VELA - Louis Vuitton Cup (Coppa America)

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Maxi71
00giovedì 26 settembre 2002 00:08
L'armatore di Luna Rossa parla della Louis Vuitton Cup al via dal 1° ottobre: "La concorrenza è aumentata, ripetersi non sarà facile".

AUCKLAND (N.Zel), 25 settembre 2002 - Patrizio Bertelli è in arrivo. Il che vuol dire che la coppa America è alle porte: il gran capo di Luna Rossa, con i suoi modi bruschi ("Non potrei mai fare politica, non ho pazienza") e risoluti non si perderebbe mai la parata di apertura che tre anni fa lo ha visto sfilare per le vie di Auckland con un completo chiaro alla testa dei suoi ragazzi.

Sono passate tre stagioni da allora e molte cose sono cambiate, Prada ha vinto la Louis Vuitton Cup, ha perso nettamente la coppa America, ha cambiato alcune cose (anche sostanziali) e si ripresenta a questa edizione con ottime possibilità di ben figurare. A Bertelli, aretino trapiantato a Milano, l'unico verbo che interessa è "vincere". Nulla di meno. "Ma ripetersi sarà tutt'altro che facile - ha ripetuto spesso il numero 1 di Prada - la concorrenza è molto aumentata rispetto all'altra Coppa".

E' vero, però Francesco de Angelis ha anche cercato di trovare le contromosse per non farsi trovare impreparato all'appuntamento. Luna Rossa è l'unica che ha continuato a lavorare praticamente senza tregua, ha cambiato qualche cosa nella squadra ("Rod Davis farà le partenze - ha detto Bertelli, anche al forum della Gazzetta -, ma forse non tutte dipenderà anche dall'avversario"), e ha continuato l'evoluzione delle barche. Due Luna Rossa diverse fra loro, con novità in coperta (l'albero è innovativo) e forse anche nell'opera viva della barca. Ma come sempre in questi casi sull'argomento viene mantenuto il massimo riserbo e Bertelli non fa eccezione. Dispensa qualche parola, ma si mantiene lontano dal cuore del problema. Rifiuta come ha sempre fatto ogni confronto con Mascalzone Latino ("Non ci sono problemi se l'Italia ha due sindacati, ma sull'acqua non ci saranno differenze con gli altri. Rivalità? Quelle le metteranno assieme i giornali. Altrimenti non penso che noi avremo tempo per queste cose").

Ne ha sempre per tutti Bertelli, che non si tiene dentro nulla: "Abbiamo fatto un piccolo negozio per il merchandising ad Auckland così la gente non ci potrà più dire che non siamo disponibili verso gli altri...". Lancia una frecciata. E intanto ne ha già pronta un'altra all'arco: "Non ho mai litigato con Grael o de Angelis. Solo che io non sono qui per mediare, sono qui per pungolare. Per far sì che le cose vadano al meglio". E su questo non ci sono troppi dubbi… Si alza il sipario, fra poco si va in scena.


Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa
nickturbine
00venerdì 27 settembre 2002 19:00
sogno ancora a occhi aperti le serate davanti al televisore a guardare luna rossa...anche i non appassionati o che non ci capivano niente stavano ore ore e fare le ore piccole.. mi ricordo persino una sera ho trovato le tv in disco... e inveche che ballare tutti incollati con gli occhi alla tv a vedere se luna rossa cela faceva o no....
meno male presto ritornano quelle sarete magiche...

evviva...
Maxi71
00venerdì 27 settembre 2002 19:11
Coppa America 2002-2003: tutte le date


1 ottobre: Comincia il primo round robin della Louis Vuitton Cup con 9 sfidanti al via, oltre a Luna Rossa, ci sono gli uomini di Tim Mascalzone Latino (onorato), gli svizzeri di Alinghi, tre sindacati statunitensi (Oracle Racing di San Francisco, One World di Seattle e Dennis Conner di New York), un sindacato francese (le Defi Areva), un consorzio britannico (Gbr Challenge) e un sindacato svedese (Victory Challenge).
22 ottobre: Comincia il secondo round robin, tutti incontrano tutti. Al termine di questa fase viene escluso il consorzio con la peggior classificata (ogni regata vinta vale un determinato numero di punti).
12 novembre: Quarti di finale (con otto barche ammesse).
9 dicembre: Le semifinali con 4 barche ammesse.
20 dicembre: Ripescaggio semifinali con due barche che partecipano.
11 gennaio: Comincia la finale della Louis Vuitton Cup, la finale degli sfidanti, al meglio delle 9 regate, quella che nel 2000 laureò vincitore Luna Rossa su America One.
15 febbraio: Prima regata della 31ª coppa America fra il migliore dei 9 consorzi sfidanti e la barca tutta nera di Team New Zealand. Vince la Auld Mug, la vecchia brocca d’argento messa in palio per la prima volta nell’agosto 1851, chi arriva per primo a 5 successi.
Maxi71
00venerdì 27 settembre 2002 19:12
La barca svizzera di proprietà di Ernesto Bertarelli è la favorita della Louis Vuitton Cup, grazie all'ingaggio di Coutts e Butterwort.

