Una missione umana su Marte per il 2018?

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saturn_3
00giovedì 28 febbraio 2013 09:56
Fatevi sotto ragazzi!!! [SM=g1420768]

In base ad un comunicato stampa pubblicato ieri 20 febbraio su spaceref.com e NASAWatch, Dennis Tito, il primo turista spaziale al mondo, ha in programma di inviare una missione umana su Marte per gennaio 2018.

Un viaggio della durata di 501 giorni, fruttando come finestra di lancio il momento in cui Marte e la Terra offrono la miglior traiettoria.

La nuova organizzazione senza scopo di lucro, creata dal ricco imprenditore americano, Inspiration Mars Foundation, annuncerà ufficialmente l'evento il 27 febbraio prossimo nel corso di una conferenza stampa.

Il comunicato cita:

Questa missione genererà per l'America nuove esperienze, conoscenze ed impulso per la prossima grande era di esplorazione spaziale.
Essa è destinata ad incoraggiare tutti gli americani a credere ancora una volta, nel fare le cose difficili che rendono grande la nostra Nazione, mentre ispirerà i giovani attraverso la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e le matematica.

Tito era diventato famoso nel 2001 quando pagò 20 milioni di dollari statunitensi per unirsi alla missione Sojuz TM-32 e visitare la Stazione Spaziale Internazionale.

Sarà presente alla conferenza stampa del 27 febbraio, insieme a Taber MacCallum e Jane Poynter, rispettivamente CEO e Presidente della Paragon Space Development Corp., che ha competenza sui sistemi di supporto vitale e Jonathan Clark del Baylor College of Medicine.

L'obiettivo dichiarato è "accelerare l'esplorazione spaziale umana dell'America".

Gli ambiti di proveninenza dei relatori, insieme a quest'ultima affermazione, hanno portato a speculare e supporre che in effetti il programma della Inspiration Mars Foundation riguardi proprio una missione umana sul Pianeta Rosso.

In più, il 3 marzo, Tito terrà un intercento in una conferenza aerospaziale nel Montana, dal titolo: "Feasibility Analysis for a Manned Mars Free Return Mission in 2018".

Tuttavia una missione di questo genere dovrebbe avere anche altri finanziatori e voci di corridoio, indicano un possibile coinvolgimento della azienda privata Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX).



www.aliveuniverseimages.com/flash-news/missioni-spaziali/322-una-missione-umana-su-marte-per...
Miro.72
00giovedì 28 febbraio 2013 11:36
In soldoni "Cercasi kamikaze spaziale" [SM=x2976649] ,la fretta è una brutta bestia. [SM=g2201354]
_Thomas88_
00giovedì 28 febbraio 2013 12:41
Il 2018 è troppo presto.
Non ci riusciranno mai.

E tutti sanno che la fretta, nell'esplorazione spaziale, non è buona cosa. Può portare a enormi disastri.
saturn_3
00giovedì 28 febbraio 2013 15:26
Re:
_Thomas88_, 28/02/2013 12:41:

Il 2018 è troppo presto.
Non ci riusciranno mai.

E tutti sanno che la fretta, nell'esplorazione spaziale, non è buona cosa. Può portare a enormi disastri.




Giusto Thomas, se mai andrà in porto questa cosa temo che potrebbero esserci gravi disastri.
Miro.72
00giovedì 28 febbraio 2013 15:54
Per la missione si prevede l'utilizzo di una capsula Dragon aggiornata, la distanza più vicina a Marte che potrebbe raggiungere sarebbe di 100km per una durata di 10 ore .Un problema non indifferente oltre la salute dei cosmonauti,è la costruzione del razzo per i tempi stretti legati alla finestra temporale utile alla missione.

spaceref.com/news/viewnews.html?id=1699

Fonti riferiscono che l'eventuale equipaggio sarebbe composto da un uomo e una donna,dunque tanto male il viaggio non sarà. [SM=x2976659]
KOSLINE
00giovedì 28 febbraio 2013 15:56
Re:
_Thomas88_, 28/02/2013 12:41:

Il 2018 è troppo presto.
Non ci riusciranno mai.

E tutti sanno che la fretta, nell'esplorazione spaziale, non è buona cosa. Può portare a enormi disastri.



