Un anno, 100 nomi

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Giggirriva
00sabato 25 luglio 2020 16:53
Per ricordare il 2018
Prima Parte

ALPI LUCIANA
(madre di Ilaria)
Ventiquattro anni aspettando una giustizia che non è arrivata e forse mai arriverà. Se n'è andata con questa spina.

ANGELILLO ANTONIO VALENTIN
(ex calciatore)
Per me era un Di Stefano dei poveri. Non era una grande Inter la sua. Col pallone sapeva fare di tutto, compreso battere con 33 gol il record di Borel nei campionati a 18 squadre. Ero a San Siro, quel giorno. Commosso ma ad occhi asciutti. Era il mio idolo. Quando Herrera convinse Moratti a cederlo, cavalcando astutamente una legittima storia d'amore di Antonio per una cantante di night, la presi come un'offesa personale e diventai tifoso del Milan dalla sera alla mattina. Senza il minimo trauma. Novembre '64, ingresso in Gazzetta, stop al tifo. Ma credetemi se vi dico che Angelillo all'Inter è stato un grande incompreso. E se non credete a me , sentite cosa disse Guillermo Stabile, detto el Filtrador, quando gli chiesero come mai l'Argentina non avesse vinto il mondiale del '58. "Perché il miglior centravanti del mondo giocava a Milano". E per regolamento chi giocava all'estero non poteva essere convocato in Nazionale. Voto 9 (molto personale, lo so).

ANZANELLO SARA
(pallavolista)
Aveva superato le conseguenze del trapianto di fegato, era tornata a giocare, ma un tumore al sistema linfatico l'ha portata via. Era stata una delle colonne nel vittorioso mondiale azzurro del 2002. Era una ragazza solare, innamorata della vita. Vivere, senza grandi pretese ma vivere, aveva scritto in uno degli ultimi giorni.

ARMINIO FRANCO
(paesologo)
Poesie, stavolta. D'amore e di terra, recita il sottotitolo di "Cedi la strada agli alberi"(ed. Chiarelettere). Un assaggio: "Diteci a che punto è il grano,/come stanno le vacche,/che fine faranno le api./Le nostre poltrone/sono le montagne,/i paesi sperduti e affranti,/le rose che tra poco fioriranno". È terra di Lucania, rivive Scotellaro.

ARU FABIO
(ciclista)
Non pervenuto: 5.

AUDISIO EMANUELA
(giornalista)
Potevo inserirla già negli anni scorsi. L'occasione me la fornisce il conferimento a Nostra Signora dello Sport (copyright del sito pazzoperrepubblica) del premio Manuel Vázquez Montalbán, già assegnato a Eduardo Galeano e Nick Hornby. Roba seria, non il solito premiuzzo che non si nega a nessuno. Un minuscolo pezzo di quel premio ognuno di noi, redazione sportiva, l'ha sentito suo. Per due motivi. Il primo è che in un ambiente incline alle gelosie tutti vogliono bene a Emanuela. Il secondo è che se lo merita. Può scrivere di una dozzina di sport, anche se quelli del cuore restano atletica e pugilato. Ha un suo stile, che da qualche anno ha trasferito ai documentari, ed è uno stile che s'inserisce bene nello stile-Repubblica (sempre di sport parlo). Che è nato nel 1976 e non vuol saperne di morire. Manù 9 (voto personale ma non tanto).

AZNAVOUR CHARLES
(chansonnier)
Chahnour Varinag Aznavourian all'anagrafe armena. Mai dimenticata, era sempre in prima fila quando si trattava di evocare il genocidio perpetrato dai turchi sul suo popolo. Cantava in sei lingue, sette col napoletano. Ha venduto trecento milioni di dischi. Ispirato dall'amore quotidiano ha conquistato molte generazioni con la sua voce roca, la sua faccia da pugile malinconico. Ha girato una sessantina di film, tra i registi Clair, Cayatte, Truffaut, Petri, Chabrol, Lelouch. Al suo funerale Macron, Hollande e Sarkozy. Diceva: "Non sono mai stato giovane e quindi non posso essere vecchio". Un grande. Chapeau: 9.

BARELLA NICOLÒ
(calciatore)
Un anno fa gli ho pronosticato la Nazionale, con un voto piuttosto alto (8). Stavolta è 8,5, con l'augurio di diventare titolare fisso e la raccomandazione di non esagerare nelle entrate.

BATTOCLETTI NADIA
(atleta)
Trentina della Val di Non, 18 anni, figlia d'arte (correvano anche i genitori, Giuliano e Jawhara) ha vinto in Olanda l'europeo di corsa campestre under 20. Mai un'atleta italiana ci era riuscita. E mi sa che siamo solo all'inizio: 8,5.

BENTANCUR RODRIGO
(calciatore)
Ottimo acquisto. Un Marchisio giovane con la garra charrua in più. 8

BERTOLDI SILVIO
(giornalista)
Se n'è andato il miglior direttore che ho avuto negli ultimi 45 anni. A Epoca mi ha insegnato molto. Un grazie pubblico, doveroso e sincero.

