Una festa di zingari finita in tragedia (OK) §

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DEOARIS
00sabato 18 dicembre 2010 20:44
PG: Qualhata,Rahel, Artash; Luogo: Bosco dei Misteri; Master:Bastet; {regolamento non in vigore}
Riassunto: ai margini del bosco dei misteri c'è un'accampamento di zingari che ha messo su una locanda itinerante. Arrivano Qualatha, che prova una bevanda araba chiamata "caffè", Rahel, che compra miele, vestiti e scarpe, ed Artasch, che prende una birra. Non vuole pagare, ed indica Qual come la donna che dovrà farlo per lui. La shamana non da importanza al denaro, da dove viene lei si compra tutto col baratto, dunque non si preoccupa, e paga tranquillamente la birra prima di andarsene. Ma tra l'oste e il mannaro c'è subito uno screzio, i due iniziano a duellare, Artasch riesce ad atterrarlo...lo morde alla gola e l'uomo muore sul colpo. Assiste alla scena la piccola rahel, che alla fine fugge sotto choc


Cosa compra Rahel:

Abiti:

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scarpe
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in tutto: 700 denari di vestiti + 30 per il miele +100 per le scarpe


Qalatha: -20 denari per aver pagato da bere ad Artasch


[ATTENDERE RESPONSO]
[Sono ai margini del bosco da questa mattina. In uno spiazzo ampio hanno messo i loro carri in cerchio, e adesso un capanello di gente si è riunita là. Magiano carne cotta sulle braci, bevono birra e vini. Una specie di...locanda itinerante. Un carro al centro funge da bancone, intorno sono stati disposti un pò di tavoli. Si aggirano tra i tavoli venditori di stoffe e collanine, gridando "Vu cumprà segnure!" Ai lati del cerchio qualcuno vende archi, balestre e freccie fatte a mano. I volti degli zingari, perché di questa gente si tratta sono una ragnatela di rughe anche tra i meno anziani. Gente stanca, ma che non da a vedere, e infatti si diffonde nell'aria ormai da ore il suono di tamburelli, grida e canti. Un'allegra ciaciara di gente di tutti i tipi, arrivata nel bosco per curiosità, e trascinata in allegri canti zingareschi. Suoni e odori. Odore in particolare di carne alla brace, mista a spezie rare che danno una sensazione forte di benessere. Siamo sicuri che siano erbe innoque? Mah...carne cotta col vino o con la birra, c'è n'è per tutti i gusti, stasera! Tamburelli e carne, vini e spezie, vino caldo e vino speziato, birra fresca e zuppa di cipolle. Arrivano fino alla luna gli odori, si diffondono nell'aria grazie a un lievissimo venticello che li porta lontano, arrivano alla luna, arrivano al bosco. E la gente continua a cantare, a ballare...tanto che ai nostri coraggiosi visitatori, che in questa tiepida notte d'estate incedono nel bosco potrebbe venire una certa curiosità...Zoomiamo su di loro...uno alla volta...Ah, ecco la nostra qualatha! La strega...o quello che era. La sua pelle dal sole pare baciata. Pazzoide, che di notte incede verso il bosco! Dinanzi a lei, a circa 10 metri frontali, le luci del piccolo accampamento di zingari. Da destra vediamo un uom...un can....un lup...insomma, quello che è. Artash. Circa 8 metri lo separano dal lato destro dell'accampamento. I 2 nostri coraggiosi amici udiranno e sentiranno suoni e odori, grida e canti. Odori in particolare per il nostro mannaro, cui l'aroma di carne misto a birra giungerà direttamente nelle narici a lui così sensibili...eh si sa, i can...cioè, i mannari hanno un buon fiuto!] GDR PLAY, TURNI: ARTASH-QUALATHA



22:01 Artasch: [ Verso i carri F.U. ] E sì, direbbe così il suo essere interiore all'udir tali profumi che ne deliziano il palato ... ma non sono le carni che cuociono, ma bensì occhio vigile del buon predatore e sulla gente presente, che banchetto delizioso, che appetitose femmine, che dilagnabili carni che presidiano tale luogo, un pò inconsueo per porre tale sito, ma in fondo per chi è a casa sua nelle ombre tenebre, questo è un posto idilliaco per dare sfoghi propri, ma andiamo con calma, avanza la bestia, un passo a dir poco scombinato, quasi da menefreghista, insolito per chi si erige su una massa superiore dimensionale, passi corti, a coprire le distanze, ad accorciar vita propria con le loro, osserva, non potrebbe essere altrimenti, con la massima cautela, vesta con abiti di poca fattura, alla cintola lato destro i suoi speciali bastoni ( Nunchaku ) mentre al lato opposto la corta, spenzolano le armi, incosuete per il figlio della bianca madre, che avrà in mente ? lo si saprà presto.

22:04 Qalhata: (bosco) Pazzoide: il fato ci ha proprio azzeccato. Quale umano sano di mente verrebbe in piena notte a gironzolare per un bosco mezzo bruciato e soprattutto completamente sconosciuto, come nulla fosse? Lei, ovviamente. E non è solo il suo comportamento a essere strano per queste terre, ma lo è anche il suo aspetto. La pelle nera, tipica delle donne africane, farebbe voltare a guardarla chiunque, ma in questo buio probabilmente nessuno ci farà caso, per la gioia di questa donna che non ha nulla di raffinato e bello. Ma anzi è selvaggia come gli animali che un tempo popolavano questa foresta che era stata divorata dalla fiamme. I suoi piedi sono nudi e lei non si preoccupa minimamente ne di sporcarsi ne di pestare qualcosa di tagliente. Il suo abbigliamento è modesto, tutt'altro che raffinato. Eppure i gioielli di perline che indossa potrebbero dare un tocco di tribale eleganza a questa creatura che sembra un animale selvatico formato donna. Porta con se la sua spada lunga e niente altro. I suoi occhi marroni sono tutti intenti a guardare verso avanti, dove delle luci e delle voci hanno attirato la sua attenzione. E senza pensarci due volte la donna ha deciso che deve avvicinarsi a guardare. E' diffidente verso gli incontri con altre persone, preferisce la solitudine e il silenzio degli spiriti. Ma la curiosità di avvicinarsi almeno per curiosare un po' è veramente troppa.

22:09 Rahel: [Verso i carri/F.U.] Non è che cammina, saltella! Saltella con la sua pingue massa da fochina, e si gode la scena che d'improvviso le si parerebbe davanti...Vede il retro lei di quelle bancarelle dove un bel pò di gente rumoreggia e s'affolla. Si avvicinerebbe ad esse fino a stare a un metro dalla prima per guardarle un pò meglio. Archi non le interessano, lei caccia col suo corpo e non ucciderebbe mai qualcuno con un'arma, nemmeno a distanza. Il succo di uva che agli adulti piace tanto la repelle. Collanine già più interessante per la piccola, che stringe fra le dita quella con la piuma. Ha la scarsella all'interno del vestitino, perchè da brava sciocca l'ha messa prima dell'abito e si può sfilare solo da sopra ora, dalla cordicella. La tiene all'altezza dell'ascella destra e contiene tutti i suoi denari da scialacquare, ovvero intorno ai 6180 denari, ovviamente come è d'uso in quell'epoca non tutti in oro ma in altri valori. Non percepisce attorno fratelli o sorelle di razza, o almeno così le parrebbe (//contatto mentale), perciò sa di essere sola, ma non le importa, è lietissima così. Il suo cagnolino beige la segue e lei ogni tanto lo richiamerebbe con il suo nome "Miele vieni qua!" è troppo preso dalla festa, la musica, i balli!


ATTENDERE RESPONSO
[Avanza di circa 5 metri il mannaro, la sua vista scorge adesso giovani fanciulle intenti in zingareschi balli, le gonne lunghe e multicolori, i tamburelli tra le mani. I balli si svolgono intorno ai tavoli, dinanzi alla gente che mangia con gusto e paga con altrettanto gusto, lasciando generose mancie. Artash si trova adesso a circa tre metri dall'inizio del cerchio formato da carri e gente seduta a terra che vende mercanzie. Tra cui coltelli, archi, abiti zingareschi, cibi e perline. Gente che gioca a carte, gente che mangia, gente che ride...il tutto a circa 8 o 9 metri dal mannaro. Avanza anche l'umana, di circa 4 metri, luci e odori si fanno più forti. Ed ecco Rahel giungere da dietro. La gente guarda stranita questa bimbetta di otto anni da sola, si volta. La bimba è a circa un metro dalle prime bancarelle. Una donna si volta, la chiama, le fa un cenno con la mano. Vende miele e dolci di miele, e avendo udito la bambina dire quella parola pensa voglia comprarne. Ed ecco che il VERO miele, il cucciolo di Rahel torna dalla padroncina. "Bau bau bau!" e cerca di afferrarle la veste, per tirare, un "grrrrbaubau" che tradotto dalla lingua canina vuol dire, testualmente "Ho fame ho fame fame! Ho tanta tanta tanta fame! VOglio la carne"] GDR PLAY, TURNI: ARTASH, QUALHATA, RAHEL



22:17 Artasch: [ Verso il centro -- F.U. ] Già il vociare della gente lo infastidisce, ma resta calmo comunque, si adeguano occhi e narici, si catturato da gli odori naturali che il gruppo di mercanti , o cosa essi siano, emettono con le cotture e la spillatura delle birre, alcol e carni, delizia del palato, se poi magari contornato da qualche femmina o qualche bambino sarebbe il massimo della serata, l'assetato e affamato Lican, non si tirerebbe di certo indietro da un banchetto così preparato ... ma è tempo di avvicinarsi ancora di più al richiamo dello sfamo che si palesa quasi vicino , o almeno sempre più vicino dalla sua posizione, nessuna faccia conosciuta, sarebbe davvero strana la faccenda, nessun viso particolarmente lo attira, se non quelle femmine isolate che già penserebbe a come maltr .. emm trattare alla sua dolce e delicata maniera, si volta di poco il suo viso, a lasciar cadere gli occhi verso una delle bancarelle, stoffa ed accessori da abbigliamento .. puah roba da femmine, non di certo di suo gradimento, e verso altra meta che punta il passo ora lieveente più deciso, si sentirebbe osservato se potesse notare qualche occhio indiscreto, di certo la sua mole non è poca ... così come i probabili icrociati nel cammino verrebbero fulminati dallo sguardo che poco lascia pensare del mannaro, siano fatte le mie volontà, ulula il suo interno. C'è chi offre le sue merci enunciando il costo .. Pagare per avere ? tzè, sia mai detto che lui farebbe cosa simile, lui prende, ciò che vuole ... poi l'occhio cadrà su quelle femmine che ballano , e solo affiancandole, nel suo camminare e proseguire di altri 5 mt che pronuncierà volgarmente [ Davvero appetitose, mi fate ribrezzo ... non riuscirei neanche a div ... ] sospende attento il suo parlare, mentre punta decisamente in zona carne-birra.