AUCKLAND, 27 settembre 2002 - Non sarà un caso se hanno vinto le ultime due Coppa e non sarà un caso se adesso, a pochi giorni dall'inizio della Louis Vuitton Cup 2002, Russell Coutts e Brad Butterwort, rispettivamente timoniere (e skipper) e tattico di Alinghi sono i grandi favoriti per la prossima Coppa. "Ognuno può dare favorito chi vuole - dire Russell Coutts -. Va bene in tutte le maniere. Sia che siamo considerati i numeri uno, sia che vedano davanti qualcun altro. Adesso si comincia a gareggiare poi vedremo quello che accadrà in mare che è l'unica cosa che conta veramente". Coutts pare abbastanza sicuro. La sua campagna per il momento ha dato ottime risposte e tutti i test fatti con gli altri sindacati (e non solo) continuano a dire che Alinghi, la barca di Ernesto Bertarelli, è la prima. Due anni e mezzo fa, quando sul Viaduct Basin Coutts e Barker festeggiavano bevendo dalla stessa coppa (America) nessuno si poteva aspettare quello che stava per accadere: la diaspora di 26 membri di Team New Zealand che aveva appena rivinto la Coppa dopo il successo del '95. "Stiamo parlando di sport - aggiunge Butterworth -. Una cosa che poteva accadere, come accade in tanti altri sport. In cui uno adesso gioca in una squadra e poi la volta dopo gioca in un'altra". Ernesto Bertarelli, di nascita italiana, ma da molti anni residente in Svizzera (è il signor Serono) ha puntato sul fattore umano, più che su quello progettuale. Per portare a casa il trofeo velico più vecchio (e prestigioso) al mondo ha pensato fosse meglio comperare gli uomini che quella Coppa l'avevano alzata, invece che coloro che la Coppa l'avevano immaginata attraverso un computer. A guardare le cose adesso c'è da dire che Bertarelli forse non si è sbagliato, di certo si è mosso per tempo. Seguendo il vecchio detto che chi va prima al mercato fa la spesa migliore. Ha messo assieme un team sovranazionale di grande spessore, composto da 6 uomini di Team New Zealand: due le barche prodotte, oltre alla vecchia Be Happy rimessa a nuovo (dopo che gli è stato tolto il timone di prua) e rivelatasi eccezionale barca lepre. Bertarelli vuole essere il primo uomo a riportare la Coppa in Europa (da dove è partita nel 1851) e per farlo ha ingaggiato coloro che lo hanno impedito con tutte le forze due anni fa con Luna Rossa. Già, a ripensarci, non poteva immaginarlo proprio nessuno.


Alinghi si prepara alle regate australiane.

Maxi71
00venerdì 27 settembre 2002 19:14
Lo skipper Onorato conquista la stampa facendo professione di umiltà: "Non siamo qui per vincere la coppa America, ma per fare esperienza".

AUCKLAND, 26 settembre 2002 - Un buon inglese dal sapore napoletano, un sorriso largo, Vincenzo Onorato ci mette poco a conquistare la stampa anglosassone (inglese, kiwi e americana) e con le sue doti di comunicazione ammalia la platea. Di solito quelli che non hanno i favori del pronostico risultano naturalmente più simpatici… "La prima cosa che devo dirvi - annuncia lo skipper di Mascalzone Latino o Latin Rascal, come lo chiamano qui per le difficoltà di pronuncia della parola Mascalzone - è che non siamo venuti per vincere la Coppa, al contrario di quello che fanno tutti gli altri. Noi siamo qui per fare esperienza". Prima larga risata. E così il compassato mondo di coppa America si scioglie: il signor Moby Lines passa in rassegna tutto il repertorio. Presenta il pozzetto della sua barca, presenta le altre persone che gli sono state vicine all'inizio di questa sfida, smorza i toni (se ce ne fosse bisogno) circa la rivalità con Prada ("Sono su un altro pianeta, loro sono appunto qui per vincere, noi per giocarci al meglio la possibilità per tornare la prossima volta").

Fa professione di umiltà: "Siamo i primi indicati a uscire a fine ottobre, ma venderemo cara la pelle e promettiamo che faremo di tutto per rovinare la festa (sportiva) agli altri equipaggi". E poi l'apertura della base: "Per tutti, non abbiamo segreti, come vedete la nostra barca assieme a quelle di Dennis Conner sono le uniche della banchina che non si mettono nulla prima di andare in acqua… Non trapelano indiscrezioni su chi Mascalzone Latino cercherà di mettersi dietro per evitare di essere il primo sindacato ad abbandonare Auckland dopo appena un mese di regata". Di certo la formula non piace troppo ai componenti della squadra Tim, che la ritengono penalizzante per "allargare i confini della Coppa". "E' un vero peccato che il mio amico Illbruck non sia qui a rappresentare la Germania. E' un danno per tutta la Coppa", aggiunge Onorato.

