VITTORIA, IL MINISTRO BLOCCA LE SPERIMENTAZIONI

Avevamo già considerato il decreto sulle sperimentazioni (D.M. 775/06) emanato dall’ex ministro Moratti un vulnus istituzionale, perché violava l’accordo preso dal ministero in sede di conferenza unificata con gli enti locali. Nell’accordo preso, il Ministro si impegnava a non promuovere sperimentazioni e di ritardare l’attuazione della riforma del secondo ciclo all’anno 2007/08, lasciando evidenti margini di cancellazione.

Il ministro Fioroni, quindi, ha deciso di ritirare da subito il decreto per non alimentare l’incertezza e il caos di chi aveva già effettuato l’iscrizione e si sarebbe ritrovato in un percorso scolastico diverso da quello scelto ma che soprattutto non avrebbe assicurato un qualifica spendibile in futuro.

La Moratti comincia a pagare la sua arroganza esercitata nel calare dall’alto riforme senza il minimo confronto con le parti sociali ed in primis con gli studenti.

Il ritiro del decreto sulle sperimentazioni, quindi, non può che rappresentare per noi l’inizio dello smantellamento del progetto di riforma della Moratti che vede nella legge 53/03 e nei relativi decreti attuativi la concretizzazione della volontà di creare una scuola e una società con cittadini di serie A e B, dove studiare e accedere al sapere è un privilegio e non un diritto.

Per questo, siamo convinti che oggi abrogare le riforme Moratti non significhi tornare indietro ma anzi riprendere una stagione di rinnovamento, fatta di luce ed ombre, che adesso deve necessariamente ripartire. C’è bisogno di avviare una stagione nuova, che riparta dal metodo e dal dialogo che il nuovo Ministro deve avere soprattutto con gli studenti, reduci da 5 anni di resistenza a chi voleva smantellare la scuola pubblica. Per questo l’UdS ha indetto per il 3 e il 4 di Giugno un’assemblea dove presenteremo il nostro programma sulla scuola al nuovo ministro che ha già assicurato la propria presenza.

Pensiamo che si debba ripartire dal protagonismo di chi vive giorno per giorno la scuola, da chi ogni giorno costruisce una scuola migliore di quella fin qui immaginata nelle stanze di Viale Trastevere. Per noi è necessario prima abrogare tutti i provvedimenti che la Moratti ha calato sulle nostre teste per poi riavviare il dibattito su come costruire una scuola che sia pubblica, laica, democratica e pluralista.

L’Unione degli Studenti

...credo che abrogare una riforma , che poteva sì avere dei difetti ma nn era da buttare, sia assurdo...

nn si tratta di avere cittadini di serie a o di b, ma si tratta di ridurre le spese pubbliche, e sai sprecare del danaro pubblico per mantenere tante braccia per l'agricoltura nella scuola nn è bello!!!

cmq abrgare totalmente la riforma significa rimanere in stallo e addirittura tornare indietro.... con uno stato sempre più con meno tecnici specializzati e tanti disoccupati, ed analfabeti....

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Scritto da: Giancarlo Vox 31/05/2006 21.59
nn si tratta di avere cittadini di serie a o di b, ma si tratta di ridurre le spese pubbliche, e sai sprecare del danaro pubblico per mantenere tante braccia per l'agricoltura nella scuola nn è bello!!

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Lo decidi tu che sono braccia tolte all'agricoltura?o lo decide il reddito che hanno in famiglia?magari i grnadi cervelli stanno in una famiglia di contadini. e le cernie in una di imprenditori. quelle si che sono braccia tolte all'agricoltura.
LA TUA E' UNA TIPICA CONCEZIONE ELITARIA DELLA SOCIETA'. è meno male che parli di duce, di amore per il sociale. dopo una considerazione così il duce ti sparerebbe in fronte a te e a Berlusconi.

ma guarda sandro che sei spettacolare sai.... nn ho detto che chi ha di più deve continuare gli studi... la mia è una concezione meritocratica della scuola.......

sei tu che vedi del berlusconismo nelle me parole..... ma vi ho già detto che nn sono berlusconiano!!!!

se parli di braccia tolte all'agricoltura..mah forse sta me rincoglionisco.

...allora sei tu che hai il pensiero contorto, e vedi come braccia tolte all'agricoltura, solo quelle di chi è meno fortunato....