Valorizzare l'ecologicità delle linee filoviarie

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lordtiranus
00mercoledì 14 febbraio 2007 10:18
Da pochi giorni è tornato in servizio il filobus, che per tanti anni aveva fatto dentro-fuori le rimesse, e finalmente si può parlare di linee ecologiche.. Certo averne una (che poi diverranno due con la trasformazione del n.20) è pochino ma non si potrebbe, data l'introduzione delle nuove paline, cartine ecc sottolineare questa vocazione ecologica delle due nuove tratte? Che so un particolare simbolo alle fermate, qualcosa che renda più accattivamente questo servizio, ancora piccolo ma importante
GenoaJackson
00venerdì 16 febbraio 2007 00:43
Beh si, potrebbe essere un'idea...se si vuol dare una vocazione turistica alla città, anche i piccoli particolari possono migliorarne l'immagine e una maggior cura dell'ambiente è sempre un buon biglietto da visita.
chicc0zz0
00giovedì 8 marzo 2007 18:51
qualcuno mi saprebbe dire di quanto sono inferiori le emissioni inquinanti di un filobus rispetto a quelle di un autobus?
metrosur
00giovedì 8 marzo 2007 19:03
Un filobus che procede con l'alimentazione presa dalla linea aerea non ha nessuna emissione inquinante diretta, molto indirettamente potrebbe avere quelle della centrale che produce l'elettricità se questa usa materiali inquinanti per produrre energia (come il carbone).

[Modificato da metrosur 08/03/2007 19.04]

chicc0zz0
00giovedì 8 marzo 2007 20:59
Beh molto indirettamente non credo..ad ogni modo emissioni inquinanti ci sono, visto che tante centrali elettriche sono termiche, soprattutto in Italia.
Poi anche con tutta l'energia che compriamo dalla Francia che ha numerose centrali atomiche...certo l'atomo non è inquinante per l'atmosfera, ma di complicato smaltimento.

metrosur
00giovedì 8 marzo 2007 22:58
Re:

Scritto da: chicc0zz0 08/03/2007 20.59
Beh molto indirettamente non credo..



Molto indirettamente nel senso che l'eventuale centrale inquinante non sta in centro città e non ti respiri direttamente lo smog dei bus a diesel come adesso. Certo è che questo discorso a Genova vale in parte visto che abbiamo una centrale a carbone sotto la lanterna (proprio oggi l'Enel ha difeso sul Secolo la centrale dicendo che inquina pochissimo, ok pochissimo ma se non ci fosse non inquinerebbe proprio). Purtroppo fino a che non avremo una produzione elettrica non inquinante i trasporti elettrici aiuteranno moltissimo a rendere più salubri le città ma trasferiranno parte dell'inquinamento altrove (anche se fortunatamente la maggior percentuale dell'energia italiana arriva dalle centrali idroelettriche).
chicc0zz0
00giovedì 8 marzo 2007 23:15
sono veramente dispiaciuto di contraddirti riguardo la fonte dell'energia elettrica in italia



Il fabbisogno nazionale di energia elettrica viene coperto per il 71,7% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili in gran parte importati dall'estero (piccole percentuali - inferiori al 2% - fanno riferimento a biomassa, rifiuti industriali o civili e combustibile nazionale). Un altro 14,3% viene ottenuto da fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermica, eolica e fotovoltaica) per un totale di energia elettrica prodotta dall'Italia di circa 303000 GWh annui (2004). La rimanente parte per coprire il fabbisogno nazionale é importata direttamente all'estero nella percentuale già citata del 13,9% [1].

D'altro canto la maggior parte dell'energia termoelettrica deriva da gas naturali, quindi meno inquinanti rispetto al carbone.



Fonte: Wikipedia

metrosur
00giovedì 8 marzo 2007 23:53
Lo avevo letto su Affari & Finanza di Repubblica di due settimane fa in un articolo sulle forme non inquinanti di produzione elettrica, evidentemente avevo letto un dato estrapolato dal contesto. Rimane il fatto che meglio un trasporto elettrico che non inquina direttamente le città che un bel vecchio bus a diesel. A parte qualche bus alimentato con combustibile alternativi di varia natura (ma mai completamente ecocompatibili in quanto anche il carburante estratto da piante come la barbabietola distrugge per le coltivazioni ad esempio la foresta amazzonica) non mi risultano esserci trasporti pubblici di massa che siano totalmente non inquinanti ed ecocompatibili. Credo che gli ecologisti che per partito preso dicono di no a tutto siano uno dei mali maggiori dell'Italia e del pianeta! Per esempio il filobus di Lecce, leggete qui e poi ditemi se non è follia questa (ce l'ho con i pseudo ambientalisti, associazioni dei cittadini e chi più ne ha più ne metta):
Qui trovate i dati del progetto:
www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=7621

E qui il parere dei cittadini e ambientalisti:
www.ilmeridiano.info/articolo.php?Rif=7902
Münchner.Fax
00venerdì 9 marzo 2007 00:12
Ricordiamoci anche che il rendimento energetico di una centrale termoelettrica è sensibilmente più alto di quello di un motore termico per autotrazione (50% e oltre contro un 30% scarso dei più moderni diesel). Inoltre in una centrale, viste le dimensioni e "l'ammortamento" dei costi su una maggiore potenza generata, si fanno più volentieri investimenti consistenti per filtri e altri accorgimenti tecnologici volte all'ecologia e al risparmio energetico.
chicc0zz0
00venerdì 9 marzo 2007 01:15
Re:

Scritto da: metrosur 08/03/2007 23.53
Rimane il fatto che meglio un trasporto elettrico che non inquina direttamente le città che un bel vecchio bus a diesel.



