
....spiegatemi però Tyson cosa centra con il festival????