Ucronia: se gli imperi centrali avessero vinto la guerra

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Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 13:39
La metto qui perchè non so dove altro metterla. Se la volete spostare in sedi più appropriate fate : )
Premetto che questa è una ucronia scritta da me (preferisco il termine storia alternativa) che ora posto qui perchè ispirato dalle belle ucronie su BTW.

La guerra vinta dagli imperi centrali

POD: Falkenhayn nel 1916 invece di colpire Verdun si concentra contro la russia.

Il comando centrale tedesco decide di proseguire l'offensiva nell'est contro la Russia, già vacillante per le sconfitte subite nel 1915, che avevano portato il governo zarista a ritirare le proprie armate dalla Polonia per sfuggire all'offensiva a tenaglia tedesca.


1916: la svolta della guerra

Marzo:Mantenendo una solida posizione difensiva ad Occidente Falkenhayn riorganizza le forze ed entro marzo è pronto a sferrare una grande offensiva in Galizia, al fianco delle forze austroungariche. Entro la fine del mese i Russi sono scacciati dalla regione dei Carpazi. La situazione politica ed economica in Russia si degrada rapidamente.

Gli Italiani sferrano, senza risultato, la quinta offensiva sull'Isonzo.

Rivolta irlandese contro gli Inglesi.

La Germania sospende la guerra sottomarina indiscriminata.

Aprile-Maggio : la guarnigione inglese a Kut si arrende ai Turchi.

Gli Austriaci sferrano una offensiva nel Trentino diretta contro gli Italiani. Lo sfondamento è di imprevista vastità e l'intero fronte italiano è minacciato.Dopo le prime tre settimane Una prima controffensiva italiana sull'altipiano di Asiago riesce a rallentare la penetrazione austriaca e la mancanza dei rinforzi tedeschi richiesti da Conrad (rifiutati da Falkenhayn per quello che riteneva un fronte secondario) provoca la stagnazione dell'offensiva ma non riesce a ricacciare indietro gli Austriaci, che rimangono quindi in posizione tale da minacciare le retrovie italiane e Venezia.

I Tedeschi colpiscono Kowno, in Lituania, ottenendo la più grande vittoria dai tempi dei laghi Masuri. Le truppe russe, male equipaggiate, mal guidate e dal morale basso, si sfaldano velocemente, i Tedeschi fanno prigionieri mezzo milione di uomini ed occupano l'intera Lituania entro la fine di Maggio, fermandosi ponendo l'assedio a Riga, prima e unica roccaforte russa ad offrire una resistenza prolungata. Dopo questa offensiva le forze tedesche sono stremate ma i Russi non sono più militarmente una minaccia per gli Imperi Centrali.

Per tentare di alleggerire la pressione tedesca sui Russi gli anglofrancesi sferrano una serie di offensive sul fronte occidentale, gli Inglesi nelle Fiandre ed i Francesi nello Champagne, ma subendo perdite gravissime e senza ottenere alcun risultato tangibile.
Sulla Somme gli Inglesi vanno incontro alle più gravi perdite dall'inizio della guerra.

Giugno-settembre

Gli Italiani sferrano una seconda offensiva sull'altopiano di Asiago per tentare di scacciarne gli Austriaci ma l'offensiva non ottiene i risultati sperati.

Gli Inglesi scacciano i Turchi dal Sinai.

Prosegue l'offensiva inglese sulla Somme, senza mutamenti sostanziali delle sorti della battaglia.

Ottobre-Gennaio

Si conclude l'offensiva della Somme. Gli Inglesi hanno subito centinaia di migliaia di perdite senza guadagnare praticamente terreno.

Riga si arrende per mancanza di rifornimenti alle armate tedesche assedianti. Rasputin è assassinato a San Pietroburgo.

L'esercito tedesco Sferra una nuova offensiva nei pressi di Minsk con forze relativamente ridotte. Questa volta i Russi oppongono una più dura resistenza impegnando per due settimane in Tedeschi in una battaglia di logoramento, anche e sopratutto grazie alla relativa stanchezza delle forze Tedesche, reduci di un anno di avanzate e di vittorie, ed alla grande superiorità numerica, ma la superiorità tattica tedesca (che si esplica nella nuova tecnica dell'infiltrazione, applicata la prima volta proprio in questa battaglia) decide infine lo scontro. I Russi sono pronti a ritirarsi a Smolensk ma la calata dalla Lituania di ingenti forze tedesche, libere di agire dopo la capitolazione di Riga, portano le disorganizzate e lente truppe russe a trovarsi minacciate da una nuova manovra a tenaglia. Nonostante il tempo spaventoso dell'inverno russo e le enormi distanze i Tedeschi riescono in pieno nella manovra (ancora più complessa di quella dell'anno pecedente in Polonia) accerchiando un milione di uomini ad Ovest di Smolensk, e mettendone in fuga altri 500.000, che si dirigono verso Mosca in preda al panico o alla diserzione. A Pietroburgo scoppia la rivoluzione di Dicembre, lo zar abdica ed un governo rivoluzionario presieduto da Kerensky prende il potere dichiarando di voler proseguire la guerra ma segretamente trattando una pace con i Tedeschi.

La Romania si convince della propria neutralità e rompe le relazioni diplomatiche con gli alleati, sotto minaccia di intervento austriaco.

Un attacco alleato nei pressi di Salonicco non ottiene risultati.

Gli Austriaci portano forze dall'est sul fronte italiano, dove la superiorità numerica italiana rischia di far perdere loro le posizioni raggiunte sull'altopiano di Asiago.

1917:la vittoria degli imperi centrali

Gennaio-Febbraio

Un attacco austriaco di alleggerimento sul Rombon, sul fronte dell'Isonzo, sferrato per distogliere forze italiane dallo spostarsi ad Ovest in previsione di un attacco austriaco sugli altopiani, ha un successo sorprendente, e gli Italiani si trovano in crisi lungo l'intero fronte. Entro la fine di Gennaiogli Austriaci hanno fatto 200.000 prigionieri e, se gli Italiani sono riusciti a ritirarsi evitando un accerchiamento completo, si trovano nella necessità di abbandonare il Veneto fino al Tagliamento e poi al Piave, ma anche così la minaccia portata dagli Austriaci da nord (Asiago) e da est (Piave) rende estremamente precaria la situazione.

Gli anglofrancesi fanno affluire forze sul fronte italiano per evitare ulteriori sfondamenti, rinunciando così ad altre offensive sul fronte occidentale. La causa alleata è scossa nelle fondamenta e si parla sempre più di pace.
In Germania, vista la situazione favorevole, prevale la linea morbida con gli USA; la guerra sottomarina indiscriminata non riprende.

Gli Inglesi riconquistano Kut e si dirigono verso Bagdad. I Turchi chiedono aiuto ai Tedeschi i quali assicurano a Costantinopoli l'invio di forze sufficienti a trattenere gli Inglesi in Medio Oriente ed in Palestina entro la primavera.

La Finlandia insorge contro i Russi, immediatamente aiutata dalla flotta tedesca e da reparti germanici sbarcati ad Helsinki. La forza russa in Finlandia viene ricacciata entro i sei mesi successivi fino in Carelia abbandonando tutte le città principali tranne Viipuri.

In Russia la situazione precipita: il governo di Kerenski non riesce ad affermare il suo potere sulla totalità del paese, dato che alcuni lembi delle forze armate (specie nella Russia asiatica) si rifiutano di accettare la fine della dinastia zarista e sopratutto la presenza comunista è sempre più grande nelle campagne e specialmente nelle città. Lenin denuncia la dissennata decisione di proseguire una guerra persa e l'esercito inizia a "votare la pace con i piedi" rifiutandosi di combattere. Iniziano inoltre moti nazionalistici in Asia centrale, estremo oriente, ed Ucraina, la quale viene a trovarsi in una situazione complessa, divisa fra austrotedeschi avanzanti da ovest, comunisti ed anarchici in rivolta, nazionalisti in cerca dell'autonomia, soldati sbandati, forze russe che tentano di mantenere l'ordine.
Kerenski comunque non demorde dalla sua decisione di continuare le trattative con i Tedeschi continuando a combattere per evitare una disfatta totale. Il suo piano è di sfruttare il primo arretramento o scacco tedesco per ottenere condizioni relativamente miti.
Intanto il generale Kornilov prepara una azione di forza per mantenere l'ordine e per reprimere i bolscevichi.

Marzo-Maggio

Gli Inglesi sono padroni della Palestina. Le prime truppe tedesche entrano in Turchia.

L'offensiva austriaca sul Piave e sul Grappa fallisce. Gli Austriaci richiedono aiuti tedeschi per forzare definitivamente il fronte italiano.

Kerenski, sempre più pressato dai bolscevichi, accetta l'aiuto del generale Kornilov, ed impone la legge marziale, allontanandosi dalla prospettiva di una pace con i Tedeschi, notando che fra l'altro l'avanzata tedesca sembra essersi arrestata dinnanzi a smolensk ed alla frontiera ucraina, e che gli anglofrancesi annunciano a gran voce una prossima vittoria sul fronte occidentale.
Lenin per reazione scatena l'insurrezione generale dei comunisti ed in Russia scoppia la guerra civile. è la cosiddetta "seconda rivoluzione", o "rivoluzione di Marzo". Il governo Kerenski, dopo aver provocato la guerra civile, si dissolve con incredibile velocità: i Tedeschi sferrano un possente attacco in Ucraina ed in Bielorussia, occupando Smolensk ed arrivando nei dintorni di Kiev. Le elites guidate da Alekseyev, Mikhail Dieterichs (in Siberia), Denikin e Kolchak (in estremo oriente) , ritenendo di non poter combattere sia i Tedeschi sia i bolscevichi (e temendo molto più i secondi), ordiscono e portano a termine un golpe contro Kerenski, il quale viene ucciso durante le confusa scene seguenti e dichiarano che da quel momento in poi il potere sarà amministrato da una giunta guidata da loro.
Si scatenano durissimi scontri fra i militari (che si autodefiniscono "Bianchi") ed i Bolscevichi, i quali prendono il controllo di Mosca e della zona circostante e, dopo una dura lotta anche di San Pietroburgo. A quel punto le armate bianche iniziano a marciare da est, da sud e da ovest verso il territorio controllato dai bolscevichi, mentre Alekseyev firma la pace di Smolensk con i Tedeschi, nella quale accetta di cedere alla Germania Ucraina, Bielorussia, paesi baltici e di riconoscere la Finlandia indipendente. Kornilov si oppone ma viene rapidamente ridotto al silenzio.
I Tedeschi sono ora liberi di concentrare le loro forze ad ovest.ù
Giugno-Settembre

Viene stabilito un comando unificato alleato, e nella sua prima riunione il capo di stato maggiore Foch decide una strategia difensiva su tutti fronti eccettuato quello medio orientale.

I Bianchi in Russia ottengono significative vittorie in Oriente; Dieterichs assicura la Siberia alla causa controrivoluzionaria e Kolchak ottiene l'aiuto dei Giapponesi per scacciare i bolscevichi da Vladivostok.
Denikin avanza verso Kaluga, a sud di Mosca, a malapena contenuto dalle forze bolsceviche. Vrangel inizia la riorganizzazione delle forze bianche in Crimea.

L'esercito anarchico ucraino di Machno afferma l'indipendenza dell'Ucraina e la sua rivoluzione in opposizione sia agli zaristi sia ai bolscevichi. Le forze austrotedesche avanzanti devono ora scontrarsi con questo nuovo avversario, mentre sia i bolscevichi sia i Bianchi si ritirano in Russia.

I Giapponesi occupano Vladivostok e Kolchak si incontra con Dieterichs stabilendo che presto si potrà ripristinare il controllo zarista sulla transiberiana.

Gli Inglesi tentano di sconfinare in Siria ma si trovano di fronte forze fresche tedesche provenienti dal fronte orientale. L'attacco verso Aleppo si risolve in un fallimento.

I Tedeschi fanno affluire centinaia di migliaia di uomini ad ovest, preparandosi a sferrare l'offensiva finale sul fronte occidentale. Falkenhayn gode del massimo prestigio, e si è circondato di collaboratori capaci come Hindenburg e Ludendorff e Hoffmann (il quale ha trattato la resa della Russia).

Le truppe tedesche occupano tutti gli stati baltici e terminano la virtuale occupazione dell'Ucraina, dove si scontrano con i ribelli anarchici.

Le forze turche penetrano nel caucaso.

