Una partita la domenica alle 13
la Lega si inchina a Sky
di FULVIO BIANCHI
Cambiano le abitudini degli italiani: all'ora di pranzo ogni domenica ci sarà una partita di calcio. Si è passati dalla "sacralità" delle gare tutte alle 14.30, al campionato "spezzatino". E ora arriva questa nuova svolta: un incontro di serie A ogni domenica alle ore 13 (come anticipato da Spy Calcio). Lo ha voluto Sky che ha il dominio assoluto del calcio, che fa girare la giostra del pallone versando nelle esauste casse dei club circa 400 milioni di euro all'anno. E la Lega ha dovuto inchinarsi alla volontà di Rupert Murdoch: poco importa che i tifosi non siano d'accordo. Loro non contano nulla, pensassero solo a mettere mano ai portafogli.
Il calcio propone un nuovo scenario: anticipi al sabato, mentre la domenica si giocherà addirittura su tre orari diversi (alle 13, come detto, poi le consuete gare alle 15 e il posticipo serale). Via libera quindi al "sunday lunch", la partita all'ora di pranzo: meglio adeguarsi per tempo, soprattutto per chi va allo stadio.
Salta il classico pranzo della domenica in famiglia. In nome del dio pallone.
Spiega Adriano Galliani: "E' stata scartata l'ipotesi di un posticipo televisivo del lunedì sera, per non danneggiare le squadre di serie B (e per non danneggiare Mediaset, ndr), ma abbiamo dato la nostra disponibilità per un anticipo di Serie A da giocare la domenica, con inizio fra le 12 e le 13, a patto che Sky monetizzi l'evento".
Il via libera è arrivato ufficialmente dal consiglio della Lega Calcio. Carraro intanto nei giorni scorsi aveva respinto le proteste degli esercenti del cinema, che si erano lamentati di questo calcio che occupa tutti gli spazi e svuota, secondo loro, le sale cinematografiche.
Deciso sempre oggi a Milano lo slittamento dell'inizio del campionato di serie A (via al 12 settembre anziché il 29 agosto per dare spazio all'Olimpiade). Decisa pure la sede della finale di Supercoppa italiana, che si giocherà a Tripoli sabato 21 agosto fra Milan e Lazio: i soldi di Gheddafi hanno avuto la meglio sull'offerta di Miami. Inoltre i club hanno bocciato la proposta di introdurre i playoff (in serie B) e i playout (in serie A e B): Carraro e Galliani erano a favore per evitare troppe partite inutili, e quindi ad altissimo rischio. Ma la stagione prossima sarà già lunghissima. E le società non vogliono allargare gli organici: perché i calciatori, si sa, costano molto.
che skyfo!!!
i miei soldi non li darò mai a sky! fra l'altro il campionato inizierà il 12 settembre....