22:25 Qalhata: (pressi campo) Si è avvicinata, ma solamente di quattro metri. In parte teme di andare più vicina, poichè questo significherebbe entrare in contatto con le persone che ci sono nel campo. E lei è tutt'altro che abituata a questo genere di cose, solitaria com'è. Non è un caso che la sua voce sia roca e non piacevolissima ad ascoltarsi: parla troppo poco. Allo stesso tempo desidera avvicinarsi, presa da curiosità. Chissà perchè, ma quel posto le ricorda vagamente i villaggi tribali africani durante i giorni di festa. Certo le musiche che si sentono ora sono completamente diverse, ma qualche elemento di somiglianza c'è. Un motivo in più per avvicinarsi ad indagare. Magari scoprirà che non tutta la gente di questa terra vive reclusa in dimore di pietra e si comporta in maniera sconsiderata e falsamente civile. Si avvicinerebbe ancora quindi, calpestando il terreno con i piedi nudi e infischiandosene di ciò che potrebbe trovarci, sporco o pulito che sia. Coprirebbe altri 5 metri. Osserva con attenzione tutto intorno, come un animale diffidente che teme che improvvisamente spunti fuori un eventuale pericolo, anche se probabilmente non c'è nulla lì. Chissà se qualcuno si accorgerà di che strana donna sta venendo, con i capelli acconciati in modo così insolito e il comportamento così poco raffinato e piacevole.

22:31 Rahel: [Verso banco miele/F.U.] Ma che vorrà quel cane!? Perchè vuole strapparle l'unico vestito che ha? Forse ha fame sentendo tutti quegli odori? Cerca di osservarlo e capire ma non è semplicissimo, potrebbe anche solo voler giocare (//affinità animale lv2). Alza il viso quando una signora la chiama. Miele vero? Sarebbe utilissimo per fare i dolcetti a Ossomanto. Bene è meglio se si prepara a sceglierne uno. Si avvicinerebbe alla bancarella fino a stare col naso quasi contro i barattoli di miele e col ditino vicino ad essi piano piano cercherebbe di controllarne il colore più o meno brunito, la consistenza più o meno zuccherina. "Sid! Vorrei un miele adatto da impastare ai dolci....uno intermedio come zucchero ma di ottima qualità!" pensa a tutti i fiorellini da cui deriva quel meraviglioso aureo cibo e inizia a provare fremiti di gioia. Si guarda attorno ignorando gli sguardi di chi la osserva stupito. Forse vedrà pure Artash e Qalhata ma se la vedesse solo dall'ultima sarebbe colpita perchè ha la pelle un pò come Izdi. A lei sembra normale quell'aspetto esotico e stravagante, perchè lei stessa si prende di rado come oggi cura dei suoi candidi crini lo dimostra il suo vestito sporco e lacero. Lei stessa conosce tanta gente diversa e ormai non ha più pregiudizi. Sa che la donna che vende miele potrebbe essere anche peggio della zingara che danza senza pudore.


[ATTENDERE RESPONSO]
[Eh...incontentabile il nostro mannaro! Niente vestiti? Umh...sarebbe carino in effetti vederlo con un vestito multicolori ballare la polka! Le donne si voltano, sguardo irono negli occhi di gitana, mentre il loro ballo prosegue altrove, si spostano verso i clienti meno...rozzi ecco. Forse nella zona carne birra le cose andranno meglio per lui? In effetti un'affettato zingaro dagli affettati modi e dalle affettate vesti si porge a lui dinanzi, quasi comparendo dal nulla. -Segnura, vu volete carne? Birra? Tavolo libero!- e gli indica un tavolo a un paio di metri di distanza. Intanto Qualatha avanza, si pone a un metro dall'inizio dell'accampamento. Circa a 8 metri di distanza da Artash. Una donna ballando le si avvicina, la guarda -Segnure, volere voi qualche vestito? Scarpe? Coltelli? Cibo? Segnura, campo aperto por tutti!- parlano con accento strano, si vede che sono stranieri, raminghi. Gente che profuma di terre lontane, di cibo e di cipolla, di carne cotta e di balli. -Segnura noi avere bevanda araba chiamata caffè. Molto buona, tiene svegli- le indica il carro aperto che funge da bancone, con un sorriso enorme sul viso. Intanto Rahel capisce che il cane non vuole solo giocare...ha fame! Tanta fame! La bimba si avvicina tantissimo alla bancarella, la donna sorride -Miele per dolci...miuezzo chilo...12 monete. Uno chilo, venti monete!- e gesticola molto nel parlare -Miele come zucchero, ottima squalita 10 monete! Uno chilo!- si sforza di parlare bene una lingua che non è la sua, ce la mette tutta, e va detto che si impegna. -Segnurina, qua donna mia madre, vicino vende vestiti por bimba. Tu volere anche quelli?- e le indica la bancarella sulla destra, dove una donna anziana vende abiti da bambina] GDR PLAY, TURNI: ARTASH-QUALATHA-RAHEL




22:40 Messaggio privato [Senzaterra - Mannari] Artasch: [ Verso il bivacco -- F.U. ] TUM TUM ... il suo cuore FAME FAME ... il suo spirito SBRANA SBRANA ... la sua natura, giochi di luci e ombre, caos, questo è troppo per un animo instabile che altro non cerca che il piacere personale in ogni senso, la voce si prepara dal fondo della gola, si carica, si comprime pronta ad esplodere in un singolar grido secco, grottesco [ BIRRA ] quasi fosse un ordine imperativo dato a se stesso e a chi può udire, se fosse la persona che è addetta alla spillatura già dovrebbe udirne l'ordine, che sa tanto di parola senza replica alcuna, avanza quasi militare ora il suo passo, occhi sui boccali dei clienti, su quelli poggiati ai tavoli, freme di sete, freme di fame, cosa o chi sarà la prima a soddisfare il suo insaziabile e terribile appetito ... calpesta il terreno con forza, i suoi passi potessero si pianterebbero come fossero trabattelli, una macchina infernale, quando viene attirato dai suoi piaceri, nulla e nessuno potrebbero fermarlo ora, se per disgrazia sua, qualcuno si parasse davanti alla sua linea di avanzamento, be .. lo scontro sarebbe inevitabile, e con un ^^ uomo ^^ di quella dimensione e peso ( oltre 2 mt e oltre 100 Kg ) di sicuro avrebbe la peggio, [ SCOMPARI ] tuona verso zingaro allungando anche la man dritta quasi a scansarlo di forza , la distanza accorcia ancora, non dovrebbe distare molto dalla meta, gli occhi sono la sua guida nella notte, infastiditi dalle fiaccole, ma ben puntati sulla zona prefissata. Qualcuno avrà udito il suo ordine di prima ? speriamo di sì, fatto è che dovrebbe giungere astante ad una sorta di bancone primordiale, e se così fosse, li i suoi pugni chiusi si poggeranno con poca delicatezza [ Allora .. CI Siamo CAPITI ? ] osservado chi dietro quella sorta di bancone possa esserci, già la pazienza sembra terminata.

22:54 Qalhata: (campo) Ormai è vicinissima al campo. I suoni, gli odori e le luci la investono come se fosse un improvviso fiume di vitale allegria. E per un momento tutto questo la spiazza. Dovrebbe smetterla di girovagare sempre in solitudine, peggio di un fantasma che si aggira per un castello vuoto e desolato. Lo sguardo scuro corre a destra e a sinistra, osservando senza sosta tutto quello che succede all'interno. Non fa caso ai due non gitani che ci sono in mezzo alla mischia. C'è così tanto da vedere che lei non si sofferma su di loro in particolare. Ci sono mille e mille particolari che attirano il suo sguardo. L'odore del cibo la attira, è da tanto che non mangia roba calda e appena cotta. La sua è una vita da raminga e per di più è sola. Una donna alla fine si rivolge a lei, parlando con un accento strano che per lei è completamente nuovo. Forse anche a loro sembrerà che l'africana parli in modo particolare, visto che ogni tanto si lascia sfuggire qualche termine della sua lingua tribale. "Siku njema" ecco, come non detto. Intendeva dire salve... "Caffè?" domanda, dando quindi segno del suo interessamento per questa bevanda straniera di cui non ha mai sentito il nome. Subito si accinge a dirigersi verso il carro dove le è stato detto che c'è il famigerato caffè. Non ricambia il sorriso, mantenendo la sua solita espressione selvaggia. La confusione la mette un po' a disagio all'inizio, ma lei cerca di non pensarci. Nel frattempo da un'occhiata in giro, osservando come queste persone siano diverse sia da lei che da tutti le altre genti che lei ha avuto occasione di incontrare in passato. Chi sono?