I Tedeschi sferrano la cosiddetta "offensiva d'estate" sul fronte occidentale. L'attacco prende piede sulla Somme dove annienta la quinta armata britannica facendo 200.000 prigionieri ed arrivando nelle vicinanze di Amiens.
Un secondo attacco ha luogo sull'Aisne, dove ottiene un successo ancora maggiore provocando la rotta delle forze francesi ed arrivando ad occupare Compiegne. Gli alleati, presi dal panico, non riescono a coordinare i loro sforzi; i Francesi temono una nuova avanzata tedesca verso Parigi, mentre gli Inglesi paventano un nuovo attacco verso Amiens che porti i Tedeschi fino alla Manica.
Il terzo sforzo tedesco invece avviene nelle Fiandre, sul Lys, l'ultimo punto dove Foch pensava potesse essere sferrato un attacco. Anche stavolta il successo è completo, i Belgi sono annientati e gli Inglesi sono costretti ad abbandonare 300.000 prigionieri; i Tedeschi prendono Calais, Dunquerque e Neuport infliggendo così un colpo fatale alla posizione alleata. I sottomarini tedeschi possono ora insidiare in maniera molto più minacciosa la Manica; la completa occupazione del Belgio ha inflitto un colpo durissimo al morale alleato e ciò che resta delle forze alleate nella regione della Francia nord orientale è minacciato da una possibile avanzata a tenaglia verso Boulogne e verso Amiens.
A Londra e a Parigi si scatena il panico, Foch sostiene la necessità di trattare, e l'opinione pubblica è stanca della guerra. Anche la neutralità americana non sembra vacillare, nonostante la volontà del presidente Wilson.
In realtà da un punto di vista militare o Tedeschi hanno sostanzialmente subito più perdite degli alleati, e negli ultimi giorni le offensive erano vistosamente rallentate. è dubbio se una ulteriore offensiva tedesca avrebbe potuto sfondare ancora una volta il fronte; lo stesso Falkenhayn non era ottimista durante gli ultimi giorni dell'offensiva del Lys: nonostante i risultati fossero stati grandiosi le perdite erano state più elevate del previsto. Nonostante questo un tentativo di controffensiva francese portato avanti verso Compiegne vide l'ammutinamento di numerosi reparti dinnanzi alla manifesta incapacità di ottenere risultati dei comandi. Questo evento, che si sommava ai numerosi ammutinamenti di vari reparti che avevano ceduto agli attacchi tedeschi, portò Foch a credere che non fosse più possibile ottenere una vittoria.

A metà settembre tutte le offensive tedesche si sono fermate e gli alleati devono fare i conti con quanto è accaduto; l'interrogativo è chiaro: continuare la guerra o cercare un compromesso? Foch si dichiara contrario ad ulteriori azioni offensive ma infine cede alle pressioni dei politici, i quali richiedono un segnale da dare alla popolazione sempre più demoralizzata. Foch si impegna dunque per una nuova offensiva per la fine di Ottobre; se i Tedeschi si dimostreranno stremati per i risultati raggiunti allora si potranno almeno ottenere risultati tali da rendere possibile una pace di compromesso.

L'umore di Falkenhayn è nero; le sue forze hanno ottenuto grandi vittorie ma non sono riuscite a schiacciare la resistenza alleata; il piano originale prevedeva di proseguire lo sfondamento sulla Somme fino al mare; speranza che si era dimostrata poi fallace. Ignaro dei preparativi alleati (pur denunciati da parecchi disertori) per una offensiva, ne prepara anch'egli una, questa da sferrare per l'inizio di Novembre, diretta contro Amiens.

Alekseyev propone ad Hoffmann una collaborazione contro i Bolscevichi in cambio della concessione ai Tedeschi del Caucaso in addizione alle altre cessioni territoriali. I Tedeschi accettano, ma non mettono in pratica le loro parole.

Sui vari fronti, italiano, balcanico e medio orientale, è calata una strana calma: tutti aspettano la risoluzione della guerra sul fronte occidentale. Questa avverrà a Novembre.

Ottobre-Dicembre.

Inizia l'offensiva francese; Foch scatena l'attacco contro obbiettivi ben scelti, formati da salienti formatisi in seguito alle ultime offensive tedesche: Continy, Compiegne ed Albert. La nuova tattica, assai meno efficiente di quella tedesca dell'infiltrazione, che gli alleati non riusciranno mai a padroneggiare, è quella di colpire nei vari punti del fronte solo fino a quando la resistenza non si irrigidisce, e non oltre, per poi cambiare obbiettivo. Si tratta comunque di una innovazione positiva, che in altre situazioni avrebbe potuto avere successo. Ma i Tedeschi sono più numerosi e meno indeboliti di quanto si pensi, mentre il morale dei Francesi è disastroso. Scoppiano ammutinamenti in quantità insostenibile e le perdite sono gravi sin dall'inizio. Falkenhayn, preso di sorpresa dall'offensiva riesce comunque a reagire con tempismo ordinando le dovute contromisure. Sopratutto determinante è l'arrivo di forze fresche dal fronte orientale, che riescono a frenare l'unica offensiva inizialmente vittoriosa dei Francesi, a Compiegne. Entro poche settimane l'offensiva francese è del tutto sospesa, a Parigi scoppiano scioperi diretti contro la guerra, e l'Union Sacree cessa di esistere; i socialisti si dichiarano favorevoli allo stipulare la pace e scoppiano disordini in gran parte delle città francesi. Foch, insieme a Petain, ottiene dal governo di poter trattare la pace, proprio mentre l'esercito è in dissoluzione.

Il 26 Novembre Foch firma l'armistizio con Falkenhayn a Mons, accettando le dure condizioni tedesche.
I termini dell'armistizio prevedevano (in attesa di una conferenza di pace che si sarebbe tenuta a Potsdam) la ritirat
a dell'esercito francese fino a Parigi, l'utilizzo della costa atlantica della Francia dai Tedeschi in funzione antiinglese, e l'immediata restituzione dei Prigionieri di guerra (alla quale non corrispondeva una analoga restituzione dei prigionieri francesi).

Alla decisione francese di arrendersi (presa con tanta precipitazione per evitare di subire condizioni più dure in seguito a successive e peggiori sconfitte) gli Inglesi non decisero immediatamente di accodarsi agli alleati nella resa. Potevano ancora contare sugli aiuti economici americani, sulla superiorità navale che permetteva loro di non essere invasi, e sul fatto che fra le loro truppe non ci fossero stati molti ammutinamenti e che nelle loro città non ci fossero visibili prodromi di una rivoluzione.
Era comunque chiaro che non si poteva più pensare di combattere sul continente; sin dal giorno dopo l'armistizio francese, il 27 Novembre, le truppe Inglesi iniziarono a ritirarsi verso il porti che più facilmente permettevano un reimbarco. I Tedeschi decisero di incalzare solo limitatamente la ritirata britannica, per tentare di non esacerbare la volontà inglese di resistere.
Entro metà dicembre le forze inglesi avevano fatto ritorno nella madrepatria, e da quel momento iniziò la "strana guerra" fra Inghilterra e Germania, una guerra combattuta solo in teatri distanti e senza grandi spargimenti di sangue che si concluse con la definitiva sconfitta inglese.

Dopo la resa francese gli Italiani sapevano che non avrebbero potuto reggere a lungo il peso della guerra sul continente da soli. Iniziarono dunque trattative con gli Austriaci per lo stesso motivo per cui avevano trattato i Francesi: evitare di dover accettare condizioni punitive dopo che il fronte fosse crollato. Il primo dicembre anche l'Italia firmava la resa, dopo l'arrivo di parecchie divisioni tedesche sul fronte in funzione di aumentare la pressione sul governo italiano. Nello stesso momento scoppiavano i primi violenti scioperi a Torino, Milano, Roma ed in molte piccole città dell'Italia settentrionale. I più iniziano a temere la rivoluzione mentre il Re Vittorio Emanuele III abdica in favore del Duca d'Aosta, che diventa re Emanuele Filiberto I di Savoia. L'armistizio viene firmato a Gorizia e le forze italiane devono ritirarsi fino a Venezia.

Nel Medio Oriente le forze inglesi vengono lentamente scacciate dalla Palestina e dall'iraq dalle forze congiunte turche e tedesche.

Cade Gerusalemme nelle mari di Mustafà Kemal e di Hindemburg, comandante delle forze tedesche nella regione.

Le forze congiunte di Dieterichs e di Kolchak annientano le rimanenti forze bolsceviche in Siberia ristabilendo il completo controllo bianco sulla transiberiana.

Gennaio-Marzo

Re Giorgio d'Inghilterra abdica in favore del figlio. Il parlamento inglese inizia colloqui esplorativi per la pace con i Tedeschi, mentre la guerra sottomarina si fa sempre più serrata intorno alla nazione-isola.

Gli Stati Uniti lanciano appelli ad una pace giusta e rispettosa delle esigenze di tutti i popoli perchè tali massacri non si ripetano.

A Parigi scoppia una insurrezione operaia di impronta bolscevica, che viene soffocata nel sangue da Gallieni.

Simili insurrezioni scoppiano in Italia, dove acquisisce sempre maggior forza il nuovo partito nazionalista guidato dal poeta Gabriele d'Annunzio e comprendente personalità di spicco dell'interventismo come l'ex socialista Mussolini, che si definisce movimento fascista.

Hoffmann inizia a contribuire all'annientamento dei Bolscevichi, temendo il possibile contagio rivoluzionario in Germania. Le sue forze cooperano con quelle di Wrangel in crimea e con quelle di Denikin in Bielorussia ad annientare il movimento di Machno in Ucraina ed a spingersi sempre più vicino a Mosca.

In Inghilterra, a Birmingham, scoppia il primo violento sciopero contro la guerra, in seguito alle sempre peggiori restrizioni alimentari dovute alla feroce guerra sottomarina tedesca. Il nuovo giovanissimo re Edoardo VIII si decide per l'armistizio.

I plenipotenziari Inglesi firmano a Cophenaghen l'armistizio e si definisce la data per la conferenza di pace di Potsdam, che dovrà dare un nuovo assetto all'Europa e al mondo.
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 13:40
Parte seconda: fra le due guerre

Il trattato di Potsdam, siglato 30 gennaio 1918 dai plenipotenziari inglesi, francesi, italiani, portoghesi e giapponesi da una parte e da quelli tedeschi, austroungarici, turchi e bulgari dall'altro nel lo sfarzoso castello di Sanssouci, sanciva la vittoria tedesca nella più sanguinosa e significativa guerra che l'umanità avesse mai vissuto. Se le nazioni avevano cominciato la guerra contando in una rapida vittoria, avevano dovuto presto ricredersi e lo scontro era degenerato nel massacro. La Germania aveva vinto, ed era ora a tutti gli effetti la più grande potenza d'Europa. Il trattato prevedeva innanzitutto queste clausole territoriali:

In Europa:

Annessione alla Germania del Lussemburgo, di Liegi e della regione circostante e delle Ardenne fino alla Mosa e compresa la città di Namur per quanto concerneva il Belgio, che inoltre doveva cedere la città portuale di Neuport, sulla Manica.
Nascita del Ducato baltico unito (comprendente Lituania, Estonia e Lettonia) legato da unione personale alla Germania tramite il Kaiser Guglielmo II.
Nascita del regno di Polonia, governato dall'austriaco Arciduca Carlo Stefano, divenuto Re dal 1918.
Nascita del regno di Bielorussia, governato da Adalberto Ferdinando Berengario, figlio del Kaiser.
Nascita del regno di Ucraina, governato da Augusto Guglielmo Enrico Gunther Vittorio, figlio del Kaiser.
Nascita della repubblica finlandese.
Annessione della Serbia all'impero d'Austria-Ungheria.
Annessione del Montenegro all'impero d'Austria-Ungheria.
Annessione dell'Albania all'impero d'Austria-Ungheria.
Annessione del Veneto all'impero d'Austria-Ungheria.
Annessione di Salonicco e della Macedonia alla Bulgaria.
Annessione della Bessarabia alla Romania.
Annessione del Dodecaneso all'Impero ottomano.
Annessione di Creta all'Impero ottomano.
Annessione dell'Armenia russa all'Impero ottomano.
Annessione della Georgia all'impero ottomano.
Protettorato tedesco sulla regione di Baku.
Protettorato tedesco sulla regione del Caucaso settentrionale.

In Africa:

Annessione del Congo belga alla Germania, sotto il demanio personale del Kaiser.
Annessione della Somalia britannica, della Somalia italiana e di Gibuti alla Germania.
Annessione del Marocco alla Germania.
Annessione dell'Angola e del Mozambico alla Germania.
Protettorato tedesco sull'Egitto.
Restituzione della Libia all'Impero ottomano.

In Asia e Oceania:

Nascita della repubblica cinese con capitale a Nanchino, e trattato di alleanza di questa con la Germania. La repubblica avrebbe avuto garantita la propria indipendenza contro qualsiasi aggressore dalla Germania in cambio di basi militari in varie città costiere.
Annessione di Port Moresby alla Germania e della regione circostante in Nuova Guinea.
Annessione della Polinesia Francese alla Germania.
Annessione dell'indocina francese alla Germania.
Annessione di Singapore e della Malacca alla Germania.
Annessione del Borneo alla Germania.
Annessione di Macao alla Germania.

