Una domanda

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Arvedui
00sabato 29 dicembre 2007 18:59
Leggendo la pagina di wikipedia sulla Lega Nord (questa) ho notato questo passaggio:

"l'Assemblea federale leghista (6 novembre 1994) presenta un progetto di Costituzione che divide l'Italia in 9 macroregioni o macroaree, riferibili agli stati preesistenti all'unità d'Italia"

Avete delle informazioni più precise su come doveva essere questo progetto? (immagino che non sia più nei programmi della lega giusto?)

Thank you :)
Granduca di Milano
00domenica 30 dicembre 2007 09:21
I programmi della Lega sono diventati abbastanza tortuosi, per esempio il gruppo politico si chiama ancora Lega Nord per l'Indipendenza della Padania, mà! [SM=x751531]
-Giona-
00lunedì 31 dicembre 2007 11:28
Era un progetto abbastanza complicato in cui alle regioni si dovevano affiancare e in parte sostituire degli stati federati, così composti:
1) Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria;
2) Lombardia;
3) Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia;
4) Emilia (province di PC, PR, RE e MO) e Toscana;
5) Romagna (province di BO, FE, RA, FC e RN), Marche, Umbria, Lazio;
6) Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata;
7) Campania, Calabria;
8) Sicilia
9) Sardegna

Gli stati federati avrebbero dovuto possedere le funzioni legislative che la bozza di riforma non avrebbe riservato alla Repubblica (in modo analogo alla riforma costituzionale approvata dal centrosinistra nel 2001). Le regioni avrebbero mantenuto grosso modo le funzioni che già avevano e inoltre avrebbero dovuto prendersi cura di applicare le leggi approvate dai parlamenti degli stati federati.
Alcuni punti non erano chiari, come se nel caso di coincidenza tra il territorio di uno stato e di una regione i due enti si sarebbero dovuti fondere in uno solo. Inoltre fu criticato il fatto di unire la Romagna al Lazio (come nell'antico Stato Pontificio) e di creare uno stato territorialmente discontinuo (Campania e Calabria). Era prevista la separazione dell'Emilia dalla Romagna.
Il progetto era stato messo a punto dall'allora ministro per le riforme costituzionali Francesco Speroni e sarebbe dovuto essere discusso in Parlamento nel 1995, ma a causa della caduta del governo Berlusconi I non se ne fece più niente.
-Kaname-chan
00lunedì 31 dicembre 2007 11:39
Re:
-Giona-, 31/12/2007 11.28:

Era un progetto abbastanza complicato in cui alle regioni si dovevano affiancare e in parte sostituire degli stati federati, così composti:
1) Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria;
2) Lombardia;
3) Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia;
4) Emilia (province di PC, PR, RE e MO) e Toscana;
5) Romagna (province di BO, FE, RA, FC e RN), Marche, Umbria, Lazio;
6) Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata;
7) Campania, Calabria;
8) Sicilia
9) Sardegna

Gli stati federati avrebbero dovuto possedere le funzioni legislative che la bozza di riforma non avrebbe riservato alla Repubblica (in modo analogo alla riforma costituzionale approvata dal centrosinistra nel 2001). Le regioni avrebbero mantenuto grosso modo le funzioni che già avevano e inoltre avrebbero dovuto prendersi cura di applicare le leggi approvate dai parlamenti degli stati federati.
Alcuni punti non erano chiari, come se nel caso di coincidenza tra il territorio di uno stato e di una regione i due enti si sarebbero dovuti fondere in uno solo. Inoltre fu criticato il fatto di unire la Romagna al Lazio (come nell'antico Stato Pontificio) e di creare uno stato territorialmente discontinuo (Campania e Calabria). Era prevista la separazione dell'Emilia dalla Romagna.
Il progetto era stato messo a punto dall'allora ministro per le riforme costituzionali Francesco Speroni e sarebbe dovuto essere discusso in Parlamento nel 1995, ma a causa della caduta del governo Berlusconi I non se ne fece più niente.



