UDIENZA ALL’ARMA DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA ROMA SAN PIETRO

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Cattolico_Romano
00giovedì 7 gennaio 2010 22:10




UDIENZA ALL’ARMA DEI CARABINIERI DELLA COMPAGNIA ROMA SAN PIETRO, 07.01.2010

Alle ore 12.15 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Papa riceve in Udienza i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro.

Pubblichiamo di seguito il saluto che il Santo Padre rivolge ai presenti nel corso dell’Incontro:

SALUTO DEL SANTO PADRE

Venerato Fratello,
Signor Comandante Generale,
Signori Generali,
Signor Comandante e cari Carabinieri
della Compagnia Roma San Pietro!

Sono lieto di accogliervi e di rivolgere a ciascuno il mio cordiale benvenuto. Saluto l’Arcivescovo Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia, e il Comandate Generale dell’Arma dei Carabinieri, Signor Generale Leonardo Gallitelli, ringraziandolo per le cortesi espressioni che mi ha indirizzato a nome dei presenti. Con loro saluto gli altri Signori Generali e Ufficiali, il Comandante Provinciale dell’Arma, Signor Generale Vittorio Tomasone, e il Comandante della Compagnia San Pietro, Capitano Gabriele De Pascalis. A tutti il mio grazie, in particolare a voi, cari Carabinieri, per la diligente opera che svolgete con la presenza vigile e discreta attorno al Vaticano.

Il vostro impegno contribuisce a dare sicurezza e serenità ai pellegrini e ai visitatori che giungono presso il centro della fede cattolica e permette loro il necessario raccoglimento spirituale nella visita alla Tomba dell’apostolo Pietro e alla Basilica che la racchiude. Crea, inoltre, il clima favorevole per l’incontro con il Successore di Pietro, cui Cristo ha affidato il compito di confermare i fratelli nella fede (cfr Lc 22,31).

Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza.

Di questo pacifico e intenso convenire di persone diverse per età, origine e cultura, voi siete testimoni, tutori e garanti, silenziosi e diligenti, ma pur tanto necessari e preziosi.

Anche le Feste Natalizie, da poco trascorse, hanno permesso a tanti di apprezzare il vostro lavoro umile, ma indispensabile, perché il pellegrinaggio a Roma costituisca per ciascun visitatore un’occasione unica per sperimentare la gioia della fede e i valori della fratellanza, dell’accoglienza e del rispetto reciproco, sull’esempio di Colui che essendo Dio è diventato Bambino per amore nostro.

Grazie ancora, cari amici, per la vostra collaborazione! Il Signore vi ricompensi. Auspico che la vostra fede, la tradizione di fedeltà e di generosità di cui siete eredi, gli ideali della vostra Arma, vi aiutino a trovare in questo delicato servizio motivi sempre nuovi di soddisfazione ed a vivere esperienze positive per la vostra vita professionale e personale.

Maria, la “Virgo fidelis”, vostra Patrona, accompagni voi e l’intera Arma, in particolare quanti, in diversi Paesi del mondo, sono impegnati in delicate missioni di pace, ed accolga i vostri propositi di bene presentandoli al suo divin Figlio.

Mi è caro concludere questo gradito incontro formulando a voi ed alle vostre famiglie fervidi auguri di ogni desiderata grazia e prosperità nel Signore per il nuovo anno. Con tali voti, a tutti di vero cuore imparto la Benedizione Apostolica.

© Copyright 2010 – Libreria Editrice Vaticana

Cattolico_Romano
00giovedì 7 gennaio 2010 22:15
La casa di Pietro è sempre aperta a tutti, credenti e uomini di buona volontà: così il Papa ai carabinieri che operano presso il Vaticano

Il Papa ha ricevuto stamani nella Sala Clementina i carabinieri della Compagnia Roma San Pietro che prestano servizio attorno al Vaticano. Presenti il comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, e il comandante provinciale, generale Vittorio Tomasone, accompagnati dall’arcivescovo Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l’Italia. Il servizio di Sergio Centofanti.


