Tragedia della follia vicino a Bologna
Senza alcun motivo ha ucciso un uomo di 83 anni e ferito in modo grave una donna. Un raptus di follia è l'unica spiegazione per quello che ha compiuto lunedì sera Sergio Albertazzi, 51 anni, a Osteria Grande, frazione di Castel San Pietro Terme, vicino a Bologna. L'uomo ha lanciato una bottiglia contro l'auto della vicina di casa, poi ha fermato un passante in bicicletta. L'ha colpito prima a pugni e calci poi l'ha investito in auto uccidendolo.
L'uomo si è poi rivolto contro la donna che prima era passata in auto e che in quel momento era tornata sul cancello di casa. Ha proseguito la marcia e l'ha investita sotto gli occhi del marito. La donna è stata ricoverata in prognosi riservata all'ospedale "Maggiore" di Bologna. Momenti di violenza scatenata senza ragione, nati però da una sofferenza che covava da sempre. I vicini di casa hanno tratteggiato una vita infelice: Albertazzi vive solo dopo la morte della madre avvenuta due anni fa, non ha amici, parla pochissimo anche con chi abita vicino a lui. Chiuso e ombroso di carattere fin da piccolo, ha raccontato chi era stato alla scuola media con lui.
Probabilmente turbato già da bambino da una vita familiare con difficoltà: il padre, scomparso molti anni fa, aveva problemi di etilismo. Un uomo abituato a stare sempre solo, Sergio Albertazzi. Per un pò muratore, poi necroforo del Comune, poi disoccupato e seguito dai servizi sociali. Sempre i vicini hanno riferito di momenti difficili anche in passato, di interventi dei vigili e di richieste di trattamento sanitario obbligatorio per problemi psichici.
Questa volta la follia è esplosa: Albertazzi ha scagliato la bottiglia contro la prima auto che passava, ha aggredito l'anziano che pure probabilmente conosceva per ragioni di vicinato, l'ha picchiato brutalmente quando già era a terra e poi è passato sopra al suo corpo mandando la propria automobile a marcia indietro. Quindi, coscientemente o meno, ha proseguito la corsa fino a investire la donna che, passando in macchina, aveva scatenato il primo gesto di violenza. Infine se ne è andato in auto, ma tornando dopo una ventina di minuti.
Ha parcheggiato vicino a casa, dove ha trovato vigili urbani e carabinieri che già lo stavano cercando. Poco dopo, nella caserma dei militari, è cominciato l'interrogatorio da parte della pm di turno. Su un omicidio e un ferimento senza movente.