23:04 Rahel: [ banco miele/F.U.] Quella gente deve aver esalato troppa dell'erbetta degli zingari. Qualcosa le dice che considerano l'odore di quella gente come profumare ma lei sente una puzza tremenda di cipolla e le sembra un calcio alla gola. Si rifà gli occhi e il naso sul dolce miele esclamando "Un chilo di tutti e due per favore." e cerca di tirare su il laccio di cuoio della scarsella per estrarre le monete giuste a pagare. "Davvero ha dei vestiti? Questo mi va corto ce l'ho da due anni...sarà meglio che guardo..grazie!" e ottenuto il miele trotterellerebbe verso la bancarella dopo averlo infilato in una bisaccia logora e messo sottobraccio a sinistra. Getterebbe un'occhiata al tizio gigantesco, altissimo che parla con voce tonante, una delle poche che si sentirebbero sopra il rumore delle danze, e solo perchè il tono è alto e grottesco. Ma che strana persona. Forse ha lo scorbuto come Ossomanthus!


ATTENDERE RESPONSO
[Come una macchina da guerra il mannaro avanza, mentre intorno a lui la gente si scosta, quasi timorosa di essre calpestata da questo gigante. L'uomo viene spinto via, sgrana gli occhi nel rialzarsi. Di clienti scortesi ne hanno visti tanti, ma così scortesi no! Arriva al bancone il mannaro, l'uomo al bancone fa si si con la testa, mantiene largo il sorriso, mentre nella sua lingua madre -//lo spagnolo- borbotta tra i denti. Gli porge un boccale di birra da litro, posandolo con sforzato garbo sul tavolo. -Segnure...ecco vostra birra...ma no distruggete bancone, serve- dice con un sorriso. Ne ha visti di clienti così...e sa che nella maggior parte dei casi hanno difficoltà a capire che c'è gente prima di lui. Infatti al fianco del mannaro un uomo che c'era prima viene servito in ritardo, sta per dire qualcosa di acido, ma poi rialza lo sguardo sul bestione. Borbotta qualcosa tra i denti, ma non tenta recriminazioni sul povero inserviente, né tanto meno sul gigante. INtanto la donna alle parole di Qualatha socchiude gli occhi -Volete schiuma?- non capisce...non parla quella lingua. Ecco che la nostra strega si dirige veloce verso il bancone indicato...più che un bancone è una specie di tavolo, presso cui la gente assaggia in tazze di creta una bevanda che viene fatta dietro un tendone. Un'uomo la guarda, sorride. -Segnura, caffé 5 dineri. Denari- si corregge. -Mucho buono...con zucchero e anche con latte!- ed in effetti sul tavolo sono posti dei piccoli contenitori in creta con dentro zucchero, e una caraffa di latte freddo, appena munto. Intanto la signora prende le 30 monete dalle manine di Rahel, incarta i due chili di miele, ponendoli dinanzi alla bimba, mentre la piccola si appresta a dare un'occhiata ai vestitini. Una vecchia rugosa li prende e li mostra, per poi posarli. Vestiti di buona qualità, seppur non ottima, e resistenti -Te interessata a vestiti bimba? Noi avere tanti vestiti....100 dineri l'uno!- dice con voce gracchiante da strega.] GDR PLAY, ARTASH-QUALATHA- RAHEL



23:14 Artasch: [ Zona bivacco -- F.U. ] Le labbra verrano bagnate dalla lingua con un percorrere il perimetro delle stesse con un moto andi - rivieni perpetuo e di forza, un rigo di saliva fuoriesce dalla parte destra della bocca terminando la sua corsa sul mento barbuto della bestia, mentre lo sguardo fulmina l'oste di turno quasi a voler attendere da lui una errata parola o gesto si che la sua vera natura rabbiosa possa prendere l'avvento e dare sfoggio delle sue qualità garantite dalla sua natura disumana, per un attimo distoglie il suo tagliente osservare, per rigettare le iridi verso i perimetri del campo, ad osservare, qualora vi fossero, possibili guardie o addetti a tale compito di sorveglianza della sicurezza, ma è solo un attimo, poi tornerà ad attendere ciò che prima aveva impartito, ripetendo dentro di se, ed in seguito a voce sottile [ Birra Birra Birra Birra ] questa volta non dovrebbe non udire, ma si sa la pazienza di un mannaro è uguale al fuoco accanto alla benzina, praticamente nulla, così la man dritta si aprirà, poggiando da prima il palmo al bancone, poi le dita che piegandosi di poco inizierano a tamburellare decise, si che più che dita su legno, sembrerebbero martelli che battono su chiodi, nessun altro viene per ora osservato, troppa gente per distinguere l'una o l'altra faccia per stabilire chi possibile sia la sua preda della notte ... e pensieroso si domanda [ Ma c'è ne di carne diversa in queste terre ] voce che non uscirà dalla bocca. Sì vero nessuno viene osservato in particolare, se non fosse per quel cane che non dovrebbe distare molto e che con il suo linguaggio animale si sta facendo sentire ... poi si sa, l'istinto animale fa la differenza, un rapido colpo d'occhio a quel bocconcino, forse troppo piccolo per soddisfare le sue voglia, non che la sua probabile padrona sia molto di più per i suoi gusti, la bestia attende ... tutta la sua rabbia sfocia in un grande sorriso quando gli viene servita la birra, bella schiumosa neanche sapesse che >>
23:14 Artasch: >> a lui piace così [ se tale sarà buona non dovete temere ] giu tre golate ed il boccale vuoto ributtato al bancone [ che ASPETTATE, non vedete che è VUOTO ? ] ... uno sguardo fugace al vicino di bancone, sembra aver rimurginato qualcosa [ Dite a me ? problemi ? ] sorride maligno regalando a lui un presagio di cattiva serata, che accadrà ? ...
DEOARIS
00sabato 18 dicembre 2010 20:44
23:24 Qalhata: (campo-bancone) Schiuma... quale schiuma? Ha forse nominato la schiuma? L'africana guarda con perplessità la zingara, infatti non si è resa conto di aver salutato in un modo che in queste terre non è del tutto comprensibile. Ma non è la prima volta che le capita di confondersi. Si limita quindi a scuotere il capo per dire di no. Invece continua ad avviarsi verso il bancone del famigerato caffè. Lì ci sono contenitori di latte e altri contenenti della polvere bianca-trasparente. Probabilmente è quello che l'uomo ha definito zucchero. Eh si, la selvaggia non sa nemmeno cosa sia lo zucchero. Lo sguardo si volge verso l'uomo che le ha parlato. Per un attimo la sua solita diffidenza si fa sentire ma poi ci ripensa... Tutti stanno bevendo quella cosa, non c'è motivo per cui debba fare male proprio a lei. Dopo quel momento di titubanza si accinge a dire: "Ne voglio uno" niente altro. Rimane lì quindi, vicina al bancone intenta ad aspettare che la famigerata bevanda araba arrivi. Nel frattempo comincia a frugare nel povero sacchettino di stoffa impolverato che ha appeso alla cintura. Ne tira fuori cinque denari, contandoli con cura, tenendoli poi in mano, pronta a consegnarli allo zingaro. Non ha ben capito che cosa se ne faccia la gente di queste terre di questi dischetti metallici luccicanti. Li vogliono costantemente e l'africana se ne è procurata una certa somma appositamente per barattare le cose. Ma è lungi da lei capire l'utilità di tutto questo. Per chi è nato in una tribù selvaggia le leggi del mercato sono una pagliacciata senza senso. E lei non fa eccezione in questo. Però, se ci tengono tanto ai dischetti metallici, meglio darglieli. E' un ottimo scambio tutto a favore della selvaggia.

23:30 Rahel: [ banco abiti/F.U.] E lei che non è mai stata ambiziosa sul vestire, che non ha mai voluto niente di più di uno straccio addosso inizia, nei suoi nove anni, a provare il desiderio di essere più carina. Cerca di riflettere..non le serve troppa roba perchè cresce in fretta ma qualcosa è sicura di volerlo. "Ne vorrei uno elegante e uno lungo che mi copra le ginocchia, uno chiaro e uno scuro" esordisce sperando che finalmente potrà nascondere le sue gambe infangate e sbucciate. Intanto il gigante urla e strepita a più non posso. Il cane rompe le scatole "Ti prenderò presto carne e pappa, stà buono!" forse se la esaspera troppo la carne lei la comprerà pur di non sorbirsi Miele attorno così famelico. Cerca di evitare di incontrare lo sguardo del grosso uomo (non grasso che era più bello ma solo grosso). Non c'è da stupirsene se ha paura, le sembra nervoso e se prima urlava non è detto ora sia di buon umore. E' vero che però conosce gente che urla anche quando è felice. Meglio però non rischiare con quelli alti e grosso, anche Ossomanthus se lo tiene buono con il miele sennò lui ha detto che la mangerebbe. E non stenta a crederlo quell'orso ha una bocca enorme. Non capisce bene che sta facendo...svuota il bicchiere e accusa il venditore? Non è certa di vederlo abbastanza bene o di sentirlo altrettanto. Cerca di restarsene in rapporti con quella che vende gli abiti così non dovrà dare retta a quel signore e non dovrà stare da sola...