Anche Giovanni Ceccarelli, 41 anni, il progettista (esordiente) si ritiene soddisfatto dell'imbarcazione messa in acqua. "Abbiamo avuto ottimi riscontri, speriamo che vengano confermati anche dalle regate. Che mi aspetto? Il meteo dice una prima settimana di regata fra gli 8 e i 15 nodi, potrebbe essere adatta per noi. Non tanto per le caratteristiche della barca, quanto perché con un vento medio leggero certe situazioni che per noi nuovi si possono verificare, si mascherano meglio". Dal primo ottobre si vedrà se le sensazioni della banchina sono giuste e se alla simpatia si aggiungeranno le vittorie…
Maxi71
00venerdì 27 settembre 2002 19:16
Si comincia il 1° ottobre, coppa America dal 15 febbraio 2003

Martedì 1° ottobre, con il primo round robin, cominciano nel golfo di Hauraki ad Auckland (Nuova Zelanda) le regate della Louis Vuitton Cup: nove consorzi, tra cui gli italiani di Luna Rossa e Mascalzone Latino, si batteranno all’ultimo “match race” per vincere il trofeo e quindi contendere la coppa America ai detentori neozelandesi di Black Magic. Il secondo round robin inizierà il 22 ottobre, mentre la finale della Vuitton Cup (al meglio delle nove regate) è in programma dall’11 al 21 gennaio. Il 15 febbraio 2003 poi si svolgerà la 1ª regata della 31ª coppa America.

Il calendario

Primo Round Robin
Dal 1-11 ottobre, tutti affrontano tutti, ogni regata vale un punto.

Secondo Round Robin
Dal 22 ottobre 1° novembre, tutti affrontano tutti, ogni regata vale un punto. L'ultimo in classifica fra i 9 sfidanti viene eliminato.

Quarti
Dal 12 al 19 novembre, la classifica della prima fase serve a delineare un tabellone stile playoff, diviso in due parti: 1ª contro 4ª, 2ª contro 3ª è la parte alta, 5ª-8ª, 6ª-7ª nella parte bassa (teoricamente 1ª e 5ª possono scegliersi un altro avversario). Si corre al meglio delle 7 regate. Le due vincitrici della parte alta accedono alle semifinali direttamente, le perdenti avranno un'altra possibilità. Le due barche che perdono nella parte bassa del tabellone sono eliminate.

Recupero quarti
Dal 23 al 30 novembre, al meglio di 7 regate. Si affrontano le due perdenti (gruppo 1ª-4ª) e le due vincenti (gruppo 5ª-8ª), le due perdenti sono eliminate.

Semifinali
Dal 9-16 dicembre, al meglio di 7 regate. Le due barche che hanno vinto i quarti nel gruppo 1ª-4ª si affrontano fra di loro. La vincente è in finale. La perdente ha un'altra possibilità. Chi perde nella parte bassa del tabellone viene eliminata. La vincente ha un'altra chance.

Recuperi semifinale
Dal 20-28 dicembre, al meglio di 7 regate. La perdente della semifinale alta affronta la vincente di quella bassa, chi vince va nella finale sfidanti.

Finale Vuitton Cup
Dall'11 al 21 gennaio 2003, al meglio delle 9 regate. Chi vince potrà disputare l'America's Cup.

Coppa America
Dal 15 febbraio al 1° marzo 2003, al meglio delle 9 regate fra la vincitrice della Vuitton Cup e Team New Zealand.

Maxi71
00venerdì 27 settembre 2002 19:19
Albo d'oro e tutti gli sfidanti
La coppa America come tale è stata messa in palio la prima volta dal New York Yacht Club a partire dal 1870. Lo stesso trofeo con il nome di "coppa delle Cento Ghinee" fu messo in palio in Inghilterra nel 1851. La vittoria della goletta America dà inizio a tutta la vicenda.

Albo d'oro della coppa America
1851-1983 New York (Usa)
1983-1987 Royal Perth (Aus)
1987-1995 San Diego (Usa)
1995-2003 Royal New Zealand (N.Zel)

La coppa America è una regata non per nazioni, ma per club velici che sfidano il club detentore del trofeo. Questi sono i circoli sfidanti arrivati alla finale. In 30 edizioni soltanto tre volte lo sfidante ha sconfitto il difensore: nel 1983 (Royal Perth YC), nel 1987 (San Diego YC) e nel 1995 (Royal New Zealand Yacht Squadron).