Quoto, ad oggi tecnicamente non e' possibile atterrare su Marte, e ci sono anche grossi problemi per il viaggio. Quindi bisogna risolvere prima i problemi, cosa importante certificarli e poi si può partire. Per fare questo serve tempo e tanto danaro per la ricerca, quindi la data del 2018 e' fantascienza purtroppo per adesso..

Ma tolto la questione data e' una cosa molto positiva il voler scuotere le coscienze, ridare speranza e cercare di riaccendere quella passione(sogni) nelle grandi imprese..

Lo scopo principale coinvolgere l'opinione pubblica che prema sul Congresso per finanziare la Nasa in primis(senza l'appoggio NASA o di altre grosse Agenzie Spaziali la vedo difficile poter andare su Marte per tantissimi motivi tecnici-operativi)

Io rimango dell opinione che ad oggi una cosa del genere, possa essere fattibile con l'impegno di più Agenzie Spaziali (più Governi) e magari anche qualche grossa impresa privata, come si lavora sulla Iss, se si mettono insieme Americani, Russi, Europei, Giapponesi, Canadesi e magari anche i Cinesi, tutti insieme senza svenarsi ma suddividendosi le spese, si potrebbe finalmente organizzare ad oggi la più grande avventura dell Umanità ed essere finalmente figli degli dei nostri padri, ma soprattutto, padri degni dei nostri figli ! [SM=g1950684]
_Thomas88_
00giovedì 28 febbraio 2013 16:00
Bellissimo post Kosline.
Sono d'accordissimo con quello che hai scritto.
KOSLINE
00giovedì 28 febbraio 2013 16:07
Re:
_Thomas88_, 28/02/2013 16:00:

Bellissimo post Kosline.
Sono d'accordissimo con quello che hai scritto.




[SM=g8861]

Miro.72, 28/02/2013 15:54:

Per la missione si prevede l'utilizzo di una capsula Dragon aggiornata, la distanza più vicina a Marte che potrebbe raggiungere sarebbe di 100km per una durata di 10 ore .Un problema non indifferente oltre la salute dei cosmonauti,è la costruzione del razzo per i tempi stretti legati alla finestra temporale utile alla missione.

spaceref.com/news/viewnews.html?id=1699

Fonti riferiscono che l'eventuale equipaggio sarebbe composto da un uomo e una donna,dunque tanto male il viaggio non sarà. [SM=x2976659]



Ok, praticamente non vogliono atterrare [SM=g3061179] , quindi le cose cambiano di molto anche, Spacex ha in progetto-costruzione il Razzo vettore Falcon Heavy www.spacex.com/falcon_heavy.php , che e' un evoluzione del ormai collaudato falcon9, quindi se si mettono veramente di testa potrebbero farcela, forse no 2018 ma 2020 quasi sicuramente ...

Rimarrebbero i problemi legati all incognita viaggio esposizione raggi Cosmici... [SM=g8320]
KOSLINE
00giovedì 28 febbraio 2013 20:54
Qualche informazione in più ..

[IMG]http://i49.tinypic.com/2r3ja5g.jpg[/IMG]