Sono assolutamente d'accordo. Il filobus è una buona soluzione anche per un grosso problema, oltre all'inquinamento atmosferico: inquinamento acustico.
Credo che il tram sarebbe una soluzione forse ancora migliore per l'attrito al rotolamento ancora inferiore rispetto al filobus.
Grande pro che hanno i filobus e credo anche i tram è la frenata a recupero, che permette di reimmettere in linea una parte di energia elettrica!


Intanto in via sperimentale verranno smantellati i pali installati sulle rotatorie, per diminuire l’impatto visivo finito al centro della discussione. Il prossimo dieci marzo, comunque, arriveranno a Lecce i nuovi filobus, che stanno già effettuando i collaudi sui bifilari di Trieste e Modena. Poi, l’inaugurazione della prima delle tre linee.



Dite che con prossimo 10 marzo intendono il 10 marzo 2007?
Comunque qui si lamentano per dei semplici pali...mio dio..posso capire se la zona è di particolare interesse architettonico, ma altrimenti...

[Modificato da chicc0zz0 09/03/2007 1.22]

Trammax
00sabato 12 luglio 2008 11:10
Addio agli O-bus di Basilea

E' ufficiale: dalla primavera corsa è stato completamente e definitivamente soppresso il servizio filoviario a Basilea: le linee in passato gestite in elettrico (31-34) sono attualmente esercite con autobus a metano; la dismissione dei filobus, giudicati di scarso rilievo in termini di domanda di trasporto sulle linee relative e pertanto diseconomici, è avvenuta progressivamente già a partire da una decina d'anni.

La decisione dell'Azienda di trasporto di Basilea dovrebbe indurre qualche doverosa riflessione sull'attualità e l'efficienza del servizio filoviario, soprattutto dove questo si limita ad un ruolo marginale (come, ahimè, a Genova..)e non costituisce la modalità dominante nel trasporto di superficie (Atene, Salisburgo). Anche Zurigo prevede, da qui al 2025, di ridurre da sei a tre le sue linee filoviarie, che in almeno due casi verranno però sostituite da tram, con tutti i vantaggi del caso. E se lo fanno loro......
giambo64
00domenica 27 luglio 2008 00:09
Se non sbaglio anche Lugano ha soppresso i filobus qualche anno fa e anche Losanna sembra non avere buoni propositi per la propria rete.
Io credo che sostituire una filovia con una tranvia per aumentare la capacità di trasporto sia giusto, ma sostituire i filobus con autobus mi sa di anni 60, casomai si dovrebbe fare il contrario!
Ormai dovrebbe essere chiaro che le infrastrutture del trasporto pubblico sono una ricchezza che va mantenuta e non gettata al vento. E' ancora più triste che questi segnali vengano dalla Svizzera, sempre attenta all' ambiente e evoluta nel trasporto elettrico.
Quando arriveremo a capire che è il motore a scoppio ad essere obsoleto?
Lory62
00lunedì 28 luglio 2008 02:03
Non è detto che gli svizzeri, solo per il fatto di essere svizzeri, facciano sempre le scelte giuste!

Cosa fanno negli altri paesi europei e non? Smantellano le linee di filobus, le mantengono o le incrementano?
giambo64
00martedì 29 luglio 2008 23:56
I segnali sul filobus non sono chiari, da una parte abbiamo Bologna che espande grandemente la rete (anche con il Civis a guida ottica), mentre dall'altra abbiamo Cremona che ha dismesso le sue due linee per modificare la viabilità in alcune vie del centro.
Stesso discorso in Francia, bene a Lione con i Cristalis, male a Marsiglia dove sono stati soppressi, nonostante la nascita del nuovo sistema tranviario.
La realtà è che il filobus soffre in questa epoca dove tutto è ricondotto al vile denaro, infatti deve competere con l'autobus senza poter offrire nulla di più se non l'ecologicità, diversamente dal tram che offre grande capacità di carico e un aspetto spesso accativante uniti alla regolarita di marcia delle rotaie.
Se il mondo non fosse comandato dai petrolieri oggi con il greggio a 150$ al barile forse sarebbe anche economico costruire filovie, ma i governi sono più propensi a detassare il gasolio piuttosto che l'energia elettrica per trazione (in Italia in particolare le aziende di trasporto pagano l'energia elettrica più di quanto la paghi un privato cittadino, merito di leggi anni 60 pro automobile che nessun governo si è mai sognato di modificare).
trambvs
00mercoledì 30 luglio 2008 09:53
Forse i vantaggi del filobus rispetto a un bus sono qualcuno in più rispetto alla sola ecologicità: silenziosità, maggiore durata del mezzo, manutenzione semplificata, migliori prestazioni, possibilità di recupero energia in frenata...

Purtroppo quanto sopra in molti casi è vero solo se la rete è particolarmente estesa e quindi le quantità in gioco sono maggiori in modo da consentire sufficienti economie di scala. Anche l'attuale tendenza a complicare mezzi che di per sé erano nati per essere di un'assoluta semplicità, è una potenziale causa del ridotto ricorso a tale mezzo.
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