BIDON
(collettivo di scrittura)
In francese, bidòn è la borraccia. In questo caso, è un gruppetto di giovani filociclisti dotati di buona scrittura. Che da sola non basterebbe. Infatti non è sola. "Chissà che l'utopia non vinca" (ed. Ediciclo) ha un sottotitolo lungo ed esplicativo: " Storie e visioni della stagione ciclistica 2018 (e non solo)". Largo spazio alle tappe del Tour, quasi tutte seguite dal divano di casa. Pierre Chany avrebbe detto di loro: "Voila des suiveurs qui méritent d'etre suivis".

BOWLING
(nazionale italiana maschile)
Non so quanti se ne siano accorti, ma è la notizia sportiva più sorprendente. David che batte Golia o uomo che morde cane, fate voi. La nazionale Usa, che include i primi tre giocatori del mondo, tutti professionisti che guadagnano milioni di dollari, nella finale mondiale di Hong Kong è stata battuta 2-0 (189-169 e 210-166) dai dilettanti italiani, che hanno viaggiato a spese loro, nel rimborso solo vitto e alloggio. I cavalieri che fecero l'impresa: Pierpaolo De Filippi, Antonino Fiorentino, Marco Parapini, Nicola Pongolini, Marco Reviglio, Erik Davolio, ct Massimo Brandolini. Non è stato un colpo di fortuna perché in semifinale gli azzurri avevano eliminato il fortissimo Canada per 2-1 (176-162, 210-244, 190-179). Voto 9,5.

BURDISSO FEDERICO
(nuotatore)
Pavese, 17 anni, da ripescato a medaglia di bronzo nei 200 farfalla europei. Quasi incredibile, ma vero. Il futuro è suo, voto 8.

CAGNOTTO TANIA
(tuffatrice)
Addio, o forse arrivederci. È arrivederci a Tokyo. Contente loro (lei e Dallapé) contenti tutti. Solo gli atleti, penso, possono decidere quando è giusto smettere e quando è giusto tornare. Voto di cauto incoraggiamento: 7,5.

CECCHINATO MARCO
(tennista)
Al Roland Garros arriva alle semifinali dopo aver eliminato Carreño Busta, Goffin, Djokovic. Lo batte un grande Thiem (numero 8 mondiale). Primi due set molto incerti. Cecchinato passa da n. 72 a n. 27 e saluta con un assegno da 560mila euro che male non gli farà. Voto 8.

CERAN MIA
(giornalista e conduttrice tv)
Premessa: una così brava non può continuare a fare da spalla. Però la sua mimica facciale e la sua disinvolta ironia sono per la parte migliore di "Quelli che il calcio". Voto 8,5.

CHIELLINI GIORGIO
(calciatore)
Due-tre anni fa non avrei immaginato di scrivere queste cose, ma è tempo di scriverle. Chiellini è un ottimo calciatore (8) e un grande capitano (9), per come sa parlare e metterci la faccia anche nei momenti difficili. Media 8,5.

CHIRICHELLA CRISTINA
(pallavolista)
Il voto a lei (9,5) vale per tutta la squadra azzurra seconda ai mondiali (ma senza Paola Egonu fino a lì non arrivavamo) dispensatrice di grandi emozioni, citata dal presidente Mattarella. "Vorrei che l'Italia somigliasse a voi". Anch'io, però somiglia di più a quella maschile, forte coi deboli e debole coi forti.
Giggirriva
00sabato 25 luglio 2020 16:54
Seconda Parte
COLOMBO CLAUDIO
(giornalista)
Ha scritto "Niente è stato vano" (ed. Meravigli). La vita di Geza Kertesz, definito lo Schindler del calcio. Per molti anni allenatore in Italia, torna in patria nel '43 e aderisce alla Resistenza. Fucilato dai tedeschi una settimana prima della liberazione di Budapest.

CONTI BEPPE
(giornalista)
"Mangiare, bere e...pedalare" (ed. Graphot) segnala i ristoranti del grande ciclismo, da dove son passati Coppi, Bugno, Thurau, Merckx, Adorni, Gimondi, Zandegù, Moser e Saronni. 7 (mezzo voto in meno per i tre puntini nel titolo).

COREA
(nazionale femminile di hockey su ghiaccio)
Una squadra che ha unito nord e sud, simbolo di una svolta sportiva e politica impensabile qualche settimana prima. 8

CRIPPA YEMAN
(atleta)
Bronzo nei 10mila agli europei di Berlino. 8

CRISTIANO RONALDO
(calciatore)
M'aspettavo qualcosa di meno, è arrivato molto di più: 9.

CROZZA MAURIZIO
(attore)
S'è chiusa la sua stagione migliore, per i miei gusti: 9. Di Maio, Tria e il bimbone Leone sono tre capolavori. Non convince l'imitazione di Salvini, forse Salvini è inimitabile.

CUCCHI ILARIA
(cittadina)
Bussa, ribussa, ricorri, appellati, alla fine la verità viene fuori. Ma senza la sua tenacia questa verità l'avremmo solo intuita.

CUCCHI RICCARDO
(giornalista)
Il suo "Radiogol" (ed. il Saggiatore) racconta 35 anni di "Calcio minuto per minuto". Gli anni d'oro, si può dire senza passare per passatisti?