Il facoltoso ingegnere americano, già noto alle cronache come “turista spaziale”, è pronto a sostenere economicamente una missione umana verso Marte che prenderebbe il via nel gennaio 2018. Il progetto, presentato dalla associazione non-profit Inspiration Mars Foundation (il cui acronimo IMF potrebbe non essere casuale…) prevede un fly-by del pianeta rosso condotto da due astronauti, e non ha finalità immediate di ritorno economico. Piuttosto, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe diventare fonte di ispirazione per le giovani generazioni, orientandole verso studi scientifici e tecnologici, e generare una possente ricaduta di know-how di cui beneficerebbe l’America tutta.
A onor del vero, il panel di esperti che ha prodotto lo studio di fattibilità della missione è di tutto rispetto, e comprende, oltre al menzionato Tito, esperti di NASA (come Pete Worden) e di numerose industrie aerospaziali, nonché Jonathan Clark, già medico degli equipaggi NASA e più recentemente parte del team Red Bull Stratos.
Entriamo nel dettaglio del progetto: come capsula, la scelta è caduta su una versione migliorata della Dragon di SpaceX, da lanciarsi con un Falcon Heavy verso Marte con una traiettoria di “rientro libero”, ovvero una rotta ottimizzata per sfruttare le attrazioni gravitazionali dei corpi celesti in modo da garantire il ritorno verso la Terra in modo puramente inerziale, senza dispendio di carburante. Come accennato, la partenza sarebbe prevista per il 5 gennaio 2018; l’arrivo nei pressi di Marte avverrebbe il 20 agosto dello stesso anno, ed il rientro a Terra il 21 maggio dell’anno successivo. Il passaggio più ravvicinato si avrebbe ad una quota di circa 100 chilometri, durerebbe circa 10 ore, ed avverrebbe durante la notte marziana. Sono evidenti le analogie con alcune missioni Apollo, come l’ottava.
Al rientro, la capsula Dragon si troverebbe nella necessità di dissipare una elevatissima velocità, e ciò sarebbe realizzato tramite una manovra di frenamento aerodinamico (mai tentata prima d’ora con un equipaggio umano). Esaurito l’aerobraking, e trascorsi altri 10 giorni per completare la relativa traiettoria, la capsula sarebbe pronta per il rientro effettivo, che avverrebbe comunque alla velocità di 14,2 km/secondo (di nuovo, la più alta mai sperimentata da un equipaggio umano): sarà necessario un sistema di protezione termica avanzato e in parte ancora da sviluppare.
Va detto che tutto il programma di IMF è da considerarsi come un “work in progress”, e si stanno valutando soluzioni alternative all’impiego di Dragon, sempre comunque basate su hardware esistente o in fase di avanzato sviluppo. Ed effettivamente, le condizioni dell’equipaggio durante i 17 mesi di missione all’interno della capsula di SpaceX appaiono davvero spartane: “Il (sistema di supporto vitale) ECLSS è stato concepito per soddisfare solo i bisogni metabolici umani basilari di due individui di 70 kg., con tasso metabolico nominale di 11,82 MJ/giorno. Il comfort dell’equipaggio è limitato ai soli bisogni di sopravvivenza. Ad esempio, sono accettati gli spugnaggi per lavarsi, senza l’uso di docce…Le dotazioni individuali sono limitate ad articoli di toeletta ed abbigliamento”.
Tra le opzioni considerate per migliorare le condizioni di vita a bordo, l’uso di un modulo gonfiabile Bigelow. Questo però potrebbe comportare altre ripercussioni negative. Al momento infatti non è prevista la presenza a bordo di dotazioni per EVA (per ridurre i pesi), e questo renderebbe l’aggancio del modulo Bigelow alla capsula Dragon piuttosto problematico.
Una prima ipotesi di valutazione dei costi, del tutto indicativa, fornisce cifre che vanno da alcune centinaia di milioni sino al mezzo miliardo di dollari: somme elevate, ma che non sono fuori dalla portata del portafogli di Dennis Tito. Infatti l’ostacolo maggiore potrebbe essere il tempo: la scadenza del gennaio 2018 impone il termine della fase di mission design entro un anno da oggi, così come la scelta definitiva del lanciatore; purtroppo la meccanica celeste implicata dalla traiettoria di rientro libero non concede spazio per i ritardi. Di conseguenza, buona parte dell’hardware di questa ipotetica missione (compreso il sistema di supporto vitale) verrebbe testato durante la missione stessa, una scelta decisamente rischiosa. Probabilmente NASA non darebbe mai l’assenso ad un piano del genere, ma, ricordiamo, qui stiamo parlando di una iniziativa totalmente privata.
Indubbiamente uno dei principali problemi da risolvere sarà quello della protezione dalle radiazioni, specialmente dai raggi cosmici. Purtroppo il momento scelto per la missione (imposto, come detto, dallo studio della traiettoria) coincide con una fase di minimo dell’attività solare e, lontano dalla protezione del campo geomagnetico terrestre, il flusso solare è l’unica cosa in grado di mitigare almeno in parte la potenza della radiazione cosmica galattica.
Desta minori preoccupazioni la prolungata assenza di peso: l’attuale record è di 437 giorni, e questo progetto ne prevederebbe 501: l’esperienza medica accumulata in 50 anni di volo spaziale dovrebbe essere in grado di gestire le conseguenze fisiche della estesa permanenza nello spazio.
Per contro, l’aspetto psicologico della missione è tutto da studiare. Nel documento presentato si menziona la possibilità di effettuare una intera missione simulata a terra, ma riesce difficile pensare che un equipaggio possa passare 500 giorni in simulazione (oggi ne mancherebbero 1800 al lancio) e poi essere pronto per svolgere la vera missione (altri 500 giorni).
Secondo alcune fonti, sarebbe intenzione di IMF di selezionare per la missione un uomo ed una donna, che si troverebbero a vivere nello spazio di un piccolo camper per 500 giorni: una coppia collaudata nella vita quotidiana potrebbe avere dei vantaggi, e nel panel di esperti che hanno ideato la missione vi sono anche alcuni reduci dall’esperienza Biosphere.
In definitiva, abbiamo una proposta dai costi ingenti ma sostanzialmente già coperti, che si basa su tecnologie esistenti o quantomeno sperimentali, e che comporta rischi notevoli per i partecipanti, i quali sarebbero però dei volontari nel senso più ardito del termine, veri e propri esploratori dell’ignoto. Non ci resta che aspettare, e l’attesa in questo caso non sarà neppure tanto lunga.