ATTENDERE RESPONSO
[-Si segnure, noi rempiamo, ma prima pagare 7 denari per litro di birra! Poi vi diamo altro litro e carne!- è stupito da come ha ingurgitato quella birra...ma adesso vuole farsi pagare, ed è anche normale! Incrocia le braccia sul ventre, senza dare segno di volersi muovere prima che gli siano resi i denari. L'altro al bancone gli sussurra qualcosa. Circa un metro divide Artash dal locandiere dinanzi a lui, che si trova un pò più in alto, diciamo di una decina di centimetri, grazie al rialzamente del bancone. Il vicino cui Artash rivolge sguardo intanto pare quasi farsi più piccolo, non risponde. -Signore, vi chiamano- dice indicando il tizio al bancone, come per distogliere da sé l'attenzione del gigante. Intanto la nostra africana esce quei "dischetti metallici". Viene da terre dove il baratto è l'unica fonte di scambio e giudica giustamente strana l'abitudine di barattare cibo con oggetti in metallo. La cultura è bella perché varia, cambiano le abitudini. Ci sono popoli dove le donne cacciano e gli uomini restano in casa a badare ai figli...come dovrebbe fare un certo mannaro di nostra conoscenza, e che invece semina panico tra la povera gente! L'uomo dinanzi a Qalatha le serve un caffè, come secoli dopo sarebbe stato d'usanza comune. A molta gente non piace, molti storcono il naso...a pochi piace. L'uomo le indica lo zucchero -Con questo, caffé dolce, senza questo, caffé amaro- eh si, sono le uniche varietà disponibili...espressino, cappuccino...verrano tra moooooolti secoli.>>>

Ed ecco Rahel intenta a far compere! La donna le porge i vestitini da lei richiesti, ben incartati. -400 dineri...350 perché tu sei bella bambina...cicciottella, non magra magra. Donna magra come mia figliera no fa buoni figli!- dice, secondo un'imprecisata teoria fisica secondo la quale donna grossa= figli e donna magra= sterile. -Tu grassa, vuol dire bene in salute! Guarda me!- si alza la maglia e le indica i rotolini di ciccia sulla pancia prominente. -Buona pancia...io avuto 12 figli, mia figlia solo 2...!!!!- e si fa accanita la voce adesso, dando sguardi incattiviti alla magra figlia. Miele intanto si è messo a terra, alza il musetto. Lo sguardo dice testualmente: "Sei cattiva, io ho fame!" ed è lo sguardo che usano i cani per far sentire vermi i padroni anche quando hanno la ciotola piena! Uggiola perfino, il disgraziato! "Auuuuu...auuuuu auuuuuu" che pressapoco vuol dire: E daiiiii e daiiiiii e daiiiiiiiii!!!!] GDR PLAY, TURNI: ARTASCH, QALATHA, RAHEL



23:42 Artasch: [ Bancone -- F.U. ] Osserva quella insignificante bambina non troppo distante da lui, ma più che la piccola femmina, è il cane suo punto di osservazzione, quasi gli ruggirebbe contro con gli occhi, si da fargli capire di non essere ben gradito, così volgarmente si stenderebbe sul fianco sinistro proprio poggiando il gomito, dalla sua altezza deve piegare un pò le gambe per poggiare comodamente, si che da tale metodo di fare sia rivolto verso la giovane, troppo giovane per morire, o no ? sempre di carne si tratta, sempre di femmina si tratta ... ma forse vuol solo giocare un pò al gioco dello sbruffone, non vi sarebbe gara con cotale essere , così nel guardare in tal direzione dovrebbe poter veder giungere una seconda femmina, ma colorata, scura di pelle ... mmm bocconcino prelibato già cotto ? sia chi sia, qualcosa di più interessante di queste presenze zingare che lo attornano, la notte ormai è fonda e la fame sta superando i limiti, uno sguardo al cielo, quasi a cercare la benedizione dell'unica madre riconosciuta dal suo essere, poù giù a lanciare lo sguardo profondo ed a ritrovare una postura che mostri per intero la sua massa non normale dimensionalmente parlando, senza mai gesticolare con le sue armi, in fondo sono solo figurative, lui di certo non ne ha bisogno ... ode le parole dell'oste, e ne nota la presa di posizione, grave errore questo [ COSA ? ] tuona per ben due volte [ COSA ? ] ... [ Avete 2 battiti di ciglia per darmi da BERE e da MANGIARE ... ] altro non aggiunge [ Vi pagherà quella FEMMINA colorata per me ! ] osservando l'africana come a trovare la sua conferma, mentre i pugni tornano chiusi, non è un bel segno.

23:53 Qalhata: (campo-bancone) La sciamana consegna i dischetti metallici. Il pensiero che possano essere pochi o tanti da pagare per un caffè non le passa minimamente per la testa, anche perchè non saprebbe fare una simile valutazione. E nemmeno avrebbe interesse a farla. A lei sembra uno scambio ottimo: una bevanda ottenuta in cambio di denari che materialmente non hanno nessuna utilità. Tutto sarebbe più logico ai suoi occhi se la moneta di scambio fosse qualcosa di veramente utile per la vita delle persone. Ma si sa, questo è un mondo che si vanta di essere civile, ma in realtà non è altro che un mare di ignoranza e alterigia. Riceve la sua bevanda infine. Non la vuole mischiare con qualcos'altro però. Il latte è fuori questione. Nella sua sapieza sciamanica, il latte di qualunque animale è simbolo della madre, e l'africana di sua madre si è stancata da un pezzo. Lo zucchero non le ispira fiducia, quindi non lo prede. Prende a sorseggiare la bevanda nera. E' amara... ma è buona! Strana donna, anche nei gusti. Non fa in tempo a finire la sua frase che una voce maschile attrae la sua attenzione. Donna colorata? Non ha certo torto l'uomo. Egli pretende che lei paghi per lui. Un sorriso beffardo compare sul volto della sciamana. C'è una sorta di ironica pena nei suoi occhi nei confronti del comportamento di quel maschio. E lei non può fare a meno di sentirsi superiore. Prende quindi a camminare verso di lui, come una bestia selvaggia che ne vuol sfidare una molto più grande di lei. Ma non lo guarda direttamente. Coprirebbe circa quattro metri Si avvicinerebbe al banco quindi, ma non è ancora giunta.


Rahel: [ banco abiti/F.U.] Un'espressione di doloroso flemma agli ululati imperterriti del cucciolo. Ma perchè non si è presa un pesce come animale da compagnia? Quelli non fanno rumore e non danno fastidio e in tempi di fame si mangiano pure. " Ne posso avere altri due?" chiede bella pignola lei "Avevi detto 100 denari ognuno quindi ora me ne dai tanti con lo sconto?" propone per propiziarsela, cosa non complessa perchè le è simpatica "Che bello!" vorrebbe contrattaccare....no contrattare di più ma è troppo felice di stare a spendere e spandere i suoi soldini. A lei lavorare per raccogliere frutta piace e le piace usare i suoi soldi. Non li usa spesso per il cibo perchè ne ha quanto ne vuole. Però li utilizza volentieri per ogni genere di sciocchezza capiti a tiro. Osserva la pancia plurima della donna. "E ballonzola anche? Tu balli sicuramente bene, hai tante curve." dice immaginando il piacere di tanta pinguedine. Sembra che lei e la donna se la intendano, alla faccia della figlia senza pancia. "Dodici figli..tutti assieme li hai avuti?" domanda stupida e infantile. "Scarpe ne hai signora? Che mi servono anche quelle sai?Due paia comode. " chiacchiera ancora. Le treccine di platino scosta indietro, cercando di sottrarsi al cane rompiscatole e al contempo di darsi un contegno.


[ATTENDERE RESPONSO]
[Sobbalzano gli uomini a quelle parole, ma poi aggrottano gli occhi, guardando l'africana -Altre usanze qui? Pagano donne no uomini? Eh...tempi strani, pochi cavaglllieri!- commenta il locandiere verso Artasch. Qualhata intanto si avvicina a circa 1 metro dalle spalle di Artasch...sarà così....scorbuto anche con una donna? I camerieri non sanno che fare, parlottano tra loro -Segnore, pagate voi non donna...molto meglio, uomo paga, donna mangia. Donna mangia e ingrassa, donna grassa fa tanti figli! Tenete vostra moglie in casa, non è bene che donna giri sola. Lei deve fare lana...- commenta, con acuto spirito di osservazione credendo che Qualatha sia la moglie! Il vicino di bancone intanto quatto quatto si allontana, è impaurito. VOlge lo sguardo a Qualatha -Signora, vostro marito ha bevuto, è ubriaco...riportatelo a casa!- quasi la supplica, prima di allontanarsi correndo.>>

Intanto la donna porge a Rahel i due abitini -Altri 150 denari! Sconto per bambina grassottella...se ballonzola? Puoi giurarci bimba! Olèèèèè!- e fa ondeggiare il ventre prominente a ritmo di tamburo! -Io soy migliore ballerina! 12 figli uno dopo l'altro bambina, no tutti insieme...cani fanno tanti figli insieme!- Sembrano quasi ignari di quanto accade là vicino....-scarpe? certo, mia sorella, qua vicino!- e le indica una grassissima signora che sta cucendo un pezzo di cuoio -Gelsomina, tu ha scarpe no?- gelsomina annuisce, muove in alto e in basso il doppio mento...-Lei ha 15 figli! Grande e grassa!- le rivela la prima vecchia] GDR PLAY, TURNI: ARTASCH-QALATHA-RAHEL