Mi sembra una stupidaggine: un ulteriore livello di governo (e burocrazia) non mi pare proprio il massimo dell'efficienza [SM=x751554] E' molto meglio la riforma del 2000 che ha modificato le competenze assegnando quelle base allo stato. Così gli stati federati diventerebbero le regioni

Pius Augustus
00lunedì 31 dicembre 2007 11:48
Re:
-Giona-, 31/12/2007 11.28:

Era un progetto abbastanza complicato in cui alle regioni si dovevano affiancare e in parte sostituire degli stati federati, così composti:
1) Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria;
2) Lombardia;
3) Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia;
4) Emilia (province di PC, PR, RE e MO) e Toscana;
5) Romagna (province di BO, FE, RA, FC e RN), Marche, Umbria, Lazio;
6) Abruzzi, Molise, Puglia, Basilicata;
7) Campania, Calabria;
8) Sicilia
9) Sardegna

Gli stati federati avrebbero dovuto possedere le funzioni legislative che la bozza di riforma non avrebbe riservato alla Repubblica (in modo analogo alla riforma costituzionale approvata dal centrosinistra nel 2001). Le regioni avrebbero mantenuto grosso modo le funzioni che già avevano e inoltre avrebbero dovuto prendersi cura di applicare le leggi approvate dai parlamenti degli stati federati.
Alcuni punti non erano chiari, come se nel caso di coincidenza tra il territorio di uno stato e di una regione i due enti si sarebbero dovuti fondere in uno solo. Inoltre fu criticato il fatto di unire la Romagna al Lazio (come nell'antico Stato Pontificio) e di creare uno stato territorialmente discontinuo (Campania e Calabria). Era prevista la separazione dell'Emilia dalla Romagna.
Il progetto era stato messo a punto dall'allora ministro per le riforme costituzionali Francesco Speroni e sarebbe dovuto essere discusso in Parlamento nel 1995, ma a causa della caduta del governo Berlusconi I non se ne fece più niente.



a me sembra una cosa fatta da settentrionali per settentrionali,cioè la lombardia per un qualche motivo è sola,mentre al sud si creano iperstati anche fra regioni che hanno poco in comune (lazio e romagna,abruzzo e puglia)...
inoltre sarebbe solo un altra struttura costosa,come introdurre altre regioni...
luc@s87
00lunedì 31 dicembre 2007 14:21
Re:
-Giona-, 31/12/2007 11.28:


5) Romagna (province di BO, FE, RA, FC e RN), Marche, Umbria, Lazio;




Noi con bolognesi e ferraresi??? Mai! [SM=x751546]

E poi la ricostituzione dello stato pontificio? Io nella stessa regione di Pius? [SM=x751543] [SM=x751525]
Lux-86
00lunedì 31 dicembre 2007 15:59
certo, la lombardia è sola perchè deve espandere il proprio spazio vitale. Le altre sono unite a caso per renderle più deboli, il nord-est e il sud vanno trasformate in colonie agricole del reich lumbard [SM=x751543]

a parte gli scherzi, credo che la lombardia sia sola perchè ha (o aveva) una popolazione e una capacità economica pari, se non superiore, a una qualunque di quelle macroregioni.
Pilbur
00lunedì 31 dicembre 2007 20:14
Ragazzi cari, io sono del Piemonte, e i milanesi un po' ci stanno sui maroni, ma la Lombardia è un mostro...ha 9 milioni di abitanti e se foisse staccata dall'Italia sarebbe una nazione ricchissima
Riccardo.cuordileone
00martedì 1 gennaio 2008 14:34
Si trattava di un progetto che seguiva dei criteri puramente economici ed amministrativi, senza basarsi sulla questione etnica e culturale che invece teoricamente doveva, e dovrebbe, essere al centro dei pensieri del partito.
Malduin
00martedì 1 gennaio 2008 21:19
La Lombardia era da sola perchè a livello di popolazione risulterebbe comunque superiore o al più pari a tutti gli altri "stati"...

