UNITI PER CRESCERE

Ho voluto scegliere un titolo che reputo significativo per aprire una nuova discussione.
Ritengo che per rilanciare una piccola comunità come quella di Carfizzi devono essere rinsaldati i rapporti umani dei componenti, spogliati da qualsiasi vis polemica negativa: bisogna altresì remare tutti nella stessa direzione per superare la tempesta dello spopolamento ed impoverimento del territorio.
Io provengo da una realtà meridionale diversa da Carfizi, ma caratterizzata da comportamenti umani credo simili ai carfizzoti (se è vero il contrario mi scuso anticipatamente): nei rapporti umaani siamo spesso rancorosi, miriamo al nostro tornaconto, invidiando il successo del prossimo, siamo permalosi e spesso aspettiamo che siano gli altri a mostrarsi pentiti ed umiliarsi per torti che riteniamo di subire: non è con questi sentimenti individualistici che progredisce una comunità che rischia di scomparire.
Porgo una domanda: se un vostro concittadito aprisse una qualsiasi attività imprenditoriale (in particolare commerciale9 adatta a Carfizi, voi siete disposti ad aiutarlo rivolgendovi alla sua impresa oppure, come temo, accaparrando giustificazionim figlie di gelosia ed invidia, preferite rivolgervi a chi ha medesima impresa fuori Carfizi?
Occorre che noi meridionali cerchiamo di incoraggiare la libera imprenditoria perchè in essa è annidato il progresso economico del territorio.
Se i giovani abitanti di Carfizi cominciassero a verificare le attività carenti nelraggio di 25 km, potrebbero sviluppare delle idee imprenditoriali in modo da costringere a venire a Carfizi anche utenti dei comuni vicini.
In conclusione ritengo che deve combiare l'approccio al lavoro: non devo più aspettare un posto pubblico, ma con entusiasmo ed oculatezza devo crearmi il mio lavoro con l'aiuto fattuvo dei miei concittadini
Gianfranco

Caro Gianfranco, intanto benvenuto nel forum, certo che poterai un contributo positivo. Sono assolutamente d’accordo con te sul fatto che debba cambiare la mentalità, tipicamente meridionale, dell’approccio al lavoro (sono tra l’altro concetti che sono stati ribaditi più volte nei post scorsi), sia per chi fa l’imprenditore e sia per chi fa il dipendente.
Sulla prima parte del messaggio sono meno concorde. Tutto il mondo è paese e Carfizzi non fa certo eccezione, per cui anche da noi ci sono invidie e gelosie, come nel tuo paese. Ma (e l’ho detto in una discussione di qualche giorno fa) ciò non deve essere presa come giustificazione (rischieremmo di cadere in un’altra malattia tipica nostra, il vittimismo), altrimenti non si spiegherebbe come mai alcune attività commerciali siano tuttora “vive” (e penso che sia lo stesso nel tuo luogo d’origine). Come hai giustamente detto, ognuno pensa al tornaconto personale e ciò porta tutti i cittadini a cercare merce e servizi al prezzo più basso ed alla qualità più alta. Questo per dire che ritengo che nessuna persona di buon senso andrebbe a comprare merce/servizi in un paese distante 20 km pagandola più che nel suo, solo per invidia. D’altra parte, chi eroga la merce/servizio non farebbe un buon servizio (scusate la ripetizione) ai suoi concittadini facendola pagare molto di più: a quel punto, il consumatore concittadino troverà più conveniente prendere la macchina e comprare a miglior prezzo (e forse servizio) altrove. Io credo non sia l’invidia (o altri sentimenti) a decidere la sorte di un’attività commerciale, ma è, molto più semplicemente, il mercato ed i suoi attori: se sei bravo nel tuo lavoro e capisci le esigenze della tua potenziale clientela, beh qualche probabilità di vedere ben sviluppata la tua attività ce l’hai!

Ho ripreso una mia vecchia discussione per informarvi di una struttura amministrativa operante in provincia di Caltanissetta: l'unione di piccoli comuni ha portato ad una migliore gestione delle risorse.
Sotto vi dò il link di una iniziativa.

www.prefetturacaltanissetta.it/comunicato_stampa%207%20settembre%20...

Secondo me solo uniti si può crescere.