00:07 Artasch: [ Bancone -- F.U. ] Non si aspettava di dover fare discussioni così immediato e solo alla seconda birra richiesta, resta con lo sguardo sulla femmina che ha indicato come sua banca del momento, ma sa già che troverà negazione , così rivoltandosi al bancone non vedrà avvicinarsi la femmina colorata, si prepara intanto, le mani corrono prima ai fianchi distese, poi lentamente risalgono al bancone, poggiando si taglio sul legnoso, si vi sarà differenza di altezza, ma ciò gioca a favore suo, di certo non si spaventa di quel burattino che ha osato parlare, orecchie tese verso la donna, ma qualunque cosa ella potrà dire sarà troppo tardi, così in un fulmineo quanto agile, per quel che può , movimento, farà scattare l'estensione dl braccio destro e la presa della medesima mano sul vestito, altezza centro petto, per cercare di afferrare l'oste a mo di sacco, se tale presa sarà giusta, la mano cingerà forte sulla stoffa, si che possa trainare a se il braccio e trazionare, con poca grazia, l'oste stesso ... così con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli, scaraventerà il malcapitato di turno al bancone, sollevando di seguito la mancina mano che si posizionerà di palmo sulla nuca dell'uomo [ ed ora ascolta stupido oste, se vuoi continare a respirare, dirai di sì, se vuoi conoscere la mia COLLERA, continua con questa tua recita da uno DURO ... ] la pressione aumenterà della sinistra si che all'uomo possa essere chiaro il fatto, in seguito dopo interminabili secondi, sollevarà il poveraccio per scaraventarlo di forza almeno un paio di mt alla sua sx, sperando di recare oltretutto danno sia fisico che materiale [ TU, Stupido essere NON sai con chi ai a che FARE ] la destra che ha lasciato la presa delle vesta, si chiude in un pugno forza che sarà scagliato sul bancone, il rumore sordo che ne seguirebbe dovrebbe essere udito per bene a breve distanza. E' solo ora che ritrovando l aposizione iniziale vede che la femmina si è avvicinata, e di molto, >>
00:07 Artasch: >> ma può lui temere una inferiore creatura ? No di certo, scatto del viso a sua direzione [ E VOI ? ] la richiama duramente [ CHE AVETE DA GUARDARE !!! PAGATE E TACETE ] , rabbia, sfogo, irrequieto, il Lican è ben presente.

00:21 Qalhata: (bancone) Ascolta i discorsi dello zingaro e poi vedrebbe come l'uomo che l'ha chiamata lo prende e lo solleva, come fosse un manichino per poi scaraventarlo sul bancone. Non certo una persona pacifica quella lì. Ma alla sciamana non interessa affatto che i due se le diano. Lei non è una fanciullina di buona famiglia, educata e raffinata. E' peggio di un animale selvaggio e al massimo dentro di se spera che vinca il più forte dei due. Esattamente come prevede la legge della natura. Quanto al suo presunto matrimonio... beh, ma chi se la prenderebbe una come lei? E poi non sarebbe nemmeno lontanamente capace di stare a casa a filare la lana. Altrimenti non sarebbe qui, ma sarebbe ancora nella sua terra di origine. E' anche per questo che è scappata. La sciamana è ad un metro dal banco, ma ora cammina e si porterebbe al fianco sinistro del mannaro. Non gli sta troppo vicino però, perchè la sua naturale diffidenza glielo impedisce. Al che si accinge di nuovo a trafficare con il suo sacchettino delle monete. Estrai circa 20 dischetti metallici. Poi allunga il braccio e li poserebbe esattamente davanti a 'suo marito', rispondendo alla sua esortazione. "Perdonatelo" risponde, rivolgendosi al povero oste. "Mio marito fa sempre così" spiega, sfoggiando un sorriso serafico che sul suo volto è tutt'altro che bello a vedersi. "Date da mangiare e da bere a questo MASCHIO. Non vorrete farlo aspettare, poverino?" conclude, continuando a sorridere. Il tono di voce è vellutato. Lo sta prendendo in giro? Mah... Lei è troppo selvaggia per comportarsi in maniera convenzionale. E non gliene importa nulla di prendersela con qualcuno che potrebbe farle tranquillamente del male. E' semplice desiderio di opporsi alle ovvietà, dettato dalla sua natura selvatica. E pazzoide.


00:34 Rahel: [banco scarpe/F.U.] Paga il pattuito 500 denari, i 350 di prima e i 150 di ora alla donna coi 12 conigl....ehm figli. Le viene da ridere, batte le mani al ritmo di quella danza sfrenata e sregolata di una musica inesistente, che non ha un tempo se non quello interiore. Incamera l'informazione che solo i cani fanno i cuccioli uno dietro l'altro e non gli umani. Chissà allora Nabiria cosa sfornerebbe.... deve chiederglielo dopo che gli avrà presentato il fidanzato. Eh si perchè Miele è il futuro Ragazzo di Nabiria! Lei l'ha già deciso. La piccola cherubina cupido. Ora traslerebbe come drogata dallo shopping verso la bancarella di una signora ancora più grassa, meravigliandosi di tanta beltade "Ma siete grossissima! Che belloooo!" pigola deliziata e un pò insolita. Una pancia più grossa ancora e i lardini sballonzolanti sulle braccia e i doppimenti, sono tutte cose che la rendono estatica. Osserverebbe sognante i grumi di grasso sul petto, sui fianchi e sul sedere con lo stesso amore che si dedicherebbe al dipinto dei sogni. La bimba avrebbe proprio bisogno di un chiarimento del comune intendere. "Due paia di scarpe comode signora..per abbinarle agli abiti!" dice indicando i vestiti. Ma che caos c'è al banco dell'oste? Lo guarda distrattamente, troppo presa da altro.


[ATTENDERE RESPONSO]
[L'uomo viene scagliato lontano, cade nel carro, sfondando il legno. A quella vista, l'altro oste si avvicina di corsa, si pone dinanzi ad Artasch, separato da bancone, ed estrae la daga, che porrà dritta dinanzi a sé, mirante alla gola del mannaro -Paga o tu muori! Paga!- intanto, a quella vista di rissa imminte, la gente comincia a scappare, mentre uno zingaro dall'aria truce si avvicina al bancone, alla destra del Mannaro. Apparentemente è disarmato. Lo guarda -Tu paghi i danni ora!- dista circa due metri laterali da Artasch -Mille denari, nostro amico ferito! Pagare danni!- Qualatha arriva intanto al bancone, porge i denari all'altro oste, che reinfodera la spada -Tuo marito deve pagare anche danni...paghi tu? Donna tienilo a bada!- dice prendendo i denari e mettendoseli in tasca -no 1000 perché tu donna...ma 600 si! Tieni tuo marito calmo, tu sfortunata! Dagli figli, così sta calmo! Noi diamo da mangiare a lui, ma tu pagare danni si?- le dice, aspettandosi risposta positiva, mentre il compagno si rialza e viene soccorso da alcuni zingari, che lo portano in un'altro carro per curarlo. Per evitare che possa avere brutte reazioni, l'oste prende un boccale di birra da mezzo litro e glieno pone innanzi -Altro quando moglie di uomo paga danni.- dice arrabbiato.>>>

La donna prende i soldi che Rahel le porge e intanto la donna sorride deliziata dai complimenti della bimba. -Ecco a te. Due paia di scarpe, 300 denari. 150 a paio...sarebbero 200, ma per una bimba così bella uno sconto si può fare! Mangia mi raccomando, devi crescere!!!! NOn mi diventare magrissima come mia nipote!- le raccomanda, con fare di una nonna] GDR PLAY, STESSI TURNI



00:48 Artasch: [ Bancone -- F.U. ] Ira ... Un passo lo andrebbe ad arretrare dal bancone, si che possa voltare di circa 30° verso la donna per mantenerla a circa 1.5 mt di distanza, e così osservare sia il bancone, sia la femmina, e tutto rimanga sotto controllo [ AH AH AH AH AH ] solo ora scoppia in una fragorosa risata, pensando alle parole udite prima di scattare [ Moglie ? ] si domanda in testa, non esiste moglie ma solo Compagna ... [ GIU' le mani FEMMINA ] alludendo al tentativo di poggiare il braccio che cercherebbe di evitare il contatto con lei ... [ Beviamo , beviamo ] prende un profondo respiro prima di eruttare parole dure [In quanto al CIBO, non preoccupatevi ... vedo qualcosa di più appetitoso di quella lurida carne che danno questi ... ] così guadagnerà un passo in direzione frontale della donna, osservandola dall'alto verso il basso, dovuto alla differenza di altezza, ma anche in senso morale, quasi per intimidirla prima di ... [ Voglio capire se siete furba o stolta Femmina ] così si blocca dopo il passo e le parole espresse, attende forse una sua reazione prima di continuare a divertirsi, ma si distrarrà per un attimo ad osservare il bancone, quello stolto dovrà pur dire qualcosa ora ... la lama si è ritirata, ma non la sua ira, ora è lui che estrae la corta con la mano sinistra, alzandola al cielo e disegnando un cerchio in senso orario [ ORA vediamo di fare altro danno prima di PAGARE ... FEMMINA ..allontanati ] e già ora il piede dx si avanza di circa 30 cm rispetto al gemello, mentre l'arretrato resta sollevato pronto in spinta [ ESCI di li codardo, e battiti da uomo !!! ] ad invitar l'oste a mostrarsi nella sua dimensione non parato dal bancone, alla propria dx si avvicina un secondo soggetto, non sa a cosa va in contro, e così che , la lama viene posizionata a puntare verso il basso, ma in avanti non parallela alla gamba, la man dritta invece prende gli Nunchaku, con rabbia, strano che un mannaro voglia battersi da uomo, forse vorrà solo divertirsi, >>

00:49 Artasch: >> fatto e che i legni iniziano a roteare vorticosamente in senso orario, tracciando un cerchio posto perpendicolare al terreno, all'altezza del petto, con impeto [Forza che ASPETTATE codardi !!! ] l'occhio attento cerca di non perdere nessuna delle due figure ... prossime al sacrificio.



