Valanghe Carnia orientale

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Amedeo1890
00martedì 17 gennaio 2017 17:50
Ciao a tutti...
Chiedo l'aiuto agli esperti della Carnia, o chiunque mi possa aiutare..
Proseguendo nella immane ricerca delle valanghe, spesso una delle difficoltà maggiori le trovo nell'individuare i luoghi, caratterizzati spesso da toponimi non più usati o, peggio, utilizzati solo dai comandi militari... [SM=g7364]
Mi servirebbe quindi un aiuto nell'individuare alcuni nomi e, soprattutto, qualche mappa che mi possa aiutare ad individuarli e da poter utilizzare per far capire la localizzazione..
Avete mappe della Carnia orientale così dettagliate?Ovviamente ho già guardato su internet, ma non ho trovato tutto...
E, ovviamente, a chi mi fornirebbe l'uso della mappa, citerei fonte e affini... [SM=g2467356]

Ecco i nomi:
Casera Pramosio e Stretta Fleons
Monte Crostis. Questo l'ho individuato ma mi manca una mappa...
Casera Turrieé. E' vicino al Monte Cullar?
Maina della Schialute

Grazie a chiunque...
LEANDRO53
00martedì 17 gennaio 2017 19:57
se ti accontenti delle Tabacco...
LEANDRO53
10martedì 17 gennaio 2017 20:06
nella Stretta di Fleons cercando le Opere Vallo Alpino dello Sbarramento "Sissanis" superata la stretta a sx c'è una cucina da campo... (oltre a innumerevoli postazioni e trincee...)
Amedeo1890
00martedì 17 gennaio 2017 20:24
Grazie mille Leandro!
Alla faccia di accontentarsi..me le hai trovate tutte!
Ti posso chiedere l'ultimo favore?

Una valanga coinvolse il 10° fanteria il 10/01/1917..alcuni morirono a Stretta Fleons, altri a Casera Pramosio...
Quanto sono distanti tra loro queste due località?
Si riesce a vederle insieme in una mappa?

Grazie dell'aiuto! [SM=g2467376]
Silvia
giappy50
00martedì 17 gennaio 2017 20:56
Valanghe Carnia orientale
La distanza in linea d'aria tra la Stretta di Fleons e Casera Pramosio è di circa 20 km.Nelle Tabacco al 25.000 sono su due fogli; senz'altro le trovi su un 100.000.
giappy50
00martedì 17 gennaio 2017 21:02
Chiedo scusa per essermi intromesso, ma stavo per risponderti quando sono andato a cena e il collega mi ha battuto sul tempo.
La Maina della Schialute è un capitello (appunto maina in dialetto carnico) situata in un punto in cui la strada taglia un strapiombo di qualche centinaio di metri; la valanga, quindi, deve aver colpito gente di passaggio: ne sai qualcosa?
Gianpietro
unfalcovolava
00martedì 17 gennaio 2017 21:35
Re:
Amedeo1890, 17/01/2017 20.24:

Grazie mille Leandro!
Alla faccia di accontentarsi..me le hai trovate tutte!
Ti posso chiedere l'ultimo favore?

Una valanga coinvolse il 10° fanteria il 10/01/1917..alcuni morirono a Stretta Fleons, altri a Casera Pramosio...
Quanto sono distanti tra loro queste due località?
Si riesce a vederle insieme in una mappa?

Grazie dell'aiuto! [SM=g2467376]
Silvia



se vuoi vederle "d'insieme" ti consiglio di navigare con il geoportale nazionale... www.pcn.minambiente.it/viewer/
[SM=g2467378]


Amedeo1890
00martedì 17 gennaio 2017 21:43
Re:
giappy50, 17/01/2017 21.02:

Chiedo scusa per essermi intromesso, ma stavo per risponderti quando sono andato a cena e il collega mi ha battuto sul tempo.
La Maina della Schialute è un capitello (appunto maina in dialetto carnico) situata in un punto in cui la strada taglia un strapiombo di qualche centinaio di metri; la valanga, quindi, deve aver colpito gente di passaggio: ne sai qualcosa?
Gianpietro




