Un grandissimo della musica ci ha lasciati. è morto Ray Charles.

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mrathlon900
00giovedì 10 giugno 2004 22:24
NEW YORK, 10 GIU - RAY CHARLES, una leggenda della musica, e' morto a Beverly Hills, in California. Lo ha annunciato il portavoce Jerry Digney. Il cantante di 'Georgia on My Mind' aveva 73 anni.
VertigoMJ
00giovedì 10 giugno 2004 22:59
Un altro grande che se ne va... [SM=x125637]
mj1983
00venerdì 11 giugno 2004 00:12
sono molto molto dispiaciuto [SM=x125642]
Darkbard
00venerdì 11 giugno 2004 00:42
Riposa In Pace Ray

[SM=x125637]
mrathlon900
00venerdì 11 giugno 2004 00:47
Rimarranno solo gli oasis.....[SM=x125637]
|shady|
00venerdì 11 giugno 2004 09:11

Scritto da: mrathlon900 11/06/2004 0.47
Rimarranno solo gli oasis.....[SM=x125637]


[SM=x125610]

Comunque mi dispiace molto...
|shady|
00venerdì 11 giugno 2004 09:14
Re:

Scritto da: |shady| 11/06/2004 9.11

[SM=x125611]


Comunque mi dispiace molto...

|shady|
00venerdì 11 giugno 2004 09:17
Scusate ho fatto un po' di casino... non so come mai non riesco a loggarmi e di conseguenza a modificare i miei messaggi.
mrathlon900
00venerdì 11 giugno 2004 14:22
Zucchero ricorda Ray Charles

Zucchero Fornaciari ha voluto ricordare Ray Charles, scomparso la scorsa notte dopo una lunga malattia (vedi News). “Quando l’ho saputo sono rimasto senza parole. Lo avevo visto l’ultima volta un anno fa, era sempre forte, mi sembrava che stesse bene”, ha spiegato Zucchero. “Mi viene a mancare un punto di riferimento, un amico. Ray è stato fondamentale per tutti quelli che sono venuti dopo di lui, da Joe Cocker a Clapton. Forse senza di lui non ci sarei stato nemmeno io”. (Fonte: La Repubblica)
mrathlon900
00venerdì 11 giugno 2004 14:26
Era stanco, il Grande Vecchio. Molto stanco. Prima un'operazione all'anca lo aveva tenuto lontano dal circuito live, obbligandolo, nello scorso agosto, a cancellare (per la prima volta in 53 anni di carriera) il suo programmato tour. La serie di date era stata fatta slittare al marzo di quest'anno, ma poi non se ne era più parlato. Anche perché al Genius era caduta sul capo una tegola ben peggiore. Alla fine dello scorso aprile si era sparsa un'indiscrezione che sembrava cattiva, al punto che parecchi organi d'informazione scelsero di non pubblicare la notizia. Ma purtroppo, a quanto pare, era tutto vero: sebbene al momento di redigere queste note, nella notte tra il 10 e l'11 giugno, ancora manchi la conferma ufficiale, Ray Charles aveva scoperto d'essere affetto da un tumore al fegato. Sempre alla fine dello scorso aprile, Charles, a Los Angeles, si era presentato ad una cerimonia in suo onore in sedia a rotelle; incapace di reggersi in piedi senza aiuto, Ray era parso debolissimo e sussurrò al microfono poche parole prima di congedarsi lasciando con un profondo senso di inquietudine i suoi fan. Ray Charles Robinson era nato ad Albany, Georgia, il 23 settembre 1930. Non vedente dall'età di sei anni a causa di un glaucoma trascurato, Charles studiò composizione e vari strumenti musicali alla St. Augustine School for the Deaf and the Blind. Lavorò come musicista in Florida, poi usò i suoi risparmi per trasferirsi a Seattle, dove giunse due anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Le sue prime registrazioni sono del 1949; nel 1951 il primo successo, il singolo "Baby, let me hold your hand". Per tutti gli anni Cinquanta il musicista, che cominciava a sviluppare il suo tipico "lamento" in stile gospel, mitragliò singoli su singoli in stile R&B. Anche perché, all'epoca, il termine "soul" si usava ben poco. Charles riuscì a catturare l'audience "pop" solamente con una delle sue ultime incisioni per l'etichetta Atlantic (poi passò alla ABC), la mitica "What I'd say". Il suo periodo d'oro rimane quello attorno alla metà degli anni Sessanta. Sfavillante dal vivo, dotato di un carisma eccezionale, l'eroe di "Georgia on my mind" negli ultimi anni non sempre era riuscito a trasferire in sede discografica la sua scintillante verve. Charles si è spento alle 11,35 di ieri nella sua villa di Beverly Hills. Per quanto retorico possa suonare, la musica perde un vero grande.

