I versetti stampati sui mirini
Usa,Bibbia sui fucili: polemica
I versetti stampati sui mirini
I soldati americani che combattono in Iraq e Afghanistan ogni volta che puntano con il loro fucile un bersaglio lontano hanno modo di leggere, nel loro mirino, un versetto biblico. La notizia fa nascere qualche perplessità, visto che è vietato fare proselitismo tra le truppe americane. Secondo funzionari dell'esercito questo tuttavia non viola il divieto.
Per esempio, esaminando da vicino uno dei più sofisticati fucili in produzione, si legge "JN8:12", che significa John 8:12: "Quando Gesù parlò nuovamente alla gente, disse `Sono la luce del mondo. Chiunque mi segua non camminerà mai nel buio, ma avrà la luce della vita".
Quel versetto lo ha scolpito la ditta fornitrice dei mirini di precisione, la Trijicon, una azienda che ha sede in Michigan e che ha con il Pentagono contratti di fornitura milionari. Per volontà del suo fondatore, Glen Bunde, un sudafricano oggi scomparso, in azienda i riferimenti alla Bibbia dovevano essere costanti, al punto che i dipendenti su sua esplicita richiesta erano tenuti a conoscerla.
Secondo la ABC, che ha riferito la notizia, ora in Congresso è polemica. Alcuni parlamentari liberal sono contrari perché - sostengono - tra le truppe americane figurano anche soldati di fede islamica, i quali certamente non gradiscono questa sorta di proselitismo occulto. Dal fronte conservatore, invece, nessuna opposizione, anzi. La ABC ha precisato che sulla questione il Pentagono ha evitato di pronunciarsi.
Per Mikey Winstein, direttore generale della fondazione Military Religios Freedom, queste iscrizioni potrebbero esser controproducenti. I talebani avrebbero infatti gioco facile nel dire che i soldati americani sono dei crociati cristiani venuti ad invadere le terre dell'Islam.
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