Ogni aiuto è sempre ben accetto!!
In merito a Maina della Schialute...il nome è venuto fuori con una valanga del 02/04/1917, che coinvolse il 3° alpini a Casera Turrieé...
Come ben si sa la sola dicitura 3° alpini non basta, per cui mi devo controllare tutti i nominativi...
Ed è saltato fuori che la valanga avvenne a Casera Turrieé e coinvolse il Battaglione Monte Granero. Un solo nominativo invece era del Battaglione Susa 34° compagnia, morto a Maina della Schialute: si chiamava Polledri Luigi da Farini d'Olmo...
E' l'unico, sinora, che morì in quella località..altro non so, purtroppo...
lupo.Tolmezzo
00martedì 17 gennaio 2017 23:29
Ciao Silvia, per quanto riguarda i nomi dei Caduti, quelli morti a Stretta Fleons li cercherei nell'elenco dell'ex cimitero di Pierabech, che è poco a valle di quel punto; se non sono stati sepolti lì, molto probabilmente furono portati in quello di Rigolato, dove venivano sepolti i soldati morti nell'Alta Val Degano prima che venisse costruito il cimitero di Pierabech...
lupo.Tolmezzo
00mercoledì 18 gennaio 2017 00:11
Per quanto riguarda le valanghe di Maina della Schialute e di Casera Turriee, sono, appunto, due episodi distinti. Tieni presente che i Caduti nella zona di Paularo, per qualche motivo, sono stati portati in parte all'ossario di Timau, in parte in quello di Udine. A Timau c'è la tomba di Polledri Luigi, del 3° Alpini, morto il 9 novembre 1916. La valanga di casera Turriee, invece, avvenne appunto il 2 aprile 1917; fu quella che causò la morte del maggiore Vincenzo Arbarello, comandante del Granero; assieme a lui morì il tenente Botasso e altri, mi pare, 14 militari del comando del battaglione. Arbarello in realtà non morì direttamente per la valanga: la neve coprì la baracca ma non la schiacciò completamente, lasciando vivo almeno il maggiore. Purtroppo la neve bagnata fece reazione col carburo che serviva per l'alimentazione delle lampade, sviluppando gas venefico che uccise il maggiore (almeno questo è quello che si racconta). Onestamente non saprei come risalire ai nomi degli altri: sarebbe utile capire dove sono stati sepolti, ma a Timau, da un esame velocissimo, non mi pare ci siano Caduti del 3° Alpini morti in quella data, e a Udine neanche; tuttavia, a Udine ci sono almeno tre alpini del 3° traslati dal cimitero di Paularo, con data di morte sconosciuta. Potrebbero essere alcuni di loro, ma è solo un'ipotesi; c'è da dire che spesso i morti sotto le valanghe venivano sepolti in una fossa comune, per cui è possibile siano finiti tra gli ignoti. Maggiori riguardi erano riservati agli ufficiali, che poi, appartenendo a famiglie più abbienti ed istruite, erano quelli che più spesso dopo il conflitto venivano riportati nei paesi d'origine; forse un buon punto di partenza potrebbe essere capire il "percorso" fatto dalle spoglie del maggiore Arbarello: mi risulta che, attualmente, riposi al cimitero monumentale di Torino.
lupo.Tolmezzo
00mercoledì 18 gennaio 2017 00:17
Un altro dei caduti di Casera Turriee dovrebbe essere il sergente maggiore Tabbia Ernesto.
lupo.Tolmezzo
00mercoledì 18 gennaio 2017 00:21
... tuttavia, i caduti a casera Turriee erano piemontesi e torinesi; a Torino c'è un sacrario dei Caduti della Grande Guerra presso la chiesa della Gran Madre di Dio: forse varrebbe la pena fare una rapida indagine lì: risulta vi siano conservati i resti di oltre 3800 Caduti, non sarei sorpreso se vi si trovasse qualcuno dei morti di cui sopra...
LEANDRO53
00mercoledì 18 gennaio 2017 06:47
la lapide nel cimitero di Pierabech:
LEANDRO53
00mercoledì 18 gennaio 2017 06:55
questa riporta i reparti che erano stati impiegati... speriamo che con pochi euro di vernice nera ripassino le scritte....
Amedeo1890
00mercoledì 18 gennaio 2017 12:11
Re:
lupo.Tolmezzo, 18/01/2017 00.11:

