Un brutto scherzo

Leggo su alcune carte d'archivio di un fatto d'armi accaduto sul Carso dove durante un attacco italiano gli austro ungarici esposero dei dischi bianchi verso l'artiglieria italiana, che di conseguenza allungò il tiro bombardando i fanti della Siracusa.
E' la prima volta che mi capita di leggere di una cosa del genere, chissà quanti altri trucci sono stati esgocitati da entrambe le parti per ottenere gli stessi effetti...

Cioè avevano portato i dischi TRA le prime file della Siracusa? Infiltrandosi?

Lemberg

Si ... infatti ... scritta così non si capisce molto bene ...

Anche io non capisco...
Anche perchè se gli AU issavano i dischi bianchi dalla loro trincea voleva dire agli artiglieri ITA che fino a quel punto erano avanzati i loro e quindi avrebbero allungato il tiro che comunque sarebbe andato contro le stesse retrovie AU....

Probabilmente agli AU delle linee che si stavano beccando il bombardamento italiano interessava solo far allungare il tiro; poi quello che succedeva alle loro spalle è un altro discorso da verificare. Magari era una zona dove la trincea faceva una profonda ansa e quindi dietro non c'era nulla.
Roberto Graffiti

Roberto B, 15/12/2011 11.05:

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Probabilmente agli AU delle linee che si stavano beccando il bombardamento italiano interessava solo far allungare il tiro; poi quello che succedeva alle loro spalle è un altro discorso da verificare. Magari era una zona dove la trincea faceva una profonda ansa e quindi dietro non c'era nulla.
Roberto Graffiti

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Infatti, ci potevano essere baraccamenti come pure nulla....
Di certo se facevano allungare il tiro oltre le loro linee non mi spiego come potessero bombardare i fanti della Siracusa...

A meno che fossero ... circondati!!!

Kranebet, 15.12.2011 12:36:

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A meno che fossero ... circondati!!!

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Fort Alamo?

Possiamo leggere il passo?

Lemberg

Sicuramente non appena lo ritrovo, peccato non averlo messo da parte subito ieri sera quando l'ho letto...

Leggendo troppo ho fatto un pò di confusione, i fanti della Siracusa non c'entrano con i dischi, ecco perchè non trovavo più nulla.

Si tratta di un rapporto su un'azione:

La responsabilità dell'insuccesso toccato al ....... è da imputarsi al Maggiore......comnadante del battaglione stesso- il quale non si attenne agli ordini circa l'obbiettivo da raggiungere nella giornata; ma spinto dal suo coraggio personale e forse anche tratto in inganno dall'uso sleale dei dischi bianchi fatti dal nemico, che gli fece ritenere che i nostri fossero giunti a q.... tanto avanzò con le sue truppe, senza preoccuparsi del collegamento ecc. ecc...

Siamo sulle quote 89 e 92 sopra Polazzo (fogliano redipuglia) ai primi di luglio 1915.

Dal diario del 64° Cagliari:

"Durante la giornata il nemico tentò parecchie volte di avvicinarsi alle trincee tentando
qualche tranello e fingendo di arrendersi. In uno di questi contrattacchi cadde fulminato
dal piombo austriaco il Tenente Colonnello Cav. Mensingher” .

Gli episodi di finta resa, trovano conferma anche nelle memorie del Ten. Mibelli,
comandante della sezione mitragliatrici del XV battaglione della Regia Finanza (sez. mit.
aggregata al V battaglion edel 16° fanteria Savona):

“All’alba il nemico riprese il fuoco, ma, alle prime raffiche della nostra mitragliatrice, fu
costretto a cessarlo. Dopo un rapido, intenso fuoco delle nostre artiglierie, dalle trincee
nemiche sbucò un gruppo di una decina di austriaci agitanti uno straccio bianco. Ma
mentre i soldati facevano impeto sui reticolati intenti a sorpassarli, ignari ancora delle
infami astuzie austriache, dalle trincee partì una scarica tremenda di fucileria".