...ma niente accesso al mare? no non va bene gh
-Kaname-chan
00mercoledì 2 gennaio 2008 12:43
Re:
Pilbur, 31/12/2007 20.14:

Ragazzi cari, io sono del Piemonte, e i milanesi un po' ci stanno sui maroni, ma la Lombardia è un mostro...ha 9 milioni di abitanti e se foisse staccata dall'Italia sarebbe una nazione ricchissima



Bhè ma anche le altre. L'economia italiana è di fatto duale, come se ci fossero due nazioni, da Roma in su il reddito è superiore a 30.000 dollari l'anno, a sud invece supera di poco i 14.000 dollari l'anno... Praticamente la Svizzera e la Tunisia che convivono nella stessa nazione


DarkWalker
00mercoledì 2 gennaio 2008 13:00
Re:
Pilbur, 31/12/2007 20.14:

Ragazzi cari, io sono del Piemonte, e i milanesi un po' ci stanno sui maroni, ma la Lombardia è un mostro...ha 9 milioni di abitanti e se foisse staccata dall'Italia sarebbe una nazione ricchissima



in effetti anche io sono rimasto stupito quando ho visto che la Lombardia ha più o meno lo stessoo pil procapite della Norvegia e la stessa popolazione (unica regione italiana ad avere più di 5milioni di abitanti).
I milanesi stanno sulle balle a tutti perchè sono identificati con la figura del "bauscia"
Lombardia uber alles!
-Kaname-chan
00mercoledì 2 gennaio 2008 15:49
Re: Re:
DarkWalker, 02/01/2008 13.00:



in effetti anche io sono rimasto stupito quando ho visto che la Lombardia ha più o meno lo stessoo pil procapite della Norvegia e la stessa popolazione (unica regione italiana ad avere più di 5milioni di abitanti).
I milanesi stanno sulle balle a tutti perchè sono identificati con la figura del "bauscia"
Lombardia uber alles!



C'è anche il Lazio con 5 milioni e mezzo di abitanti, però la Lombardia ne ha quasi il doppio o.O Oltre i 5 milioni, o vicino ai cinque milioni di abitanti credo ci siano anche il Piemonte e la Sicilia


Pius Augustus
00mercoledì 2 gennaio 2008 16:31
qual'è il pil pro capite in lombardia? e nel lazio?
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 2 gennaio 2008 18:57
Re:
Pius Augustus, 02/01/2008 16.31:

Qual'è il pil pro capite in Lombardia? e nel lazio?


Il PIL (2005) della Lombardia ammonta a 296.282,2 milioni di euro, circa il 20,9% del PIL italiano. Il PIL pro-capite della regione è di 31.405,5 di euro, contro i 24.182,1 euro della media italiana, con una crescita dell'1,3% rispetto all'anno precedente.

Per il Lazio non so... comunque è la regione italiana con una maggior crescita, dopo la Lombardia ovviamente...
Bisogna tener presente però che Roma è piena di sedi centrali di privati e stato che sfalsano il calcolo del PIL.


DarkWalker
00mercoledì 2 gennaio 2008 20:55
Re:
Pius Augustus, 02/01/2008 16.31:

qual'è il pil pro capite in lombardia? e nel lazio?




quello che conta è che la parte "svizzera" si svincoli da quella "tunisina"^^
-Kaname-chan
00giovedì 3 gennaio 2008 01:30
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 02/01/2008 18.57:


Il PIL (2005) della Lombardia ammonta a 296.282,2 milioni di euro, circa il 20,9% del PIL italiano. Il PIL pro-capite della regione è di 31.405,5 di euro, contro i 24.182,1 euro della media italiana, con una crescita dell'1,3% rispetto all'anno precedente.

Per il Lazio non so... comunque è la regione italiana con una maggior crescita, dopo la Lombardia ovviamente...
Bisogna tener presente però che Roma è piena di sedi centrali di privati e stato che sfalsano il calcolo del PIL.





Ti sbagli, il Lazio è cresciuto molto più della Lombardia negli ultimi anni, ha avuto una crescita a livelli spagnoli, di circa il 3% annuo, altro che 1,3% [SM=x751545] La Lombardia è più ricca del Lazio come Pil pro capite credo, ma Roma ad esempio ha un PIL generale maggiore di quello di Milano. E non è vero che i ministeri falsano il PIL, i ministeri non producono nulla, tranne cartaccia [SM=x751545] e la maggior parte delle sedi centrali delle imprese italiane e internazionali che investono in Italia sta comunque a Milano. Roma ne ha di più solo nel settore hi tech credo (anche se non è poco, vuol dire che la città è più "avanti" [SM=x751545] )


Riccardo.cuordileone
00giovedì 3 gennaio 2008 19:01
Re:

Ti sbagli, il Lazio è cresciuto molto più della Lombardia negli ultimi anni, ha avuto una crescita a livelli spagnoli, di circa il 3% annuo, altro che 1,3% [SM=x751545]



Ho riportato un trafiletto copiato da wikipedia, non da la padania...
Cmq anche fosse sarebbe normale, il meno sviluppato a più possibilità di crescere, in Europa ad esempio lo stato con maggior crescita è l'Irlanda, però di certo non può competere con gli altri stati...