Per quanto riguarda le valanghe di Maina della Schialute e di Casera Turriee, sono, appunto, due episodi distinti. Tieni presente che i Caduti nella zona di Paularo, per qualche motivo, sono stati portati in parte all'ossario di Timau, in parte in quello di Udine. A Timau c'è la tomba di Polledri Luigi, del 3° Alpini, morto il 9 novembre 1916. La valanga di casera Turriee, invece, avvenne appunto il 2 aprile 1917; fu quella che causò la morte del maggiore Vincenzo Arbarello, comandante del Granero; assieme a lui morì il tenente Botasso e altri, mi pare, 14 militari del comando del battaglione. Arbarello in realtà non morì direttamente per la valanga: la neve coprì la baracca ma non la schiacciò completamente, lasciando vivo almeno il maggiore. Purtroppo la neve bagnata fece reazione col carburo che serviva per l'alimentazione delle lampade, sviluppando gas venefico che uccise il maggiore (almeno questo è quello che si racconta). Onestamente non saprei come risalire ai nomi degli altri: sarebbe utile capire dove sono stati sepolti, ma a Timau, da un esame velocissimo, non mi pare ci siano Caduti del 3° Alpini morti in quella data, e a Udine neanche; tuttavia, a Udine ci sono almeno tre alpini del 3° traslati dal cimitero di Paularo, con data di morte sconosciuta. Potrebbero essere alcuni di loro, ma è solo un'ipotesi; c'è da dire che spesso i morti sotto le valanghe venivano sepolti in una fossa comune, per cui è possibile siano finiti tra gli ignoti. Maggiori riguardi erano riservati agli ufficiali, che poi, appartenendo a famiglie più abbienti ed istruite, erano quelli che più spesso dopo il conflitto venivano riportati nei paesi d'origine; forse un buon punto di partenza potrebbe essere capire il "percorso" fatto dalle spoglie del maggiore Arbarello: mi risulta che, attualmente, riposi al cimitero monumentale di Torino.



Grazie a tutti...
Forse però mi sono spiegata male io...
Ovviamente Pierabech l'ho controllato subito [SM=g7346]
I caduti di Casera Turrieé li ho tutti, in teoria...ho detto che non sapevo altro sulla valanga di Maina della Schialute, nel senso che, sinora, ho un solo caduto...magari ne salteranno fuori altri...
Quelli di Casera Turrieé sono ad Udine, trovati perchè sepolti inizialmente a Dierico...i tre di Paularo sono un bel dilemma...io ho un Vottero Michele e non Bartolomeo, del 3° alpini...il bello che c'è anche un Vottero Giuseppe, morto sempre per valanga il 13/12/1916...
E a proposito dell'Arbarello...avete letto il foglietto che lasciò?da brivido...Temo inoltre che il numero di caduti non sia 14 ma molti meno....
Amedeo1890
00mercoledì 18 gennaio 2017 12:17
E aggiungo...
Sapete tradurmi questa località appena trovata su un atto di morte? Casera...?
Sempre valanga del 02/04/1917 ma credo in zona Zermula..
Soldato Bosco Biagio Bartolomeo, Batt.Susa...
Grazie mille! [SM=g2467376]
polesano75
00mercoledì 18 gennaio 2017 12:25
Io ci leggo Nojaritt.
Ho trovato su google( la zona mi è totalmente ignota) una casera Noiareit. Può essere ?
LEANDRO53
00mercoledì 18 gennaio 2017 12:31
potrebbe essere Casera Noiareit (ruderi) 1402 slm a ovest del Monte Zermula e di fronte Maina della Schialute 990 slm ....
giappy50
00mercoledì 18 gennaio 2017 16:23
Confermo malga Noiareit e l'ubicazione.
Il fatto che a Maina della Schialute(= scaletta, ma non ne ho mai vista una in zona, dato che è strapiombante) sia accertato un solo morto convalida il fatto che si sia trattato di un disgraziato passante, magari facente parte di una colonna di rifornimenti; più che di una valanga penso si sia trattato di una slavina.
Il maggiore Albarello fu capitano dell'84^ compagnia del Battaglione Exilles che condusse alla conquista del monte Nero nel 1915. Fu decorato dell'Ordine Militare di Savoia e promosso Maggiore con il Comando del Monte Granero.
Un appunto su una pubblicazione in mio possesso indica in 15 i morti a Casera Turriee, ma non ho altri dati al riguardo.
Infine una pedanteria: le quattro località indicate appartengono alla zona centro-occidentale delle Alpi carniche.
Gianpietro
lupo.Tolmezzo
00mercoledì 18 gennaio 2017 23:30
Brava Silvia! Non sapevo che anche nel cimitero di Dierico (che è una frazione di Paularo) fossero stati sepolti dei caduti, hai risolto un piccolo mistero. Per quanto riguarda l'episodio di Maina della Schialute, immagino che le cose siano andate come suggerisce Giappy: conosco un po' il posto, essendoci passato alcune volte: è una curva a gomito della strada -molto stretta-, sopra un burrone, sovrastata a sua volta da un salto di roccia. Tieni presente che tutt'ora tale zona è assai franosa e capita spesso di trovare sassi caduti sulla strada. Per quanto riguarda la Maina, c'è ancora: è una piccola ancona votiva incastonata nella parete rocciosa; non mi sono mai fermato ad esaminarla, ci sono solo passato lentamente (lì devi andare piano per forza di cose!) a fianco in auto, e, se non sbaglio, ha un fregio, un'aquila degli Alpini; non so se perché sia stata semplicemente sistemata dagli alpini durante lavori sulla strada (che era una via militare) o, magari, proprio in ricordo della morte di quel soldato: bisognerebbe verificare se ci sia magari qualche iscrizione... Comunque questo posto è importante anche perché costituì il punto in cui gli Alpini costretti ad abbandonare il sovrastante monte Lodin, nel 1915, riuscirono ad attestarsi a difesa, bloccando l'ingresso della valle di Paularo: può darsi che il fregio abbia un legame con quest'aspetto; io potrei anche andare sul posto e farti qualche foto, se ti interessa: ma non subito, anche perché in questa stagione dubito che la stradicciola sia percorribile...
Per quanto riguarda il toponimo "schialute", come scrive Giappy significa "scaletta". Credo che sia dovuto al fatto che sul fondo del burrone scorre il torrente Chiarsò, che fino all'800 era molto usato per la fluitazione del legname. I boscaioli spesso dovevano scendere sul fondo di queste forre per sbloccare i tronchi incastrati, per cui è verosimile che in questo luogo ci fosse, appunto, una scala o qualcosa del genere per scendere dalla strada fino al corso d'acqua.
pvr52
10giovedì 19 gennaio 2017 08:52
Valanghe in Carnia
Ciao Silvia se ti può essere d’aiuto allego due estratti dal libro il terzo alpini riguardanti i batt. Susa e Granero alle date da Te indicate.
Se hai bisogno d’altro fammi sapere
Un saluto a tutti
Vincenzo
Amedeo1890
00giovedì 19 gennaio 2017 13:03
Ragazzi...innanzi tutto grazie a tutti per l'aiuto e il materiale!
E mi scuso per la gaffe geografica...io e la geografia siamo come il cacio con...il caffè [SM=g7355]

