Usa, Branson: «La navetta “Virgin Galactic” è precipita in California

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Ticino.
00sabato 1 novembre 2014 14:25
Washington - Un’esplosione in quota ha fatto schiantare oggi al suolo la , nel corso di un test di volo sul deserto di Mojave, in California, e ha causato la a bordo, oltre ad assestare un durissimo colpo al sogno del patron della Virgin, il miliardario visionario britannico, di portare turisti nello spazio.

L’incidente è avvenuto poco dopo che l’aero vettore  aveva rilasciato in quota la navetta, dopo il decollo dal “Mojave Air and Space Port”, a circa 150 km a nord di Los Angeles. La  «ha compiuto oggi un test di volo della SpaceShipTwo», ha affermato l’azienda in un comunicato, aggiungendo che «durante il test, il veicolo ha subito una grave anomalia che ha provocato la perdita del veicolo».

L’aereo WhiteKnightTwo che ha portato in quota la navetta, ha aggiunto Virgin Galactic, è atterrato normalmente. Un fotografo della Nbc News sul posto ha riferito di aver visto , e poi dei rottami della navetta precipitare nel deserto. Altre fonti hanno riferito di aver visto almeno uno dei due piloti scendere con il paracadute.  di volo per il propulsore del SpaceShipTwo  risale a . Da allora, la Virgin Galactic aveva deciso di testare un nuovo tipo di carburante, in grado di fornire più potenza al velivolo.

Il decollo oggi era stato posticipato di oltre tre ore, a causa di un’incertezza sulle condizioni meteo. Poi, una volta avuto l’ok, la WhiteKnightTwo ha impiegato circa 45 minuti per portare fino a  (15 mila metri) la SpaceShipTwo, che dopo sei minuti dal distacco ha quindi riscontrato la «grave anomalia» che ha portato al fatale incidente della navetta, costata circa 500 mila dollari, secondo la CNN.



Ulisse-77
00sabato 1 novembre 2014 16:25
Non è un periodo fortunato per i viaggi spaziali privati [SM=g2201342] Dubito che dopo questa cattiva pubblicità i turisti spaziali che si erano prenotati confermino il volo. I soldi non sono un problema, è che ogni tanto questi magnati tentano di fare il passo più lungo della gamba.
IRONMAN.75
00sabato 1 novembre 2014 18:49
Mi sa' che sono partiti male, ancora una volta il colpevole e' il motore del razzo che la stava accompagnando fuori dall'orbita.Si e' incendiato.
Das1o
00sabato 1 novembre 2014 19:34
Re:
Ulisse-77, 01/11/2014 16:25:

Non è un periodo fortunato per i viaggi spaziali privati [SM=g2201342] Dubito che dopo questa cattiva pubblicità i turisti spaziali che si erano prenotati confermino il volo. I soldi non sono un problema, è che ogni tanto questi magnati tentano di fare il passo più lungo della gamba.




Se tutte le missioni si fossero fermate al primo morto saremmo ancora ancorati a Terra. Lo sviluppo tecnico di un progetto così ambizioso comporta questi rischi, vedrai che ripartiranno più forti di prima. Un pensiero va al povero membro dell'equipaggio morto, che riposi in pace, a modo suo è un pioniere di questa avvenutura visionaria.
_Thomas88_
00domenica 2 novembre 2014 15:23
Giusto Das1o. Concordo con te.

Innanzitutto il primo pensiero va al pilota deceduto e alla sua famiglia.
Il secondo pensiero va al pilota che si è salvato ed è ricoverato in gravi condizioni.

Ecco un articolo del Corriere della sera, in cui si spiega anche che gli esperti pensano che la causa del disastro è collegata al carburante utilizzato dalla SpaceShipTwo:
www.corriere.it/esteri/14_ottobre_31/navetta-space-ship-two-caduta-deserto-californiano-93f058da-612e-11e4-938d-44e9b2056a...

Il video con le foto dell'esplosione:

KOSLINE
00domenica 2 novembre 2014 16:00
Re:
_Thomas88_, 02/11/2014 15:23:

Giusto Das1o. Concordo con te.