Gli sfidanti
1870 Royal Thames YC (Gb)
1871 Royal Harwich YC (Gb)
1876 Royal Canadian YC (Can)
1881 Bay of Quinte YC (Can)
1885 Royal Yacht Squadron (Gb)
1886 Royal Nothern YC (Gb)
1887 Royal Clyde YC (Gb)
1893 Royal Yacht Squadron (Gb)
1895 Royal Yacht Squadron (Gb)
1899 Royal Ulster YC (Gb)
1901 Royal Ulster YC (Gb)
1903 Royal Ulster YC (Gb)
1920 Royal Ulster YC (Gb)
1930 Royal Ulster YC (Gb)
1934 Royal Yacht Squadron (Gb)
1937 Royal Yacht Squadron (Gb)
1958 Royal Yacht Squadron (Gb)
1962 Royal Sydney YS (Aus)
1964 Royal Thames YC (Gb)
1967 Royal Sydney YS (Aus)
1970 Royal Sydney YS (Aus)
1974 Royal Perth YC (Aus)
1977 Sun City YC (Aus)
1980 Royal Perth YC (Aus)
1983 Royal Perth YC (Aus)
1987 San Diego YC (Usa)
1988 Mercury Bay BC (N.Zel)
1992 Compagnia della Vela (Ita)
1995 Royal New Zealand YS (N.Zel)
2000 Prada Challenge (Ita)
nickturbine
00sabato 28 settembre 2002 11:30
e daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

dal primo ottobre non c'è lavoro che tenga... vela vela vela.. tutti diventeremo velisti e parleremo sempre di tangone di spinnaker ecc....

e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

e quest anno due scafi...

luna rossa e mascalzone latino...
niente male e vinca il migliore!!!!

:partye: :ponpon:
Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 14:41
Auckland, saluto e lacrime per Sir Blake

Durante la cerimonia di apertura della Louis Vuitton Cup, l'omaggio per l'ex skipper di Black Magic ucciso lo scorso anno. Martedì iniziano le regate.

AUCKLAND, 28 settembre 2002 - Un applauso lunghissimo, mentre sul maxischermo scorrevano le immagini di Sir Peter Blake sul suo catamarano Enza. Un ricordo toccante e molto intenso con momenti di profonda e autentica commozione per ricordare lo skipper di Black Magic scomparso tragicamente per mano di pirati brasiliani lo scorso dicembre.

E' stato questo forse il momento più bello della cerimonia d'apertura della Louis Vuitton cup 2002 che ha offerto parecchi spunti (unica caduta di stile il gruppo che ha cantato la colonna sonora di chiusura). Ma per il resto gli organizzatori hanno saputo mescolare con grande acume i vari aspetti della cultura neozelandese, con grande spazio a quella maori ("Per chi è già stato qui ben tornati a casa", ha detto Sir Hugh Kawaharu), ma anche alla tradizione kiwi. Con una forte apertura verso il nuovo, quello che sta lontano da qui. La solita ospitalità anche nella contestazione: lo sponsor del sindacato francese Le Defi (Areva) è stato "osteggiato" solo da un piccolo aereo con una scritta "Keep the Cup Nuclear Free", firmato Greenpeace. Cioè "Tenete la coppa America lontano dal nucleare", hanno scritto gli ambientalisti.

Tutto mentre più volte risuonavano le note di "Loyal", la canzone colonna sonora di questa nuova difesa neozelandese. Loyal (leale) e loyalty (lealtà) sono alla base di tutta la sfida Black Magic. Lealtà opposta a chi non è stato leale con il Paese e ha scelto un'altra bandiera, ma anche verso Coutts, Butterworth e Davidson non ci sono stati momenti di tensione. Anche se tra poche ore (prima gara martedì neozelandese, la notte italiana di lunedì) inizieranno a gareggiare sotto altri guidoni. Quello di Punta Ala, quello di Luna Rossa sventolava altissimo dietro il palco della cerimonia, visto che lì è ormeggiato l'Ulisse del patron Patrizio Bertelli.

Grandi feste per Francesco de Angelis e compagni che da queste parti sono molto amati. Anche se nella Vuitton che sta per iniziare (lunedì mattina il sorteggio) sarà molto più dura confermarsi migliore fra i challanger. La squadra è stata rinnovata solo in parte, ma è stato rinforzato il pozzetto (a bordo sale Rod Davis, probabilmente per le partenze) al fianco di Francesco de Angelis. Ma molto si sono rafforzati gli avversari che hanno "acquistato" i migliori talenti neozelandesi, quelli che hanno portato (assieme a Blake) la Coppa fin quaggiù. Quella Coppa che senza Sir Peter, Coutts e tutti gli altri potrebbe partire.
Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 14:50
Re:

Scritto da: nickturbine 28/09/2002 12:30
e daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

dal primo ottobre non c'è lavoro che tenga... vela vela vela.. tutti diventeremo velisti e parleremo sempre di tangone di spinnaker ecc....

e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

e quest anno due scafi...

luna rossa e mascalzone latino...
niente male e vinca il migliore!!!!

