Unicredit "indica la strada" per i nuovi bond ibridi (Ft)
Unicredit "indica la strada" per i bond ibridi: il nuovo tipo di obbligazione ibrida offerto dall'istituto di Piazza Cordusio, che ha recentemente nominato i manager della rete commerciale, potrebbe, secondo il Financial Times,«fare da modello per le banche europee che vogliono raccogliere capitale prima delle nuove regole di finanziamento». Il nuovo ibrido dovrebbe essere in linea con le nuove regole dell'Unione europea che entreranno in vigore a fine dell'anno.
I bond ibridi, che contengono elementi di debito e equity, erano diventati importanti prima della crisi finanziaria perché erano considerati un modo poco costoso per raccogliere capitale. Ma quando la crisi è giunta al culmine, le strutture esistenti non hanno funzionato perché le banche non riuscivano a esercitare le caratteristiche di equity dei bond in modo da permettere loro di tenersi il cash e costringere gli obbligazionisti ad assumere le perdite.
Nel prossimo round della riforma globale delle regole finanziarie - Basilea III – ci saranno nuove regole che stabiliranno quali ibridi contano come capitale. "Ma i ritardi delle nuove regole – scrive il Ft - hanno virtualmente chiuso il mercato degli ibridi quest'anno perché le banche non sono sicure di che cosa sarà ammesso".
Secondo i banchieri interpellarti dal Ft, anche se le attuali regole europee (Crd II) non saranno esattamente le stesse di Basilea III, la nuova struttura del bond di Unicredit potrebbe essere interessante per le altre banche che stanno prendendo in considerazione gli ibridi. "Potrebbe fare da ponte e aiutare le banche a gestire la transizione" verso Basilea III, afferma un banchiere vicino all'iniziativa.
Il nuovo bond – spiega il Ft - permetterà che il pagamento degli interessi sia sospeso e il suo valore sia ridotto se il capitale della banca scendesse al di sotto di livelli predeterminati. "Se il nuovo bond non avrà i requisiti necessari di Basilea III, Unicredit potrà riscattare il bond alla pari o modificare alcuni dei termini". L'emissione è affidata a Credit Suisse, JPMorgan e Unicredit.
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