Udinese-Samp, pari e veleni
Un contrasto di gioco tra Muntari e Kutuzov.
Castellini porta in vantaggio i blucerchiati nella sfida che vale la Champions, l'Udinese trova il pareggio con una contestata autorete di Pisano
UDINE, 15 maggio 2005 - Chissà se Novellino avrebbe firmato per un pareggio, prima di mettere piede al Friuli per giocarsi il posto in Champions League con l’Udinese: lo scontro diretto finisce 1-1 e per i blucerchiati non è un cattivo risultato, ma alla luce di quanto si è visto in campo sono proprio gli ospiti a rimanere con un po’ di amaro in bocca. Forse la sconfitta sarebbe stata un castigo troppo pesante per la squadra di Spalletti, che si è battuta dignitosamente cercando anche di conquistare i tre punti. Certo è, però, che sul gol del pareggio friulano (36’) resta più di qualche ombra: una sfortunata deviazione di Pisano beffa Antonioli, ma sul tocco del difensore doriano pesa la trattenuta di Pinzi, che lo sbilancia in modo decisivo.
La Sampdoria si era portata in vantaggio al 25’ con Castellini: giusto premio per un attore protagonista dello splendido cammino dei liguri in campionato. Il numero 14 in maglia blucerchiata, fino a quel momento perfetto in difesa, aveva sfruttato una torre di Diana sugli sviluppi di una punizione battuta da Volpi per bruciare sul tempo Kroldrup e De Sanctis. Doppia beffa per il portiere bianconero, che nell’occasione del gol si è procurato una botta al ginocchio che lo ha costretto a lasciare il terreno di gioco. Trovato l’1-0, la Samp ha cullato per qualche minuto l’idea di una fuga pesante: poi l’episodio contestato, con la conseguente rabbia della banda Novellino all’indirizzo dell’arbitro Bertini. Il tecnico ospite, nel dopopartita, reagisce però con classe e non condanna il direttore di gara aretino.
Al di là del modo in cui è arrivato, il pari del Friuli non è certo scandaloso e non pregiudica le chance di nessuna delle due squadre. La Sampdoria era partita senza timori reverenziali, sfruttando molto bene le fasce: Diana e Tonetto avevano spesso la meglio su Pieri e Damiano Zenoni, mentre in attacco la velocità di Flachi e Kutuzov non dava punti di riferimento alla difesa “a 3” voluta da Spalletti. Trascinata dal solito, ordinato Pizarro e dalle combinazioni rapide tra Di Michele e Iaquinta, l’Udinese è riuscita a raddrizzare il risultato, ma contro la terza difesa del campionato non ha potuto ottenere nulla più fino al fischio finale.
La lotta per l’Europa che conta si deciderà, dunque, nelle ultime due giornate: la Sampdoria ospiterà l’Inter prima di andare a Bologna nell’ultimo turno. Non può aspettarsi regali, ma affronta due squadre non pressate da esigenze di classifica. Lo stesso dicasi per l’Udinese, che giocherà il domenica prossima al Sant’Elia di Cagliari e chiuderà ospitando il Milan. L’eventualità di uno spareggio, a questo punto, inizia a profilarsi all’orizzonte. E oggi, forse, si sono tenute le prove generali.