Innanzitutto il primo pensiero va al pilota deceduto e alla sua famiglia.
Il secondo pensiero va al pilota che si è salvato ed è ricoverato in gravi condizioni.

Ecco un articolo del Corriere della sera, in cui si spiega anche che gli esperti pensano che la causa del disastro è collegata al carburante utilizzato dalla SpaceShipTwo:
www.corriere.it/esteri/14_ottobre_31/navetta-space-ship-two-caduta-deserto-californiano-93f058da-612e-11e4-938d-44e9b2056a...

Il video con le foto dell'esplosione:




Quoto e mi associo a Tommy..

Pensavo una cosa ragazzi.

La Virgin nasce con un grosso problema strutturale, cosa verificata e attestata nei precedenti test, tanto che ormai si disse che non sarebbe arrivata nello Spazio in configurazione "turistica" perché la cosa sarebbe stata pericolosa, ma si sarebbe dovuta fermare sugli 80km circa, in particolare il motore nelle fasi finali di spinta mandava la struttura in crisi..

Di qui sono incominciati i malumori di molti che avevano già prenotato per andare cmq nello Sazio anche se di poco e per pochissimo tempo (quindi no 100km, no Spazio, no party), poi non si e' saputo più niente, oggi apprendo che hanno cambiato il carburante per fare altri test, ecco mi sorge un dubbio che magari volevano by-passare il problema con un altro carburante, ma logicamente e' solo un mio pensiero.

Vedremo sembra che si sia aperta un inchiesta visto che ci sta un morto e un ferito grave, secondo me e' arrivato il momento di rimettere mano al progetto...




F.Pernigotti
00domenica 2 novembre 2014 16:57
Si può sapere chi controlla questi viaggi spaziali e la sicurezza nello sviluppo di questi progetti? [SM=g2806964]
Ci sarà un'autorità che vigila, o mi state dicendo che la Virgin può cambiare il carburante o aggirare le leggi senza un ente che dia l'assenso e si assuma le responsabilità del caso [SM=g2815480] Rientrano sotto il controllo civile, militare, della NASA..di chi?
E' morto un povero pilota sconosciuto, ma vi immaginate se nella navetta ci fosse stata lady gaga o di caprio? Altro che piccole polemiche, sarebbe scoppiato il finimondo..
KOSLINE
00domenica 2 novembre 2014 17:28
Re:
F.Pernigotti, 02/11/2014 16:57:

Si può sapere chi controlla questi viaggi spaziali e la sicurezza nello sviluppo di questi progetti? [SM=g2806964]
Ci sarà un'autorità che vigila, o mi state dicendo che la Virgin può cambiare il carburante o aggirare le leggi senza un ente che dia l'assenso e si assuma le responsabilità del caso [SM=g2815480] Rientrano sotto il controllo civile, militare, della NASA..di chi?
E' morto un povero pilota sconosciuto, ma vi immaginate se nella navetta ci fosse stata lady gaga o di caprio? Altro che piccole polemiche, sarebbe scoppiato il finimondo..



I protocolli Americani su queste cose sono i più severi che ci siano, non penso che stavano facendo qualcosa contro la legge alla Virgin sicuro avevano tutte le autorizzazioni del caso, ma l'inchiesta metterà luce su tutto e se hanno sbagliato statti sicuro che pagheranno.

Ma stiamo tralasciando un punto fondamentale, stavano svolgendo un test avionico su un prototipo , e purtroppo non e' la prima e molto probabilmente non sarà l'ultima vittima questa.

Tutti noi voliamo su arei sempre più sicuri, anche perché ci sono stati piloti come questo che gli anno testati fino all inverosimile, e purtroppo alcune volte ci hanno lasciato le penne, e'il loro mestiere sanno a cosa vanno in contro...

[SM=g8320]


Das1o
00domenica 2 novembre 2014 17:51
Kosline ha centrato il punto, ritorniamo al concetto che ho espresso prima. Stiamo parlando di progetti ambiziosi, al confine della fantascienza!

Viaggi seriali nello spazio per cittadini comuni, anche se facoltosi, ci rendiamo conto dell'enormità del progetto? Tutto finanziato da privati. Quando si sperimentano i prototipi i fallimenti devono essere messi all'ordine del giorno, la sperimentazione porta al fallimento prima del successo.