Seguivano le clausole non territoriali:

La Francia doveva ridurre il suo esercito a 50.000 uomini.
La Francia doveva rinunciare alla creazione di sottomarini.
La Francia doveva rinunciare alla creazione di aeroplani.
La Germania avrebbe occupato il territorio francese dal confine tedesco fino a dinnanzi a Parigi per assicurarsi da future invasioni. L'occupazione si sarebbe limitata alla presenza di truppe tedesche nelle fortezze di frontiera e nei principali snodi stradali e avrebbe dovuto essere mantenuta dalla Francia.
La Francia avrebbe dovuto pagare consistenti riparazioni alla Germania.
L'Italia avrebbe dovuto ridurre il suo esercito a 50.000 uomini
L'Italia doveva rinunciare alla creazione di sottomarini.
L'Italia doveva rinunciare alla creazione di aeroplani.
L'Italia doveva impegnarsi a sradicare qualsiasi movimento indipendentista che nascesse nel suo territorio nei riguardi dei territori italiani sotto dominio austriaco.
L'Italia avrebbe dovuto pagare consistenti riparazioni all'Austria-Ungheria.

Nascita di una Comunità Mittleeuropea, che radunava Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria, Bielorussia, Ucraina, Romania, Belgio, Olanda, Danimarca, Finlandia e Polonia, che avrebbe costituito il centro di un "Direttorio" per risolvere i problemi europei e mondiali pacificamente.

Le conseguenze della guerra e della pace nelle varie potenze

Germania:

La Germania è la maggiore potenza mondiale; l'essere riuscita a sconfiggere tutti i nemici che le si erano opposti durante la guerra la pone in una posizione di assoluta superiorità nel continente e di crescente influenza nel mondo. L'annessione della malacca con singapore e dell'indocina francese, oltre che l'alleanza con la cina e con il siam sono stati dettati dalla volontà tedesca (di Tirpiz in testa) di trasformare la Germania da potenza europea a potenza mondiale. Dopo la pace il Kaser, celebrato come il salvatore della patria insieme a Falkenhayn, Hindenburg, Ludendorff, Hoffman e sopratutto Tirpiz, il quale diverrà il principale ispiratore della politica estera tedesca del dopoguerra, si impone di riaffermare il suo primato su una politica interna spaventosamente scossa dal massacro. Nonostante tutti i vantaggi la situazione della Germania è piena di incognite: il partito socialdemocratico, temporaneamente messo a tacere dalla guerra nonostante fosse il primo partito socialista d'europa e avesse la maggioranza dei voti, era sempre meno disposto ad accettare il governo delle elites conservatrici e liberali prussiane, e la sua opposizione alla dispendiosa campagna antisovietica in russia divenne il simbolo di una spaccatura sempre più profonda all'interno del sistema politico tedesco; l'autoritarismo era ad un bivio, una democrazia debole come quella tedesca, dove in pratica era il Kaiser a governare tramite il cancelliere, non poteva resistere durante l'era delle masse. Economicamente la Germania era uscita prostrata dalla guerra: in una situazione di carestia, con la produzione industriale ridotta allo stremo dal gigantesco sforzo, con la forza lavoro drasticamente diminuita e con una classe operaia intenzionata a non veder diminuire ulteriormente il proprio tenore di vita dopo i sacrifici subiti. Il cancelliere Bethmann-Hollweg si impegnò in una decisa politica antisocialista e tendente a reprimere qualsiasi tendenza filosovietica. In europa la situazione non era comunque delle più felici: la vittoria non era stata totale, e lasciava le potenze sconfitte ancora ostili seppure immerse nel caos istituzionale e politico e la russia in piena guerra civile, una guerra dove sempre maggiore era l'intervento tedesco in appoggio ai bianchi. La Germania, con la sua Mittleuropa, divenne il poliziotto del mondo, volendo assumersi l'onore e l'onere di reggere il peso del futuro ordine mondiale sulle proprie spalle: un compito estremamente gravoso per un paese allo stremo.
Austria-Ungheria:

L'impero asburgico si trova in una situazione ben peggiore della Germania; le perdite umane sono state enormi; l'economia è al collasso e le rivolte etniche sono all'ordine del giorno. La morte dell'imperatore Francesco Giuseppe e l'ascesa al trono di Carlo hanno significato la fine del più forte simbolo di unità dell'impero. I Magiari richiedono una sempre più ampia autonomia rivendicando il loro contributo bellico, gli Italiani continuano a protestare per la mancanza di parificazione e le nuove province slave non sembrano intenzionate ad accettare la sconfitta. L'inflazione è gigantesca e l'umiliazione di aver vinto la guerra in posizione subordinata alla Germania è cocente. Come se non bastasse sono iniziate a Vienna e a Praga (ed in seguito a Budapest) le grandi manifestazioni e gli scioperi operai; in questo l'impero d'Austria-Ungheria non è molto dissimile da un paese sconfitto.
Ci sono tuttavia anche lati positivi: il "nemico ereditario" italiano è stato sconfitto, e una nuova ricca provincia è stata annessa all'impero dall'Italia. Gli implacabili Serbi non sono più in grado di complottare contro l'impero facendone ora parte -e la morte dell'Arciduca che diede inizio alla guerra il 28 Giugno 1914 è finalmente vendicata). La Romania è un satellite impotente e la buono prova data dall'esercito in guerra dimostra che il disfacimento non è ancora inevitabile.
L'impero si allinea alla Germania quale seconda potenza europea e membro fondamentale della Mittleuropa, dove potrà esercitare una sua influenza sugli eventi europei.
è il momento di scoprire se l'impero sarà capace di riformarsi o crollerà sotto il peso degli eventi.

Francia:

Ma se le potenze vincitrici piangono, quelle sconfitte non ridono. La Francia è ridotta allo stremo più di qualsiasi altro paese eccettuata la Russia. Gli scioperi dilagano in tutto il paese, e la rivoluzione bolscevica sembra solo questione di tempo. L'esercito in disfacimento è continuamente oggetto di diserzioni e lentamente le truppe smobilitano e tornano a casa. I Tedeschi occupano la parte nord orientale del paese e la Francia è obbligata a pagare enormi riparazioni di guerra. Il franco non vale praticamente più nulla e proverbiali rimangono le scene delle donne francesi che fanno la spesa con buste intere di banconote dal valore quasi nullo. L'umiliazione di essere stati sconfitti per la terza volta dalla Germania è grande e l'orgoglio nazionale francese è piegato; le perdite umane sono state relativamente alla popolazione peggiori di quelle di ogni altra nazione e l'economia è in ginocchio. La terza repubblica crolla sotto il peso della sconfitta (con inquietanti analogie con la sua nascita) e scoppia il caos istituzionale. Non sembra esistere più una autorità centrale, anche se i Tedeschi sembrano intenzionati ad intervenire in caso di rivoluzione bolscevica. Quello che un tempo era il principale stato europeo, il colosso d'Europa, è ora prostrato. La domanda è se riuscirà a riprendersi e a tornare a giocare un qualche ruolo nello scenario europeo.
Gran Bretagna:

L'inghilterra era stata meno indebolita della Francia dalla sconfitta. Il suo territorio non era stato occupato da truppe nemiche e le sue colonie erano intatte. Non aveva subito devastazioni e le sue perdite erano state minori di quelle francesi. Nonostante questo la struttura dell'impero britannico iniziò a traballare dopo la sconfitta. Continuavano le spinte dell'india e di molte altre colonie per l'indipendenza e l'Irlanda riuscì effettivamente ad ottenerla con una ribellione generale dopo la firma dell'armistizio. Le forze inglesi quasi non combatterono per impedire la secessione dell'isola e dopo l'instaurazione del regime di de Valera a Dublino gli Inglesi iniziarono a subire restrizioni politiche nel nuovo stato irlandes; questo lasciò l'amaro in bocca a molti Inglesi negli anni successivi. L'economia britannica era ben più forte di quella inglese, e la sterlina era la moneta più forte del mondo, tuttavia le riserve auree britanniche erano state dissolte dallo sforzo bellico e i debiti contratti con gli USA e con i neutrali non potevano in alcun modo essere restituiti. La sterlina perse gran parte del suo valore (lasciando al marco tedesco ed al dollaro -per breve tempo- l'alloro di moneta più forte) ed il paese sperimentò la fame. Le manifestazioni di malcontento sociale non furono feroci come in Francia o in Italia ma furono comunque considerevoli; la produzione industriale calò rapidamente. Quella che era stata la maggiore potenza del mondo era chiaramente entrata nella sua fase di declino. Il nuovo re Edoardo VIII, di idee fortemente ed autoritarie, riuscì comunque a mantenere la monarchia come elemento di unità del paese, ed era deciso a mantenere il ruolo inglese nel mondo il più a lungo possibile.
Italia:

L'Italia si trovava a convivere tutti i problemi dell'Inghilterra e della Francia senza peraltro avere la stessa capacità di affrontarli di queste nazioni. Si è già accennato ai disordini sociali provocati dalla sconfitta e dalla tremenda crisi economica cui il paese andava incontro dopo la sconfitta. L'occupazione del veneto e l'umiliazione del disastro misero in dubbio la stessa unità del paese, e cominciarono a farsi pressanti i moti secessionisti in sardegna e sicilia. L'occupazione delle fabbriche bloccò letteralmente il paese per mesi e l'intera nazione si trovò sull'orlo della guerra civile, con comunisti, socialisti, anarchici ed altri rivoluzionari che si contrapponevano fra loro e ad i nazionalisti autodefinitisi fascisti guidati da D'Annunzio, Balbo, De Bono, Mussolini ed altri. Questi ultimi erano apertamente appoggiati dall'esercito e dalla monarchia, che temevano la rivoluzione bolscevica. Le colonie erano andate perdute, ad ulteriore onta del paese, ed i profughi non avevano dove andare. Il paese non si trovava nello stato della Russia, ma la differenza non era molta
1918:

Maggio:viene firmato il trattato di Potsdam, e ratificato il nuovo ordine mondiale; nasce la Comunità Mittleuropea, abbreviata in Mittleuropa.

Giugno: De Valera dichiara indipendente l'Irlanda dalla Gran Bretagna, comprese le province dell'Ulster. La monarchia inglese replica aspramente ma non reagisce; le truppe britanniche evacuano l'isola.

Luglio: Il "mese rosso" in Italia, in cui si videro ogni giorno occupazioni in tutte le città italiane ed anche azioni armate ai danni di industriali ed agrari, compresi alcuni assassini, culmina con l'esplosione di una bomba nel parlamento a Roma.

Viene promulgato dagli Inglesi in india il Rowlatt Act, che prevede la possibilità di incarcerare gli oppositori senza processo. I continui atti violenti della popolazione mettono sotto pressione le autorità britanniche.

Grande manifestazione socialista a Berlino; le autorità non reagiscono.

Charles Maurras proclama la necessità dell'instaurazione della legge marziale in Francia; il maresciallo Petain si dichiara favorevole, ma Foch tergiversa. Il governo è ancora inesistente.

Grandi scontri in romagna ed in Toscana fra fascisti e comunisti; attacchi fascisti a case del popolo e municipi di paesi retti dagli oppositori (sia comunisti e socialisti che liberali e cattolici). Il governo viene affidato a Giolitti, il quale non riesce tuttavia a tenere sotto controllo la situazione.

Agosto: Il Giappone termina lo sgombero delle colonie tedesche occupate, rifiutando però di sgomberare i territori cinesi dei quali si è impossessato alla fine della guerra; attriti fra Germania e Giappone.

Le forze di Dieterichs e Kolchak annientano il grosso delle forze bolsceviche ad Ekaterimburg, aprendo la strada della Russia europea alle armate bianche siberiane.

Rivolte in Egitto, Palestina, India e Birmania; i dominions britannici fanno pressioni per ottenere l'indipendenza.

Settembre: scoppia la "grande crisi del 18" negli USA. La bolla di sovrapproduzione scoppia e la borsa crolla; il dollaro perde gran parte del suo valore e centinaia di migliaia di persone restano disoccupate. La mancata restituzione dei prestiti fatti alle nazioni alleate, la sconfitta dei maggiori partner commerciali europei, la virtuale fine degli scambi con l'europa, la politica protezionista della Germania e degli sconfitti hanno indebolito enormemente la potenza economica americana, e l'isolazionismo si è dimostrato una catastrofe politica.

Denikin prende d'assalto Mosca, ottenendo un primo successo ma finendo per essere ricacciato indietro dalle forze di Trotsky. Forze bianche, tedesche e Finlandesi assediano San Pietroburgo, iniziando a costringere alla resa i bolscevichi.

L'Ucraina viene pacificata dai Tedeschi.

Gli Inglesi proclamano in Egitto ed in India la legge marziale; in sudafrica i boeri premono per l'indipendenza e l'alleanza con la Germania.