La Lombardia è più ricca del Lazio come Pil pro capite credo, ma Roma ad esempio ha un PIL generale maggiore di quello di Milano. E non è vero che i ministeri falsano il PIL, i ministeri non producono nulla, tranne cartaccia [SM=x751545] e la maggior parte delle sedi centrali delle imprese italiane e internazionali che investono in Italia sta comunque a Milano. Roma ne ha di più solo nel settore hi tech credo (anche se non è poco, vuol dire che la città è più "avanti" [SM=x751545] )



Roma vs Milano è un altro discorso... Milano è ormai una città di servizi e attualmente le zone produttive si sono distribuite in tutta la Lombardia. Il Lazio invece è ancora centralizzato sulla città di Roma.
Per quanto riguarda i ministeri e le sedi centrali in generale mi spiace contraddirti ma influiscono eccome e ad ogni dato istat annunciato lo ripetono mille volte anche in tv.


Granduca di Milano
00venerdì 4 gennaio 2008 08:47
Esatto.
-Kaname-chan
00venerdì 4 gennaio 2008 17:01
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 03/01/2008 19.01:




Ho riportato un trafiletto copiato da wikipedia, non da la padania...
Cmq anche fosse sarebbe normale, il meno sviluppato a più possibilità di crescere, in Europa ad esempio lo stato con maggior crescita è l'Irlanda, però di certo non può competere con gli altri stati...






Si lo sapevo. La pagina della Lombardia è l'unica a riportare i dati economici, quella sul Lazio ha le foto della Villa Adriana... saranno pure belli i monumenti, però qualche altra informazione utile potevano anche metterla. Il Lazio non era una regione sottosviluppata nemmeno 20 anni fa, l'esempio dell'Irlanda calzava se a crescere fosse stata la Sicilia. Il Lazio cresce più della Lombardia non perché deve recuperare chissà quale gap di sviluppo ma solo perché in questo periodo è più efficiente, è riuscito a trovare un modello di sviluppo e a sfruttarlo, tutto qui. La Lombardia resta comunque la regione più ricca del paese. Sapete dove reperire la graduatoria che il sole 24 ore fa ogni fine anno sulle province italiane?


DarkWalker
00venerdì 4 gennaio 2008 17:49
Ogni analisi economica fra Milano-Roma e Lombardia Lazio non può che essere falsata.
Non si può stimare con esattezza la circolazione della ricchezza che comprta avere le sedi centrali delle istituzioni, che non sono solo il parlamento, governi, corti di giustizia ma anche uffici burocratici, organi amministrativi ed economici (comrpesi quelli privatizzati solo formalmente). Che a loro volta hanno tutto un corteo di funzioanri, autisti, segretari, portaborse, affitti e così via.
Abbiamo tutti almeno una idea della grandezza degli "organi dello stato", sappiamo che lo stato è centralistico e che il centro è Roma (al di là di ogni giudizio di merito). Non è logico ritenere che tutto questo non incida sull'economia della città e della regione che ospitano queso centro.
Essendo poi anche il centro del potere vi sono degli effetti indiretti. Molte multinazionali stanno spostando la loro sede da Milano a Roma (unilever e nestlè, per esempio), e non si può dire quanto la vicinanza del parlamento abbia avuto effetto su questa decisione.
Bisognerebbe anche tenere conto dei finanziamenti pubblici, il Lazio pur essendo una regione ricca in un modo o nel nell'altro in certi campi si becca fondi come se fosse una regione meridionale.
Un tipo di eopcnomia potrebbe essere privilegiato per scelte politiche (ad esmepio, grande impresa vs piccola impresa) e la situazione eocnomica internazionale che in genere non ha favorito le imprese medio grandi e "tradizionali" che hanno una incidenza maggiore -se non sbaglio- nel Nord Ovest rispetto al resto della nazione.
Se poi aggiugniamo loschi individui come Caltagirone e casi scandalosi come Alitalia dirie che il quadro è completo...