Nel video, la conferenza stampa di presentazione del progetto


Fonte dati: astronautinews.it [SM=g1950684]
D.tom
00giovedì 28 febbraio 2013 21:16
sembra un po presto il 2018, speriamo che questo progetto vada in porto.. sarebbe una cosa incredibile raggiungere marte cosi presto, senza commettere disastri gravi ovviamente, perche se devono fare dei casini e meglio che se ne restano a casa.
RigelDi Orione
00giovedì 28 febbraio 2013 22:05
Vorrei aggiungere un piccolo "profilo" di Dennis Tito.

Questo perchè l'immagine comune che si è creata attorno a lui è quella del "Facoltoso turista spaziale".

Ma non è proprio così.

Tito non è "solo" un miliardario che s'è tolto uno sfizio.


Tito ha ottenuto un Bachelor of science in astronautica e aeronautica dalla New York University nel 1962 (equivalente alla laurea italiana), e più tardi ha ricevuto un Master of science in scienza dell'ingegneria dal Rensselaer Polytechnic Institute, Troy, New York. Il 18 maggio 2002 ha ricevuto un dottorato onorario di ingegneria dal Rensselaer Polytechnic Institute, ed è un ex scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA.



FONTE: Wikipedia

Non andrei così deciso nel tacciarlo di troppa foga. [SM=g1950684]
KOSLINE
00venerdì 1 marzo 2013 04:07
Re:
RigelDi Orione, 28/02/2013 22:05:

Vorrei aggiungere un piccolo "profilo" di Dennis Tito.

Questo perchè l'immagine comune che si è creata attorno a lui è quella del "Facoltoso turista spaziale".

Ma non è proprio così.

Tito non è "solo" un miliardario che s'è tolto uno sfizio.


Tito ha ottenuto un Bachelor of science in astronautica e aeronautica dalla New York University nel 1962 (equivalente alla laurea italiana), e più tardi ha ricevuto un Master of science in scienza dell'ingegneria dal Rensselaer Polytechnic Institute, Troy, New York. Il 18 maggio 2002 ha ricevuto un dottorato onorario di ingegneria dal Rensselaer Polytechnic Institute, ed è un ex scienziato del Jet Propulsion Laboratory della NASA.



FONTE: Wikipedia

Non andrei così deciso nel tacciarlo di troppa foga. [SM=g1950684]



Fatto bene a postare le info di Tito, che sicuramente non e' uno sprovveduto o quei fakettari che vogliono fare il grande fratello Marziano..Insomma stiamo sicuramente d'avanti a gente seria ..

Principalmente non avevo letto il tutto e all inizio pensavo che si riferivano ad un atterraggio su Marte nel 2018, da qui il mio primo intervento, poi ho compreso che era solo un andata e ritorno (solo? [SM=g1950690] ) va be ci siamo capiti !!!

Solo che rimane il problema di fondo, che si sta discutendo in queste ore: e' giusto anche se ci saranno sicuramente dei volontari, mandare un equipaggio allo sbaraglio senza testare e certificare la cosa?

