Affari Italiani
00mercoledì 22 giugno 2005 19:27
Sempre meno americani temono un attacco terrorista contro gli Usa nelle prossime settimane. E' il dato più basso che si registra dall'11 settembre 2001. Tuttavia, il 35% dice che è possibile presto un altro attacco, anche se sono di meno rispetto al 39% di gennaio e del picco dell'85% di ottobre 2001, un mese dopo gli attacchi alle Torri gemelle. La gente ha perso la fiducia nella capacità dell'amministrazione Bush di difendere il Paese da attacchi terroristici, ma il 61% crede ancora che ce la possa fare. Anche la soddisfazione sul modo in cui Bush sta gestendo la guerra al terrorismo è ad un nuovo livello minimo: il 52%, molto più in basso del 75% totalizzato nel settembre 2002.
Il 39% degli americani, in particolar modo repubblicani, dicono ora che sono a favore della guerra in Iraq. Si tratta di un dato pesantemente inferiore rispetto al picco del 72% di aprile 2003, il giorno in cui fu abbattuta la statua di Saddam. il 58% afferma che gli Stati uniti dovrebbero continuare a tenere in funzione la prigione di Guantanamo, Cuba, e il 52% approva il modo in cui l'America sta trattando i prigionieri reclusi. I critici però sono aumentati sempre più, e continuano a chiederne la chiusura: l'ex presidente Bill Clinton ha chiesto la chiusura o la pulizia della prigione. Ad una conferenza stampa con i leaders dell'Unione europea, Bush ha detto che l'America sta gestendo i prigionieri di Guantanamo umanamente, anche se molti di loro sono "tipi pericolosi". Ha invitato i giornalisti americani e stranieri a visitare il penitenziario.