Infine, questa sarebbe una lotta per un primato fine a se stesso, la vera sfida sarebbe spostare l'asse produttivo del paese, ma non vedo niente in questa direzione. dovendo indicare uan dualità nello sviluppo eocnomico la vedrei fra nord est e nord ovest, non fra madonnina e colosseo e nemmeno fra Po e Tevere.
-Kaname-chan
00sabato 5 gennaio 2008 12:34
Re:
DarkWalker, 04/01/2008 17.49:

Ogni analisi economica fra Milano-Roma e Lombardia Lazio non può che essere falsata.
Non si può stimare con esattezza la circolazione della ricchezza che comprta avere le sedi centrali delle istituzioni, che non sono solo il parlamento, governi, corti di giustizia ma anche uffici burocratici, organi amministrativi ed economici (comrpesi quelli privatizzati solo formalmente). Che a loro volta hanno tutto un corteo di funzioanri, autisti, segretari, portaborse, affitti e così via.
Abbiamo tutti almeno una idea della grandezza degli "organi dello stato", sappiamo che lo stato è centralistico e che il centro è Roma (al di là di ogni giudizio di merito). Non è logico ritenere che tutto questo non incida sull'economia della città e della regione che ospitano queso centro.
Essendo poi anche il centro del potere vi sono degli effetti indiretti. Molte multinazionali stanno spostando la loro sede da Milano a Roma (unilever e nestlè, per esempio), e non si può dire quanto la vicinanza del parlamento abbia avuto effetto su questa decisione.
Bisognerebbe anche tenere conto dei finanziamenti pubblici, il Lazio pur essendo una regione ricca in un modo o nel nell'altro in certi campi si becca fondi come se fosse una regione meridionale.
Un tipo di eopcnomia potrebbe essere privilegiato per scelte politiche (ad esmepio, grande impresa vs piccola impresa) e la situazione eocnomica internazionale che in genere non ha favorito le imprese medio grandi e "tradizionali" che hanno una incidenza maggiore -se non sbaglio- nel Nord Ovest rispetto al resto della nazione.
Se poi aggiugniamo loschi individui come Caltagirone e casi scandalosi come Alitalia dirie che il quadro è completo...

Infine, questa sarebbe una lotta per un primato fine a se stesso, la vera sfida sarebbe spostare l'asse produttivo del paese, ma non vedo niente in questa direzione. dovendo indicare uan dualità nello sviluppo eocnomico la vedrei fra nord est e nord ovest, non fra madonnina e colosseo e nemmeno fra Po e Tevere.



No ti sbagli, il Lazio non si becca fondi di alcun tipo, ai tempi del Berlusca è stato costantemente penalizzato, ai tempi di Prodi invece la situazione s'è invertita ed è stata più penalizzata la Lombardia. Ma il Lazio cresce dal 2000 e nn è affatto una crescita dovuta alla burocrazia, ma proprio alle imprese. Altrimenti si dovrebbe registrare calma piatta, anzi il Lazio sarebbe dovuto retrocedere in quanto lo stato è diventato meno centralistico di prima e molte imprese sono state privatizzate. Invece è stato proprio l'indebolimento dello stato a far crescere il Lazio, che è diventata la regione più innovativa d'Italia, concentrando la maggior parte delle imprese hi tech e dei centri ricerca. Nel 2007 sono nate più imprese a Roma che a Milano
DarkWalker
00sabato 5 gennaio 2008 13:36
Re: Re:
-Kaname-chan, 05/01/2008 12.34:



No ti sbagli, il Lazio non si becca fondi di alcun tipo, ai tempi del Berlusca è stato costantemente penalizzato, ai tempi di Prodi invece la situazione s'è invertita ed è stata più penalizzata la Lombardia. Ma il Lazio cresce dal 2000 e nn è affatto una crescita dovuta alla burocrazia, ma proprio alle imprese. Altrimenti si dovrebbe registrare calma piatta, anzi il Lazio sarebbe dovuto retrocedere in quanto lo stato è diventato meno centralistico di prima e molte imprese sono state privatizzate. Invece è stato proprio l'indebolimento dello stato a far crescere il Lazio, che è diventata la regione più innovativa d'Italia, concentrando la maggior parte delle imprese hi tech e dei centri ricerca. Nel 2007 sono nate più imprese a Roma che a Milano



Come dal 2000, non era da vent'anni?
Non ho trovato soluzione di continuità nella disparità dei fondi stanziati nei vari settori tra Lombardia e Lazio tra ante 2005 e post 2005.
Non affermo che la crescita sia dovuta alla presenza di numorese istituzioni pubbliche, istituti privati ma in mano pubblica, uffici amministrativi e tutta la "casta" che attraggono a sè, o alla presenza del centro decisionale della nazione. Non ne determina la crescita ma influisce su di essa.
Il confronto tra una capitale e una non capitale non è pensabile ad armi pari.
Per raggiungere la parità si dovrebbero prendere provvedimenti quasi "fantascientifici", tipo o sdoppiare ogni organo di Roma/Lazio e mettere il doppio originale a Milano/Lombardia, o dividere a metà gli organi di Roma/Lazio e spostarli a Milano/Lombardia, o spostare tutto l'ambaradan da Roma ad una città X che non sia lombarda o laziale. O meglio ancora rendere Milano a sua volta capitale di uno stato (centralistico) dell'Alta Italia.

EDIT
Ecco ho appena letto questa notizia "Da soli, mettiamo insieme più di un quinto del Prodotto interno lordo del Paese. Secondo i dati di Unioncamere, infatti, il Pil 2007 della Lombardia è pari a oltre 321 miliardi di euro e quello dell'Italia supera non di molto i 1.534. Inutile dire che nessuno fa meglio di noi e che la seconda Regione, il Lazio, è ben distanziata a 173 miliardi.
Se, invece, guardiamo al Pil pro capite, c'è chi fa leggermente meglio di noi, la piccola Val d'Aosta: ogni valdostano, infatti, ha un Pil di 34.325,2 euro, mentre ogni lombardo si ferma a 33.635,9.".
Noto con piacere che bolazano stavolta mangia la polvere di ben tre regioni [SM=x751573]
Pius Augustus
00sabato 5 gennaio 2008 13:46
vabbè kaname sii pietosa,se a milano gli togli pure l'essere il più grande salvadanaio d'italia che gli resta? [SM=x751545]
DarkWalker
00sabato 5 gennaio 2008 14:02
Re:
Pius Augustus, 05/01/2008 13.46:

vabbè kaname sii pietosa,se a milano gli togli pure l'essere il più grande salvadanaio d'italia che gli resta? [SM=x751545]




il più grande salvadanaio pensavo che fosse roma, visto che, come ripetevi spesso, pagava più tasse di tutti.
Come ho già detto in questo "confronto" non ho molto interesse, per il resto largo al parvenu ;)
-Kaname-chan
00sabato 5 gennaio 2008 16:40
Re: Re: Re:
DarkWalker, 05/01/2008 13.36:



Come dal 2000, non era da vent'anni?
Non ho trovato soluzione di continuità nella disparità dei fondi stanziati nei vari settori tra Lombardia e Lazio tra ante 2005 e post 2005.
Non affermo che la crescita sia dovuta alla presenza di numorese istituzioni pubbliche, istituti privati ma in mano pubblica, uffici amministrativi e tutta la "casta" che attraggono a sè, o alla presenza del centro decisionale della nazione. Non ne determina la crescita ma influisce su di essa.
Il confronto tra una capitale e una non capitale non è pensabile ad armi pari.
Per raggiungere la parità si dovrebbero prendere provvedimenti quasi "fantascientifici", tipo o sdoppiare ogni organo di Roma/Lazio e mettere il doppio originale a Milano/Lombardia, o dividere a metà gli organi di Roma/Lazio e spostarli a Milano/Lombardia, o spostare tutto l'ambaradan da Roma ad una città X che non sia lombarda o laziale. O meglio ancora rendere Milano a sua volta capitale di uno stato (centralistico) dell'Alta Italia.