Maurras trasforma l'Action Francaise nel Partito Monarchico, e reclama il ritorno della monarchia sotto il duca d'Orleans. I suoi seguaci intanto si scontrano con i socialisti ed i comunisti e stringono rapporti con i fascisti italiani.
Ottobre:

Grande sciopero socialista e comunista a Londra; per la prima volta la polizia interviene con la violenza sulla folla, con il benestare del re. Si conta un morto ed una ventina di feriti, molti meno che in qualsiasi altra repressione sul continente ma l'impressione in Inghilterra è enorme.

Lenin viene assassinato da un fanatico zarista a Mosca. Trotsky prende il potere ma iniziano gli scontri all'interno del governo sovietico proprio nel momento più critico della guerra.

Dieterichs occupa Perm; una controffensiva bolscevica fallisce. Le armate cosacche risalgono il caucaso verso Astrahan, in mano bolscevica.

In america la crisi economica diviene sempre più grave; si diffonde il panico politico: il consenso del presidente Wilson crolla sotto il peso delle critiche alla sua amministrazione.

In messico la guerra civile divampa, i rivoluzionari comunisti si avvicinano alla conquista del potere, approfittando della crisi americana.

Il Canada critica l'operato del governo britannico sulla gestione degli scioperi.

Strage di Luxor: una manifestazione egiziana viene repressa nel sangue dagli Inglesi.

In Italia il re incontra D'annunzio e gli concede di entrare nel governo a fianco di Giolitti, provocando pesanti reazioni in tutto il paese.

Novembre:

Maurras con il suo partito monarchico organizzano una milizia per "riportare l'ordine nel paese"; Marcel Bucard crea le sue "camicie azzurre" per colpire al cuore le organizzazioni socialiste e comuniste.

Rivolta nazionalista nel marocco spagnolo; il malcontento si diffonde anche nella contigua colonia tedesca.

Agitazioni a Budapest ed a Vienna, il governo reagisce con fermezza.

Parte il poderoso attacco di Denikin contro Mosca; la città cade dopo una settimana di dura battaglia. Il governo sovietico è sull'orlo del disfacimento.
Dicembre:

Attentato di un comunista francese a Maurras; il capo del partito monarchico viene ferito ma non ucciso, ed immediatamente proclama la necessità di una presa di posizione dei francesi nei riguardi del "pericolo rosso".

L'esercito italiano interviene a favore dei fascisti nelle continue violenze in tutto il paese. La pressione del nuovo partito fascista si estende dalle regioni del nord e del centro al sud ed alle isole.

In Gran Bretagna il re Edoardo VIII impone al debole governo di Lloyd George una politica di fermezza nei confronti delle rivolte coloniali, stabilendo quindi una nuova importanza del re nei fatti politici del regno. Allo stesso tempo una sollevazione a Portsmouth viene soffocata nel sangue, con decine di feriti.


1919:

Gennaio:

San Pietroburgo ed Arcangelo (quest'ultilma in seguito ad uno sbarco tedesco) cadono in mano a bianchi e tedeschi; la guerra civile in russia è prossima alla fine.

Lo zar e con lui la famiglia viene fucilato dai bolscevichi per impedire che possa fungere da catalizzatore delle speranze controrivoluzionarie a Petrodzavosk.

L'ultimo nucleo di resistenza bolscevica è nella zona di Nizni Novgorod e Kazan ma viene circondato dalle forze bianche avanzanti da est e da ovest.

Fucilazioni di dissidenti a Nuova Delhi e al Cairo.

Scontri fra ebrei e palestinesi in tutta la palestina; l'immigrazione ebraica prosegue.

Wilson approva la legge Keating-Oven, che mette al bando il lavoro minorile ma fallisce nel far approvare una regolamentazione sugli stipendi dei ferrovieri. Per quanto la portata politica del progetto in questione sia limitata è il simbolo della crescente opposizione contro wilson; il presidente americano è ormai immobilizzato di fronte alla poderosa crisi economica, che ha reso lande desolate vaste province americane, e che provoca un inedita fermentazione di idee socialiste nelle classi lavoratrici del nordest.

Febbraio-aprile:

Il governo Giolitti in Italia perde posizioni e sempre maggiore è al suo interno la forza dei fascisti, mentre diviene praticamente impossibile l'occupazione delle fabbriche a causa delle ritorsioni fasciste. Il partito socialista rinuncia a scissioni fra moderati e comunisti per combattere il fascismo ma l'aiuto dell'esercito e delle forze di polizia garantisce la vittoria del secondo.

Il convalescente Maurras, al fianco di Bucard e delle sue camice azzurre marcia su Parigi, affermando che "un nuovo governo è giunto nella capitale francese" e che "l'ordine verrà garantito dal partito monarchico contro gli agitatori, i facinorosi ed i traditori". Si registrano duri scontri nella capitale ma l'esercito appoggia Maurras, che può contare sull'amicizia e l'appoggio di personaggi del calibro di Foch e Petain. Il duca di Orleans fa clandestinamente ritorno in Francia.
Maggio-Luglio

Con cosiddetta "battaglia di Bologna" inizia la fase più cruenta delle violenze in italia. Un nutrito esercito fascista attacca la "capitale rossa" d'italia e viene respinto dopo duri scontri. Si contano decine di morti nelle fila dei fascisti e degli antifascisti.

Le ultime forze bolsceviche in russia capitolano; trotsky viene fucilato dalle armate di Dieterichs. Iniziano i lavori per ricostruire un governo, mentre il potere viene inizialmente preso dai generali Denikin, Dieterichs, Kolchak e Wrangel.

La rivolta nazionalista si diffonde in Algeria, vengono attaccati i coloni francesi e distrutte le loro proprietà. L'assenza di qualunque governo nella madrepatria non fa che accrescere la confusione nella colonia.

Le truppe ottomane inviate ad occupare la Libia si scontrano con le prime resistenze degli autoctoni.

Maurras denuncia la "barbara violenza" sui coloni francesi da parte degli arabi ed annuncia la necessità che l'action francaise si faccia carico delle incombenze del potere in Francia.

Dilaga l'influenza spagnola in tutta l'europa, milioni di morti affliggono il continente già prostrato.

Carestie in Ucraina e Bielorussia, centinaia di migliaia di morti. Le autorità tedesche non riescono a porre un limite al disastro.

Agosto-Dicembre

In Germania Il kaiser ed il primo ministro, consapevoli della scarsa popolarità della guerra in russia e del crescente peso dei socialisti nel paese decidono di non intervenire in funzione anti maurrasiana nel caso l'action francaise dovesse prendere il potere in francia. In fondo, si pensa, sarà un colpo al comunismo.
Quando la notizia viene comunicata ufficiosamente a rappresentanti dell'action francaise Maurras decide che è il momento di agire.

In Gran Bretagna inizia il declino dei socialisti e dei sindacalisti, con il governo che riesce a riportare l'ordine nel paese con un serio giro di vite sulla libertà di parola e di associazione. I laburisti si oppongono alla politica autoritaria del Re ma il governo non vuole arrivare allo scontro per paura di precipitare nella guerra civile.

Omar al Muktar, già combattente della resistenza libica contro gli italiani, inizia efficaci azioni di guerriglia contro i Turchi, che rendono estremamente instabile il dominio turco sulla regione.

Il governo russo inizia a riportare sotto il controllo di Pietrogrado l'asia centrale insorta ed a trattare con i Giapponesi per il ritorno di Vladivostok in mano russa.

In italia il governo di Giolitti cade, ormai privo di ogni appoggio sia da parte fascista, per la sua moderazione e per la convinzione di d'annunzio di poter fare da se, sia da parte socialista, per l'appoggio dato dal governo ai fascisti.
Il re delega il governo esclusivamente a d'annunzio, che si presenta come il restauratore dell'ordine nazionale.
In breve ciò che resta dei socialisti inizia a venire spazzato via.
Il periodo fascista ha inizio.
1920

Gennaio-Marzo

Incoraggiato dal successo di D'Annunzio in Italia Maurras decide di agire: le camice azzurre di Bucard (che acquisice sempre più potere all'interno dell'action francaise) scatenano una ondata di violenza senza pari nel paese, compiendo decine di assassini politici e devastando sedi socialiste, comuniste, liberali, negozi israeliti.
Maurras si reca a Parigi ed in una grandiosa adunata a les invalides proclama la fine della repubblica ed il ritorno della monarchia sotto il duca d'orleans, con il nome di Re Carlo X.
Il governo sarebbe stato presieduto da Maurras stesso e la milizia di Bucard sarebbe stata elevata ad organo nazionale.
L'esercito si schiera in massa con Maurras e le proteste nel paese sono singolarmente ridotte.

D'Annunzio e Maurras si incontrano a Brianon e annunciano l'amicizia e la futura cooperazione dei due regimi per "l'ordine e la giustizia in Europa".

Maurras annuncia che combatterà "con ogni mezzo necessario" la "barbara violenza" sui coloni francesi d'Algeria.

Violenze sugli Inglesi rimasti in Irlanda, il governo di Londra protesta.

I Giapponesi evacuano Vladivostok, che ritorna sotto sovranità russa.

Tirpiz si avvicina sempre più al Kaiser, il quale lo vede come il candidato ideale per il prossimo cancellierato.

Negli USA la crisi economica non accenna a diminuire, e molti estremisti di destra vedono in Maurras (ed, in minor misura, in D'Annunzio) un esempio da seguire.

Il partito socialista tedesco indice diverse manifestazioni contro la repressione dei movimenti di sinistra e della libertà di opinione in Francia ed in Italia. Il governo tedesco, stretto fra il timore delle sinistre e degli ex nemici non riesce a decidere da che parte schierarsi, mostrando però fermezza nei confronti dei manifestanti.

In Austria-Ungheria si inizia a discutere un progetto di creazione di un regno slavo a fianco di quello tedesco e di quello magiaro.

Aprile-Settembre

In Russia iniziano a sorgere tensioni nel governo militare, fra denikin, Dieterichs, Kolchak e Vrangel, i quali sono divisi sopratutto sull'assetto da dare al futuro stato. Dieterichs propende per dare immediatamente al nuovo stato una forma monarchica, mentre gli altri tre generali preferiscono attendere e ricostruire un parlamento (Wrangel in verità si dimostra piuttosto passivo al riguardo, temendo il crescente potere di Dieterichs -il quale ha saputo ottenere l'appoggio di gran parte della nobiltà e dell'esercito- ma non essendo affatto convinto della necessità di una consultazione popolare).

Violenze di massa contro gli oppositori in Italia e Francia; il partito socialista italiano viene sciolto e dichiarato fuorilegge.
Ottobre-dicembre

In Gran Bretagna il governo liberale di Lloyd George, riformista ma dimostratosi debole nei confronti sia delle agitazioni socialiste sia delle tendenze autoritarie dei gruppi di potere militari e conservatori legati al re, cade. Ad opporsi al conservatorismo cresce il potere del laburismo, che si prepara a sfidare i conservatori nelle elezioni previste per novembre. Anche all'interno del paritito conservatore si creano delle spaccature, dovute alle diverse posizioni nei riguardi della politica imperiale e sopratutto nella critica di diversi esponenti nei riguardi del crescente potere esercitato sul partito conservatore da parte dell'asse re-industriali.

Maurras assicura al Kaiser che la sua politica è volta esclusivamente a raddrizzare la situazione francese, e che non nutre propositi revanscisti. Inoltre in un discorso alla nazione fa presente quali sono i principali nemici della Francia indicandoli nel giudaismo internazionale, nell'alta finanza e nel marxismo. L'esclusione della Germania da questo elenco rassicura il governo tedesco e lo rende ancora più favorevole all'azione maurrasiana.

In Germania ci si prepara alle elezioni, e la grande forza dei socialisti preoccupa grandemente il Kaiser, che vede minacciato l'assetto tradizionale della politica tedesca, dove il potere è accentrato nelle mani del kaiser che governa tramite il cancelliere.

In Russia Dieterichs propone il principe Andrej Aleksandrovič Romanov (uno dei pochi superstiti della famiglia imperiale russa) come nuovo zar, senza consulto parlamentare ed abolendo una volta per tutte la Duma.
Denikin inizialmente si oppone, ma viene dissuaso dallo stesso Dieterichs a proseguire una ostilità che potrebbe portare a nuovi spargimenti di sangue.
Il nuovo zar viene quasi subito accettato da tutti i maggiori poteri della Russia e viene incoronato a San Pietroburgo come Alessandro IV.

La guarnigione francese di Algeri compie un massacro di centinaia di civili nel reprimere una sommossa nelle strade della casbah della capitale dell'Algeria.

