Una nuova puntata della rubrica "IL PUNTO" by Daniele Ostorero

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markciccio74
00mercoledì 28 settembre 2011 09:14
Visto che ho dei problemi con la posta, pubblico direttamente sul forum l'ultima puntata post europeo della rubrica.


DI TUTTO E DI PIU'



Diciamocelo pure, è stato un week end pazzesco, già la nuova impronta organizzativa e di gestione degli spazi attuata dagli uomini dello Sportclub Maggiora, faceva vedere l' ambiente e la pista sotto un nuovo punto di vista, almeno a me ha fatto questo effetto, anche se parte delle modifiche esterne si erano già viste in anteprima nella prova notturna del Rallycross Show, poi il solito numero al limite dell' incredibile di piloti iscritti, al quale ormai sono abituato, andando giorno dopo giorno a sbirciare l' elenco iscritti, aiutato anche a volte da anticipazioni che mi arrivano direttamente dalla segreteria dello Sportclub nei giorni precedenti l' evento, poi il pubblico, davvero numeroso, a tratti piacevolmente chiassoso, che ho sentitto urlare in alcuni momenti topici della gara, questo è un buon segno, significa che tutti stanno partecipando e si stanno infervorando, di sicuro non si stanno annoiando.

Non mi sono certo dimenticato dei veri artefici dello spettacolo, cioè i piloti, che stranamente hanno avuto un comportamento per molti versi, assolutamente diverso dal solito, qui devo dare una spiegazione alla mia affermazione. Normalmente all' europeo si vedono delle legnate spesso per i primissimi posti della classifica, in questa edizione ci sono state delle battaglie furibonde, ma tutte moderatamente corrette, disputate però a dei ritmi infernali, mai visti, invece nei 4 anni in cui si sono visti i ragazzini delle Junior Buggy, c'è sempre stato un fair play quasi esagerato, tanto che al sabato ho avuto il tempo di spiegare a quelli che magari erano alla loro prima esperienza a Maggiora, che i ragazzini in questione, nelle precedenti apparizioni, avevano sempre evitato il minimo scontro diretto, dopo pochi istanti è partita la prima manche e si sono viste le prime legnate, anche se "morbide", però l' aria era cambiata.
Qualcuno tra i piloti di media fascia, ha invece preso l' appuntamento maggiorese come l' ultima sfida all' ok corall, un nome su tutti l'olandese Peetom, buttatosi in pista alla partenza di una manche seminando lo scompiglio totale, cosa che ha però suscitato un sacco di consensi tra una parte del pubblico, probabilmente i puristi saranno rimasti sconcertati, ma la base del pubblico di una qualunque manifestazione motoristica, vuole il personaggio che " va oltre", se per questo uno è andato anche più in là, mi riferisco a Stloukal, il numero 7 dei Super Buggy, detto Tyson, già conosciuto per altre prodezze simili, anche nei confronti di piloti suoi connazionali, se non erro con Petr Bartos, io me ne sono accorto per puro caso, uscendo dalla mia postazione mentre stavano bagnando la pista e trovandomi Bernd Stubbe davanti alla mia porta con uno straccio appoggiato al naso sanguinante, era frastornato ed incredulo, poco dopo, mentre il tedesco era sceso in infermeria è salito anche il pilota ceco, accompagnato in direzione gara da due bionde, per essere sentito dal collegio dei commissari, i quali accertato che Stloukal aveva deciso di farsi giustizia in stile far west, lo ha squalificato.
Questa è stata una fortuna, perchè se ci fosse stato il ceco in finale, quasi sicuramente Stubbe non avrebbe preso il via.