CUTTUNI E LAMÈ
(cd)
Eleonora Bordonaro è una cantastorie moderna. Bella voce, canta in siciliano e anche nel più ostico dialetto di San Fratello. Voto 8, meno male che c'è un libretto con le traduzioni.

DE LAURENTIIS AURELIO
(presidente Napoli)
E pensarci un po', valutare le possibili ripercussioni prima di dire certe cose? 4,5.

DE ZERBI ROBERTO
(allenatore)
Che sta succedendo al suo Sassuolo? Ha perso bollicine. 5,5.

ENDRIGO SERGIO
(chansonnier)
Da tre mesi il primo piano della stazione ferroviaria di Luzzara (Reggio Emilia) accoglie la scuola di musica dedicata a lui. Fatto. Ben fatto.

FIASTRI IAIA
(sceneggiatrice)
Spiritosa, divertente, mai una volgarità, era la prediletta a Garinei & Giovannini ("Aggiungi un posto a tavola", "Alleluja brava gente"). Tra i film, da ricordare "Pane e cioccolata" diretto da Franco Brusati.

FIAT TORINO
(squadra di basket)
Sognavano i tifosi con l'arrivo di coach Larry Brown, santone della Nba. Se n'è già andato: vittorie 4 in 13 gare di campionato, 0 su 10 in Europa. Molti dicono che il difetto è nel manico: dirigenza. Voto 4.

FIORENTINA
(squadra di calcio)
Da Firenze è partita la commossa ola per il capitano, Davide Astori, che ha attraversato tutta l'Italia, come fosse il capitano di tutti. Un momento di grande unità per un uomo che non era un top player, ma un serio e sensibile professionista. L'ultima faccia pulita del nostro calcio s'è vista in quei giorni di dolore condiviso.

FONTANA ARIANNA
(pattinatrice)
La regina dello short track. 9.

FORMAN MILOS
(regista)
Qualcuno volò sul nido del cuculo, Hair, Ragtime, Amadeus, Larry Flint: 8,5.

FRANCESCO
(papa)
Brutto dirlo, ma sembra oscurato dallo tsunami del cattivismo. Reagire, hasta la victoria siempre. 9.

FRANCO MURIELLE
(attivista)
Nata in una favela, nera, lesbica, di sinistra, militante nella difesa dei diritti umani. Basta e avanza, in Brasile, per essere uccisi. Il 15 marzo, con quattro colpi di pistola alla testa.

FRIZZI FABRIZIO
(presentatore)
Era quello che sembrava: un bravo ragazzo invecchiato nel rispetto del suo ruolo e del pubblico.

GALLO FRANCESCO
(storico di cinema e sport)
È da poco uscito il suo libro, "Copa America" (ed. Ultra) dedicato a una manifestazione più antica del mondiale: la Copa è nata nel 1916.

GASPERINI GIAN PIERO
(allenatore)
L'Atalanta può vincere, pareggiare o perdere, ma è la squadra più dotata di un'anima collettiva. 8,5

GAVILLUCCI CLAUDIO
(arbitro)
L'ultimo a sospendere una partita (Samp-Napoli) per cori razzisti. Era il 13 maggio. Dopo 50 gare dirette in A, "dismesso per motivate ragioni tecniche", formula usata solo una volta nella storia dell'Aia, nel 2009. La Corte federale valuterà il suo appello a metà gennaio. Intanto ha diretto Vis Sezze-Samagor, partita Giovanissimi provincia di Latina. Più che una dismissione ha l'aria di una punizione. Nel dubbio tifo per lui.

GENTILE ENZO
(giornalista)
Ha scritto "Amico Faber" (ed. Hoepli): De André raccontato da amici e colleghi. Cronista scrupoloso, Enzo. Nelle 258 pagine c'è un sacco di cose. Voto 8.

GIACCHERINI EMANUELE
(calciatore)
Se il soldatino continua a tirare punizioni alla Maradona, per il Chievo c'è ancora un filo di speranza. 7,5.

GIORGI CAMILA
(tennista)
Numero 26 nel mondo, ha i mezzi per raggiungere un piazzamento migliore. Spesso è tradita dalla voglia di fare punti solo con belle giocate. 7,5.

GOGGIA SOFIA
(sciatrice)
Estroversa e schietta, prima italiana a vincere una medaglia d'oro in discesa alle Olimpiadi. 9.

GUARESCHI GIOVANNI
(scrittore e disegnatore)
L'8 settembre 1943 il tenente di complemento Guareschi fu catturato ad Alessandria dai tedeschi. Rifiutò di combattere con loro e fu inviato nei campi di prigionia in Polonia e Germania. Nel cinquantesimo della morte i figli Alberto e Carlotta hanno curato "Giovannino nel lager" (ed. Rizzoli). Contiene la trilogia "Favola di Natale", "Ritorno alla base", " Diario clandestino" e vale la pena di rileggere queste storie di prigionia. Guareschi le leggeva nelle camerate degli internati per tenerli su di morale.

ILICIC JOSIP
(calciatore)
Un cavallo pazzo, ma tre gol in 15' circa, partendo dalla panchina, sono un bel modo per salutare il 2018.