Tanto i disastri succedono ovunque, anche nelle missioni testate, guardate cos'è capitato al razzo dell'Orbital Science. L'unico effetto collaterale è che le date di partenza del progetto subiranno gravi ritardi. Ha fatto bene Branson a dichiarare di voler andare avanti, non poteva fare diversamente, ormai sono partiti e devono riuscirci costi quel che costi.
KOSLINE
00domenica 2 novembre 2014 18:04
Re:
Das1o, 02/11/2014 17:51:

Kosline ha centrato il punto, ritorniamo al concetto che ho espresso prima. Stiamo parlando di progetti ambiziosi, al confine della fantascienza!

Viaggi seriali nello spazio per cittadini comuni, anche se facoltosi, ci rendiamo conto dell'enormità del progetto? Tutto finanziato da privati. Quando si sperimentano i prototipi i fallimenti devono essere messi all'ordine del giorno, la sperimentazione porta al fallimento prima del successo.

Tanto i disastri succedono ovunque, anche nelle missioni testate, guardate cos'è capitato al razzo dell'Orbital Science. L'unico effetto collaterale è che le date di partenza del progetto subiranno gravi ritardi. Ha fatto bene Branson a dichiarare di voler andare avanti, non poteva fare diversamente, ormai sono partiti e devono riuscirci costi quel che costi.




Quoto, anche perché la parte più ambiziosa e' farlo a basso costo, anche se a noi quel biglietto sembra una cifra enorme in realtà la sfida se riescono a vincerla e' veramente ambiziosa, perché i costi sarebbero "bassissimi" rispetto a quanto costa normalmente raggiungere l'orbita Spaziale (anche se in questo caso per pochissimo tempo in parabolica ecc)..

Logicamente nessuno loro per primi volevano la tragedia, quindi non penso che questo sia avvenuto per risparmiare su un componente ecc (insomma na bastardata), speriamo vada meglio in futuro ...

[SM=g1950677]
IRONMAN.75
00domenica 2 novembre 2014 21:01
Anche io quoto e mi associo a thomas, sembra l'alimentazione del carburante del motore sia stata cambiata con grani di "carburante a base di plastica", e se c'e' qualcuno che ha sbagliato mi dispiace ma o deve cambiare mestiere o qualcosina deve pagare.
Voglio dire..non siamo più' nell'era della ruota e l'elastico no?
Le navette avranno sicuramente un computer di bordo, cosa ci vuole a fare dei test con dei manichini?
Non ci vuole mica un'ingegnere della nasa per avere un'idea così.. [SM=g2806966]
_Thomas88_
00lunedì 3 novembre 2014 16:02
Re: Re:
KOSLINE, 02/11/2014 17:28:


Ma stiamo tralasciando un punto fondamentale, stavano svolgendo un test avionico su un prototipo , e purtroppo non e' la prima e molto probabilmente non sarà l'ultima vittima questa.

Tutti noi voliamo su arei sempre più sicuri, anche perché ci sono stati piloti come questo che gli anno testati fino all inverosimile, e purtroppo alcune volte ci hanno lasciato le penne, e'il loro mestiere sanno a cosa vanno in contro...




Questo è un punto fondamentale, hai fatto bene a ricordarlo.

Quando si progetta un nuovo velivolo, soprattutto ambizioso come questo, si vanno incontro a problemi vecchi e nuovi.
Alcuni vengono risolti sulla carta grazie all'esperienza accumulata negli anni dai tecnici e dagli scienziati ma altri vengono scoperti successivamente, durante i test.
I test servono proprio a questo ed è sempre esistito il rischio di morte in questa fase. I piloti sanno a che rischi vanno incontro. E' il loro lavoro.