Ora essendo una società privata possono farlo, altrimenti assolutamente non hanno il tempo per testare il tutto e poi costerebbe tutto di più, visto che dovrebbe partire due anni prima la capsula senza equipaggio per il test(2016) e anche non facendo questo il 2018 sembra vicino per fare il tutto, ma potrebbero farcela volendo e se il tutto slitterebbe al 2020, non sarebbe assolutamente una tragedia.

Ora la Nasa proprio oggi leggo ha risposto implicitamente a questa cosa, forse perchè qualcuno ha giustamente storto il naso nel dire: we ma che fate DORMITE VOI? Facendo ricordare che nei loro progetti sta: raggiungere Marte e prima ancora un Asteroide, ricordando che stanno andando avanti con i test di Orion e la costruzione del razzo vettore pesante SLS, ma i loro tempi son diversi anche perchè devono testare e certificare il tutto, prima di mandarci gli Astronauti a bordo e poi aggiungo io: sappiamo che lo stanno facendo togliendo soldi al buged loro, pur di portare avanti la cosa che non e' stata cmq finanziata direttamente dal Congresso ancora, quindi anche questo passaggio gli limita...

Vedi Rigel se tieni tempo e riesci a fare una buona traduzione di questo che ti posto, dove sta una mezza risposta Nasa : www.space.com/19995-mars-deep-space-exploration-nasa.html [SM=g1950677]




REinstein
00venerdì 1 marzo 2013 09:37
Parlare del 2018 è prendere in giro la gente. Non andremo neanche sulla Luna un'altra volta prima del 2020. Tecnicamente il problema di arrivare su Marte non è insormontabile, già oggi abbiamo la tecnologia per arrivarci, nonostante la durata del viaggio. I problemi sono di altra natura, sociale e medica. Prima di tutto si dovrebbe creare una gravità artificiale che non permetta all'equipaggio di stare due anni con una gravità quasi inesistente che vorrebbe dire devastare il sistema muscolare e il sistema nervoso. Poi c'è l'incognita dei raggi cosmici per lunghi periodi. Oltre al cibo e all'autosufficienza energetica, lo smaltimento dei rifiuti e dei composti organici poi c'è il problema sociale. Due persone uomo e donna non sono adatti. Ci deve essere un gruppo formato da almeno 6 persone, non puoi mandare due che poi litigano per una stupidaggine e mandano a monte la missione per una crisi di nervi. Stare per due anni e mezzo o più lontani dal pianeta terra verso Marte in due è pura follia.
Ci sono poi i problemi legati al ritorno, visto che non si può restare li una settimana e poi tornare ma bisogna aspettare l'allineamento planetario giusto.
Non vorrei essere pessimista ma qui si parla di andarci minimo nel 2040.
RigelDi Orione
00venerdì 1 marzo 2013 13:42
Re: Re:
KOSLINE, 01/03/2013 04:07:



Fatto bene a postare le info di Tito, che sicuramente non e' uno sprovveduto o quei fakettari che vogliono fare il grande fratello Marziano..Insomma stiamo sicuramente d'avanti a gente seria ....


....Vedi Rigel se tieni tempo e riesci a fare una buona traduzione di questo che ti posto, dove sta una mezza risposta Nasa : www.space.com/19995-mars-deep-space-exploration-nasa.html [SM=g1950677]




Certo, Kos. Con piacere.

Ecco la traduzione translate.Rigel [SM=j2201351]


CAPE CANAVERAL-Florida -

L'annuncio odierno di un nuovo ambizioso progetto per lanciare la prima missione privata con equipaggio su Marte nel 2018 può suggerire ad alcuni che la NASA abbia perso terreno nella ricerca ed esplorazione dello spazio profondo. Invece l'agenzia spaziale degli Stati Uniti sta andando avanti con i piani per la costruzione di una nuova e più versatile navicella spaziale per inviare astronauti nello spazio più profondo di quanto sia mai stao fatto.

L'Inspiration Mars Foundation (Fondazione no-profit di Dennis Tito-N.d.r.) ha svelato oggi (27 Febbraio) i piani per una missione che prevede il lancio nel gennaio 2018 di una squadra di due persone - un uomo e una donna, forse una coppia di sposi - per un viaggio andata/ritorno della durata di 501 giorni, con destinazione Marte.
La missione non atterrerà sul pianeta, ma porterà una capsula e un modulo gonfiabile entro 100 miglia (160 chilometri) della superficie di Marte prima di ritornare verso la Terra.