1921

La pace sembra calare lentamente di nuovo sul continente europeo, per la prima volta dal 1914. La guerra ha portato ad una grande radicalizzazione della politica della maggior parte degli stati europei, oltre che al grave indebolimento della posizione europea nel mondo.
La Germania, in qualità di maggiore potenza del mondo, è portata a dirimere molte delle principali questioni internazionali. Il presidente americano Wilson, negli ultimi giorni della sua carica, ormai gravemente indebolito all'interno, si incontra con il Kaiser a Berlino e sancisce una nuova politica di collaborazione fra due nazioni i cui rapporti erano stati fino a quel momento piuttosto freddi.
Gli USA sono ostili alla politica dei blocchi autarchici e sono favorevoli alla liberalizzazione del commercio internazionale, ma la loro gravissima situazione economica pone loro la necessità di appianare i contrasti con la Germania. Nell'incontro di Berlino si sancisce anche una nuova edizione della dottrina di Monroe, con il proposito tedesco di non interferire nel continente americano.
Gennaio-marzo

In Austria-Ungheria il dibattito sulla creazione di uno stato slavo si accende, ma la proposta incontra una forte opposizione da parte dei magiari, i quali non vogliono perdere il loro status di nazione privilegiata rispetto ad altri sudditi dell'impero, ed arrivano a minacciare la dissoluzione dell'unione con l'austria.

In Germania muore il cancelliere Bethmann-Hollweg, proprio alla vigilia delle elezioni. I risultati elettorali non danno ai socialisti quella maggioranza assoluta che essi si aspettavano (sebbene siano nei fatti il partito maggioritario) ed il Kaiser ne approfitta per imporre il suo primo ministro, Von Tirpiz. La politica di Von Tirpiz si preannuncia come imperialista, espansionista e di livello mondiale, oltre che conservatrice sul piano interno.

Il maresciallo Petain viene inviato in Algeria per sedare la rivolta, ed in marocco spagnoli e francesi cooperano contro i rivoltosi.

Aprile-Settembre

Nelle elezioni in Gran Bretagna, con notevole sorpresa del mondo politico, i laburisti vincono le elezioni al fianco dei liberali e delle frange conservatrici in rotta con il grosso del partito conservatore.
Inizia una stagione di aspra ostilità fra i due partiti con il laburismo appoggiato dalle Trade Unions (i sindacati) ed il conservatorismo dagli industriali, dal re e dall'esercito.

Antonio Gramsci viene assassinato dai fascisti durante la sua prigionia a Lipari.

D'Annunzio (ora noto come "Comandante") inizia ad elaborare la dottrina del suo nuovo stato fascista, lusingando e corteggiando gli intellettuali del paese; Benedetto Croce sfugge a questa persuasione mentre Giovanni Gentile accetta e divine il filosofo del regime.

Maurras da inizio al suo progetto di decentralizzazione dello stato, dando maggiore potere alle province storiche della Francia.

Dieterichs e Maurras si incontrano durante la visita del primo a Parigi.

Negli USA nasce il Partito Americano, dichiaratamente ispirato a Maurras, di tendenze razziste e paternaliste, che si propone una economia pianificata dallo stato ma accesamente anticomunista, ostile all'immigrazione e nemico dei neri, fondato dal generale ed uomo d'affari Robert Elkington Wood e che poteva contare su esponenti del mondo economico e culturale americano come Henry Ford, H.P. Lovecraft e Walt Disney.

Ottobre-Dicembre

Dieterichs diviene capo del governo e secondo solo allo zar in Russia. Essendo lo zar soltanto un capo di stato simbolico e privo di reale potere Dieterichs concentra in se tutto il potere dell'impero. Emargina gli antichi rivali Denikin, Wrangel e Kolchak, affidando loro compiti militari minori ed inizia una alacre attività di avvicinamente ai gruppi di potere russi, in primo luogo la chiesa ortodossa e l'esercito.
Porta anche avanti una feroce repressione di ciò che resta degli esponenti comunisti (e spesso anche solo democratici) nel paese, deportandoli nei gulag siberiani (i quali divengono presto un simbolo di terrore) e fucilandoli con processi sommari.

In india la legge marziale provoca sempre maggiori scontri e repressioni, con fucilazioni e tumulti in gran parte del paese. Il capo del governo britannico, Ramsey McDonald, impone una linea di maggiore morbidezza per la politica imperiale proponendo la fine della legge marziale. La proposta viene aspramente osteggiata in parlamento.
1922

Gennaio-Marzo

Sale al potere negli USA Warren G. Harding, eletto alla fine dell'anno precedente.

In Gran Bretagna continua la battaglia parlamentare sul comportamento da tenere nei riguardi dell'impero, mentre la situazione economica da dei cauti segni di ripresa.

Il governo tedesco lancia un ultimatum al Giappone, per l'evacuazione della Manciuria e delle zone della Cina dinnanzi a Taiwan. è questo il primo atto della nuova politica imperiale di Tirpiz, il quale è intenzionato a fare della Cina il pilastro della politica tedesca nell'estremo oriente. la flotta tedesca viene spostata a Singapore.
Il governo giapponese inizialmente tende ad acconsentire all'ultimatum ma le forze nazionaliste impongono una linea di durezza nei riguardi di Berlino.
Tirpiz prosegue la sua linea di intransigenza, non curandosi delle critiche dei socialisti e sicuro dell'appoggio del Kaiser.
Alla fine, il governo giapponese accetta l'ultimatum, a patto di poter mantenere una presenza nella manciura orientale. L'accordo è nettamente favorevole a Berlino, che si accinge a rendere ancora più stretti i rapporti con la nuova repubblica cinese.

In Algeria vengono creati campi di concentramento per deportare la popolazione delle zone interne che più oppongono resistenza. Le fucilazioni sono all'ordine del giorno. Petain agisce con la massima durezza e riesce in breve tempo ad avere la meglio della rivolta in gran parte del paese.

Le forze russe eliminano le ultime resistenze in asia centrale, riportando così all'unità politica ciò che rimane dell'impero russo.

In Russia la carestia provoca la morte di decine di migliaia di persone.

D'Annunzio nel suo discorso sulla "teutonica schiavitù" denuncia la presenza austriaca nel veneto, incorrendo nelle durissime proteste di Vienna. Al contrario dei rapporti fra Berlino e Parigi, quelle fra Vienna e Roma rimangono estremamente tese.

Maurras inizia la sua campagna contro "la massoneria e l'ebraismo" colpendo i circoli massonici in tutta la Francia e le organizzazioni ebraiche.

Aprile-settembre

Iniziano a venire alla luce dei legami di clientelarismo, corruzione, vendita di terre demaniali, frodi allo stato, in quella che viene presto definita la "cricca dell'Ohio", ovvero la cerchia ristretta del presidente americano Harding.
Il partito americano tuona contro la corruzione del governo, del quale reclama le dimissioni, e critica la sua legge sull'immigrazione, la quale, pur essendo assai dura, non blocca del tutto il fenomeno come voluto dagli "americanisti", come si fanno chiamare i membri del partito americano.

Il centro dell'economia mondiale si sposta sempre più verso Berlino e New York, mentre Londra è sempre più marginale. Il governo britannico riesce comunque a ricostruire una certa stabilità economica e si accinge ad approvare importanti riforme sociali.

Il governo ottomano approva l'immigrazione di un notevole numero di ebrei in palestina.

Ottobre-Gennaio

Il governo etiope stipula un trattato di alleanza con la Germania, per proteggersi dalla minaccia britannica o dal revanscismo italiano.

Il dominion del Canada richiede una maggiore autonomia da Londra, suscitando polemiche nella capitale.

D'Annunzio elimina del tutto i movimenti secessionisti in sicilia e sardegna, accattivandosi i politici locali e potenziando le organizzazioni fasciste, ancora deboli in quelle regioni.
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 13:41
1923

Febbraio-Marzo

Dieterichs, accesamente antisemita, inizia a promulgare norme di restrizione delle libertà civili ebraiche, precludendo (tranne a coloro che avevano servito in guerra) di accedere a cariche pubbliche.

Maurras proclama la sua ammirazione per la nuova legislazione di Dieterichs e annuncia una futura collaborazione fra Francia e Russia nella soluzione del "problema dell'egemonia giudaica in europa".

Tirpiz annuncia la sua decisione di fare pressioni perchè Francia ed Italia paghino le riparazioni come secondo il trattato di Potsdam.
In Francia tuttavia, l'economia non può sopportare ulteriori gravami, e la leggera ripresa rischia di venire spazzata via dal pagamento delle riparazioni. Maurras afferma che non pagherà fino a quando il suo paese potrà permettersi di farlo.

La crisi fra Francia e Germania riguardo alle riparazioni sembra dover distruggere il progressivo riavvicinamento fra i governi dittatoriali latini e quelli autoritari germanici. Sopratutto una diminuita paura del comunismo e l'ambizione della Germania a porsi come paese leader del mondo sono ostacoli ad una riappacificazione.
Tirpiz minaccia un intervento armato dalla zona di occupazione tedesca in Francia verso Parigi, e Maurras risponde che una qualsiasi azione armata "significherà la ripresa della guerra".

D'Annunzio si pone quale mediatore e lentamente la crisi rientra, con la Francia che accetta di pagare le riparazioni in cambio di un progressivo abbandono da parte della Germania della zona di occupazione (entro 5 anni) che dovrà però rimanere smilitarizzata.
Sebbene le riparazioni non vengano comunque pagate e nei fatti la crisi si fosse risolta con un successo di facciata tedesco ma un concreto successo francese, la crisi significa un duro colpo per Maurras, il quale si trova attaccato dalle frange moderate del suo partito per aver rischiato una guerra disastrosa e da quelle più estremiste, specialmente quella di Bucard e delle sue camice azzurre, che rimproverano l'aver ceduto al nemico.

Aprile-settembre

Il governo americano entra in crisi, il presidente viene indagato per corruzione. Ci si avvia ad una crisi politica gravissima della quale si avvantaggia il partito americano.

Gli Italiani iniziano l'invio di carichi di armi sempre più numerosi vero la libia, spesso attraverso la Tunisia francese, per aiutare i senussi nella loro lotta contro gli ottomani.

Tirpiz inizia un braccio di ferro con il partito socialista sulla libertà di espressione. La persecuzione dei comunisti, che subiscono soprusi da parte della polizia, gli scontri fra i socialisti ed i reduci che pretendono una posizione privilegiata e che guardano affascinati ai sistemi dittatoriali sorti tutto intorno alla Germania, la nascita di movimenti nazionalisti con l'intento di annullare la democrazia tedesca ed infine la pretesa di Tirpiz di sottoporre a controlli serrati le sedi dei partiti socialisti con l'intento di "prevenire attività sovversive e la diffusione di propaganda bolscevica" sono tutti elementi che radicalizzano la lotta politica tedesca.

Ottobre-Dicembre

Dopo che lo scandalo per corruzione si è allargato a gran parte del suo staff (rispetto al quale è in realtà pulito) presidente americano Harding si dimette per morire pochi giorni dopo. Gli succede Charles G. Dawes, dato che il vicepresidente Coolidge appare troppo legato ad un presidente del tutto impopolare e preso di mira dagli attacchi spietati del sempre più forte partito americano.

La crescita del partito americano provoca un grande aumento delle manifestazioni di razzismo negli USA, specialmente negli stati del sud nei confronti degli afroamericani e nei confronti degli ebrei nel nordest, ma raggiungendo punte di crudeltà anhce nei confronti degli immigrati di ogni nazionalità.

1924

Gennaio-marzo

Miguel Primo de Rivera, salito al potere in spagna con un colpo di stato nel 1923 e divenuto dittatore dopo aver soffocato le libertà civili, si incontra con Maurras e stringe un patto di amicizia con la Francia.

Il governo irlandese espropria alcune proprietà degli inglesi dell'ulster, i quali sono sottoposti ad un sempre più pesante clima di ostilità da parte della maggioranza irlandese. Si forma un movimento clandestino di opposizione al governo di Dublino che mira alla restituzione dell'Ulster alla Gran Bretagna, chiamato E.L.A (English Liberation Army), il quale inizia a compiere atti di terrorismo contro proprietà e civili irlandesi. Il governo laburista di Londra reagisce fiaccamente alle misure prese da Dublino e non appoggia dichiaratamente i nazionalisti inglesi nell'ulster, cosa che gli costerà feroci critiche da parte degli ambienti conservatori e nazionalisti della stessa Gran Bretagna, che lo accuserà di aver tradito la causa inglese in Irlanda.

A Saratov avviene il cosiddetto "massacro di febbraio": oltre duecento ebrei russi vengono massacrati da un pogrom incoraggiato dal governo, senza che la polizia si opponesse in alcun modo alla popolazione inferocita per la carestia e la povertà. La notizia fa scalpore nel mondo ma Maurras afferma che gli ebrei devono "fare i conti con quello che hanno seminato" negli anni, e quindi giustifica sia pure indirettamente l'accaduto, una linea cui si uniranno in parecchi in tutte le nazioni d'Europa.