:partye: :ponpon:



Già Nick,
sono daccordo con te!!!
Vinca il migliore
Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 15:05
LUNA ROSSA - Team Prada


Nome: LUNA ROSSA (Team Prada)
Stazza: America's Cup Class
Lunghezza f.t.: 25,15 m
Larghezza max: 4,30 m
Pescaggio: 4,00 m
Dislocamento: 25,000 kg
Altezza albero in coperta: 32,5 m
Superficie velica randa: 225 mq
Superficie velica genoa: 139 mq
Superficie velica: 495 mq
gennaker/spinnaker
Equipaggio: 16+1
Peso max equipaggio: 1.408 Kg

Materiali utilizzati per scafo e attrezzatture di coperta:
carbonio, kevlar, fibra di vetro, titanio, alluminio, acciaio;

Materiali utilizzati per vele:
carbonio, kevlar, mylar, nylon, cuben fibre.


Maxi71
Vice Amministratore del Forum

[Modificato da Maxi71 28/09/2002 16:06]

LaPiccolaPeste
00sabato 28 settembre 2002 15:17
Io mi ricordo 4 anni fa..abitavo ancora a Napoli....e tutte le notti incollata alla tele con mia madre.... ore ed ore ad aspettare che il vento permettesse l'inizio delle gare.... E quest'anno........idem....... E che vinca il migliore!!!

Grazie Maxi per le occasioni che ci dai per essere una squadra.......tutti insieme!! LElla

Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 15:25
Grazie a te Lelli', per la possibilità che mi hai dato di far parte di questa squadra.
Baci Max :kissetto: :kissetto: :kissetto:
LaPiccolaPeste
00sabato 28 settembre 2002 15:38
..e noi diciamo grazie a te!!!
Bravo!!
Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 15:47
Ok Lelli',
sono contento che appreziate il mio lavoro.
Baci :kissetto: :kissetto: :kissetto:
nickturbine
00sabato 28 settembre 2002 16:45
x tagliare la testa al toro siamo una grande squadra grazie a tutti... tu lella in quanto sei il capo che ci hai scelto.. e maxi perchè è spettacolare sullo sport.. e poi è milanista.... :ridiridi:
Maxi71
00sabato 28 settembre 2002 17:12
Re:

Scritto da: nickturbine 28/09/2002 17:45
x tagliare la testa al toro siamo una grande squadra grazie a tutti... tu lella in quanto sei il capo che ci hai scelto.. e maxi perchè è spettacolare sullo sport.. e poi è milanista.... :ridiridi:



Grazie anche a te Nick,
siete davvero molto gentili e cari.
Ciao ed a presto
nickturbine
00martedì 1 ottobre 2002 18:41
ho letto mannaggia che ieri sera nel primo round robin sono state sconfitte tutte e due le imbarcazioni italiane...mannaggiaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Maxi71
00martedì 1 ottobre 2002 23:22
Dopo la sconfitta in coppa America nel 2000 la barca di Prada ha cambiato molto nella filosofia del progetto e negli uomini. Martedì notte al via con Oracle.

AUCKLAND, 30 settembre 2002 - Essere il primo dei challanger, pregio e difetto di una condizione creata dalle vittorie. A Prada si è lavorato molto in questi due anni, ma è difficile capire se si sono coperti tutti i "buchi" lasciati nell'altra esperienza. Di certo è cambiata un po' la mentalità rispetto alla campagna d'esordio. Che senso ha vincere così tanto prima (come ha fatto Luna Rossa appunto nel '99) e poi perdere 5-0 la coppa America? Se lo sono chiesti davvero un sacco di volte a Punta Ala e prima di dare una risposta definitiva hanno fatto analisi e sondaggi in vari campi. Hanno trovato molte risposte: la barca di Prada era meno veloce di Team New Zealand. Non c'è dubbio, ma anche l'equipaggio non ha brillato nelle ultime performance. Certo era stanco, ma ha pure commesso errori. Per cercare di "correggerli" ecco che è un po' cambiata la filosofia del progetto: modifiche nello scafo, nell'albero, nelle vele… Ma per conoscere questi dettagli tecnici ci vorrà un po' di tempo, viceversa le modifiche umane sono già note. Su Luna Rossa sale Rod Davis e con lui alcuni della truppa straniera che era stata "acquistata" due anni fa da Bertelli, anche se il grosso del gruppo (a iniziare dal timoniere de Angelis) è quello che ha vinto l'ultima Vuitton. Alcuni cambi sono stati fisiologici (per velisti che hanno detto basta), altri voluti nel tentativo di migliorare la prestazione. L'innesto di Davis (americano di nascita e neozelandese di passaporto, che in Vuitton Cup ha già timonato Eagle nel 1987, New Zealand nel 1992 contro il Moro di Venezia e OneAustralia nel 1995), serve a dare altra "materia grigia" al pozzetto. Davis nell'ultima Coppa era l'allenatore della barca italiana e non era salito a bordo nel '99 perché "non aveva tutti i documenti" (così dice Bertelli). Per fargli posto è stato sbarcato un grinder, uno di quegli omoni che gira furiosamente i winch per alzare le vele. Il suo compito sarà quello - a volte - di fare il timoniere di partenza (prima di passare la ruota a Francesco) e di fare il tattico di match race, chiamare la virata, dopo essersi consultato con Torben Grael, che come nell'altra campagna dovrà continuare a fiutare il vento. Anche dalle loro intuizioni dipenderà se riusciremo a vivere - o meno - altre notti di Luna piena.