Appena un'ora dopo l'annuncio della Inspiration Mars Foundation di Washington DC, i funzionari della NASA qui al Kennedy Space Center hanno informato i giornalisti in merito ai piani dell'agenzia per queste missioni nello spazio profondo, tra cui un eventuale passeggiata su Marte.


"Sappiamo che stiamo finalmente par andare su Marte, al contempo abbiamo varie altre destinazioni comprese tra qui e Marte" dice Dan Dumbacher, amministratore aggiunto associato della NASA per i sistemi di esplorazione,in un briefing che NON ha affrontato il progetto privato Marte.

Per fare questo, la NASA sta sviluppando la nuova capsula Orion per lo spazio profondo, primo veicolo spaziale con equipaggio dell'agenzia dopo che il programma Space Shuttle è terminato nel 2011.
Tramite Orion si prevede di lanciare un nuovo mega-razzo, la Space System Launch (SLS).


Project Orion

Orion e la SLS costituiscono il fulcro del programma "Deep Space" della NASA. Nel 2010, il presidente Barack Obama ha fissato un obiettivo ambizioso per il futuro della NASA. Inviare astronauti su un asteroide entro il 2025, per poi concentrarsi su una missione umana su Marte nel 2030.

La società aerospaziale Lockheed Martin sta costruendo per la NASA una capsula Orion con la capacità di ospitare 4 persone , con l'Agenzia spaziale europea che fornisce il modulo di servizio per il veicolo spaziale. Il primo volo di prova di Orion chiamato Exploration Flight Test 1, è previsto per il lancio nel 2014, mentre le parti della capsula spaziale sono già in fase di assemblaggio presso il Kennedy Space Center.

Una volta che i computer saranno installati (questa estate) gli scienziati della NASA accenderanno la capsula di prova per la prima volta e controlleranno i suoi sistemi a terra, riferisce Mark Geyer (Orion project manager).

Il team della NASA prevede di lanciare la capsula in cima a un razzo Delta 4, inviandola a 3.000 miglia (4.828 chilometri) sopra la superficie terrestre. L'obiettivo principale è quello di testare gli schermi termici che hanno il compito di proteggere i membri della Orion durante le missioni con equipaggio , il primo dei quali è previsto per il lancio verso lo spazio lunare nel 2021.


Razzo di prova gigante

Il primo volo della SLS NASA (misione senza equipaggio) è previsto per il lancio nel 2017, hanno detto i funzionari.

Attualmente, vari componenti del razzo sono in costruzione in tutto il paese. A partire dal 2016, l'hardware dovrebbe iniziare arrivare al Kennedy Space Center per le prove e il montaggio.

Orion e il sistema Space Launch non verranno lanciati insieme, in un primo momento, ma i dati di entrambi i test di volo saranno utilizzati per aiutare gli scienziati della NASA a capire quali miglioramenti possano rendersi necessari per ciascuno dei veicoli per aumentare la sicurezza e l'efficienza, riferiscono i funzionari del progetto.

"Si vuole fare in modo di aver già volato in tale ambiente prima di mettere qualcuno a bordo", ha detto Geyer.

Gli scienziati proveranno inoltre un interruzione del lancio di Orion (Launch Abort Test) durante un test separato dopo il lancio del 2014. Come le capsule NASA Mercury, Gemini e Apollo, il veicolo spaziale Orion è dotato di un sistema di interruzione progettato per separare la capsula dal razzo durante una situazione di emergenza per mettere in sicurezza il suo equipaggio. Gli Space Shuttle dell'agenzia spaziale, non potevano invece contare su questo sistema.

Durante il Launch Abort Test, la NASA prevede di individuare i limiti e le condizioni nelle quali si troverebbereo gli astronauti in caso di malfunzionamento della capsula Orion.
La sonda verrà lasciata libera d'allontanarsi dal suo booster e spinta per sicurezza ad 1 miglio (1,6 km) di distanza attraverso una serie di manovre complesse svolte dal suo "Abort System".