Per la valanga dell'Arbarello...credo di esserne venuta a capo, (grazie Fede!)...i famosi 14 caduti del 3° alpini di cui non ne trovavo traccia (sono in realtà 6 o 7) era perchè gli altri erano del genio!
Ora li sto verificando, ma già il primo morì a Casera Turrieé, per cui ci siamo...

E nel frattempo è saltato fuori un secondo caduto a Maina della Schialute: Girardi Ettore (Frassinere)...
Quindi Gianmarco, quando avrai tempo per carità, una foto di quel posto mi interesserebbe assai!
LEANDRO53
00venerdì 20 gennaio 2017 14:23
a parte la strada chiusa al traffico in direzione Stua Ramaz e il Passo Cason di Lanza... percorrendo chiaramente a piedi la vecchia strada militare innevata...
giappy50
00venerdì 20 gennaio 2017 18:34
[SM=g7372] [SM=g2467360] [SM=g7348]
lupo.Tolmezzo
00venerdì 20 gennaio 2017 18:57
È proprio lei! Bravo Leandro, hai fatto prestissimo....
LEANDRO53
00venerdì 20 gennaio 2017 20:15
prestissimo è tutto dire... sono partito da Pieve di Cadore alle 8.20... e lasciato l'auto fino al cartello di strada chiusa sopra Paularo alle 10.20 poi a piedi per la strada militare innevata e a tratti ghiacciata per poco più di 2 Km... ritorno veloce e alle 11.30 circa sono ripartito con l'auto...
LEANDRO53
00venerdì 20 gennaio 2017 20:19
sicuramente c'era una targa sul capitello in basso dove si vede il rettangolo più scuro... c'è disegnata l'aquila in carboncino ed in alto a sinistra è inciso nel cemento 84 DNM ... penso sia l'anno e la sigla di chi ha fatto un restauro...
Amedeo1890
00sabato 21 gennaio 2017 20:54
Grazie Leandro!! [SM=g2467376]
LEANDRO53
00sabato 21 gennaio 2017 22:44
grazie .. se le richieste sono così semplici ...nei limiti di tempo e condizioni meteo favorevoli... chiedi pure
Amedeo1890
00lunedì 30 gennaio 2017 16:59
Eccomi qui con altro toponimo...

Valanga del 12/03/1916 che coinvolge il 2° alpini batt.Dronero...

Negli atti di morte la valanga avvenne a "Casere Noceret/Noiaret", poi sepolti nel cimitero di Collina...

Sapeve dove sia?In altro documento si dice che la valanga avvenne a Morareto...e nemmeno questo l'ho trovato...

Grazie! [SM=g2467354]
Silvia
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