Ultimi preparativi su Luna Rossa
Maxi71
00martedì 1 ottobre 2002 23:24
PARTENZA QUESTA NOTTE ALL 2.00
Round Robin 1
1° giorno di regate


Alinghi (SUI 64) - Le Défi (FRA 69)

Wight Lightning (GBR 70) - Stars & Stripes (USA 66)

Luna Rossa (ITA 74) - Oracle (USA 76)

Mascalzone Latino (ITA 72) - One World (USA 67)

riposa: Orn (SWE 63)

Maxi71
00martedì 1 ottobre 2002 23:25
Nelle prime regate della Louis Vuitton Cup a Auckland il sindacato di Prada battuto di misura da Oracle, la barca di Onorato nettamente da One World.

AUCKLAND (N.Zel), 1 ottobre 2002 - E’ cominciata in salita la Louis Vuitton Cup a Auckland per le barche italiane: Luna Rossa e Mascalzone Latino escono entrambe sconfitte dalla prima giornata di regata contro scafi statunitensi. Ma se Luna Rossa ha perso (42 secondi il distacco sul traguardo) con Oracle di Peter Holmberg una regata combattuta, Mascalzone Latino è stato strapazzato da One World dal quale ha
rimediato 5’43” di distacco perdendo terreno in ognuno dei 6 lati del percorso.

“Abbiamo perduto la partenza - ha raccontato il tattico di Mascalzone, Flavio Favini - ma ci può stare. Più preoccupante è che non avevamo velocità per difenderci. Ho preso qualche rischio per cercare di recuperare, ma One World non ha fatto neppure un piccolo errore e questo spiega il distacco”.

Su Luna Rossa Francesco de Angelis in partenza ha lasciato il timone a Rod Davis per poi riprenderlo “3 secondi dopo il colpo di cannone”, come ha spiegato. “Non abbiamo particolari recriminazioni da fare - ha detto de Angelis - la nostra velocità è buona, abbiamo dettagli da mettere a punto, ma è normale. La regata purtroppo non ci ha offerto possibilità di recupero, ma avremo certo molte altre occasioni”.

Nelle altre regate della giornata, tutte corse con vento sui 15 nodi intorno a sud di direzione, il temutissimo svizzero Alinghi ha vinto largamente sui francesi di Areva, mentre più avvincente è stata la regata tra gli inglesi e il team Dennis Conner, con vittoria di quest’ultimo per soli 20 secondi. Martedì si ricomincia alla stessa ora (2.15 in Italia), non sono previsti mutamenti meteo, ma in Nuova Zelanda non si può mai dire.


Mascalzone Latino a destra contro One World
Maxi71
00martedì 1 ottobre 2002 23:26
I risultati di lunedì
Alinghi (Svi)-Areva (Fra): 4’48”
Team Dennis Conner-Gbr Challenge: 0’20”
Oracle (Usa)-Luna Rossa: 0’42”
One World (Usa)-Mascalzone Latino: 5’43”

Classifica
Alinghi, Oracle, Team Dennis Conner 1 punto
Areva, GBR Challenge, Luna Rossa, Mascalzone Latino, One World*, Victory Challenge ** (Sve): 0 punti.
*1 punto di penalizzazione (squalificato per possesso di disegni segreti delle barche concorrenti)
** una regata in meno

Le sfide di martedì
Victory Challenge (Sve)-Areva (Fra)
Team Dennis Conner (Usa)-Luna Rossa
One World (Usa)-Alinghi (Svi)
Mascalzone Latino-Oracle (Usa)
Riposa: Gbr Challenge
Maxi71
00mercoledì 2 ottobre 2002 21:30
Il vento è troppo forte, niente regate
Rinviate le sfide della 2ª giornata della Louis Vuitton Cup a Auckland. Mercoledì (ore 2.15) si riprende con Luna Rossa-Stars Stripes, Mascalzone-Oracle.

AUCKLAND (N.Zel), 2 ottobre 2002 - Prima battuta d'arresto ad Auckland dove a causa del vento troppo forte nel golfo di Hauraki il comitato della Louis Vuitton Cup ha deciso di sospendere le regate previste per martedì. Al momento della partenza, infatti, il vento freddo di sud ovest soffiava a oltre 25 nodi, addirittura qualche imbarcazione segnalava in testa d'albero raffiche a oltre 33 nodi. Il limite previsto è di 19 nodi.

Rimandato perciò a mercoledì (ore 2.15) il programma previsto per martedì che avrebbe visto Mascalzone Latino contro gli statunitensi di Oracle e Luna Rossa contro Stars Stripes di Dennis Conner. Le altre due regate in programma vedono di fronte gli statunitensi di One World contro gli svizzeri di Alinghi (Sui) e gli svedesi di Victory Challenge contro i francesi di Le Defi. Anche se le condizioni meteorologiche non segnalano particolari novità rispetto a martedì.