INGEBRITSEN
(famiglia di atleti)
Li allena il padre, Gjert. I tre norvegesi sono Henrik (27 anni), Filip (25) e Jakob (18), il più dotato. Dai 1.500 ai 5.000 è roba loro. 8.

INGLESE ROBERTO
(calciatore)
Mi fa piacere che Mancini vada a dargli un'occhiata. È più forte di quanto comunemente si pensi, forte di testa e molto tecnico coi piedi. Voto 8.

JEUNESSE ESCH
(squadra di calcio)
A Esch-sur-Alzette, nel sud del Lussemburgo, un abitante su tre è italiano. Due su tre nel quartiere Hoehl. Ci sono 49 altiforni nel raggio di 25 km. È terra di ferro, di operai, di minatori e di pallone. Squadra di emigrati da mezza Europa. Massimo orgoglio l'1-1 col Liverpool il 19 settembre 1973. Alla fine Bill Shankly portò il suo capitano, Hughes, negli spogliatoi della Jeunesse. Indicò i giocatori locali e disse al suo: "Guardali, guardali bene. Questi domattina vanno a lavorare in fabbrica". Questa e altre storie nel bel libro di Tonio Attino "Il pallone e la miniera", ed. Kurumuny.

KARIUS LORIS
(calciatore)
Da portiere, con le sue papere è costato al Liverpool l'ultima Champions, col Real. Passato al Besiktas ha continuato a fare papere in campionato e in Coppa. Ora dalla Turchia sono pronti a rispedirlo al mittente, che nicchia. Nessun voto, non si spara sulla Croce rossa.

KOULIBALY KALIDOU
(calciatore)
Dalla brutta notte di San Siro esce a testa alta. Alle provocazioni, finché ha potuto, ha risposto impegnandosi il doppio. Era il migliore in campo, fino all'ammonizione. Poi sbrocca, ma succede quando chi dovrebbe tutelarti sembra sordo, quando la panchina del Napoli per tre volte si rivolge all'arbitro, senza risultato. L'Uefa ammonisce: non è stato rispettato il protocollo antirazzismo. Già, mi pareva. Qualcuno lo dica a Nicchi (4). Poi, Koulibaly ha postato: "Sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere senegalese, francese, napoletano: uomo". Chiaro e semplice.

LASAGNA KEVIN
(calciatore)
Un anno fa gli ho predetto la doppia cifra. Fa piacere prenderci, ogni tanto.

LEDECKA ESTER
(sciatrice)
Conquista le Olimpiadi invernali con le due medaglie d'oro nello sci alpino e nello snowboard (mai successo) e con una personalità straripante. 9

LOLLI CLAUDIO
(cantautore)
La coerenza.

LUCANO MIMMO
(ex sindaco)
Riace era un paese fantasma. Grazie alle sue iniziative d'accoglienza era diventato un paese vivo. L'armata a cavillo è scesa in campo, lui non è più sindaco e Riace è di nuovo un paese fantasma. Voto a Mimmo 9,5 e non s'abbatta. La solidarietà, per ora, non è reato.

MAROTTA BEPPE
(dirigente Inter)
Quanto tempo deve passare perché si sappia la verità sulla separazione con la Juve?

MATERA
(città)
Capitale mondiale della cultura nel 2019: spero che tanti italiani, prima ancora degli stranieri, conoscano meglio questa magica città e questa stupenda regione e se ne innamorino, come è capitato a me.

MAZZOLENI PAOLO
(arbitro)
A San Siro mi è piaciuto poco, all'Uefa pure. 4

MBAPPÉ KYLIAN
(calciatore)
Ha un leggero difetto: corre più veloce del pallone. Ha un grande vantaggio: 20 anni appena compiuti. 8,5.

Giggirriva
00sabato 25 luglio 2020 16:54
Seconda Parte
COLOMBO CLAUDIO
(giornalista)
Ha scritto "Niente è stato vano" (ed. Meravigli). La vita di Geza Kertesz, definito lo Schindler del calcio. Per molti anni allenatore in Italia, torna in patria nel '43 e aderisce alla Resistenza. Fucilato dai tedeschi una settimana prima della liberazione di Budapest.

CONTI BEPPE
(giornalista)
"Mangiare, bere e...pedalare" (ed. Graphot) segnala i ristoranti del grande ciclismo, da dove son passati Coppi, Bugno, Thurau, Merckx, Adorni, Gimondi, Zandegù, Moser e Saronni. 7 (mezzo voto in meno per i tre puntini nel titolo).

COREA
(nazionale femminile di hockey su ghiaccio)
Una squadra che ha unito nord e sud, simbolo di una svolta sportiva e politica impensabile qualche settimana prima. 8

CRIPPA YEMAN
(atleta)
Bronzo nei 10mila agli europei di Berlino. 8

CRISTIANO RONALDO
(calciatore)
M'aspettavo qualcosa di meno, è arrivato molto di più: 9.

CROZZA MAURIZIO
(attore)
S'è chiusa la sua stagione migliore, per i miei gusti: 9. Di Maio, Tria e il bimbone Leone sono tre capolavori. Non convince l'imitazione di Salvini, forse Salvini è inimitabile.

CUCCHI ILARIA
(cittadina)
Bussa, ribussa, ricorri, appellati, alla fine la verità viene fuori. Ma senza la sua tenacia questa verità l'avremmo solo intuita.