Esaminando a mente fredda la gara, essendo anche bloccato a letto da sintomi pre - influenzali scoppiati nella notte tra sabato e domenica con conseguenti problemi alla voce, ho riscontrato alcune piacevolissime novità, come il tedesco Meinzel vincitore della 3A, il nostro Emanuele Consoli, che con un pizzico di esperienza in più, avrebbe conservato la vettura per la finale B, dopo aver dominato la finale C ed aver visto in pista che Mucci, purtroppo, era lontanissimo in terza posizione.
Interessante il neo campione dei Junior Buggy Kubicek, che ha perso tutte le manches con Routcha, per poi andare a batterlo proprio in finale, questa è stoffa da vincente in prospettiva.... un Van Rosmalen, che non è un pivellino, anzi l' ex campione europeo ha avuto solamente la sfortuna di avere " tra i piedi " per tutto l' anno un extra terrestre di nome Stubbe, altrimenti credo che avrebbe recitato un ruolo ancor più da protagonista. Ancora una nota lieta la presenza in finale A, senza bisogno di ripescaggi di Alex Gallotta, ormai nella top 5 della divisione 3, purtroppo la scalata verso il numero 1 di questa classifica è difficilissima, soprattutto per questioni di...numeri. Al momento attuale il poter essere al top nell' autocross necessita di patrimoni non indifferenti, so per certo, che i primissimi della classe viaggiano con al seguito materiali di primissima scelta adatti a poter ricostruire anche 2 vetture identiche nello stesso GP e, se non ce n'è necessità, di poter sostituire le parti principali ad ogni GP, e parlo di motore, cambio, semiassi, ammortizzatori, centraline, ecc., quindi numeri di pezzi e di budget.

Del livello generale del nostro parco vetture in confronto con i mezzi stranieri, raramente abbiamo parlato, qualche volta mi sono chiesto ed ho chiesto ad alcuni piloti come mai nelle gare dell' europeo i " soliti" sono sempre in pista, con vetture mostruosamente performanti dal sabato mattino alla fine della domenica, dopo battaglie all' ultimo sangue e botte date e ricevute in quantità industriale, la risposta è nel chiarimento appena dettagliatamente esposto nelle poche righe precedenti, chiaro che se un pilota gira al massimo per quel che il suo motore gli consente, tirando tutte le marce brutalmente, sollecitando tutte le varie componenti della sua vettura, è probabile che prima della domenica sera qualcosa possa cedere, ai nostri capita spessissimo e si fermano, ai migliori stranieri, vengono sostituie tutte le parti non al massimo dell' efficenza, o semplicemente in previsione che possano cedere, mi pare chiaro che non ci sia possibilità di lotta, al di là delle capacità personali. Ho voluto precisare questo perchè spesso, proprio io, ho cercato di darmi una spiegazione senza trovarla, ora, parlando un po' dettagliatamente con persone che seguono direttamente i movimenti nel paddock, alcune di queste incomprensioni hanno avuto un minimo di risposta, tenendo anche conto che da noi gli sponsors sono praticamente scomparsi e l' appoggio della federazione non è mai esistito, perciò il plauso a Gallotta è totale, visti i risultati del 2011.

La nota triste del week end è stato dover commemorare due personaggi che hanno offerto molto a questa specialità in due modi totalmente differenti, Franco Savoini, il fondatore della Borgo Agnello, lo sponsor di riferimento del GP d' Italia a Maggiora al suo 24° anno di appoggio allo sportclub ed Illide Romagna, il campione europeo della divisione 1 nel 1989, scomparso improvvisamente un paio di mesi fa durante una manifestazione motoristica che si tiene a Malo, a cui ho partecipato anche io per 3 edizioni, a Franco e Illide un commosso ricordo.

Un' ultima annotazione personale : ho trovato azzeccatissima la premiazione definitiva a gara appena terminata, senza dover poi rifarla successivamente, quando molti piloti sono appena rientrati al paddock con le vetture liberate dal parco chiuso. Si evita di dover chiamare inutilmente, come sempre accade qualche pilota che non arriverà mai e non consegnargli il premio direttamente, spero che la cosa si ripeta sempre.
Nel caso del GP europeo appena concluso, avendo esaurito il mio personale " kers" della voce, avrei comunque dovuto dare forfait.....

Alla prossima Daniele Ostorero
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