In Gran Bretagna il partito dei fascisti inglesi (british fascists), fondato da una donna, Rotha Lintorn-Orman, nel 1923, acquisisce sempre maggiore forza ed il suo leader, Arnold Leese, reduce, antisemita e convinto fascista, inizia una intensa attività di propaganda ed azione politica per imporre il fascismo in Gran Bretagna. Il partito non ottiene risultati politici di rilievo ma ottiene sempre maggior favore da parte dei conservatori e dei nazionalisti, sempre più ostili al governo laburista e delusi dall'attività democratica.

L'economia europea entra in una fase di ripresa nonostante la crisi americana, ed anzi influenza quest'ultima in breve tempo. La disoccupazione cala in tutto il continente e si riesce finalmente a porre un freno all'inflazione. Il governo di Tirpiz, che investe molto negli armamenti, porta avanti una politica keynesiana che riesce a rimettere in moto la prostrata economia tedesca, e conseguentemente tutte le economie europee.

Aprile-Settembre

L'impero ottomano attraversa una fase di grandi difficoltà politiche, quando le fazioni aperte alla modernizzazione, come i Giovani Turchi, devono fronteggiare la spinta contraria alla centralizzazione (che era uno dei perni della loro azione politica) unita a quella autoritaria del sultano Mehmet VI, che tenta di riaffermare il proprio potere, scosso dalla rivoluzione dei Giovani Turchi. Lo scontro politico continua a protrarsi fino ad un compromesso che vede in pratica riaffermarsi lo status quo, senza che nessuna delle parti abbia ottenuto un successo definitivo.

In Italia fallisce un attentato a D'Annunzio, il quale approfitta dell'accaduto per accrescere il controllo delle forze di polizia sulla dissidenza.

Ottobre-Dicembre

La repubblica cinese inizia un processo di ammodernamento con l'aiuto dei capitali tedeschi e dei loro consiglieri militari.

Negli USA, l'economia, influenzata da quella europea, si riprende, e la situazione politica si stabilizza, con il partito americano divenuto ormai una forza significativa nello scenario politico nazionale.
1925

Gennaio-marzo

In Austris-Ungheria si riaccende nuovamente con tutta la sua violenza la questione nazionale quando, alla proposta dei deputati slavi di creare un terzo stato equiparato a quello austriaco e magiaro comprendente tutti i territori di lingua slava, il governo ungherese minaccia la secessione. La proposta viene ritirata, ma in Serbia, Bosnia ed Albania scoppiano tumulti nazionalistici che vengono sedati solo con grandi difficoltà.

Maurras porta avanti il decentramento dei poteri statali, vecchio perno della sua politica, ricostruendo le antiche province ed indebolendo il potere dei prefetti. Questa politica incontra delle opposizioni all'interno del partito monarchico, ma Maurras è ancora saldamente al comando.

In Spagna la situazione politica si radicalizza, con il potere di Primo de Rivera indebolito dall'opposizione sempre più netta in varie regioni del paese. I movimenti anarchici, socialisti e comunisti si rafforzano.

Aprile-Settembre

Maurras tiene il discorso della "pugnalata alle spalle" dove denuncia il "perfido trattato di Potsdam", ed accusa della sconfitta della Francia gli ebrei ed i traditori socialisti. Il discorso è seguito da una serie di provvedimenti contro le grandi rendite ebraiche in Francia.

In Bulgaria il re Ferdinando inizia una feroce persecuzione dei comunisti e dei movimenti contadini.

La rivolta nel marocco spagnolo è finalmente sedata.

Ottobre-dicembre

In Inghilterra i laburisti propongono la trasformazione dell'impero britannico in "Commonwealth delle nazioni", ma la proposta viene respinta dai conservatori e dai nazionalisti. Il governo laburista è sempre più debole.

IN Italia si scatena una grande purga di antifascisti, e D'Annunzio completa la distruzione delle libertà civili nel paese.
1926

Gennaio-aprile

Il regno di Hejaz viene proclamato in arabia, sotto la protezione ottomana. Questo segna un compromesso fra gli interessi turchi e quelli arabi perchè la maggior parte dei poteri è più che mai nelle mani di Istanbul, ma grande è il fermento negli arabi.

In occasione dell'inaugurazione della diga del Makwar, in Sudan, ampiamente avversata dagli egiziani che temevano di essere danneggiati nell'irrigazione delle loro colture, scoppia una gravissima serie di tumulti in tutto l'egitto.

Maggio-Settembre

Scoppia la rivolta sandinista in Nicaragua.

Primo de Rivera stipula un trattato di amicizia con Francia ed Italia.

La rivolta porta la guarnigione del Cairo a sparare sulla folla in più occasioni. Il più grande massacro dell'epoca nelle colonie costa la vita a centinaia di persone, e sebbene il governo laburista punisca immediatamente i responsabili la situazione in egitto non è più sostenibile senza una svolta politica.
Il governo di Londra finalmente cade sotto gli attacchi degli avversari e viene momentaneamente a capo del paese un governo di unità nazionale presieduto da Lloyd George in attesa delle elezioni previste per l'inverno. Sempre più forte è la pressione delle destre che ormai richiedono apertamente la fine della democrazia e la creazione di un governo dittatoriale come quelli di Maurras e D'Annunzio. Coolidge vede crescere i propri consensi esponenzialmente.

Un gruppo separatista della Catalogna prova una azione di forza per ottenere l'indipendenza, ma la rivolta non si diffonde e la cooperazione fra Spagnoli e Francesi toglie ogni speranza di riuscita al colpo.

Ottobre-dicembre.

Una rivolta minore viene domata dagli austriaci in Serbia.

Con lo stupore dell'opinione pubblica in Inghilterra iniziano spedizioni punitive ed aggressioni sulla falsariga di quelle delle destre europee.
Coolidge sostiene di essere "sulla strada di grandi uomini come Maurras e D'Annunzio, che hanno saputo comprendere e sostenere i bisogni e le aspirazioni dei loro popoli senza i viziosi ed artificiosi legami del parlamentarismo". Il discorso fa scalpore e Coolidge viene accusato dalle sinistre e da molti conservatori di tentare di cancellare una parte integrante della tradizione britannica, il parlamentarismo. Coolidge replica paragonandosi a Cromwell.

1927

Gennaio-aprile

Nelle elezioni politiche in Gran Bretagna i laburisti vengono chiaramente sconfitti da una coalizione di destra formata dal partito conservatore di Stanley Baldwin, che diviene primo ministro, e dai fascisti di Coolidge, i quali, pur non potendo contare di una forza autonoma sufficiente a governare la Gran Bretagna, sono abbastanza forti da influenzare grandemente il nuovo governo conservatore.

In Germania Tirpiz combatte e vince una dura lotta con i socialisti per evitare una riforma dell'intero sistema politico in senso più democratico. Scoppia uno scandalo quando il cancelliere dichiara il proprio apprezzamento per la politica anticomunista di Maurras e sopratutto per i nuovi sviluppi politici in Gran Bretagna.

In Cina i nazionalisti sotto il comando di Hu Hanmin, che può contare sull'appoggio dei Tedeschi, lancia una serie di offensive contro i signori della guerra per riunificare il territorio dell'antico impero cinese.
I primi attacchi si concentrano nello Yunnan.

Maggio-settembre

Dieterichs comincia un programma di industrializzazione di alcune località della russia europea, ma le difficoltà politiche di contenimento del dissenso gli impediscono di agire con particolare decisione.

Il governo di Londra autorizza nuovamente la legge marziale nelle colonie e fa pressioni su Dublino per tutelare gli interessi degli inglesi in Irlanda.

In Italia D'Annunzio inizia la normalizzazione dei rapporti con la Chiesa.

Ottobre-dicembre

Nelle elezioni presidenziali americane viene eletto John W. Davis, candidato democratico e fermo oppositore sia del presidente uscente Dawes sia del Partito Americano.

D'Annunzio adotta una politica ampiamente restrittiva per quanto riguarda i diritti delle donne in italia.


1928

Gennaio-marzo

Le forze cinesi completano la conquista dello yunnan.

In Germania le forze politiche più conservatrici si consolidano sempre più nelle zone di recente annessione dei paesi baltici, mentre nel resto del paese i socialisti avanzano.

Le prove del genocidio degli armeni portato avanti dagli ottomani durante la prima guerra mondiale vengono accettate dai governi di francia ed italia, i quali si fanno portavoce delle numerose polemiche contro il governo di istanbul, in grave crisi politica.
Il governo ottomano nega le accuse ed afferma di essere scandalizzato dalle "artificiose e menzognere polemiche da parte di governi dichiaratamente nemici dell'islam, che si rendono colpevoli di quelli stessi crimini dei quali accusano l'impero ottomano.
Il governo tedesco, imbarazzato, non si pronuncia.

Aprile-settembre

L'esercito austriaco reprime una rivolta in albania, con decine di morti sia fra le truppe austroungariche sia fra i rivoltosi.

Un nazionalista armeno esule a parigi , tornato clandestinamente ad istanbul, uccide il sultano ottomano, Abdul Mejid II, recentemente ascesco al trono, durante una parata nella capitale.
Tutte le principali nazioni condannano l'avvenuto, ma l'impero ottomano entra in una gravissima crisi politica.
L'esercito turco, il quale è lo strumento principale dei Giovani Turchi, pone il generale Fevzi Çakmak a capo di una giunta militare con lo scopo di "assicurare la successione", ma in verità impone definitivamente al nuovo sultano, il giovane Ahmed IV Nihad, la preminenza definitiva dell'esercito sulla monarchia.

Ottobre-dicembre

Con la crisi politica turca, in arabia, siria, palestina, e iraq scoppiano rivolte di carattere nazionalistico.


1929

Gennaio-aprile

Il governo di Primo de Rivera perde l'appoggio della popolazione in seguito alla crisi economica che si radicalizza in spagna, e lo scontro civile diviene imminente. Anarchici e comunisti, insieme ad altre frange più moderate, si proprongono di proclamare la repubblica.

Maurras dichiare che a causa dell'instabilità ai confini spagnoli si trova costretto a riarmare la nazione, seppur gradualmente. La sua richiesta è presto appoggiata da Londra, Roma e Mosca, e da Berlino Tirpiz accetta un parziale riarmo in cambio della firma francese di un patto di non aggressione ventennale, che viene firmato a Parigi da Tirpiz e Maurras. Sembra che la pace in europa sia salvaguardata con un compromesso onorevole ed i popoli tirano un sospiro di sollievo.

Il generale António Óscar Carmona, capo della dittatura militare che governa il portogallo, è costretto dalla crisi economica a lasciare il governo, mentre scoppia una insurrezione nella città di lisbona, seguita presto da una ad oporto. I comunisti e gli anarchici per le strade reclamano la libertà e le riforme laiche.

Maurras esprime preoccupazione per l'instabilità nella penisola iberica.

Maggio-settembre

In portogallo scoppia la guerra civile, da una parte i socialisti, i comunisti e gli anarchici occupano oporto e gran parte di lisbona, dall'altra i militari, i clericali ed i fascisti di carmona mobilitano le forze conservatrici in tutto il paese per respingere i rivoltosi.

Tiripiz, il quale vuole stabilire il diritto tedesco a fungere da arbitro delle questioni europee, si trova nella difficile posizione di dover scegliere fra i nemici ideologici socialisti ed i fascisti che si pongono come alleati naturali di francesi ed italiani. La germania dunque si risolve a dare appoggio formale ma non pratico a carmona, mentre le polemiche interne divampano.

Maurras e D'annunzio si schierano apertamente a fianco di carmona, e sebbene impossibilitati ad intervenire con forze regolari spediscono corpi di volontari ed aiuti economici.

Ottobre-dicembre

L'offensiva cinese prosegue nella zona di pechino, che torna sotto la sovranità della repubblica cinese.

Il governo britannico si schiera con i conservatori portoghesi e spedisce loro aiuti con le modalità di francesi ed italiani.

In spagna la crisi portoghese accelera lo sviluppo della situazione rivoluzionaria all'interno. La repubblica viene proclamata, e si verificano violenze contro la chiesa ed i proprietari terrieri.

La borsa di berlino crolla, e le banche iniziano a fallire una dopo l'altra.

1930

Gennaio-aprile

In spagna la situazione precipita. Scontri fra gli insorti repubblicani e le forze del governo che va dissolvendosi infiammano il paese. In Portogallo le forze di Carmona intimidite si rifugiano in un atteggiamento difensivo.

Da Parigi e da Roma giungono messaggi di preoccupazione per la situazione spagnola, e dai pirenei iniziano a giungere aiuti alle roccaforti delle forze governative spagnole.

In spagna i repubblicani iniziano le espropriazioni delle terre e si registrano degli attacchi a chiese e monasteri. In catalogna ed a barcellona in particolare forti pressioni vengono fatte per l'indipendenza della regione.

A berlino la crisi economica si fa sempre più grave. Mentre i socialisti denunciano l'incapacità del sistema capitalistico di mantere la stabilità il governo di tirpiz adotta una politica di non intervento pubblico confidando nelle virtù di riequilibrio del libero mercato, mentre la crisi inizia a travolgere una dopo l'altra tutte le principali banche della germania.