CUCCHI RICCARDO
(giornalista)
Il suo "Radiogol" (ed. il Saggiatore) racconta 35 anni di "Calcio minuto per minuto". Gli anni d'oro, si può dire senza passare per passatisti?

CUTTUNI E LAMÈ
(cd)
Eleonora Bordonaro è una cantastorie moderna. Bella voce, canta in siciliano e anche nel più ostico dialetto di San Fratello. Voto 8, meno male che c'è un libretto con le traduzioni.

DE LAURENTIIS AURELIO
(presidente Napoli)
E pensarci un po', valutare le possibili ripercussioni prima di dire certe cose? 4,5.

DE ZERBI ROBERTO
(allenatore)
Che sta succedendo al suo Sassuolo? Ha perso bollicine. 5,5.

ENDRIGO SERGIO
(chansonnier)
Da tre mesi il primo piano della stazione ferroviaria di Luzzara (Reggio Emilia) accoglie la scuola di musica dedicata a lui. Fatto. Ben fatto.

FIASTRI IAIA
(sceneggiatrice)
Spiritosa, divertente, mai una volgarità, era la prediletta a Garinei & Giovannini ("Aggiungi un posto a tavola", "Alleluja brava gente"). Tra i film, da ricordare "Pane e cioccolata" diretto da Franco Brusati.

FIAT TORINO
(squadra di basket)
Sognavano i tifosi con l'arrivo di coach Larry Brown, santone della Nba. Se n'è già andato: vittorie 4 in 13 gare di campionato, 0 su 10 in Europa. Molti dicono che il difetto è nel manico: dirigenza. Voto 4.

FIORENTINA
(squadra di calcio)
Da Firenze è partita la commossa ola per il capitano, Davide Astori, che ha attraversato tutta l'Italia, come fosse il capitano di tutti. Un momento di grande unità per un uomo che non era un top player, ma un serio e sensibile professionista. L'ultima faccia pulita del nostro calcio s'è vista in quei giorni di dolore condiviso.

FONTANA ARIANNA
(pattinatrice)
La regina dello short track. 9.

FORMAN MILOS
(regista)
Qualcuno volò sul nido del cuculo, Hair, Ragtime, Amadeus, Larry Flint: 8,5.

FRANCESCO
(papa)
Brutto dirlo, ma sembra oscurato dallo tsunami del cattivismo. Reagire, hasta la victoria siempre. 9.

FRANCO MURIELLE
(attivista)
Nata in una favela, nera, lesbica, di sinistra, militante nella difesa dei diritti umani. Basta e avanza, in Brasile, per essere uccisi. Il 15 marzo, con quattro colpi di pistola alla testa.

FRIZZI FABRIZIO
(presentatore)
Era quello che sembrava: un bravo ragazzo invecchiato nel rispetto del suo ruolo e del pubblico.

GALLO FRANCESCO
(storico di cinema e sport)
È da poco uscito il suo libro, "Copa America" (ed. Ultra) dedicato a una manifestazione più antica del mondiale: la Copa è nata nel 1916.

GASPERINI GIAN PIERO
(allenatore)
L'Atalanta può vincere, pareggiare o perdere, ma è la squadra più dotata di un'anima collettiva. 8,5

GAVILLUCCI CLAUDIO
(arbitro)
L'ultimo a sospendere una partita (Samp-Napoli) per cori razzisti. Era il 13 maggio. Dopo 50 gare dirette in A, "dismesso per motivate ragioni tecniche", formula usata solo una volta nella storia dell'Aia, nel 2009. La Corte federale valuterà il suo appello a metà gennaio. Intanto ha diretto Vis Sezze-Samagor, partita Giovanissimi provincia di Latina. Più che una dismissione ha l'aria di una punizione. Nel dubbio tifo per lui.

GENTILE ENZO
(giornalista)
Ha scritto "Amico Faber" (ed. Hoepli): De André raccontato da amici e colleghi. Cronista scrupoloso, Enzo. Nelle 258 pagine c'è un sacco di cose. Voto 8.

GIACCHERINI EMANUELE
(calciatore)
Se il soldatino continua a tirare punizioni alla Maradona, per il Chievo c'è ancora un filo di speranza. 7,5.

GIORGI CAMILA
(tennista)
Numero 26 nel mondo, ha i mezzi per raggiungere un piazzamento migliore. Spesso è tradita dalla voglia di fare punti solo con belle giocate. 7,5.

GOGGIA SOFIA
(sciatrice)
Estroversa e schietta, prima italiana a vincere una medaglia d'oro in discesa alle Olimpiadi. 9.

GUARESCHI GIOVANNI
(scrittore e disegnatore)
L'8 settembre 1943 il tenente di complemento Guareschi fu catturato ad Alessandria dai tedeschi. Rifiutò di combattere con loro e fu inviato nei campi di prigionia in Polonia e Germania. Nel cinquantesimo della morte i figli Alberto e Carlotta hanno curato "Giovannino nel lager" (ed. Rizzoli). Contiene la trilogia "Favola di Natale", "Ritorno alla base", " Diario clandestino" e vale la pena di rileggere queste storie di prigionia. Guareschi le leggeva nelle camerate degli internati per tenerli su di morale.