Rockol.
Pier2004
00venerdì 11 giugno 2004 18:04
Un altro mito se ne va
Dopo il grande Frank muore un altro mito della musica americana...[SM=x125594]
mrathlon900
00domenica 13 giugno 2004 14:13
Il mondo omaggia Ray Charles

Molti artisti hanno voluto onorare il Genio.

Michael Jackson: “La sua musica è senza tempo. Il suo contributo all'industria musicale è senza pari, incomparabile. Ha aperto la strada per molti di noi, lo ricorderò sempre nel mio cuore”.

Tom Jones: “Come gli altri grandi metteva tutta la sua personalità dentro le sue composizioni. Ha scritto delle cose fantastiche, ma il suo talento lo mostrava anche nelle interpretazioni dei brani pop e degli standard jazz”.

Michael McDonald dei Doobie Brothers: “Mi sono dato molto da fare da quando ho deciso di fare questa professione. Ho passato gran parte della mia vita a emulare Ray Charles cercando di ottenere sempre la stessa sensazione sul palco di quando ascoltavo i suoi dischi”.

Aretha Franklin: “Era un uomo incredibile, ha insegnato al mondo come cantare soul. Una lezione che rimarrà in eterno”.

Stevie Wonder: “E' stato meraviglioso come musicista, cantante, compositore e uomo la cui vita dovrebbe essere celebrata. Era un genio nel vero senso della parola, era in grado di portare sotto un'unica musica stili differenti”.

E proprio Wonder ha forse carpito la particolarità che ha reso unica la musica di Charles; adesso ascoltiamo il soul assieme al rozzo blues, allo spirituale gospel e alle ciniche canzonette pop.
Tutte servite in un piatto preparato dal Genio, cosa che scombussolò la musica americana portando però ad un avvicinamento delle varie comunità nere.

Ray Charles ha inventato un modo di fare musica, uno stile, cose che vanno al ben di là della sua umanità e del suo carattere; i generi musicale sviluppati dagli afro-americani sono tutti impressi nei suoi polpastrelli ed è per questo che rappresenta una grande fetta della cultura statunitense e di conseguenza è stato ripagato da milioni di persone che hanno seguito gli oltre 10.000 concerti (23 Maggio 2003 a Los Angeles) effettuati in 58 anni di carriera, forse solo BB King ha suonato di più.

Ray Charles è morto nella sua casa di Los Angeles all'età di 73 anni.

da rockol.it

Ray Charles: le grandi star lo piangono e lo ricordano


LOS ANGELES - Sono stati Michael Jackson e Stevie Wonder le prime star a rendere omaggio alla salma di Ray Charles, leggenda della musica, morto ieri a 73 anni. Tutti i suoi colleghi e amici sono in lutto e lo ricordano con affetto: Aretha Franklin ha detto che una delle piu' grandi anime della musica se n'e' andata. James Brown ha affermato: "Abbiamo perso un genio, io ho perso un fratello".

dal corriere della sera.it
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