Maggio-settembre

in spagna l'esercito regolare è in difficoltà nel mantenere l'ordine. Le forze repubblicane indicono delle elezioni per dare legittimità alla repubblica. Il re Alfonso XIII si rifiuta di abdicare ed incita l'esercito alla resistenza, il quale tuttavia si dimostra privo di energia nel reprimere i rivoltosi, con interi reparti che si uniscono ai repubblicani. Scioperi ed agitazioni contadine si diffondono nella penisola.

Maurras riceve a Parigi Onésimo Redondo Ortega e José Antonio Primo de Rivera, figlio del defunto dittatore spagnolo, ai quali garantisce appoggio economico ed in certa misura militare nella formazione di un uovo movimento di stampo fascista con lo scopo di rinvigorire la destra spagnola.

La crisi economica porta una catena di fallimenti di imprese e banche in germania e di conseguenza in tutti i paesi nella sfera di influenza economica tedesca. L'inflazione cresce a livelli esponenziale, e la disoccupazione diventa un problema di primo piano.

In spagna l'esercito inizia un processo di dissolvimento e quando i battaglioni che difendono la nuova corte del re a burgos vengono attaccati da un forte gruppo di repubblicani cedono le armi a centinaia ed il re è costretto a ritirarsi dalla città fuggendo verso i pirenei. Alfonso non abdicherà ma fuggirà a parigi, mentre le elezioni generali danno una consistente maggioranza ai repubblicani e la spagna diviene ufficialmente una repubblica. Un nuovo governo guidato dai socialisti di Diego Martínez Barrio controlla la maggioranza del paese tranne alcune province nel sud, al confine con i pirenei ed in galizia, dove l'esercito è ancora fedele a dei generali monarchici ed accesamente antirepubblicani ed antisocialisti.

Ottobre-dicembre

In inghilterra Coolidge riesce a far approvare delle norme che rendono illegale il partito comunista.

In america il partito americano raccoglie fondi e volontari per aiutare i monarchici in spagna.

Primo de rivera fonda la Falange spagnola, un partito di ispirazione fascista che si propone di colpire le "forze del disordine" ovunque per restaurare l'ordine costituito. L'annuncio della fondazione del partito viene fatto a figueres, ad est di barcellona e vicino al confine francese, ed immediatamente viene raccolto dalle colonie e da molti generali in patria.

Maurras e d'annunzio annunciano il loro pieno appoggio alla falange ed inviano immediatamente mezzi blindati e denaro a primo de rivera.

Il papa benedice i rivoltosi falangisti spagnoli definendoli i difensori della fede ed i degni eredi degli eroi della reconquista.
1931

Gennaio-aprile

Formazioni di volontari socialisti, anarchici e comunisti formatesi in europa arrivano a barcellona e nei paesi baschi, in aiuto alla repubblica.
Primo de rivera, che può contare sull'appoggio delle colonie, inizia a marciare su barcellona con i reparti a lui fedeli, volontari e dei blindati francesi. Il primo duro scontro è nella città di girona, ad est di barcellona; i reparti dell'esercito fedeli ai repubblicani rifiutano di arrendersi e resistono, infliggendo gravi perdite agli insorti, che riescono ad avere la meglio solo dopo due giorni di apri comtattimenti. Gli ufficiali presi prigionieri vengono fucilati. In reazione a questo atto considerato unanimemente barbaro dai repubblicani e da molti stranieri, l'esercito si spacca in due, con una parte, la più grande fedele alla repubblica, ed un altra, più piccola ma compatta, che si schiera con de rivera ed i falangisti. Una terza notevole parte si scioglie, come ad esempio le forze armate presenti nei paesi baschi che si ritirano dalla zona in seguito ad una serie di tumulti popolari. I territori fedeli alla repubblica sono la catalogna ad ovest di girona, i paesi baschi, la regione di madrid, tutta la zona del tago compresa a nord salamanca e a sud, isolata dal territorio nemico, la zona che va da malaga a cartagena. Il resto del paese è in mano agli insorti, e nella zona di murcia dopo violenti combattimenti strada per strada i falangisti impongono il loro potere con fucilazioni e rastrellamenti.
Questo nuovo tipo di guerra brutale e sprezzante della vita dei prigionieri si affaccia in questo moemento in europa, e si farà presto sempre più cupa e violenta.

L'esercito cinese conduce una vittoriosa campagna nella regione occidentale del sinkiang, ottenendo quindi la riunificazione di una vastissima zona del paese. I giapponesi, approfittando della confusione in europa in seguito alla guerra nella penisola iberica, aiutano i rimanenti signori della guerra nelle zone settentrionali della cina contro l'esercito regolare.

Il governo di tirpiz è criticato dalla sempre più forte opposizione socialista sia per la disastrosa situazione economica interna sia per l'imbarazzante posizione in politica estera sulla guerra iberica. La comunità mittleuropea si è dimostrata più una formalità che altro, ed ha anzi veicolato gli effetti negativi della crisi sulle più fragili economie dei paesi alleati della germania.
La crisi economica si fa sentire con conseguenze gravissime a vienna e a budapest, mentre il belgio e l'olanda si trovano a dover trattare con una disoccupazione sempre maggiore.

De rivera sferra l'assalto a barcellona con le sue forze composte da milizie del partito falangista, truppe regolari e volontari stranieri. Il primo scontro si svolge nella località di hostalric, il cui nome diverrà famigerato. La cittadina è il perno della linea di difesa allestita dai repubblicani a protezione di barcellona, ed è assai ben munita. Lo scontro ha inizio l'11 aprile e prosegue con solo brevi interruzioni fino al 20. I falangisti sono ripetutamente respinti e devono sospendere gli attacchi dopo aver subito oltre 3000 morti e feriti I repubblicani hanno sofferto perdite non molto inferiori. La battaglia suscita entusiasmo in tutti i progressisti europei, ed i socialisti tedeschi esultano per la vittoria "degli operai ed i contadini di catalogna contro i fascisti al soldo di parigi e roma".
La battaglia riprende il 28 e questa volta il fronte repubblicano è messo subito in crisi dalla massiccia presenza di artiglieria e mezzi blindati francesi, cui i repubblicani non possono opporre una tecnologia adeguata. Il governo di berlino protesta per la presenza di mezzi francesi in una guerra interna alla spagna, ma maurras non accetta alcunaa critica. La battaglia sembra concludersi con lo sfondamento del fronte il 30, quando un varco aperto dai blindati francesi viene sfruttato dagli insorti per aggirare lo schieramento avversario, ma ancora una controffensiva repubblicana ottiene di ricacciare il nemico sulle posizioni di partenza. La situazione viene sbloccata da uno sfondamento più a sud, sulla costa, dove grazie ad un pesante bombardamento marittimo effettuato da navi frances il fronte viene sfondato dai reparti falangisti a blanes, i quali raggiungono in breve arenys de mar, e minacciano di aggirare il fronte di hostelric. I repubblicani decidono quindi di ritirarsi, ma il ripiegamento è ostacolato dall'aviazione francese e si trasforma presto in qualcosa di molto simile ad una rotta. I repubblicani non riescono a riorganizzarsi prima di barcellona, che viene trasformata in una fortezza da reparti militari, volontari, dalla popolazione civile e da milizie dei vari partiti.
Maggio-settembre

I falangisti occupano malaga con l'appoggio dell'artiglieria inglese proveniente da gibilterra. A questo duro colpo per la repubblica si aggiunge l'occupazione da parte della flotta italiana delle isole baleari.
All'interno della repubblica viene portata avanti la riforma sociale, con l'espropriazione delle terre della chiesa, consegnate ai contadini, e con la fine dei titoli nobiliari. De rivera accusa la repubblica di atrocità perpetrate contro gli uomini di chiesa. Simpatizzanti per gli insorti vengono fucilati a madrid dopo che a girona sono organizzate analoghe purghe contro comunisti ed anarchici.

Inizia all'inizio di giugno l'assalto contro barcellona, portato avanti dal mare, dove la flotta italiana, francese e falangista bombarda le linee repubblicane senza tregua, e sulla terra, dove le truppe di de rivera attaccano il paesino di tiana, pochi chilometri ad est della città. Lo scontro è durissimo, e migliaia di uomini muoiono nele tentativo di conquistare le trincee repubblicane, mentre queste vengono martellate dal mare. Quando dopo due giorni di scontri l'esercito regolare repubblicano è costretto a ritirarsi verso la vera e propria città di barcellona sul terreno rimangono oltre 1500 morti per parte.
L'attacco contro la seconda e più forte linea difensiva repubblicana, che fa perno sul sobborgo di santa coloma de gramenet si risolve in un sanguinoso fallimento, ed una corazzata italiana viene affondata dall'artiglieria repubblicana, con grande giubilo della popolazione di barcellona. L'attacco viene ripetuto pochi giorni dopo e fallisce dopo un contrattacco dei volontari stranieri italiani e francesi, il cui motto è "oggi in spagna, domani in patria", i quali fanno centinaia di prigionieri. Parecchi reparti falangisti hanno dimostrato che il loro morale inizia a vacillare. Un ultimo attacco vede impiegati massicciamente i blindati francesi insieme a sempre più forti bombardamenti navali, ma la resistenza repubblicana è talmente accanita che i blindati vengono distrutti uno dopo l'altro durante i combattimenti strada per strada, ed i contrattacchi repubblicani sembrano far vacillare l'intero schieramento falangista.
L'offensiva si ferma una volta per tutte a inizio settembre, con migliaia di morti da entrambe le parti ed una significativa vittoria repubblicana.

La vittoria scuote gli animi sia dei conservatori sia dei fascisti sia dei progressisti in europa. Maurras è accusato di fare poco per la vittoria di de rivera dai più estremisti fra i suoi ministri, mentre tirpiz è fatto oggetto di pressioni perchè si impegni per difendere la repubblica.

Intanto la crisi economica è arrivata a dare un colpo fatale alla posizione del governo tedesco. Tirpiz, dopo aver dimostrato di non saper porre rimedio alla crisi è costretto a dimettersi e si forma un governo moderato, composto ancora una volta solo da conservatori e liberali senza i socialisti capeggiato dal diplomatico Gottlieb von jagow. La politica tedesca è priva di iniziativa all'estero e pare incapace di portare avanti serie riforme all'interno, ed il nuovo governo non sembra essere capace di operare cambiamenti significativi. il vecchio cancelliere, tirpiz, muore poco dopo le dimissioni.

Ottobre-dicembre

I falangisti esercitano una forte pressione sui territori costieri del sud della spagna ancora in mano ai repubblicani, ma questi resistono seppur cedendo terreno. Cartagena non cede fino a dicembre e solo dopo aver inflitto al nemico gravissime perdite.

Dieterichs ottiene un certo successo nel rilanciare la devastata agricoltura russa e riesce anche a dare inizio ad un cauto processo di industrializzazione del paese.

I cinesi iniziano la campagna per riportare i territori settentrionali del paese sotto la sovranità del governo centrale, mentre i giapponesi forniscono aiuti ad i signori della guerra avversari del governo di nanchino, senza comunque entrare in guerra con la cina.
1932

Gennaio-aprile

In irlanda le attività dell'ELA raggiungono inaspettati livelli di violenza, con una serie di attentati consistenti nell'assassinio di funzionari minori e maggiori dell'amministrazione irlandese nell'ulster e di esponenti inglesi della pacificazione fra cattolici e protestanti. L'escalation di violenze culmina con l'assassinio di de valera, simbolo dell'indipendenza irlandese. Il governo di dublino, guidato da Michael Collins reagisce con violenza rompendo le relazioni diplomatiche con l'inghilterra e restringendo i diritti civili degli inglesi in irlanda. Il governo di londra a sua volta porta avanti un embargo di merci inglesi in irlanda (un procedimento molto costoso in tempo di crisi economica) e si sposta consistentemente a destra.

In spagna i falangisti occupano almeria, ponendo quindi fine alla resistenza repubblicana sulla costa mediterranea fuori dalla catalogna.
Contemporaneamente le discordie fra comunisti, socialisti ed anarchici repubblicani vengono sostanzialmente meno, rinunciando i comunisti ad imporre un proprio governo totalitario sul paese.

In portogallo le forze di carmona non sono in grado di controllare la situazione dopo anni di guerra a bassa intensità e la maggior parte del paese è ormai in mani rivoluzionarie. Carmona stesso si rifugia al confine con la spagna falangista con gli ultimi fedelissimi e si prepara ad una resistenza fino all'ultimo uomo.