ILICIC JOSIP
(calciatore)
Un cavallo pazzo, ma tre gol in 15' circa, partendo dalla panchina, sono un bel modo per salutare il 2018.

INGEBRITSEN
(famiglia di atleti)
Li allena il padre, Gjert. I tre norvegesi sono Henrik (27 anni), Filip (25) e Jakob (18), il più dotato. Dai 1.500 ai 5.000 è roba loro. 8.

INGLESE ROBERTO
(calciatore)
Mi fa piacere che Mancini vada a dargli un'occhiata. È più forte di quanto comunemente si pensi, forte di testa e molto tecnico coi piedi. Voto 8.

JEUNESSE ESCH
(squadra di calcio)
A Esch-sur-Alzette, nel sud del Lussemburgo, un abitante su tre è italiano. Due su tre nel quartiere Hoehl. Ci sono 49 altiforni nel raggio di 25 km. È terra di ferro, di operai, di minatori e di pallone. Squadra di emigrati da mezza Europa. Massimo orgoglio l'1-1 col Liverpool il 19 settembre 1973. Alla fine Bill Shankly portò il suo capitano, Hughes, negli spogliatoi della Jeunesse. Indicò i giocatori locali e disse al suo: "Guardali, guardali bene. Questi domattina vanno a lavorare in fabbrica". Questa e altre storie nel bel libro di Tonio Attino "Il pallone e la miniera", ed. Kurumuny.

KARIUS LORIS
(calciatore)
Da portiere, con le sue papere è costato al Liverpool l'ultima Champions, col Real. Passato al Besiktas ha continuato a fare papere in campionato e in Coppa. Ora dalla Turchia sono pronti a rispedirlo al mittente, che nicchia. Nessun voto, non si spara sulla Croce rossa.

KOULIBALY KALIDOU
(calciatore)
Dalla brutta notte di San Siro esce a testa alta. Alle provocazioni, finché ha potuto, ha risposto impegnandosi il doppio. Era il migliore in campo, fino all'ammonizione. Poi sbrocca, ma succede quando chi dovrebbe tutelarti sembra sordo, quando la panchina del Napoli per tre volte si rivolge all'arbitro, senza risultato. L'Uefa ammonisce: non è stato rispettato il protocollo antirazzismo. Già, mi pareva. Qualcuno lo dica a Nicchi (4). Poi, Koulibaly ha postato: "Sono orgoglioso del colore della mia pelle. Di essere senegalese, francese, napoletano: uomo". Chiaro e semplice.

LASAGNA KEVIN
(calciatore)
Un anno fa gli ho predetto la doppia cifra. Fa piacere prenderci, ogni tanto.

LEDECKA ESTER
(sciatrice)
Conquista le Olimpiadi invernali con le due medaglie d'oro nello sci alpino e nello snowboard (mai successo) e con una personalità straripante. 9

LOLLI CLAUDIO
(cantautore)
La coerenza.

LUCANO MIMMO
(ex sindaco)
Riace era un paese fantasma. Grazie alle sue iniziative d'accoglienza era diventato un paese vivo. L'armata a cavillo è scesa in campo, lui non è più sindaco e Riace è di nuovo un paese fantasma. Voto a Mimmo 9,5 e non s'abbatta. La solidarietà, per ora, non è reato.

MAROTTA BEPPE
(dirigente Inter)
Quanto tempo deve passare perché si sappia la verità sulla separazione con la Juve?

MATERA
(città)
Capitale mondiale della cultura nel 2019: spero che tanti italiani, prima ancora degli stranieri, conoscano meglio questa magica città e questa stupenda regione e se ne innamorino, come è capitato a me.

MAZZOLENI PAOLO
(arbitro)
A San Siro mi è piaciuto poco, all'Uefa pure. 4

MBAPPÉ KYLIAN
(calciatore)
Ha un leggero difetto: corre più veloce del pallone. Ha un grande vantaggio: 20 anni appena compiuti. 8,5.

Giggirriva
00sabato 25 luglio 2020 16:59
Terza Parte
MILINKOVIC-SAVIC SERGEJ
(calciatore)
Sembra uscire da un lunghissimo letargo: 6.

MIRESSI ALESSANDRO
(nuotatore)
Altra graditissima faccia nuova, oro europeo nei 100 sl. Voto 9.

MODRIC LUKA
(calciatore)
Il Pallone d'oro assegnatogli sa di risarcimento per gli uomini-squadra dopo tanti anni di inchini agli uomini-gol (CR7, Messi). Parlo di Xavi, di Iniesta.

MOIOLI MICHELA
(snowboard)
Oro olimpico, altro 9.

MOLINARI FRANCESCO
(golfista)
Vince negli Usa, conquista il British Open (Wimbledon del golf), trascina la squadra europea al successo nella Ryder Cup con 5 vittorie su 5. Tipico italiano da esportazione, che vive a Londra e parla di Europa unita. 9

MUZZI FRANCESCA
(giornalista)
"Giochiamo anche noi" (ed. Ultrasport) è un viaggio nell'Italia del calcio gay. Di cui pochissimo si sa.

