Dello stesso autore...
Victor e Marta si conoscono appena ma sono già in camera, si stanno già baciando.
All’improvviso, come per un sortilegio, Marta muore.
Victor non riesce a staccarsi dall’universo di lei, dalla sua famiglia, dai suoi segreti; fa di tutto per entrare a posteriori nella vita della donna, attraverso le persone che la conoscevano: il padre, la sorella Luisa e il marito Eduardo…
Per la sua storia come per la nostra, valgono le parole dell’autore: “Ciò che commuove di più, in un romanzo, è riconoscere situazioni ed emozioni vere che sapevi ma non sapevi di sapere”.
Epilogo
Domani nella battaglia pensa a me parla, tra le altre cose, dell’inganno nel senso più ampio della parola, e si cita una frase del romanzo che afferma: “Vivere nell’inganno è facile ed è la nostra condizione naturale, e in realtà questo non dovrebbe dolerci poi tanto”. Si ricorda che tutti viviamo, in maniera parziale ma permanente, subendo l’inganno oppure praticandolo, raccontando soltanto una parte, nascondendo un’altra parte e mai le stesse parti alle diverse persone che ci circondano. E tuttavia, a quel che sembra, non siamo del tutto capaci di abituarci a ciò. E quando scopriamo che qualcosa non era come l’abbiamo vissuto – un amore o un’amicizia, una situazione politica o una aspettativa comune e addirittura nazionale – ci si presenta nella vita reale quel dilemma che può tormentarci così tanto e che in grande misura è il terreno della finzione: non sappiano più com’è stato per davvero ciò che ci sembrava certo, non sappiamo più come abbiamo vissuto ciò che abbiamo vissuto, se è stato quello che abbiamo creduto fino a quando siamo stati ingannati o se dobbiamo gettare tutto quanto nel sacco senza fondo dell’immaginario e tentare di ricostruire i nostri passi alla luce della rivelazione presente e del disinganno.
Domani bella battaglia pensa a me
Javier Marìas