EDIT
Ecco ho appena letto questa notizia "Da soli, mettiamo insieme più di un quinto del Prodotto interno lordo del Paese. Secondo i dati di Unioncamere, infatti, il Pil 2007 della Lombardia è pari a oltre 321 miliardi di euro e quello dell'Italia supera non di molto i 1.534. Inutile dire che nessuno fa meglio di noi e che la seconda Regione, il Lazio, è ben distanziata a 173 miliardi.
Se, invece, guardiamo al Pil pro capite, c'è chi fa leggermente meglio di noi, la piccola Val d'Aosta: ogni valdostano, infatti, ha un Pil di 34.325,2 euro, mentre ogni lombardo si ferma a 33.635,9.".
Noto con piacere che bolazano stavolta mangia la polvere di ben tre regioni [SM=x751573]




Non era da 20 anni. Io ho solo detto che anche 20 anni fa non è che il Lazio fosse una regione Africana [SM=x751545] Questo per rispondere al fatto che veniva paragonata la crescita del Lazio a quella dell'IRlanda, che da povera è diventata ricca (e in cui si rimarcava, appunto, che essendo povera è ovvio che sia cresciuta tanto, visto che partiva da zero. Ma il Lazio non partiva da zero). Dal 2000 il Lazio è la regione più dinamica d'Italia, mentre per un certo periodo degli anni '90 era dato per spacciato per via del decentramento. Invece il decentramento è servito per potenziare le risorse regionali. Che la Lombardia fosse comunque più ricca del Lazio non l'ho mai negato, ho solo detto che il Lazio è più dinamico. Se il trend resta questo però prima o poi sarete sorpassati, allo stesso modo della Spagna che sta sorpassando l'Italia
DarkWalker
00sabato 5 gennaio 2008 18:04
Re: Re: Re: Re:
-Kaname-chan, 05/01/2008 16.40:




Non era da 20 anni. Io ho solo detto che anche 20 anni fa non è che il Lazio fosse una regione Africana [SM=x751545] Questo per rispondere al fatto che veniva paragonata la crescita del Lazio a quella dell'IRlanda, che da povera è diventata ricca (e in cui si rimarcava, appunto, che essendo povera è ovvio che sia cresciuta tanto, visto che partiva da zero. Ma il Lazio non partiva da zero). Dal 2000 il Lazio è la regione più dinamica d'Italia, mentre per un certo periodo degli anni '90 era dato per spacciato per via del decentramento. Invece il decentramento è servito per potenziare le risorse regionali. Che la Lombardia fosse comunque più ricca del Lazio non l'ho mai negato, ho solo detto che il Lazio è più dinamico. Se il trend resta questo però prima o poi sarete sorpassati, allo stesso modo della Spagna che sta sorpassando l'Italia




Sì che la Lombardia sia la più ricca -o meglio, produca di più- non ci sono dubbi. Il fatto è che il fatto di essere la capitale di uno stato non ha una incidenza pari 0 sull'economia di una regione, ed è appunto per questo che il confronto economico fra capitale e non capitale non ha molto senso.
Malduin
00sabato 5 gennaio 2008 18:23
Ma guarda... la Provincia di Brescia ho sentito 3-4 giorni fa al Tg regionale ha segnato un +3.4% di crescita PIL...

Quella di Como invece è addirittura in recessione, (dal sito della camera di commercio di Como) però sullo stesso sito subito sotto c'era la nota "i dati non tengono conto della ricchezza prodotta dai nostri frontalieri in Svizzera. ", ed in questo caso mi sa che è particolarmente rilevante. Due imprenditori comaschi che conosco....due aziede estere....

La provincia di Milano è ferma, ma è affogata letteralmente nel traffico, e nei problemi a livello amministrativo, i conflitti tra il sindaco di Milano (che si comporta come un autentico signore feudale) e quelli dell'hiterland generano paralisi, oltre a ciò negli ultimi anni i milanesi tendono a disertarla, lasciandola ad immigrati (meno ricchi).

In ogni caso vi ricordo che la regione Lombardia ha il bilancio in pari, nessun buco a destra o a manca...il Lazio?
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