Undici Minuti - Coelho - 2003

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perladisaggezza
00martedì 26 luglio 2005 18:08
"...Lei indossava un abito con le spalline, e aveva lasciato che un seno facesse capolino: Ralf poteva vedere la sua carne, più bruna che chiara. La desiderò. Intensamente.

Maria notò il cambiamento negli occhi dell'uomo. Sapersi desiderata la eccitava più di qualsiasi altra cosa. Niente a che vedere coi canoni convenzionali - 'Voglio fare l'amore con te, voglio sposarti, voglio portarti all'orgasmo, voglio avere un figlio'. No, il desiderio era una sensazione libera, fluttuante nello spazio, che vibrava e colmava la vita con la brama di possedere qualcosa. E ciò bastava: questa volontà faceva muovere ogni cosa, abbatteva le montagne e le rendeva umido il sesso.
Il desiderio era la fonte di tutto: la partenza dal suo paese, la scoperta di un nuovo mondo, lo studio del francese, il superamento dei preconcetti, il sogno di un'azienda agricola, l'amare senza chiedere nulla in cambio, il sentirsi donna solo grazie allo sguardo di un uomo.
Con lentezza calcolata, abbassò l'altra spallina e il vestito le scivolò lungo il busto. Poi sganciò il reggiseno. E rimase lì, con la parte superiore del corpo nuda, chiedendosi se lui le sarebbe saltato addosso, se l'avrebbe toccata giurandole il suo amore, o se fosse abbastanza sensibile per provare, nel solo desiderio, lo stesso piacere del sesso.
Intorno a loro le cose cominciarono a mutare: i rumori non esistevano più e, a poco a poco, scomparirono anche il caminetto, i quadri, i libri, sostituiti da una specie di trance in cui c'era soltanto l'oscuro oggetto del desiderio, e nient'altro aveva importanza.
L'uomo non si mosse. All'inizio, una certa timidezza velò il suo sguardo, ma non durò a lungo. Lui la fissava e, nel mondo della sua immaginazione, la titillava con la lingua, facevano l'amore, sudavano, si abbracciavano, fondevano tenerezza e violenza, urlavano e gemevano insieme.
Nell'universo reale, però, non dicevano nulla: nessuno dei due si muoveva, e questo eccitava tremendamente Maria, perchè anche lei si sentiva libera di pensare ciò che voleva."





Volevo consigliare questo libro-meditazione sul sesso ma mi riusciva difficile trovare le parole giuste.
Ho pensato di stralciare un passaggio...anche questo non è stato facile.
Alla fine ho scelto le righe che ho trascritto sopra perchè le ritengo la descrizione di una fase cruciale di Maria, la protagonista, prostituta; poco più che adolescente lascia il suo Brasile "sedotta dal miraggio di una vita diversa".
"Undici minuti" appartiene all'ultimo Coelho: dopo il successo de "L'alchimista" (1995); "Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto" (1996) e via via..un'opera all'anno sino a questa che tratta un argomento a mio avviso non facile da sviscerare sotto il profilo emotivo.




Giò
Stregadelmare
00venerdì 9 dicembre 2005 21:46
"Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano. Generalmente, ssi avvengono quando arriviamo a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente.
[...]
Tutti sanno amare, poiché nascono con questo dono. Alcuni praticano l'amore naturalmente, ma la maggioranxa deve apprendere di nuovo, ricordare come si ama; e tutti - senza alcuna eccezione - hanno bisogno di gruciare nel fuoco delle proprie emozioni passate..."
-sera-
00lunedì 20 novembre 2006 23:52
Brava Perla, hai ben presentato questo libro, l'ho letto e fatto leggere, riporto qui il pensiero di una persona (grande e profondo lettore): "E' un libro che tutte le mamme dovrebbero leggere insieme alle figlie".
Io trovo un Coehlo diverso dal suo scrivere, una prova brillantemente superata, credo sia il suo libro più riuscito.
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