E' accaduto a Stoccolma, dove, a quanto racconta il quotidiano popolare "Expressen", una donna si è resa conto di aver "convissuto" quasi un mese con un aracnide "grosso come l'unghia di un pollice".
Dopo aver scoperto il ragno, la donna si è ricordata di un episodio avvenuto 27 giorni prima: una sera di novembre, infatti, aveva notato l'aracnide sul suo letto e l'aveva scacciato; l'aracnide, però, deve essere tornato all'attacco poco dopo, quando lei si è addormentata.
Nei giorni successivi dall'accaduto, la donna ha accusato l'abbassamento dell'udito e poi ha sentito "raspare" nella cavità uditiva. Acquistato un prodotto in farmacia, ha visto il ragno darsela a zampe appena l'ha applicato sull'orecchio!
Questa storia mi fa tornare in mente una leggenda metropolitana: un tizio si sveglia una mattina, va in bagno e quando si guarda allo specchio vede un "grosso bubbone" sulla propria faccia; quando decide di farselo "scoppiare" nota che da questo escono dei piccoli ragnetti che gli zompettano per la faccia! In pratica, durante la notte un ragno era entrato nelle cavità orali del tizio deponendo le uova, che poi al mattino si sono schiuse!
In base a quanto è accaduto in Svezia, devo pensare che la leggenda ha un fondo di verità?
Adesso non riuscirò più a dormire la notte!