Qalhata: (bancone) Osserva e ascolta l'uomo, che continuamente iroso ride delle sue parole. Ma a lei la cosa non fa ne caldo ne freddo, chi è abituato a vivere in solitudine non sa cosa significhi dare peso ai giudizi altrui. Non ha avuto il tempo di rispondere a ciò che l'altro oste le chiede, ossia di pagare i danni compiuti dal mannaro. Ma non ha importanza, tanto avrebbe comunque imbastito una storiella proprio come prima. E' la sua natura selvaggia a farle fare tutto questo. Avere un comportamento normale, mostrarsi impaurita, obbedire senza prendere in giro tutti... No, è troppo ribelle per poterlo fare. L'uomo le domanda se lei sia stolta o furba. Ancora etichette, aggettivi senza il minimo senso. Egli è alto e il suo aspetto incute certamente timore. Sebbene lei sia particolarmente alta come donna, al suo confronto è sicuramente piccola e minuta. Ma non cederebbe alle intimidazioni, non vuole farlo, è troppo ribelle. Allora cercherebbe di reggere lo sguardo di lui, senza abbassarlo. Quando il fato diceva che lei è pazzoide, aveva proprio colto nel segno. "Decidete voi. Certi attributi per me non significano nulla. Non sono altro che me stessa" ecco che riuscirebbe a mettere una perla della sua sciamanica saggezza in una situazione così poco indicata. Poi le viene detto di allontanarsi. Per fortuna è abbastanza mentalmente normale da capire che quel consiglio è meglio seguirlo accuratamente. Di conseguenza si sbriga e più rapidamente che può cerca di allontanarsi alla massima distanza possibile dal carro. Rimane poi in silenzio ad osservare come continuerà la scena, incurante di urla e fughe della gente. Lei solo spera che vinca il più forte come in natura. E se spargeranno sangue... era destino.

1:04 Rahel: [Banco scarpe] Consegna senza battere ciglio alla donnona i 300 denari e ascolta le sue parole agguantando abiti e scarpine che cerca di stipare un pò nella bisaccia un pò tra le braccia con l'ardore febbrile di chi ha speso bene i suoi ori. Ha l'impressione che lì facciano per compiacerla fingendo di avere prezzi alti oppure siano davvero felici di vederla. Non lo sa ma il suo budget è scemato di colpo ed è sorridendo che lascia le due fan della ciccia. "Non preoccupatevi!" esclama salutando con gioia. Di là sta succendendo un vero disastro ma è tempo di placare il cagnetto giulivo con qualcosina. Cerca quindi un banchetto dove vendano almeno un pò di carne. Magari potrebbe cucinarla anche ...o mangiarsela ora...scruta con occhio sapiente i gesti dei venditori e di chi prepara e serve i cibi. Un giorno sarà anche lei una brava ristoratrice! Ma quanto acciderbolina urla quel gigantone? Ma perchè tutto il mondo deve sapere gli affari suoi. Le sembra che parli in modo odioso, almeno usa parole che lei alla gente civile non ha sentito mai. Femmina anzichè dama, Lurida carne quel delizioso cibo e codardo a un povero venditore. Le viene da arrabbiarsi, perchè loro sono solo bravi commercianti che si rifanno del loro sudore. Non le piace chi insulta la gente o quelle baciate dal sole e color liquirizia - un colore buono- come l'ignota Qalhata. Ha in mano un'arma però e lei ha il terrore di quelle cose. Non vuole averci niente a che fare. Spera che la carne sia molto lontana da dove sta il mannaro! Non ha mai visto una persona veramente intenzionata a fare del male a qualcuno ma non sa perchè, forse perchè nessuno aveva mai provato gusto a offendere o pensato di sfoderare armi prima in sua presenza, è convinta che questo le userebbe per davvero le armi che ha con sè. Sente la risata sguaiata e la reazione della donna e della folla. Cerca di tenersi alla larga lei, perchè è piccola e inetta dove c'è da combattere. Ma soprattutto ancora è incredula, sconvolta. Non può voler far del >>

01:04 Rahel: [Banco scarpe] male al povero oste no? A quei poveri uomini che servono il cibo coi canti in modo tanto divertente...Spera solo che nessuno dia pretesto al gigante per far davvero loro del male. Forse allora lascerà stare, magari è come i beoni delle taverne, sempre a far casino ma senza nuocer troppo.


[ATTENDERE RESPONSO]
[A quelle parole, l'uomo esce dal bancone, fa il giro, fino a potersi porre a destra di Artasch, a circa 3 metri di distanze. Ha due spade lunghe che adesso estrae, quella nella mano destra punta verso l'alto a destra, quella a sinistra posta trasversale, a protezione del petto. -Vuoi vedermi qui, grassone? Benissimo! Scontriamoci!- Artasch intanto non riesce bene a estrarre la lama nella mano sinistra, pare che ci sia qualcosa a bloccarla. La fortuna del nostro mannaro qui presente è che l'uomo è molto sicuro di se...ma sarà davvero una fortuna? Stessa cosa accade col Nunchacku, che pare incastrato. Qualata intanto si allontana di circa 5 metri, arretra, fa la cosa più giusta che era da fare.>>>

Rhael intanto resta ferma, una bimba testimone di un duello, di un uomo cattivo che urla contro un'altro uomo, di una donna che ora per sua fortuna si allontana. UNa donna la richiama. è la grassona. -Bimba vieni qui, ho dei dolci di miele! non guardare quei due, sono cattivi! Vieni!- la attira adesso, ha una nipote di quell'età, e le dispiace che una bimba veda una cosa del genere] GDR PLAY: STESSI TURNI


01:22 Artasch: [ Presso il Bancone -- F.U. ] Le armi sembrano bloccate da qualche sortilegio ( //Fato ) ma non si preoccupa, è giusto che non vengano usate da chi non ne necessita oltre misura, l'uomo si palesa in una posizione poco adeguata per un combattente, solo 3 mt li distanziano, davvero pochi per chi ha la rabbia in corpo [ SEI fortunato stolto ] ... [ Morirai senza essere tagliato a pezzi da lame ] , così avanza lentamente verso di lui, defilandosi alla propria dx, cercando di coprire almeno 1.5 mt, senza perdere il suo sguardo, che sorregge bene impulsivo il suo atteggiamento, no di certo e ben attento a non scoprirsi troppo, l'uomo è comunque armato, e se dovesse ferirlo sarebbero peggiori i risultati, da quella distanza dovrebbe avere una certa sicurezza di non essere colpito, a discapito di prima cercherà di portare il piede sx avanzato nello stop, mentre ora è il destro arretrato, ma non troppo, circa 20 cm, distanza tra i piedi uguale alla larghezza spalle [ BENE supido uomo, sei pronto a MORIRE ? ] una domanda che dovrebbe lasciare intendere a lui che non teme le sue lame, la distanza diagonale dovrebbe essere di circa 2 mt ora, le mani sono aperte quasi distese al fianchi, che avrà in mente il Lican ...


01:25 Qalhata: Qalhata: (campo-->esterno) Siccome se ci devono essere scontri lei non vuole esserci in mezzo, l'africana cerca di allontanarsi ancora di più, coprendo altri 5 metri di distanza. Tanto se deve fare da spettatrice, si vede benissimo anche da distante. Per fortuna oltre ai comportamenti bizzarri, dagli animali della savana ha imparato anche qualcos'altro, ossia a farsi da parte quando è il momento giusto e a non immischiarsi nelle lotte altrui. Le leonesse non si immischiano mai nelle lotte di branco dei leoni. Osservarle serve a qualcosa. E pensare che gli abitanti di queste terre si beano tanto di considerarsi civili e sapienti, quando le vere lezioni sono molto più facili da apprendere nella natura che in qualunque altro pezzo di carta scarabocchiato inutilmente. Rimane ad osservare per un lungo lasso di tempo quanto accade in quella che ormai è diventata un'arena fai da te. Un carro mal messo, in un bosco bruciato, con uomini che combattono. Ma ora decidecide che la cosa non la interessa più. Ritiene di aver dato fastidio a sufficienza. Voleva unicamente prendere in giro quel grosso omone rabbioso e lei ritiene di essere soddisfatta. E poi si è liberata del peso di alcuni dischetti metallici. Si potrebbe dire che se ne va sul più bello, ma a lei non importa assolutamente la cosa. E' troppo selvaggia anche in questo. Se qualcuno la vuole, potrà sempre cercarla. Vive solitaria ma non si nasconde. E così, si accingerebbe ad abbandonare il campo, con la stessa tranquillità con cui è giunta, quasi nulla stesse accadendo. Tanto sarà sempre la legge di natura a prevalere. [//devo fuggire, grazie a tutti per la role^^]


01:27 Rahel: [Banco scarpe] Cerca di ribellarsi alla donna che vuole portarla via. Impunterebbe i piedi a gambe allargate quanto le spalle o poco di più e stringerebbe i pugni contraendo i muscoli delle braccia e delle gambe, tesa nello sforzo di non lasciarsi smuovere. La mutaforma sente odore di guai ma non vuole andarsene, vuole capire cosa accadrà ora. Perchè no, non è possibile che succeda davvero qualcosa, deve trattarsi solo di una minaccia vana. Scuote la testa e alla gentile signora dirà "No grazie." secca ma decisa, cortese ma ferma. Cattivi? I cattivi...vuole vedere cosa siano davvero. Morire dice Artash....è terribile quel che dice....lei è paralizzata dal panico. Così adotta la strategia spettatrice di Qalhata...evitando troppi guai. La bocca spalancata, gli occhi ancora di più e indecisa se fare la paladina o la vigliacca, così resta ignava.