NAGY IMRE
(uomo politico)
Premessa: i sovranisti sono abili con le parole. Fanno un condono e lo chiamano pace fiscale. Dichiarano guerra alla povertà ma varano misure che colpiscono più i poveri dei ricchi. Nel caso di Orban (1) falsificano la storia. Nagy, giudicato un eroe della resistenza antisovietica (Budapest che esce dal Patto di Varsavia) fu impiccato dai comunisti come "controrivoluzionario", ma per l'Ungheria attuale resta "un comunista, dei peggiori". Il monumento che lo ricorda è stato dunque spostato da piazza del Parlamento, lo metteranno davanti all'ex sede del Partito comunista. Povero Nagy.

NAZIONALE
(calcio femminile)
Qualificata per i Mondiali, traguardo fallito dai maschi (3). È la prima volta dal 1999. Dall'eccellente capitana, Sara Gama, alle sue compagne, alla ct Milena Bertolini, voto 9. È una squadra che può darci altre soddisfazioni.

NIBALI VINCENZO
(ciclista)
Stagione sfortunata, ma basterebbe quell'improvvisazione alla Sanremo per farci capire che è ancora e sempre lui il meglio fico del nostro bigoncio. Gli anni passano ma la natura da combattente resta: 7,5.

O'BRADY COLIN
(recordman)
Il primo uomo ad attraversare l'Antartide, circa 1.500 km, da solo. Partito il 3 novembre, arrivato il 26 dicembre. A 33 anni ha trainato una slitta pesante 170 chili, provviste in buona parte, peso diminuito col passare dei giorni. Nel 2008, in un ospedale thailandese col 25% del corpo gravemente ustionato, i medici gli avevano detto che non avrebbe più camminato come prima. Invece no. Guarito, è passato al triathlon e poi alle imprese giudicate impossibili. Per riuscirci, ha detto, è indispensabile essere innamorati.

OLMI ERMANNO
(regista)
Era un soffio di poesia, un civis di schiena dritta, un maestro nel raccontare i grandi sentimenti senza esagerare, un maestro nel far recitare attori non professionisti, un italiano che rendeva orgogliosi di parlare la stessa lingua, di avere la stessa bandiera, di sedere alla stessa tavola. Non si danno voti ai morti, per principio. Ma per lui faccio un'eccezione: 10, e col voto un anemone, il fiore che più mi ricorda Olmi. Torneranno a fiorire i prati.

OZ AMOS
(scrittore)
Altro faro che s'è spento.

PARRINI MAURO
(saggista)
In "Dizionario (raccontato) della lingua del ciclismo" (ed. Absolutely Free) ha raccolto circa 250 voci con citazioni tratte da scittori e giornalisti del '900. A tomba aperta, succhiaruote, allungare, anticavallo, mangia e bevi, passista, elastico, padellone, en danseuse: dotta e allegra visita al lunapark lessicale delle due ruote.

PECCI ERALDO
(ex calciatore)
Dopo quello sul Toro, fa bene a insistere con i libri. "Ci piaceva giocare a pallone" (ed. Rizzoli) è un gioiellino, un singolare impasto di saggezza calcistica e ironia tutta romagnola, di umanità e passione. Sa raccontare i grandi personaggi incontrati in carriera, ma anche quelli piccoli, delle serie minori, gli spogliatoi nelle chiese o nelle fornaci in disuso. Consigliato a tutti quelli che nel calcio attuale si sentono spaesati o un poco fuoriposto. Il voto è il numero che aveva sulla maglia: 8.

PELLISSIER SERGIO
(calciatore)
A 40 anni ha ancora l'entusiasmo di un esordiente. Ammirevole: 8.

PIATEK KRSZYSZTOF
(calciatore)
Bravo lui e chi l'ha portato a Genova per 5 milioni di euro. 8.

QUADARELLA SIMONA
(nuotatrice)
A fine 2017 le avevo spedito un 8 per il bronzo nei 1.500 ai mondiali di Budapest. Un tris d'oro agli europei ( 400, 800 e 1.500) vale il 9.

QUAGLIARELLA FABIO
(calciatore)
Avrà i suoi anni, ma che bell'attaccante: intelligenza, gioco in acrobazia, freddezza nei rigori, altruismo, colpi di tacco. Non gli manca nulla. Una brutta storia di stalking gli ha tolto qualcosa, gli ha impedito di tornare a Napoli per esempio. Un signor professionista, lo apprezzo molto: 8,5.

QUILICI FOLCO
(saggista e documentarista)
Viaggiatore instancabile, rigoroso e poetico, "fratello mare" come argomento preferito, Sciascia e Soldati, Braudel e Lévi- Strauss tra i collaboratori. Seminatore di cultura senza impancarsi, era giustamente famoso in tutto il mondo.

REGENI GIULIO
(vittima)
Verità per Giulio, non stanchiamoci di chiederla.

ROTH PHILIP
(scrittore)
Come quei bravissimi calciatori che non vincono il Pallone d'oro, lo scrittore più bravo non ha mai vinto il Nobel. Non credo ne abbia molto sofferto, e nemmeno i suoi tantissimi lettori. Il Nobel? Poca roba, rispetto al piacere di leggerlo. Lo saluto con una sua frase: "Tutto quello che ho per difendermi è l'alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile".