Solo per la cronaca e alimentare la discussione...

Il diario di Varricchio (citato nel mio GdT)conferma in quel periodo e in quel tratto di fronte gli episodi di finte rese da parte degli austriaci, che facevano gettare a terra le prime file che mostravano d'arrendersi e proseguivano l'attacco.
Per i "dischi bianchi" che fanno cadere in errore l'ufficiale artigliere (ma perché "sleali"? In guerra come in amor...) potevano forse essere scambiati per dischi i sacchi di terra bianchi, fatti con tela e biancherie, che utilizzavano gli au...

Falisca!
A che periodo si riferisce l'episodio?

Lemberg

Siracusa sul carso presumo Agosto 1917!!

Salutoni

Mauro

La guerra di mine era basata su piccoli trucchi e/o inganni ... tipo esplosioni in posti errati per far credere che la tal galleria proseguisse in una direzione invece che in un'altra e così via.

Un altro episodio riguarda il forte Mitterberg, nel quale gli AU bruciavano legna bagnata per produrre un denso fumo nero (segno di una massiccia presenza di truppe che non c'era) e di notte lasciavano le luci accese nel forte abbandonato per far credere che fosse presidiato (fonte Kubler-Reider).

Ciao

E come la mettiamo con le gallerie di mina ... poi mai fatte saltare?
Ingenerava il terrore degli avversari asseragliati in forti e capisaldi, ma poi in molti casi non accadde nulla ...

Ma non credo che le scavssero solo per mettere paura all'avversario... troppo impegno per fare le boccacce! Abbandonate per altri motivi, avanzate improvvise, ritirate, presunta inutilità in caso di contromine che andavano incontro a mine mai scavatre, Caporetto che ha lasciato tante "incompiute" al fronte dell'Isonzo...

Lemberg

lemberg, 16/12/2011 12.44:

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Ma non credo che le scavssero solo per mettere paura all'avversario... troppo impegno per fare le boccacce! Abbandonate per altri motivi, avanzate improvvise, ritirate, presunta inutilità in caso di contromine che andavano incontro a mine mai scavatre, Caporetto che ha lasciato tante "incompiute" al fronte dell'Isonzo...

Lemberg

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Di molte di quelle gallerie di mina, Roberto, non sapremo mai la verità ...

vera verità... forse però erano gallerie d'ascolto?

Lemberg

di molte può essere. anzi, molto probabile.
ma il "terrorismo psicologico" - allora come ora - aveva la sua buona ragione d'esistere. il suo bel perchè!

Le gallerie di mina ancora intatte potevano essere gallerie d'ascolto, deviazioni per sviare il nemico (piccole deviazioni!!), oppure come dice Lemberg sono state abbandonate per modifiche nel fronte. Poteva capitare che un'esplosione di una mina avversaria faceva abbandonare l'idea o chiudeva la galleria in costruzione (vero Otto? )

Interessante l'inganno ideato per sviare le attenzioni dal cannone Lange Georg, posizionato sulla penisola di Caldonazzo. Ad alcune centinaia di metri di distanza venne costruita una copia in legno con dei fumogeni che venivano accesi dopo il colpo del vero cannone. Così gli osservatori venivano ingannati dalla falsa "fumata"

Per la serie "inganni", ricordo una foto ufficiale dell'es. it. sul fronte del Carso in cui c'erano un paio di cannoni di legno con soldati di paglia per attirare le bombe nemiche... In campo c'era anche Cadorna, ma dovrei controllare...

(lucio54), 17/12/2011 16.01:

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Per la serie "inganni", ricordo una foto ufficiale dell'es. it. sul fronte del Carso in cui c'erano un paio di cannoni di legno con soldati di paglia per attirare le bombe nemiche... In campo c'era anche Cadorna, ma dovrei controllare...

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Esatto! Se trovo la foto - molto particolare - vedo di postarla.