ATTENDERE RESPONSO
[Si chi mi chiama? Dice il fato, sporgendo il suo faccino dalla finestra nel cielo. Sbuffa, si batte una mano sulla testa e si accinge a guardare a sbirciare i due duellanti. Per un'istante solo gli passa per la testa di prendere in prestito un fulmine da Zeus e di scagliarlo contro Artasch...ma poi ci ripensa, scuote la testa e sbircia. Artasch si sposta verso destra, ed ora due metri separano i due. L'uomo non ci pensa due volte, cerca di compiere circa 1.5 metri verso Artasch, cercando di far partire un ridoppio roverso alla gamba destra del mannaro, precisamente puntando al ginocchio. Non ha intenzione di ucciderlo, vuole solo ferirlo e poi farlo impiccare...secondo la giustizia della sua gente. Ora toccherà ad Artasch schivare o meno quel colpo, lo vede arrivare, vede l'uomo partire. Lui è al momento disarmato, anche se dalla sua ha una mole...emh...fuori dal comune! QUal fa la cosa più giusta: se ne va, sparisce, tanto il mondo è piccolo, e forse avrà ancora occasione di incontrare quel mannaro>>>


[La donna intanto scuote la testa -Bambina...non vedere....non vedere....ho i dolci al cioccolato. Che penserebbero la tua mamma e il tuo papà?- anche il cane ci mette il suo, iniziando a guaire e a tirarle il vestitino, abbaiando, testualmente "Dai dai dai ti prego ho pauraaaaaaaa! Guarda che scappo eh?"] GDR PLAY. TURNI: ARTASCH-RAHEl



01:46 Artasch: [ Presso il Bancone -- F.U. ] Sì, il tempo di vedere il colpo c'è eccome ... infati l'uomo precedentemente aveva la spada destra alta verso l'esterno, percui dovra compiere un movimento quasi innaturale per posizionarsi per tirare un ridoppio roverso mirato al ginocchio dx del Lican, difatti per calcolo tempo e spazio , avendo il mannaro avuto uno spostamento sulla propria dx, doveva dare il lato sx all'uomo, ciò dovrebbe permettergli di controbattere alla sua mossa, egli infatti non muove la spada in difesa del busto, se visti diagonalmente, mentre l'uomo cercherà di portare il colpo in carica dovrebbe scoprire il lato dx al mannaro, vista anche la residua distanza, il tempo spazio dovrebbe permettergli di scattare in avanti con la massima velocità, considerando poi che la poropria gamba dx era arretrata per l'uomo armato dovrebbe essere difficile evitare che, il mannaro in scatto vada a colpire con la sua mole la spalla dx dell'uomo spingendo lateralmente, si da cercare di farlo sbilanciare o al meglio proprio cadere a terra, se ciò avvenisse come calcolato, dovrebbe trovare il tempo per buttarsi a peso morto proprio sopra il petto dell'uomo con il fiando dx proprio, ma solo se vedesse cadere a terra l'uomo, a quel punto i giochi sarebbero fatti.

01:53 Messaggio privato [Albero - Mutaforma] Rahel: [Banco scarpe] Si porta al visino più simile a un musetto tutte e due le mani coprendo la bocca e il naso come se volesse nascondersi ma senza coprire gli occhi, spaventata dal vorticare di una spada. Ora si che ne ha più paura! La donna color foglie d'autunno è fuggita e lei non le dà torto ma le sue gambe rifiutano di collaborare. E' con ostinazione che si impone di non seguire la gentilissima dama che le offre anche cibo...in effetti fa fatica a imporsi di non seguirla accondiscendendo a un buon pasto gratis. "Sciò" fa rudemente al cane e alla donna scuote ancora la testa. Papà e mamma non le direbbero nulla, forse è Nabiria che se la mangerebbe viva. Di riflesso si guarda ansiosa attorno per controllare che la sorella da guardia non ci sia, ma visto che non è là si tranquillizza. Mulinar di spade e colpi di colossi. Lei se ne sta lì immobile come pietrificata, sempre più. Ci sono molti cattivi, ma non si aspettava che qualcuno potesse cercare di fare del male così gratuitamente senza nessun motivo vero, quasi cercando pretesti. Perchè? Non trova risposta a quella domanda.



[ATTENDERE RESPONSO]
[Il fato sobbalza, che razza di essere è questo? Sgrana gli occhi a quella vista! Artasch infatti scatta in avanti, riesce a spingere il povero malcapitato, che verrà spinto e squilibrato, non buttato a terra -//manca: con che parte del corpo colpisci il png?- ma ha fortuna, riesce comunque a cadergli addosso, le spade dell'uomo gli scivolano dalle mani. Adesso Artasch si trova esattamente sopra all'uomo, che pare quasi schiacciato dal suo peso. L'oste improvvisato cerca di alzare le mani e di portarle alla gola di Artasch, ultima flebile difesa che tenta di porre contro di lui, per cercare di levargli il fiato! Il mannaro dovrà ben guardarsi da quelle mani che vede avanzare verso la gola, senza esserci ancora arrivate>>>

Una bimba segue la violenza con occhi completamente diversi da come la segue un'adulto. è stupore. Paura. Innocenza. Continua ricerca di un perché. Ma picchiarsi dinanzi a un bambino, come prima cosa penserebbe al motivo, e non trovandolo ne resterebbe stranito. è così che resta Rahel, mentre il cagnolino adesso si siede a terra, uggiolando. La donna sospira, fa un cenno alla figlia, la venditrice di miele, che pone la mano sulla spalla di Rahel, e infine cerca di sollevarla, di prenderla in braccio -Vedi quel bimbo là?- e le indica un gruppo di ragazzini dietro ai carri, che giocano con una palla di pezza -Vogliono giocare con te. Uno è mio figlio...vai da lui dai! Ti ci porto io!- sorride, mentre in realtà è spaventata. Il posto ormai si è svuotato, la gente ha paura...altri fanno invece il tifo per uno dei due, e già girano scommesse] GDR PLAY, TURNI: ARTASCH-RAELH



02:09 Artasch: [ Presso il Bancone -- F.U. ] Pelle dura l'uomo che ora tenta una improbabile mossa, con la sola mole e forza che si ritrova il Lican quelle mani dovrebbero fargli poco più che solletico alla gola qualora arrivasse, ma tenta un colpo prima, se è caduto di peso sull'uomo con il fianco dx, dovrebbe avere la mano mancina libera, se così è, proprio quella mano si chiuderà a pungno sollevandosi altezza della propria spalla, si che sia per caricare un pugno di forza che scaglierà verso il centro viso dell'uomo malcapitato sotto di lui, il tentativo di dare la massima forza veine data dalla spinta della schiena che compira una rotazione verso il basso, ciò dovrebbe aumentare e non di poco la forza di impatto del pugno stesso, che tenterà di essere guidato con precisione al punto stabilito, di sicuro, almeno spera, il setto nasale dovrebbe saltare, e il dolore che sentirà l'uomo non dovrebbe essere da poco, forse anche sufficente per stordirlo, la rabbia e focosa nel suo sguardo, quasi cagnesco il modi si serrare i denti, ma non resteranno chiusi per tanto, difatti se il colpo andrà a buon fine, linerme dovrà affrontare qualcosa di molto peggiore, intanto il fianco dx del mannaro, spinge per tentare di bloccare l'uomo a terra, si che il colpo aumenti di precisione onde evitare che l'umano di dimeni ... inutilmente.

02:11 Rahel: [Banco scarpe] Ah che noiose. Si volta verso la donna che le mette una mano sulla spalla e che tenta addirittura di afferrarla e ribellandosi per sgusciare via in avanti, più veloce che può, per evitarla. ma prima, verso quella mano di donna apprensiva, fingerebbe di scattare con un morso. Apre e chiude la bocca con uno schiocco all'aria arricciando le labbra e mostrando i dentini tutti aguzzi e taglienti in grado di sminuzzare pesce. Magari così il messaggio è più chiaro: non vuole spostarsiii! Cerca di muoversi lateralmente verso destra dopo aver fatto un metro in avanti, ne farebbe altri tre verso destra per dribblare la samaritana appiccicosa. Non vuole giocare con bambini sconosciuti. Vuole assistere, vedere. Vuole vedere che succede adesso. Ormai l'uomo è sopra l'altro come in un abbraccio di animali che giocano alla lotta, ma questi non giocano. Ha visto scene di caccia e di morte eppure quelle avevano senso: la sopravvivenza, riempire la pancia. La dominanza proteggere la dimora. La maternità, difendere i cuccioli. Quella furia insensata non è nulla e non vuol dire nullla.