Riferito a questa frase di Ironman:
Le navette avranno sicuramente un computer di bordo, cosa ci vuole a fare dei test con dei manichini?
Non ci vuole mica un'ingegnere della nasa per avere un'idea così.. [SM=g2806966]


Un velivolo come la SpaceShipTwo è un aereo e va pilotato da bordo. Non è un drone. Non esistono ancora piloti-robot. Non so se hai capito l'incidente ma il velivolo è esploso diversi minuti dopo lo sgancio dal velivolo madre, WhiteKnightTwo. Dal momento dello sgancio in poi la SpaceShipTwo era nelle mani dei due piloti altrimenti sarebbe caduta a terra come un pezzo di ferro. [SM=g2201354]
IRONMAN.75
00lunedì 3 novembre 2014 21:12
Hai ragione ho tappato Thomas, altrimenti come farebbero riaterrare [SM=g2815480] , comunque nel 2014 vedere ancora incidenti su questi tipi di navi spaziali non e' buono.
Se devono organizzare voli oltre la gravita' bisogna che la sicurezza sia messa al primo posto anche durante i test.
La tencnologia che abbiamo non penso sia regredita di così tanto di punto in bianco, voglio dire..se non riesci neanche a decollare cambia mestiere no?

KOSLINE
00martedì 4 novembre 2014 10:37
Guidoni: “L’incidente non fermerà il turismo spaziale”


Farà sicuramente ritardare i programmi spaziali privati e alzare i livelli di sicurezza richiesti dalla Federal Aviation Administration. Ma l’incidente del 31 ottobre scorso occorso alla navicella spazionale SpaceShipTwo, della Virgin Galactic, in cui è morto uno dei due piloti, non fermerà il turismo spaziale. Ne è convinto Umberto Guidoni, uno dei pochissimi astronauti che l’Italia può vantare, con all’attivo due missioni Nasa: quella a bordo dello Shuttle Columbia, nel 1996, e quella sullo Shuttle Endeavour nel 2001, quando fu il primo europeo a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale.
Quale futuro per il turismo spaziale
L’incidente ha riguardato il progetto di turismo spaziale su cui sta lavorando Virgin Galactic di proprietà di Sir Richard Branson. Secondo gli annunci degli scorsi mesi, il primo volo commerciale sarebbe dovuto partire già nel corso del 2014. Tra tutti i programmi di voli nello spazio è quello relativamente più accessibile: dopo il viaggio inaugurale, che a quanto pare sarebbe dovuto costare a ciascuno dei partecipanti (sei per missione) 1,5 milioni di dollari, la tariffa standard sarebbe scesa a 250mila dollari. La lista d’attesa vedrebbe circa 700 persone, che avrebbero già permesso alla società di raccogliere più di 80 milioni di dollari. La rovinosa caduta della SpaceShipTwo, secondo il Wall Street Journal, potrebbe cambiare il modello vincente del turismo spaziale, da quello “di massa”, con diversi voli al giorno, a uno destinato a una piccola percentuale di pionieri molto preparati e coraggiosi, paragonabili ai primi alpinisti delle vette più impervie. Per Umberto Guidoni, tuttavia, non ci sarà un cambio radicale dei programmi. «Io credo - commenta a Linkiesta - che più che riorientare i modelli di turismo spaziale, l’incidente farà riconsiderare le priorità e la tabella di marcia, che si era stabilita in modo un po’ ottimistico negli ultimi anni. L’ottimismo dei nuovi arrivati è stato molto. Qualcuno ha preso anche in giro la Nasa, dicendo che era un elefante che si muoveva troppo lentamente. In realtà lo spazio è molto pericoloso, qualsiasi tipo di turismo avrà bisogno di sviluppare tecnologie molto avanzate e sicure. Questo richiede tempo».
L’effetto dell’incidente sarà, quindi un «rallentamento delle attività», anche perché «immagino che la Federal Aviation Administration andrà in profondità e vorrà delle garanzie maggiori sul fronte della sicurezza». Per l’astronauta italiano, sia il programma “low-cost” di Virgin Galactic, che prevede dei voli suborbitali, sia quelli molto più costosi che prevedono alberghi nello spazio e sono pensati per elite molto più limitate, possono coesistere. «Sono due strade diverse, ma possono convivere entrambe - spiega -. Sono come i voli della Ryanair e quelli di una compagnia aerea di lusso».
La competizione tra privati e pubblico, nonostante gli incidenti, secondo Guidoni va comunque guardata in positivo e potrà portare dei benefici alla ricerca: «Come sempre succede, quando c’è una sfida, o comunque una contrapposizione, tra pubblico e privati, ci sono ricadute scientifiche positive. La scienza è sempre difficile da prevedere, potrà essere il privato a ottenere la svolta per il pubblico o la Nasa a trovare una soluzione per i privati. La dicotomia pubblico-privato in tutti i casi aiuta». Così come una spinta allo sviluppo di nuovi progetti potrebbe arrivare dall’invio di astronauti sulla Luna da parte della Cina. «Se questo accadesse - commenta Guidoni -, ci sarebbe una nuova sfida che potrebbe portare a un’accelerazione degli investimenti». Si potrebbe dunque tornare alla gara spasmodica che negli anni Sessanta caratterizzò la corsa alla Luna tra gli Usa e l’Urss. Oggi, invece, spiega l’astronauta italiano, la Nasa ha subito tagli notevoli e ha dovuto fare selezione: ha lasciato ai privati lo sviluppo dei voli sub-orbitali e dell’orbita bassa e si è concentrata sulle missioni di esplorazione, Marte o un asteroide prima di tutti.