RUSSO PIPPO
(sociologo)
"Soldi e pallone" (ed. Meltemi) illumina su un legame sempre più stretto, tra plusvalenze, offshore e terze parti.

SACCHETTI MEO
(allenatore e ct di basket)
La Vanoli Cremona, squadra operaia come piace a lui, sta facendo un ottimo campionato. E con lui in panchina la Nazionale sembra migliorata. 8.

SALVINI MATTEO
(ministro dell'Interno)
La riunione con gli ultrà sarà una specie di ritrovo di famiglia. E saranno, ha precisato, gli ultrà buoni. In quanto tali, che bisogno c'è di convocarli? I problemi li creano quelli cattivi. Confuso. 5.

SCHIANCHI ANDREA
(giornalista)
Il suo "Non spegnete quel fuoco" (ed.Absolutely Free) racconta il campionato di guerra del '43, i calciatori-pompieri spezzini che battono 2-1 nella finale il Grande Torino. Scudetto mai riconosciuto e mai assegnato.

SKY
(squadra di ciclismo)
Chiuderà a fine stagione. Ha fatto bene al ciclismo oppure no? Ai posteri la sentenza.

SZEWINSKA IRENA
(atleta)
Nata Kirszenstein, 7 medaglie olimpiche in 5 diverse specialità (tre d'oro, due d'argento, due di bronzo), 10 record del mondo tra il '65 e il '76. Ne ha detenuti contemporaneamente tre (100, 200 e 400 piani). Prima a scendere sotto i 50" nei 400. A parte i risultati, una vera signora dello sport: umile, simpatica, sempre disponibile con tutti. Per tre giorni a mezz'asta le bandiere del Cio.

TONNO CALLIPO
(squadra di pallavolo)
A volte anche nel calcio il miglior realizzatore gioca in provincia, esempio Protti a Livorno. Nel volley gioca a Vibo Valentia, è il marocchino Mohamed Al Hachdadi, 335 punti in 15 partite. Non male: 7,5.

TORINO
(squadra di calcio)
Tre morti in un anno, tre allenatori fondamentali nella storia del Toro. Emiliano Mondonico, cuore-Toro ad honorem, la sedia alzata contro l'ingiustizia come la locomotiva di Guccini. Gustavo Giagnoni, che seppe ridare l'orgoglio d'appartenenza granata e fece crescere Paolino Pulici . E Gigi Radice, il Tedesco, l'uomo che riportò lo scudetto.

TORTU FILIPPO
(atleta)
Bravo, non si discute (9), ma tra il bruciarlo e il gareggiare pochissimo ci sarà pure una via di mezzo.


TRUMP DONALD
(presidente Usa)
Lo 0,5 si può spiegare in molti modi (già basterebbe il muro col Messico). Questa spiegazione è meno triste: nel 1968 il ventiduenne Donald evitò il servizio militare in Vietnam grazie alla compiacente diagnosi del dottor Larry Braunstein, amico di suo padre. Il podologo di Queens certificò speroni ossei (del tutto inesistenti) nei talloni del biondaccione. Il tutto è stato rivelato dalla figlia del dottor Braunstein. Da notare che Trump aveva cercato di rimpicciolire John McCain, un vero eroe di guerra, ma suo avversario politico, dicendo che i veri eroi non si fanno catturare dal nemico. Già, i veri eroi s'imboscano e se sparano sparano cazzate. A sparare proiettili provvedono gli elettori di Trump.

VAR
(strumento tecnico)
Aiuta a commettere meno errori, ma non chiarisce e favorisce decisioni assai discutibili in area di rigore. Voto 6, che è un non voto.

VECCHIONI ROBERTO
(chansonnier)
Il suo ultimo cd, "L'infinito" certifica che il vecchio leone è ancora ben dotato di artigli sentimentali.

VIALLI GIANLUCA
(ex calciatore)
Forza e coraggio.

VICINI AZEGLIO
(ex ct)
Un gentiluomo, affabile, educato, innamorato del pallone. Le notti magiche si arenarono sui rigori falliti con l'Argentina e Vicini si prese anche colpe non sue. La sua era una bellissima Nazionale di piedi buoni.

VIVIANI ELIA
(ciclista)
Bella crescita. Sta diventando uno dei migliori sprinter in circolazione.

VIVIANO FRANCESCO
(giornalista)
"Mare nero" (ed. Ernesto Di Lorenzo) è un reportage dal fronte dei migranti. "Anche noi, ora che il più tragico esodo di inizio millennio ha già disperso oltre trentamila morti nel Mare Nostrum, siamo chiamati a essere testimoni. Contro le responsabilità di questo nuovo massacro": così nella prefazione Fabrizio Gatti. C'è solo da aumentare il numero dei morti, così come sono aumentate le responsabilità del nostro governo.

ZANIOLO NICOLÒ
(calciatore)
Ha tutto, anche quel po' di tigna che un centrocampista deve avere. Se non si monta la testa ha uno splendido futuro. 8.

ZAPATA DUVAN
(calciatore)
Forse ha trovato l'ambiente giusto, non finisce più di fare gol.


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