Mascalzone Latino nel vento del Golfo di Hauraki
Maxi71
00venerdì 4 ottobre 2002 00:02
Bertelli spiega il benservito a Peterson
"Non c'era più identità di vedute con il nostro progettista", spiega il proprietario di Luna Rossa, che smentisce dissidi con Brady.

AUCKLAND (N.Zel), 3 ottobre 2002 - Ore 8 e 15 del mattino (la sera prima in Italia), Bertelli irrompe nella sala stampa della sua base, con il cipiglio del condottiero risoluto. Vuole spiegare la cacciata (anche se formalmente non si chiama così) del progettista Doug Peterson, uno che fino a due anni fa era un dio in terra per avere vinto un paio di coppe America con due sindacati differenti e riportato l'Italia alla finale contro i neozelandesi. "Non è una scelta mia personale, ma di tutto il team. Vogliamo fare vedere che siamo una squadra che sa comunicare, ma ancora di più sa prendere delle decisioni. Anche gravi". "E' tardi per prenderle: certe cose si trascinavano da mesi, ci sono momenti che diventano decisivi. Non abbiamo paura di nulla e di nessuno, per questo facciamo anche scelte che possono apparire drastiche. Dovevamo farlo: perché non c'era più identità di vedute fra il team (in tutte le sue componenti) e il signor Peterson. Ecco perché lo abbiamo fatto adesso". Si parla di un po' di tutto: le voci che circondano Prada e il suo team in questo momento sono davvero tante: si va dalla possibile delaminazione (processo che avviene quando il carbonio si usura, ndr) della seconda barca durante il trasporto, al licenziamento di Brady, il timoniere di allenamento. "Non sapevo di tutte queste voci - sorride Bertelli -. Vi dico soltanto che vi basta affacciarvi e vedrete Brady che si sta preparando ad uscire per un'altra giornata di lavoro in mare". Ha una risposta per tutti il capo anche se ovviamente a pochi adesso appare chiaro cosa sia successo all'interno del team che un paio di anni fa contendeva a Black Magic il trofeo velico più vecchio del mondo. "Noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada: in questo siamo granitici e determinati e soprattutto tutti uniti". Chi non lo è può scendere da Luna Rossa.


Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa
Maxi71
00venerdì 4 ottobre 2002 00:04
Bertelli spiega il benservito a Peterson
Trenta nodi contro i 23 massimi previsti alla partenza. Secondo rinvio consecutivo per le regate ad Auckland.

AUCKLAND (N.Zel), 3 ottobre 2002 - Per la seconda giornata consecutiva le regate del primo round robin della Louis VuittonCup sono state rinviate per troppo vento. Questa volta non è stato neppure necessario attendere l’ora di partenza, la decisione è stata presa alle 7 e 30 minuti ora locale (le 21.30 in
Italia): il comitato organizzatore ha messo il naso fuori poco dopo la sveglia e non ha avuto dubbi, il vento era già stabilmente oltre i 30 nodi appena dopo l’alba, decisamente troppi per unacompetizione che prevede nel suo regolamento non più di 23 nodi alla partenza. Il problema meteorologico consiste nell’assenza dell’anticiclone sulla Nuova Zelanda che dovrebbe contenere i venti da sud ovest altrimenti totalmente liberi dal polo, attraverso l’oceano e sino alla baia di Auckland. Per la locale mattinata di venerdì la situazione dovrebbe migliorare, ma per la verità sono le stesse parole usate dopo il primo rinvio.Il vantaggio questa volta è stato che la decisione dell’annullamento è stata presa per tempo evitando un’ennesima inutile (e pericolosa) processione verso il campo di regata sull’Hauraki Gulf. Così tutti i team hanno potuto godere di una giornata di parziale riposo. Non consola neppure il rilievo statistico per il quale negli ultimi tre mesi le ultime due sono state le uniche giornate consecutive di troppo vento per navigare.


Mascalzone Latino nel vento del Golfo di Hauraki

Maxi71
00venerdì 4 ottobre 2002 22:15
Luna Rossa-Mascalzone, altra sconfitta
Seconda giornata di gare: la barca di Prada battuta di 35" da Stars Stripes, quella napoletana da Oracle (distacco 2'03"). Perde anche Alinghi.