Fonte dati: www.umbertoguidoni.it/Contenuti.aspx?idc=175
_Thomas88_
00martedì 4 novembre 2014 13:50
Sono pienamente d'accordo con il discorso di Guidoni.
IRONMAN.75
00martedì 4 novembre 2014 20:53
Io in parte, la Nasa va' su Marte perché e' un pianeta ancora sconosciuto e bisogna darne merito che ci sia un'ente spaziale che non butta via soldi inutilmente.
I viaggetti spaziali sono solo sfizi di chi ha soldi da spendere inutilmente.
E come andare su una giostra al luna parck..ma alla fine cosa ti rimane, il succo qual'e'?
Secondo me' non si devono nemmeno paragonare alla Nasa.
_Thomas88_
00giovedì 6 novembre 2014 11:56
Re:
IRONMAN.75, 04/11/2014 20:53:

Io in parte, la Nasa va' su Marte perché e' un pianeta ancora sconosciuto e bisogna darne merito che ci sia un'ente spaziale che non butta via soldi inutilmente.
I viaggetti spaziali sono solo sfizi di chi ha soldi da spendere inutilmente.
E come andare su una giostra al luna parck..ma alla fine cosa ti rimane, il succo qual'e'?
Secondo me' non si devono nemmeno paragonare alla Nasa.




Nessuno si paragona alla NASA.

Poichè i fondi per l'esplorazione spaziale sono stati ridotti di anno in anno, alla NASA hanno preferito concentrarsi su missioni più ambiziose, come Marte ad esempio, lasciando ad aziende come la Virgin Galactic il compito di creare un velivolo per voli suborbitali da utilizzare anche per ricerche scientifiche.

La Space X ad esempio è un'azienda privata californiana. Hanno costruito il vettore Falcon 9 e la capsula Dragon che ha rifornito la ISS nell'ambito del programma Commercial Orbital Transportation Services (COTS).

Ricordiamo che queste aziende collaborano a stretto contatto con la NASA, che però in questo modo risparmia su questi programmi più "facili" e concentra gli sforzi sulle missioni più importanti.
Ulisse-77
00giovedì 6 novembre 2014 16:28
Re:
KOSLINE, 04/11/2014 10:37:

Guidoni: “L’incidente non fermerà il turismo spaziale”





Si stanno già muovendo [SM=g3061178]

Albuquerque (New Mexico, Usa), 6 nov. (LaPresse/AP) - La Virgin Galactic riprenderà i voli di collaudo della propria capsula per i viaggi turistici spaziali la prossima estate se verrà completata la costruzione della navetta che sostituirà la SpaceShipTwo, esplosa in volo venerdì scorso nei cieli sopra il deserto del Mojave, in California. Lo ha annunciato George Whitesides, amministratore delegato della compagnia. Alcune sezioni della nuova navetta sono già complete e si trovano in uno stabilimento della compagnia in California e Whitesides ha dichiarato che, dopo oltre due anni di lavoro, la capsula sta iniziando a somigliare a una vera nave spaziale ma c'è ancora molto lavoro da fare, dall'installazione di nuovi finestrini alle complesse operazioni di sistemazione dei comandi di volo. Nell'incidente della SpaceShipTwo è morto il co-pilota della navetta, mentre il pilota è rimasto ferito gravemente.

www.lapresse.it/mondo/nord-america/spazio-virgin-galactic-in-estate-nuovi-collaudi-navetta-turistica-...
KOSLINE
00venerdì 7 novembre 2014 11:14
Il punto sulle indagini su SpaceShipTwo

La commissione della National Transportation Safety Board (NTSB) incaricata delle indagini sull’incidente dello spazioplano SpaceShipTwo ha reso noto nei giorni scorsi alcune informazioni preliminari su quanto già scoperto.