[ATTENDERE RESPONSO]
[Urla l'uomo, il pugno lo prende in pieno, il setto nasale salta, rimane bloccato a terra, sanguinante. -Aaaaaaa....b...bast...aa....h...hai....vinto...- si dichiara sconfitto, abbandona anche la possibilità di strangolarlo, mentre intorno a lui qualcuno inizia a riscuotere le scommesse. -Bravoooo!- urla, per la gente è solo una rissa come un'altra, nulla più e nulla meno. L'odore del sangue a quella distanza giungerà alle sensibili narici di Rahel, che intanto ha morso la povera donna che tentava di portarla via. Si ritira con una smorfia, torna a sedersi, mentre la vecchia signora grassa che vende vestiti sospira. Qualcuno arriva a sussurrarle qualcosa, la vecchia sgrana gli occhi. -Dio mio! è Yuri! è mio figlio quello!- urla la signora grassa. -Non lo sta ammazzando, vero? Dannazione, vorrei potermi muovere!- quello che nessuno ha notato infatti, è che la signora non può muoversi troppo...non per la ciccia, ma per l'età! Non riesce a muoversi bene, soffre di artrosi e le gambe le fanno malissimo quando scende l'umidità. Ma difficilmente il suo urlo verrà udito, nel boato delle scommesse riscosse e delle urla di incitamento] GDR PLAY, TURNI: ARTASCH-RAHEL



02:27 Artasch: [ Presso il Bancone -- F.U. ] Ha ottenuto quel tempo necessario per compiere qualcosa che non a tutti parrà chiaro, la bocca si spalanca, il viso tenta di avvicinare pericolosamente al collo dell'umano, sa di essere in preda alla rabbia più profonda e di certo non si cura a pieno di coprire quello che sta per tentare, proseguira con la folle corsa della bocca sul collo, parte centrale del collo stesso, verso la giugulare, tenterà di affondare la dentata si che tenti di strappare la vena e le carni stesse del povero uomo, se ciò riuscisse, quel sapore intenso di carne fresca, di sangue che si immerge tra le labbra ed i denti stessi , il tutto quasi deglutito in sol colpo, la vita che passa dal corpo dell'umano allo stomaco del mannaro, la metamorfosi della bestia che vorrebbe fuoriuscire totalmente per placare quella insaziabile fame e voracità, il tutto in pochi secondi, in pochi istanti di vita che si spegne, a che goduria impareggiabile che prova in quel massacro disumano, lo stomaco duole, e la bestia che spinge di forza sua dall'interno, non sarà saggio trasformarsi in quella situazione ... così si solleverà, la bocca sanguina ma non di sangue proprio , occhi insanguinati, la bestia spinge [ HAI VISTO STUPIDO UOMO .. HAI VISTO COSA HAI FATTO !!! ] urla si dimena, osserva la più facile delle vie di fuga, inizierà a correre cercando di sfruttare le prime ombre vicine tra i carri, si da potersi dileguare nella notte fonda ... e compiere ciò che non vorrebbe ora, lasciarsi andare alla sua natura ... sarà più facile tornare al campo magari.

02:29 Rahel: [Banco scarpe] Ecco ora uno si arrende e lei si aspetta l'immediato termine di quello scontro. Sente un odore acre e pungente, molto più intenso di quando si cade e ci si fa male (//Sensi sviluppati), è più simile alla caccia e a ciò che ne consegue e allo stesso tempo molto molto diverso. L'ha sempre sentita differente quell'identità umana ma ora ne ha la conferma. Non sono come loro, nè come gli animali. Non hanno logica nè ragioni, a volte nessuna. Sono più istintivi e barbari proprio perchè devono essere sempre controllati. Si fa cupa la sua espressione. Niente illusioni, quell'uomo ucciderà l'altro, se lo sente, e non avrà pietà, come non ne ha il predatore della preda. Però lo farà solo per nutrire il suo ego e non per mangiare. Non si sente più nulla di chiaro solo urla e urla che le danno fastidio incluse quelle della madre che cerca di fare il possibile per far cessare la scena di violenza. Ma nessuno dei "grandi" li ferma? No, solo la morte li fermerà. La morte di uno. Nel modo più bestiale.



ATTENDERE RESPONSO
[Uno scatto, la vita che si spegne, mascelle che si serrano su una malcapitata gola! Il colpo di denti di Artasch riesce, la gente lo lascia sfuggire sgranando gli occhi. Artasch si trova adesso vicino ai carri, esattamente dietro, sta fuggendo. Sta scappando, corre, vuole la sua forma prediletta! Forma che lo chiama, lo corteggia...così come l'ha corteggiato la carne dell'umano. Corre mentre il fato nel vedere quella scena si tappa la bocca e va in bagno a...non sta bene dire cosa. Le urla di eccitazione diventano urla di terrore, mentre Rahel adesso avrà ben chiara dinanzi a sé la scena. Ma non è da sola...sentirà stranamente un'abbraccio, come ali che la circondano, una mano sulla spalla. Una voce che le sussurra all'orecchio "Ti prego...non guardare!" ma non è il padre. Bensì un ragazzino di 10 anni circa, le lacrime agli occhi nel vedere quella scena. Un ragazzino che cerca di abbracciarla per portarla via, per non farle vedere quell'orribile scena, e che ora le si pone innanzi davanti al cadavere dell'oste. "Vai...vattene, vai!" le ordina, lacrime agli occhi, voce cupa.] GDR PLAY, STESSI TURNI



02:42 Artasch: [ Verso il Bosco -- F.U. ] Sì carne, sangue .. madre reclamami, corre con la mani allo stomaco, sta per compiersi la natura più nascosta in se, corre nelle oscurità piegando il busto in avanti, forse cadrà e si rialzerà nuovamente , e la , un punto non definito del bosco che cercherà di portarsi, dietro di se ancora la morte ha trovato faccia dopo il suo passaggio, ma è natura, e suo fare da sempre ... una vita se ne va, una gioia arriva, applaude dall'altro la sua unica riconosciuta madre ... e con quelle goccie di sangue che ancora colano dalle labbra, si disperderà per compiere il rito finale, incurante di chi possa averlo veduto compiere il gesto, tanto lui non deve rendere conto a nessuno, il Lican è finalmente tornato, e queste terre non sono più un posto sicuro per nessuno.


02:48 Rahel: [Banco scarpe] Stavolta la ascolta la voce, che la guida via, lontano dal dolore che la paralizza quasi come la scena di violenza. Sangue sangue tanto sangue e è sicura che quello che vede è un corpo ormai morto. Non solo, ma il figlio della donna che ne era tanto fiera, che per lui si preoccupava. Non piange solo per miracolo, solo perchè è ancora sotto shock. Non riesce neppure a comprendere nella sua mente un pò piccola come tutto quel male sia concesso. All'inizio si avvicina all'uomo sperando di salvarlo, magari qualche erba potrebbe. Ma nulla le viene in mente per fermare quel grosso strappo sul collo. Nessuna erba medica può farlo. "E' morto..." sussurra a fior di labbra la mutaforma, sentendo l'odore rugginoso e quasi il freddo sul corpo dagli occhi ormai spenti.E' al di là di ogni salvezza, come l'anima del suo assassino, nulla può riportarlo lì. Deglutisce a fatica, arretra anche rischiando di sbattere contro il bimbo. L'ha ucciso! Davanti ai suoi occhi! Non si scorderà mai di quel volto grondante di sangue, mai. Nemmeno di quella risata e delle urla derisorie. Non dimenticherà mai niente di stanotte. Con il suo piccolo fagotto di doni, nessuno dei quali può ridare vita a un uomo, correrà via, se potrà, fino a cercare l'abbraccio silenzioso delle onde...

GDR END
DEOARIS
00sabato 18 dicembre 2010 20:45
La giocata di per sè è bella, ma trovo assurdo che in un campo di girovaghi (o Zingari che dir si voglia), dove queste persone, a loro modo collaborano l'un con l'altro, non abbiano fatto nulla quando si è scatenato il pandemonio. C'erano 2 png attorno ad Artash ad un certo punto, uno era l'oste, ed uno un suo amico probabilmente.. Che fine ha fatto l'amico durante la rissa? E gli altri, pure i compagni dell'oste che lavoravano con lui? Senza considerare che da quel che ho capito il bancone non era ai margini dell'accampamento e Artash fugge in un turno, rialzandosi da terra, sporco di sangue ecc..
Non metto in dubbio che Artash si sia giocato bene la sua natura animalesca, però credo che il master avrebbe dovuto mettere qualche "problema" in più per il mannaro. Generalmente attaccare una persona ad una festa di paese, vuol dire ritorvarsi qualche decina di persone contro.. Artash per quanto fosse alto e grosso, è un semplice umano visivamente fino a che non si trasforma in Lycan.
Probabilmente è stata la tarda ora, ma la prossima volta sarebbe proprio meglio mettere pausa piuttosto.

Ho notato inoltre nelle azione iniziali del mannaro, delle autoconclusività. In seguito, durante il combattimento si è ben ripreso però.



Cosa compra Rahel:

Abiti:

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www.geox.biz/images/collezioni/K0390B-TQ023-F3041.jpg

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scarpe
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i70.twenga.com/bambini/sandali-bambina/fiorucci-sandali-bambina-sandalen-tp_83077174965434...


in tutto: 700 denari di vestiti + 30 per il miele +100 per le scarpe


Qalatha: -20 denari per aver pagato da bere ad Artasch





Modifiche punteggi
Qualhata: 15 Pe + 1 Pi (soglia max) -20 denari
Rahel: 20 Pe - 5 Pi (per quel che ha visto) - 1030 denari (700+300+30)
Artash: 18 Pe + 3 Ps (soglia max) - 5 Ps per lo sforzo fisico (temporanei)



La donna prende i soldi che Rahel le porge e intanto la donna sorride deliziata dai complimenti della bimba. -Ecco a te. Due paia di scarpe, 300 denari. 150 a paio...sarebbero 200, ma per una bimba così bella uno sconto si può fare! Mangia mi raccomando, devi crescere!!!! NOn mi diventare magrissima come mia nipote!- le raccomanda, con fare di una nonna] GDR PLAY, STESSI TURNI



I denari per le scarpe avevi detto 300 e poi li nel resconto hai messo 100.. Deve essere un errore di disattenzione.


Punteggi aggiornati


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