Sono contento che le faccia piacere rispondere alle mie domande, e lo sarei ancora di più se lo facesse davvero. Invece mi ha fornito una serie di dati che conoscevo già, inoltre assemblandoli in maniera alquanto discutibile.
Se è vero che sparare su un polso situato a pochi centimetri produce effetti diversi rispetto a distanze maggiori, le faccio notare che il ramo della quercia si trovava a diversi metri di distanza dal fucile, e che un ramo periferico, che flette anche con la più leggera brezza di vento, non potrebbe opporre la stessa dura resistenza di un polso.
O vuole affermare che i rami indicati in questa immagine ....
....rappresentano un “hard target” tale da sfasciare la corazza di un proiettile?
Signor Ferrero, il ramo non fu mai cercato perché nessuno aveva preso in considerazione la teoria successivamente “inventata” da Gerald Posner, e da lei sostenuta con tanta convinzione.
E se ammettessimo per assurdo che l’impatto con uno di quei rami fosse stato tanto devastante per la camiciatura del proiettile,
come avrebbe potuto quest’ultimo conservare l’energia necessaria per arrivare fino a Tague e bucare il marciapiede li vicino?
Lei continua a fuggire dalle scomode implicazioni, e continua imperterrito a cercare di aggrapparsi a quell’esile filo rappresentato da una serie incredibile di coincidenze incredibili, adducendo la solita “non dimostrata impossibilità di un evento”, e spaziando con estrema agilità da un proiettile che rimane intatto dopo aver bucato una serie di assi di legno, a uno stesso proiettile che si sfascia completamente dopo la collisione con un insignificante ramoscello di quercia.
E proprio alla luce di quanto sopra, le rammento che la “limb collision” non è stata mai lontanamente dimostrata, così come non è stata mai dimostrata la possibilità che uno di quei proiettili possa essere scamiciato da uno di quei rami (mi riferisco come sempre a quelli periferici).
Termino ricordandole che, di fatto, nessun test condotto sulle pallottole, presumibilmente sparate da Oswald, ha mai prodotto un qualcosa di simile a CE399. E’ questo lo dimostra anche la foto comparativa del suo articolo.
Comunque la sua capacità di destreggiarsi con le remote possibilità, rappresenta un’arma contro la quale ammetto di essere impotente.
Saluti
Giuseppe