Maggio-settembre

i falangisti attaccano valencia da nord ovest, tentando di isolare la città, dando inizio alla più dura battaglia dalla fine degli assalti a barcellona.Il primo scontro di rilievo avviene a casinos, estremamente vicino alla città di valencia, il che dismostra il successo dell'attacco falangista, che ha potuto avvalersi dell'appoggio di blindati ed artiglieria inglesi e francesi. I repubblicani sono costretti a ritirarsi dopo un duro scontro e non riescono a riorganizzarsi prima di giungere a betera, un centro quasi contiguo a valencia. Vengono asloggiati anche da quì ed i falangisti li incalzano fino a sconfiggerli a messamagrel, quasi sulla costa, facendo centinaia di prigionieri. Valencia è isolata e viene posta sotto assedio, mentre la popolazione inizia a costruire difese a nord della città, ora minacciato dal nemico. Un primo tentativo di prendere con un colpo di mano valencia fallisce quando i falangisti assaltano i sobborgo di burjassot e vengono falciati dall'artiglieria repubblicana. Si stabilisce dunque un serrato blocco della città, che viene regolarmente bombardata dal mare dalla flotta francese.
A fine agosto vengono tentati due nuovi assalti dai falangisti, questa volta da sud, ma vengono frustrati dall'accanita resistenza della popolazione civile e dalla presenza della località pesantemente fortificata di torrent. Le perdite civili a valencia sono gravissime, e quelle falangiste sono ancora peggiori. I combattimenti casa per casa si dimostrano la tomba degli eserciti regolari.
Ottobre-dicembre
I falangisti entrano in portogallo in aiuto di carmona. In breve tempo scacciano le forze rivoluzionarie portoghesi dal sud del paese, attestandosi sulla linea Grandola-Moura. Nel nord invece le forze nazionaliste in galizia, circondate dai nemici, non prendono iniziative sul suolo portoghese.

La salute di Maurras declina rapidamente, a causa dell'età e della ferita infertagli durante la presa del potere. Nello stesso periodo la crisi economica inizia ad affacciarsi anche in francia, pur con effetti più modesti che in germania.

La battaglia di valencia riprende con rinnovato vigore. Il terzo giorno dalla ripresa dei combattimenti uno stormo di moderni bombardieri francesi devasta la città uccidendo centinaia di civili, nel primo bombardamento aereo effettuato sulla popolazione civile della storia. Vari governi condannano l'accaduto, senza repliche da parte del governo francese.
Lo scontro a valencia prosegue, ed i falangisti riescono finalmente a sfondare da sud, con l'appoggio della flotta e dell'aviazione francesi. I combattimenti continuano per le strade e fra le abitazioni, ma una volta sfondate le linee principali di difesa la resistenza repubblicana collassa rapidamente, fino a quando non restano che pochi nuclei di resistenza isolati. Una volta presa la città i falangisti con spietate rappresaglie epurano qualunque oppositore.

Si tengono le elezioni americane ed il presidente davis, il quale pur non riuscendo ad arginare con successo la crisi economica ne ha in qualche modo stemperato gli effetti, viene rieletto. La sua politica si sposta sempre più su binari keynesiani, con massiccio intervento pubblico. Questa linea è ferocemente osteggiata dalla destra, che pure è in netta inferiorità nel paese.

Maurras durante un discorso a Marsiglia a causa di un malore sviene sul palco. L'episodio ha vasta eco in tutto il mondo ed in previsione della futura vacanza al vertice della struttura di comando francese i vari gruppi di potere si preparano a scontrarsi. Da una parte vi sono gli estremisti di Bucard e Doriot, dall'altra i più moderati di Alphonse de Châteaubriant, rigidamente monarchici.
Mex.8
00giovedì 23 settembre 2010 14:05
ma per caso hai preso spunto da questa ucronia?
www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/Fanta_WWI_Frentano.htm
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 14:11
Re:
Mex.8, 23/09/2010 14.05:

ma per caso hai preso spunto da questa ucronia?
www.fmboschetto.it/Utopiaucronia/Fanta_WWI_Frentano.htm



Si beh frentano sono io :b
l'ho scritta per la prima volta sulla micronazione res publica spqr. Poi l'ho postata sul boschetto, e poi qui.
Mex.8
00giovedì 23 settembre 2010 14:17
Re: Re:
Pius Augustus, 23/09/2010 14.11:



Si beh frentano sono io :b
l'ho scritta per la prima volta sulla micronazione res publica spqr. Poi l'ho postata sul boschetto, e poi qui.




l'avevo già letta tempo fà infatti su boschetto,comunque complimenti per l'ucronia è fatta molto bene.
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 14:22
Re: Re: Re:
Mex.8, 23/09/2010 14.17:




l'avevo già letta tempo fà infatti su boschetto,comunque complimenti per l'ucronia è fatta molto bene.



:) grazie. è ampiamente incompleta, difatti dovrebbe avere luogo la WW2, ma è una faticaccia finirla. Considera che l'ultima parte l'ho scritta più di un anno fa.
Mex.8
00giovedì 23 settembre 2010 14:37
Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 23/09/2010 14.22:



:) grazie. è ampiamente incompleta, difatti dovrebbe avere luogo la WW2, ma è una faticaccia finirla. Considera che l'ultima parte l'ho scritta più di un anno fa.




Me lo posso immaginare,comunque come hai intenzione di contiunarla questa ucronia ?
fino ad ora si capisce che ci sarà lo scontro tra Francia,Italia e Spagna contro gli imperi centrali,anche se ora bisognerà assistere alla lotta interna in Francia per chi sostituirà Maurras.
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 14:39
Re: Re: Re: Re: Re:
Mex.8, 23/09/2010 14.37:




Me lo posso immaginare,comunque come hai intenzione di contiunarla questa ucronia ?
fino ad ora si capisce che ci sarà lo scontro tra Francia,Italia e Spagna contro gli imperi centrali,anche se ora bisognerà assistere alla lotta interna in Francia per chi sostituirà Maurras.



sarà sostanzialmente una immagine speculare della nostra guerra. Devo decidere ancora come e cosa però xD e vorrei metterci un po di originalità. Certo è che trovare il tempo è difficile, ed anche riempire le incongruenze. Poi ovviamente è una ucronia che segue le mie idee: ovvero la germania non è in grado di mantenere un monopolio del potere mondiale finchè è circondata da grandi potenze, l'austria è un sistema anacronistico, il fascismo è una forza reazionaria...
Mex.8
00giovedì 23 settembre 2010 14:47
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 23/09/2010 14.39:



sarà sostanzialmente una immagine speculare della nostra guerra. Devo decidere ancora come e cosa però xD e vorrei metterci un po di originalità. Certo è che trovare il tempo è difficile, ed anche riempire le incongruenze. Poi ovviamente è una ucronia che segue le mie idee: ovvero la germania non è in grado di mantenere un monopolio del potere mondiale finchè è circondata da grandi potenze, l'austria è un sistema anacronistico, il fascismo è una forza reazionaria...




interessante,non vedo l'ora di leggere il seguito.
luifik
00giovedì 23 settembre 2010 15:40
Veramente tanti complimenti, bellissima... L'ho letta con grande interesse, spero continuerai con la WWII!

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Xostantinou
00giovedì 23 settembre 2010 18:29
se volete potete venire a leggere la mia...ormai sono a metà WWII...

basileiatotalwarteam.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 18:43
Ecco una mappa della situazione del mondo nel 1919 (i colori, la basemap sono tratti dal sito alternatehistory discussionboard)



Pius Augustus
00giovedì 23 settembre 2010 20:04
Ottobre-Dicembre:
Doriot e Bucard precedono i loro avversari con una violenza e decisione imprevista. Le loro camice azzurre fanno irruzione nelle sedi dei "Monarchici antifascisti" e li imprigionano, uccidono,o disperdono. De Chateubriand viene arrestato ed imprigionato con l'accusa di tradimento. L'esercito, guidato dal ministro della guerra Petain concede l'appoggio ai massimalisti perchè fermamente scontento della "politica pavida" di Maurras.
In breve tempo si forma un triumvirato fra Doriot, nuovo capo del Partito Monarchico-nazionale, Bucard, capo delle camice Azzurre, e Petain, ministro della guerra e punto d'appoggio del Re, il quale non si pronuncia sull'accaduto se non in ritardo e con circospezione.

In Italia il trionfo dei massimalisti in Francia viene visto come l'esempio che l'Italia dovrà seguire, con D'Annunzio sostituito da Balbo o Mussolini. In Inghilterra Coolidge ne è paradossalmente indebolito perchè i conservatori vedono il massimalismo non di buon occhio come quelli del continente. Von Jagov non esprime una posizione del governo tedesco.

Il governatore turco a tripoli è assassinato da un nazionalista locale. Il governo di Roma, unico, non condanna l'accaduto ed anzi denuncia la situazione dei sudditi libici della Turchia.

Gennaio-Maggio: Bucard inizia una rinnovata serie di spedizioni punitive, attacchi a giornali non perfettamente allineati. Insieme a lui Doriot inizia il programma di riarmo in pieno accordo con i militari. In Germania il gesto suscita grande clamore, ma il governo di Von Jagow non interviene se non con una accesa condanna verbale. Il popolo tedesco, in piena crisi politica e sotto l'effetto di una rinnovata crisi economica non è intenzionato a combattere una nuova guerra.
Ha contribuito a questa decisione la politica dei governi russo, italiano ed inglese, i quali si complimentano con il governo francese e fanno notare come per una futura eguaglianza delle nazioni sia indispensabile che non esistano popoli inermi.

Doriot si reca in Russia e nel famoso incontro di Pietrogrado stipula una convenzione militare con Dieterichs, la quale prevede che un qualsiasi attacco rivolto contro uno dei due contraenti provocherebbe l'intervento dell'altro in difesa dell'alleato.
L'incredibile rivolgimento diplomatico (la nascita di una nuova Entente, e la presenza conseguente di due grandi alleanze continentali in europa) provoca enormi pressioni sul governo tedesco Von Jagow minaccia un intervento militare, ma la sua vaghezza non fa che rendere chiaro ancor di più che la Germania non è in grado di intraprendere azioni belliche. La volontà manca, sopratutto perchè non si è trattato di una alleanza offensiva ma di una meramente difensiva. I socialisti tedeschi sono gli unici a reclamare un intervento, a partire dalla Spagna, ma il resto della classe politica, conservatrice o liberale si oppone a tali soluzioni estreme.

Pius Augustus
00venerdì 24 settembre 2010 19:16
1933

Gennaio-Aprile

In Spagna, dopo un periodo di quiete, ricomincia l'offensiva falangista; I Francesi si impegnano con rinnovato vigore, e l'offensiva generale verso Barcellona ottiene uno schiacciante successo. Il bombardamento dal mare, dall'aria e dalla terra polverizza le difese repubblicane, portando alla caduta della città. Lo sconcerto è enorme in tutta la spagna, ed in tutto il mondo. In breve tempo il conflitto iberico si avvia alla fine, e Primo de Rivera si prepara a prendere il potere, reinsediando il sovrano

(Primo de Rivera parla a Parigi il giorno dopo la caduta di Barcellona)

La Russia inizia a rifornire con armi e soldi le ultime roccaforti dei signori della guerra in Cina, affiancandosi ai Giapponesi nella loro politica anticinese.

Alfonso XIII torna in Spagna e rientra a Madrid un giorno dopo la caduta della città e la vittoriosa sfilata dei falangisti. Le epurazioni sono feroci, e si contano decine di migliaia di morti fra i civili repubblicani. I prigionieri vengono spesso massacrati senza processo. Viene proclamato il Regno di Spagna, e Primo de Rivera diviene Caudillo.

Doriot si reca in spagna e stringe una alleanza con De Rivera, il quale, grato per l'aiuto francese, si dichiara emulo di Doriot e Bucard. Vengono anche stipulati accordi commerciali particolarmente vantaggiosi con francesi ed italiani per le materie prime spagnole.

Maggio-Agosto

Il Portogallo è completamente occupato dalle forze nazionaliste Portoghesi, spagnole, francesi ed italiane. Carmona instaura un regime repressivo e si allinea alle potenze latine fasciste.

In Germania i conservatori spingono per il riconoscimento dei regimi fascisti spagnoli, e Von Jagow, suo malgrado, è costretto a riconoscere prima Madrid e poi Lisbona come membri del consesso europeo a tutti gli effetti. Von Jagow allora tenta di salvare la situazione in extremis proponendo una conferenza a Praga fra tutte le nazioni europee per rivedere la situazione politica del continente.
La conferenza si tiene ad Agosto, ed è un fallimento per i diplomatici tedeschi. Fingendosi condiscendenti i francesi ed i russi ottengono la legittimazione del proprio riarmo in cambio dell'accettazione dei confini fra Germania, Russia e Francia. Questa clausula non viene ritenuta mortificante dall'opinione pubblica francese a causa dell'euforia per la vittoria spagnola. Gli italiani ottengono la possibilità di un limitato riarmo, ma gli austriaci non riescono ad ottenere l'accettazione italiana per la cessione delle zone orientali del paese.
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