AUCKLAND (N.Zel), 4 ottobre 2002 - E’ cominciata male, ma sta continuando peggio questa Louis Vuitton Cup per le barche italiane, ancora una volta, come al debutto, entrambe battute e ancora a zero punti in graduatoria. In una giornata di sole, con vento da sud ovest tra i 12 e i 17, nodi Luna Rossa ha perso per 35” contro Stars Stripes del veterano Dennis Conner (che però non era a bordo), Mascalzone Latino invece ha rimediato 2’03” da Oracle Bmw, che nelle tre boline è stato timonato personalmente dal suo boss Larry Ellison. Chi si aspettava per questo una diminuzione delle prestazioni della barca americana però è rimasto deluso: in tutti e tre i lati in questione Oracle ha –seppur di poco- incrementato il proprio vantaggio. Ora la classifica del primo round robin vede al comando a punteggio pieno le tre barche americane. Dall’altro lato della classifica invece ancora ferme al palo le due italiane, svedesi e francesi. Questi ultimi due però hanno disputato una regata in meno. Luna Rossa era partita benissimo giusto sulle vele del suo avversario (al timone di Stars Stripes c’era Ken Read, già campione del mondo, come il suo avversario odierno De Angelis, dei J24), ma poco dopo la partenza ha lasciato il suo avversario per un bordo verso destra rivelatosi letale. In svantaggio di 32” alla prima boa, Luna Rossa non è più stata in grado di recuperare, pur mostrando una velocità del tutto simile a quella del suo avversario. Per Mascalzone Latino invece il distacco al primo lato sfiorava il minuto, abbastanza per rendere inutile ogni tentativo di recupero. Domani Luna Rossa ha l’occasione, affrontando i francesi, di smuovere finalmente la classifica. Per Mascalzone Latino invece l’ostacolo è più impegnativo dovendo affrontare Alinghi, oggi sconfitto per soli 10” al termine di una bella regata, da One World.


La sfida tra Luna Rossa (a sin.) e Stars Stripes
Maxi71
00venerdì 4 ottobre 2002 22:26
Round Robin 1 - 2° GIORNO DI REGATE
Stars & Stripes (USA 66) batte Luna Rossa (ITA 74) distacco 35''

One World (USA 67) batte Alinghi (SUI 64) distacco 10''

Oracle (USA 76) batte Mascalzone Latino (ITA 72) distacco 2'03''

Orn (SWE 63) batte Le Défi (FRA 69) distacco 1'06''

riposa: Wight Lightning (GBR 70)


Maxi71
00venerdì 4 ottobre 2002 22:29
Round Robin 1 - IL PROGRAMMA DEL 3° GIORNO DI REGATE
One World (USA 67) - Wight Lightning (GBR 70)

Orn (SWE 63) -Stars & Stripes (USA 66)

Mascalzone Latino (ITA 72) - Alinghi (SUI 64)

Le Défi (FRA 69) - Luna Rossa (ITA 74)

riposa: Oracle (USA 76)


Maxi71
00sabato 5 ottobre 2002 23:01
Prima vittoria italiana nella Louis Vuitton Cup: Prada batte i francesi mentre i napoletani crollano con Alinghi poi multata: aveva i microfoni spenti.

AUCKLAND (N.Zel), 5 ottobre 2002 - Finalmente rotto il ghiaccio: prima vittoria italiana in questa Louis Vuitton Cup. Ci è riuscita Luna Rossa capace di battere i francesi di Le defi Areva per 2’14”. Nuova sconfitta invece per Mascalzone Latino, quasi umiliato da lo svizzero Alinghi sul traguardo con 7’08” di vantaggio.

Vento a 20 nodi (anche oltre sul finale) da sud ovest, sole, in una giornata ideale per la vela. One World ha battuto nettamente gli inglesi (una penalità per loro nel prepartenza) e ora è rimasta la sola a punteggio pieno (3 successi su 3) dato che Oracle riposava e Stars Stripes è stato battuto dal sempre più sorprendente svedese (due vittorie su due regate) Victory Challenge.

Luna Rossa è partita bene e finalmente è riuscita a sfruttare a proprio vantaggio il primo salto di vento. I francesi sono comunque rimasti in contatto (distacco entro il minuto) sino alla fine della seconda poppa quando nel tentativo di forzare l’ammainata del gennaker per recuperare hanno combinato un disastro con la vela di prua, prima in acqua a poppa e poi sulla boa. Per questo, oltre alla grave perdita di tempo, hanno rimediato una penalità. A quel punto evidentemente la regata non ha avuto più storia e Luna Rossa ha navigato più tranquillamente nell’ultimo bastone per portare a casa il suo primo punto.

La regata di Mascalzone Latino è invece cominciata malissimo. A meno di un minuto dalla partenza la barca italiana era in totale balia del suo avversario ferma, piena d’acqua e con una delle due volanti incastrata nell’antenna televisiva. Prima di ripartire Mascalzone Latino ha impiegato quasi due minuti, ovvio che a quel punto la regata fosse ormai irreparabile. Il sindacato svizzero è stato poi multato dal Comitato di regata: dovrà pagare 10mila dollari per non aver tenuto accesi i microfoni per le comunicazioni di bordo, ma ha scampato il rischio di un punto di penalizzazione che comunque non sarebbe andato a Mascalzone Latino.


Mascalzone Latino, a destra, insegue Alinghi.
Maxi71
00sabato 5 ottobre 2002 23:05
I RISULTATI
ONE WORLD batte WIGHT LIGHTNING 3'22''

LUNA ROSSA batte LE DEFI - (LE DEFI non ha tagliato il traguardo)

ORN batte STARS & STRIPES 0'33''

ALINGHI batte MASCALZONE LATINO 7'08''

Riposa: ORACLE

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