L’incidente occorso lo scorso 31 ottobre 2014 durante un volo di test dello spazioplano SpaceShipTwo, realizzato da Scaled Composites per la compagnia di voli sub-orbitali commerciali Virgin Galactic, come è noto ha comportato la completa distruzione del mezzo, la perdita della vita per il co-pilota Michael Alsbury e il ferimento del pilota Peter Siebold.

Il National Transportation Safety Board, agenzia indipendente appartenente al Governo USA e responsabile per le indagini sugli incidenti aerei che riguardano velivoli registrati negli Stati Uniti, è stata investita delle indagini sull’incidente e ha cominciato le proprie attività lo scorso 1 novembre 2014.

Il presidente pro tempore della NTSB Christofer A. Hart ha tenuto nei giorni scorsi alcune conferenze stampa per illustrare ai media la struttura che si è data la commissione di inchiesta sull’incidente di SpaceShipTwo e i primi risultati ottenuti dall’esame preliminare delle prove.

Secondo quanto comunicato da Hart, i resti dello spazioplano SpaceShipTwo sono per la maggior parte distribuiti in un raggio di circa 8 km nella direttrice nord-est/sud-ovest, lungo la rotta percorsa dal velivolo dopo essersi sganciato dall’aereo madre WhiteKnightTwo al di sopra del deserto del Mojave in California, anche se alcuni detriti sono stati trovati a distanza di circa 55 km a nord-est dal punto di ritrovamento dei primi resti.



Sulla base dei reperti raccolti e analizzati sul terreno e sulla base dei dati telemetrici, delle registrazioni video recuperate dalle 6 telecamere a bordo dello SpaceShipTwo, di 3 altre telecamere a bordo dell’aereo madre WhiteKnightTwo e dalle riprese a lunga distanza da parte di un aereo di appoggio che seguiva il volo di test e da una telecamera situata presso la base aerea di Edwards, le indagini da parte di NTSB, nelle parole di Hart, potrebbero durare fino ad un anno prima che la commissione di inchiesta possa pubblicare il rapporto finale.

D’altra parte, il fatto che si trattasse di un volo di test e che siano a disposizione degli investigatori una grande mole di informazioni, è una premessa importante per consentire alla commissione d’inchiesta di giungere a conclusioni definitive sulle cause di quest’incidente.

Nelle conferenze stampa tenute da Christofer A.Hart nei giorni scorsi, sono state condivise con i media alcune informazioni che rappresentano dei punti fermi per l’analisi da parte della commissione di inchiesta, ed in particolare la cronologia degli eventi che si sono succeduti dal momento in cui SpaceShipTwo si è separata dell’aereo madre WhiteKnightTwo sino agli ultimi dati registrati in corrispondenza con la distruzione dello spazioplano.

Ecco l’elenco temporale degli eventi forniti dalla commissione d’inchiesta (gli orari riportati sono riferiti al luogo dell’incidente, ora della costa occidentale degli Stati Uniti d’America o PDT – Pacific Daylight Time pari a UTC – 8):

10:07:19 – SpaceShipTwo viene rilasciato dall’aereo madre WhiteKnightTwo ad una quota di circa 15.000 metri, a bordo sono il pilota Peter Siebold e il copilota Michael Alsbury.

10:07:21 – Viene acceso il propulsore a razzo di SpaceShipTwo, l’accensione avviene normalmente e lo spazioplano comincia ad accelerare.

10:07:29 – quando SpaceShipTwo sta viaggiando a circa Mach 0,94 è l’ultimo momento in cui il sistema dell’assetto “a bandiera” viene rilevato come bloccato.

