Martedì 1 Luglio
Domenica sera è arrivata la gradita sorpresa della telefonata di
Piero.
"Martedì sono dalle tue parti, ho pensato un giro in preparazione alla Monte Grappa Challenge, anche se quella sarà tutt'altra storia, vieni anche tu se sei libera?"
Detto, fatto.
Le previsioni meteo ballerine prevedevano, come troppo spesso ultimamente, tempo instabile, nuvole e perfino possibilità di qualche goccia d'acqua a metà giornata: insomma, non proprio l'ideale per affrontare cime "meteorologicamente" bizzose per natura come
Monte Beigua e
Passo del Faiallo.
"Ma no, vedrai che non piove" assicurava l'ottimista
Piero.
Mentre pedalavo per raggiungere
Voltri, luogo dell'appuntamento, non ne ero così convinta, guardando le nuvole densamente ammassate proprio sulle montagne meta delle nostre imminenti scorribande.
Piero è già lì ad aspettarmi, partito da
Masone e sceso giù dal
Passo del Turchino. Io sono in leggero ritardo, l'attraversamento della città nel traffico ci ha messo del suo.
E' un bel ritrovare
Piero, dopo l'ultima volta in occasione proprio della
MGC di due anni fa.
Da
Voltri scorrono veloci tra le chiacchiere i primi chilometri fino ad
Arenzano, poi la
Colletta e la prima salita, non lunga, ma che già richiede un certo impegno , per guadagnare
Lerca e poi, con una bella strada collinare, fino a
Sciarborasca. Con l'inoltrarsi della strada nella selvaggia valle del
Torrente Arrestra, alla volta dell'
Eremo del Deserto, nascosto fino all'ultimo dal verde, inizia la parte più affascinante del percorso.
La strada continua a salire, prima di concedere un buon tratto per rifiatare arrivando ad
Alpicella (quota 400 m).
Le famose "stradine" che rimettono in pace col mondo.... Qui poco prima di giungere ad Alpicella
E laggiù Varazze
Ad Alpicella ci aspetta l'impegnativa salita al Monte Beigua: chi la vincerà? Le nuvole o il cielo azzurro?
Breve sosta, rifornimento d'acqua e un'occhiata al cielo, i cui pochi squarci di azzurro sono minacciati da nuvoloni bigi.
"Non pioverà, non pioverà" E' ancora
Piero ad esserne convinto, io non tanto. Dobbiamo arrivare ai
1281 m. del Monte Beigua, e la salita si dimostra subito arcigna, con lunghi tratti in cui non molla mai sotto il 9-10%.
Piero mostra una bella pedalata fluida, è un piacere vederlo. Non altrettanto posso dire di me. E' una salita che conosco bene, e per questo capisco di faticare più del dovuto, spero solo che sia una défaillance passeggera e non il leitmotiv di giornata, ma non è il tipo di salita che regali qualcosa. E forse non sono neanche troppo di compagnia, concentrata come sono a non mollare.
Arriviamo finalmente in cima sul limitare della nebbia e un vento umido ci invita ad infilare le mantelline (ops...
Piero ha solo uno smanicato e non lo invidio per niente!
) e ad iniziare subito la discesa, bruciando sul tempo l'avvicinarsi di un grosso gregge di pecore che stavano per impadronirsi della strada.
La nebbia filtra tra gli alberi del fitto bosco del versante opposto e per un momento sembra volerci inghiottire, ma subito si dirada al nostro passaggio (potenza dell'ottimismo di
Piero?
).
In vetta infiliamo le mantelline e ripartiamo prima che la strada venga invasa dal gregge al piccolo trotto e dalla nebbia
La strada nel bosco ha qualcosa di fiabesco
Uno sguardo indietro alla ripida discesa
Da
Piampaludo la breve risalita ad
Alberola, prima della bella e veloce discesa al
Valico della Carta,
Palo e
Sassello.
Qui decidiamo (saggiamente e senza rimpianti) di tagliare leggermente il percorso originario e
Piero mi "restituisce" il favore di avergli fatto scoprire la salita di Lerca, che avevo proposto io ad inizio percorso. Solo che lui lo fa.... con gli interessi e mi "regala" la
salita di
Cimaferle.
Proprio là, fra l'altro, dove campeggiano i nuvoloni più neri, che per un attimo riescono a rendere dubbioso perfino il "solare"
Piero sulla possibilità di finire il giro asciutti. Ma man mano che saliamo le nuvole sembrano arretrare, sconfitte dall'aura di buon umore di
Piero.
La strada si arrampica sul fianco della valle con dei drittoni sfiancanti, io pedalo a stantuffo su pendenze tra il 10 e il 15%, e se guardo avanti mi deprimo, perché non c'è traccia di addolcimento, mentre
Piero poco più avanti va su regolare senza tradire sforzo eccessivo.
Mi devo fermare due volte a prender fiato, ma noto che le pulsazioni sono lontane dal mio limite pur nel massimo sforzo, e mi torna in mente la percezione di fatica eccessiva patita lungo la salita del Beigua: forse oggi non sono al top.
Dopo l'agognata cima, ci aspetta un po' di su e giù in quota. La breve sosta in un bar di
Moretti mi rinfranca, e, in assenza una fetta di crostata, mi faccio andar bene un krapfen alla crema, che non credo che rientri nei manuali di alimentazione ciclistica....
Piero in forma smagliante doma la dura salita di Cimaferle
Da
Bric Berton scendiamo a
Palo, poi a
San Pietro d'Olba ci aspetta l'ultima fatica, la salita al
Passo del Faiallo. Iniziamo ad essere entrambi stanchi, ed è per questo che ci appare un poco più lunga e impegnativa di quanto non sia in realtà. Ma ormai sappiamo che il grosso è fatto, e in fin dei conti "ci godiamo" anche quest'ultimo sforzo chiacchierando sotto un bel cielo azzurro pronto ad esaltare nei colori caldi del pomeriggio avanzato tutta la bellezza del paesaggio del
Passo del Faiallo.
Risaliamo la valle dell'Orba alla volta del Passo del Faiallo
Ed ecco qui lo scenario del Faiallo....
che lascia in contemplazione anche l'Alpino Piero
Alle nuvole non resta che battere in ritirata
E laggiù la mia Genova
Scendiamo infine al
Passo del Turchino, dove le nostre strade si divideranno, ma non possiamo non suggellare la bellissima giornata trascorsa insieme con una piccola sosta nello storico bar-albergo che spesso ebbe
Fausto Coppi tra i suoi ospiti: l'unico rammarico di
Piero credo sia stato dover rinunciare ad un bel prosecco rigeneratore, dovendo di lì a poco mettersi alla guida per la via di casa.
Un'altra bella e preziosa foto da aggiungere al diario degli incontri forumistici!
Grande
Piero (come persona e come atleta, ma non lo scopro certo io!), la prossima volta che ci vedremo sarà alla
Monte Grappa Challenge!
P.S.: SE DOVETE ORGANIZZARE UN QUALSIASI GIRO E TEMETE PER IL MALTEMPO, INVITATE PIERO E IL SOLE SARA' CON VOI PER TUTTA LA GIORNATA!
PAROLA DI NERO-GRIGUA®
Distanza: Km. 172,79
Dislivello: m. 3124
Quota massima: m. 1281 (M. Beigua)
Media: Km./h 18,07
Tempo pedalato: 9h:33':33"
Consumo: Kcal. 3549
Il giro
Ciao!