La NASA sta preparando anche le installazioni a terra al Kennedy Space Center per le missioni future. Il volo di prova Orion sarà gestito da una camera di fuoco nuova presso il Centro Launch Control, mentre la NASA aggiudicherà ufficialmente un contratto ad una società per riconfigurare alcuni dei modelli strutturali alla base del nuovo razzo, ha spiegato Pepe Phillips, responsabile di progetto del NASA Ground Systems.



KOSLINE
00venerdì 1 marzo 2013 17:15
Re: Re: Re:
RigelDi Orione, 01/03/2013 13:42:



Certo, Kos. Con piacere.

Ecco la traduzione translate.Rigel [SM=j2201351]





[SM=g8861] Rigel [SM=g8320]
Delta.Force
00venerdì 1 marzo 2013 19:25
Ricordo bene il volo spaziale di questo Dennis Tito.In pratica i russi gli fecero quel favore in cambio di grana,molta grana.
KOSLINE
00venerdì 1 marzo 2013 19:55
Re:
Delta.Force, 01/03/2013 19:25:

Ricordo bene il volo spaziale di questo Dennis Tito.In pratica i russi gli fecero quel favore in cambio di grana,molta grana.




Non proprio, fu uno dei primi clienti della Space Adventures, loro avevano siglato un accordo con il Governo Russo per un tot di viaggi Spaziali.. [SM=g8320]

www.spaceadventures.com/
RigelDi Orione
00venerdì 1 marzo 2013 20:15
Re: Re:
Delta.Force, 01/03/2013 19:25:

Ricordo bene il volo spaziale di questo Dennis Tito.In pratica i russi gli fecero quel favore in cambio di grana,molta grana.



Questa è la versione più diffusa. [SM=g2201336]

Ma, come dice Kos, non è esattamente così.
KOSLINE, 01/03/2013 17:15:




[SM=g8861] Rigel [SM=g8320]



De nada, compare! [cit.] [SM=x2976656]


KOSLINE, 01/03/2013 19:55:



Non proprio, fu uno dei primi clienti della Space Adventures, loro avevano siglato un accordo con il Governo Russo per un tot di viaggi Spaziali.. [SM=g8320]

www.spaceadventures.com/



Mi sta incuriosendo, 'sto Dennis Tito.

Ha tutta l'aria d'essere il primo vero mecenate dell'esplorazione spaziale.
Non mi stupirei se fosse in vetta tra le donazioni private alla NASA.

Vado a cercare vita, opere e quant'altro di "identificante del personaggio" io possa trovare.

Ciauuuu [SM=g1950677] [SM=g2806965] [SM=g2806965]

darkman66
00sabato 2 marzo 2013 11:58
Credo,che fra pochi anni inizierà la corsa alla colonizzazione di Marte,un trampolino di lancio anche per gli altri pianeti...
Un passo alla volta...........
IRONMAN.75
00sabato 25 maggio 2013 17:50
Intanto da quello che si legge sono tantissime le persone disposte ad andare sul pianeta rosso..

america24.com/news/presentate-78-000-domande-per-diventare-i-primi-coloni-...
IRONMAN.75
00sabato 1 giugno 2013 19:04
Dagli ultimi articoli si parlerebbe del 2030 la data in cui ipoteticamente saremo così progrediti per fare il "gigante passo",
intanto Curiosity ha scoperto dalle ultime sue analisi che su quel pianeta esistevano ufficialmete dei fiumi.
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2013/05/31/Marte-scorrevano-fiumi-ecco-prova_8796...
IRONMAN.75
00domenica 29 giugno 2014 11:22


Ultime notizie sulla missione, la Nasa non si ferma e ha già' pronto il modulo di atterraggio sul pianeta rosso.
Sembra ...tho'! Un disco volante a tutti gli effetti [SM=g6794]

Nell'articolo dice di stare attenti a non scambiarlo proprio per un disco volante se osserviamo il cielo prossimamente quindi non saprei dove si effettueranno le prove di questo veicolo spaziale.
Forse un po' dappertutto ?

Ecco il link
www.lastampa.it/2014/06/29/scienza/arrivano-i-dischi-volanti-ma-non-sono-ufo-outEVUfYLDttKp9l6luKDL/pag...
Ulisse-77
00domenica 29 giugno 2014 13:55
La nasa ha testato il suo "disco volante" per andare su Marte [SM=g1420767]

www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2014-208









www.lastampa.it/2014/06/29/scienza/arrivano-i-dischi-volanti-ma-non-sono-ufo-outEVUfYLDttKp9l6luKDL/pag...