10:07:31 – SpaceShipTwo viaggia a circa Mach 1,02 e viene rilevato che il sistema dell’assetto “a bandiera” non è più bloccato: le immagini di una delle telecamere interna allo spazioplano, che riprende la cabina di volo, mostrano che l’occupante del sedile di destra, quello del co-pilota, aziona il comando per sbloccare il sistema dell’assetto “a bandiera”. Subito dopo lo sblocco del sistema dell’assetto “a bandiera”, la parte posteriore delle ali ruota, anche se non si rileva nella telemetria che sia stato dato il comando per impostare l’assetto “a bandiera”.

10:07:34 – i dati telemetrici e le riprese video da parte delle telecamere dei SpaceShipTwo si interrompono.

Lo SpaceShipTwo utilizza un particolare sistema di variazione di assetto, per mezzo della rotazione della parte posteriore delle ali, assumendo la conformazione a “bandiera” che consente di aumentare la resistenza con l’aria e di riprendere il controllo dello spazioplano durante la fase di discesa negli strati superiori dell’atmosfera, dopo che è terminata la fase di volo spinta dal propulsore e alla fine della traiettoria parabolica che porta il velivolo per inerzia ad una altitudine di circa 100 km.

Questo assetto particolare, che viene illustrato nell’immagine di copertina di questo articolo, non viene pertanto utilizzato durante la fase di volo propulso, ma esclusivamente durante la transizione dalla caduta libera, nella quale gli occupanti dello spazioplano sperimentano l’assenza di peso per circa 6 minuti, ai primi momenti di contatto con gli strati superiori dell’atmosfera.

Come puntualizzato da Hart, lo sblocco del sistema di assetto “a bandiera” è previsto soltanto dopo che lo SpaceShipTwo ha raggiunto la velocità di Mach 1,4, al fine di evitare che le forze aerodinamiche che si sviluppano durante la fase di regime transonico possano portare ad un azionamento prematuro del sistema.

Non è noto perché sia stato azionato lo sblocco del sistema di assetto “a bandiera” ad un regime di velocità più basso del previsto anche perché la commissione di indagine della NTSB non ha potuto interrogare il pilota dello SpaceShipTwo Peter Siebold, ancora ricoverato per le gravi ferite subite durante l’incidente.

Oltre al comando di sblocco, perché lo SpaceShipTwo possa assumere l’assetto “a bandiera”, deve essere azionato da parte dei piloti un successivo comando che fa ruotare la parte posteriore delle ali per mezzo di specifici attuatori, ma questo comando, a quanto risulta dalle registrazioni dell’incidente, non è stato azionato.

Virgin Galactic, la compagnia fondata da Richard Branson e per la quale il sistema composto dallo WhiteKnightTwo e dallo SpaceShipTwo è stato sviluppato da Scaled Composites, ha comunicato che continuerà nell’assemblaggio del secondo esemplare dello spazioplano sub-orbitale, attualmente realizzato al 65%, e oltre a collaborare con la commissione di indagine della NSTB, ne accoglierà tutte le indicazioni e i suggerimenti per rendere ancora più sicuri i propri velivoli.

Nel filmato successivo, pubblicato sul canale YouTube NTSBgov gestito da NTSB, la quarta e per ora ultima conferenza stampa tenuta da Christofer A. Hart, presidente pro tempore di NSTB, lo scorso 3 novembre 2014 sull’incidente di SpaceShipTwo:



Fonti: Spaceflightnow.com, Virgingalactic.com.

Articolo di: GIUSEPPE CORLEO

Fonte dati articolo: www.astronautinews.it/2014/11/05/il-punto-sulle-indagini-su-space...
_Thomas88_
00venerdì 7 novembre 2014 12:52
Grazie Kosline!
_Thomas88_
00lunedì 10 novembre 2014 15:06
Il pilota sopravvissuto all'incidente, Peter Siebold, si è svegliato ed ha raccontato la sua brutta avventura:
www.corriere.it/esteri/14_novembre_09/ecco-come-sopravvissuto-pilota-spaceshiptwo-b52ad912-67ff-11e4-b22b-88ac3d1bff...
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