Se uno di questi giorni, magari durante una vacanza alle Hawaii, vi capitasse di vedere in cielo un disco volante, non vi preoccupate: avete ragione. Non siete vittime di allucinazioni e non avete sognato gli alieni che attaccavano la Terra. La Nasa, infatti, sta provando il sistema con cui un giorno spera di sbarcare su Marte, che si chiama Low Density Supersonic Decelerator e ricorda proprio un classico disco volante dei film di fantascienza.

Marte resta il sogno dell’agenzia spaziale americana, per rilanciare la passione delle esplorazioni nell’universo. Il prossimo obiettivo ufficiale dichiarato resta quello di atterrare sopra un asteroide, anche per sviluppare le tecnologie necessarie a deviare questi corpi celesti, nel caso in cui minacciassero con le loro rotte di colpire il nostro pianeta. Il governo però ha cancellato il piano proposto dall’ex presidente Bush di tornare sulla Luna, e nel 2010 lo stesso Barack Obama ha detto che durante gli Anni Trenta gli astronauti americani riusciranno prima ad orbitare intorno a Marte, e poi ad atterrarci sopra.

La missione, che secondo alcune stime potrebbe costare da 6 a 500 miliardi di dollari, non è stata ancora autorizzata e finanziata. Intanto però la Nasa sta facendo tutti i passi necessari a prepararsi, anche perché il suo amministratore, Charles Bolden, ha dichiarato pubblicamente che il genere umano non può sperare di sopravvivere in eterno, se non colonizzerà altri pianeti.

Uno dei primi aspetti tecnici da chiarire è come far atterrare su Marte gli astronauti, che viaggeranno su una navicella molto più pesante di quelle usate nel passato. Lo strumento prescelto al momento è questo «Ldsd», che ha proprio lo scopo di frenare il mezzo e depositarlo in sicurezza sulla superficie. Ricorda un disco volante perché ha quella forma, e gli americani lo hanno soprannominato «flying saucer». Intorno ha un enorme anello rinforzato di klevar, lo stesso materiale dei giubbotti anti proiettile, che si dovrebbe gonfiare durante la fase di atterraggio, per ridurre la velocità supersonica della navicella. A quel punto dovrebbe aprirsi un paracadute enorme, o diversi paracadute affiancati, per scendere lentamente verso il Pianeta Rosso.

La Nasa si stava preparando da diverse settimane alla prova, che era stata programmata per ieri alla Pacific Missile Range Facility della Marina militare, nell’isola di Kauai. Il piano per il test era piuttosto elaborato. Come prima cosa, un enorme pallone riempito di elio dove portare la navicella a 23 miglia di altezza. Una volta raggiunta la stratosfera, il pallone doveva staccarsi, dando ai motori del disco il segnale per accendersi. A quel punto era previsto l’inizio della discesa, in condizioni che simulavano quelle di Marte. I motori infatti dovevano spingere il mezzo ad una velocità simile a quella dell’arrivo sul pianeta, per verificare la resistenza dell’intero apparato. Dopo di che, toccata l’altezza di circa 34 miglia, l’anello gonfiabile si sarebbe attivato, per cominciare la frenata. Intorno alle 20 miglia sarebbe toccato al paracadute di aprirsi, e a quel punto la Nasa avrebbe dovuto seguirne la traiettoria, per andare a recuperare in mare il disco volante.

L’«Economist»ha appena pubblicato un grafico che dimostra come gli avvistamenti di alieni negli Usa avvengano generalmente nelle ore in cui si bevono alcolici. Ma la prova generale del «saucer» era autentica, e se qualcuno lo ha notato, ha visto davvero la storia delle esplorazioni spaziali in corso di svolgimento.
Miro.72.
00domenica 29 giugno 2014 17:42
Qui i video del test [SM=g8320]

Parte I www.ustream.tv/recorded/49302659

Parte II www.ustream.tv/recorded/49307509

Come si fa ad allegare video diversi da quelli di youtube? [SM=g1950687]
Miro.72.
00lunedì 30 giugno 2014 13:39
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