Il Papa
esprime la propria gratitudine
per il servizio svolto dai carabinieri nei pressi del Vaticano, contribuendo “a dare sicurezza e serenità ai pellegrini e ai visitatori che giungono presso il centro della fede cattolica” permettendo sia quel “necessario raccoglimento spirituale nella visita alla Tomba dell’apostolo Pietro” che “il clima favorevole per l’incontro con il Successore di Pietro, cui Cristo ha affidato il compito di confermare i fratelli nella fede”:

“Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza”.

Benedetto XVI sottolinea il “lavoro umile”, silenzioso, “ma indispensabile” svolto dai carabinieri “perché il pellegrinaggio a Roma costituisca per ciascun visitatore un’occasione unica per sperimentare la gioia della fede e i valori della fratellanza, dell’accoglienza e del rispetto reciproco, sull’esempio di Colui che essendo Dio è diventato Bambino per amore nostro”. Quindi, dopo aver ricordato la tradizione di fedeltà, generosità e gli ideali dell’Arma, ha invocato la Madre di Dio, patrona dei carabinieri:

“Maria, la ‘Virgo fidelis’, vostra Patrona, accompagni voi e l’intera Arma, in particolare quanti, in diversi Paesi del mondo, sono impegnati in delicate missioni di pace, ed accolga i vostri propositi di bene presentandoli al suo divin Figlio”.

© Copyright Radio Vaticana
Cattolico_Romano
00giovedì 7 gennaio 2010 22:16

Fedeltà ai valori etici dentro e fuori i confini d'Italia


All'inizio dell'udienza il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, Leonardo Gallitelli, salutando il Papa ha voluto innanzitutto esprimere il ringraziamento dei "carabinieri presenti e con loro i carabinieri d'Italia, spiritualmente accanto a noi" per il giorno di grande gioia vissuto nell'occasione dell'incontro con lui. Nel suo ringraziamento ha voluto unire anche quello dell'arcivescovo monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l'Italia, presente all'incontro.
Una possibilità privilegiata "per confermarle - ha aggiunto il generale - unitamente ai sentimenti di profonda e affettuosa ammirazione per il suo magistero, la condivisione più intima e convinta dei valori della persona e della famiglia, pietre d'angolo sulle quali poggiamo la nostra assoluta dedizione al bene comune e alla tutela della sicurezza e dell'ordine del corpo sociale, impegnando ogni nostra risorsa e pronti anche al sacrificio supremo". Il generale a questo proposito ha voluto elevare il pensiero verso "i carabinieri che hanno donato la loro vita. Fra essi - ha proseguito l'alto ufficiale - vorrà consentirci, Santità, di ricordare il vice brigadiere servo di Dio Salvo D'Acquisto, che si è immolato per salvare 22 innocenti e che in quel gesto ha testimoniato, in modo straordinario, il suo altissimo senso del dovere e il suo radicato amore per il prossimo". Valori, ha continuato, che guidano e sostengono l'opera quotidiana di ciascun carabiniere al servizio delle diverse comunità, verso ciascuna delle quali, ha assicurato, i carabinieri d'Italia riservano autentica e incondizionata amicizia. Le comunità "lo vediamo ogni giorno - ha aggiunto - ricambiano questa amicizia con affetto e fiducioso affidamento, proprio perché riconoscono al carabiniere un'umile e singolare capacità di ascolto e di generosa operosità, oltre alla rigorosa fedeltà ai valori etici di riferimento".
Il comandante si è poi soffermato sulla qualità di una missione "che - ha detto in proposito - ci vede impegnati in Italia e fuori dai confini nazionali, quali costruttori di pace, di ordine e di autentica libertà dei singoli. Una missione non facile, condivisa con serenità e coraggio dalle nostre famiglie, anch'esse sorrette dalla gratificazione della gioia nel dare piuttosto che nel ricevere".
Si tratta di una gratificazione "che oggi - ha detto concludendo - si fa impareggiabilmente grande, sentendo su di noi l'affettuosa attenzione che ella, Padre Santo, ha voluto riservarci con l'odierno privilegiato incontro". Dopo aver ricordato la protezione della Celeste Patrona, la Virgo Fidelis, il generale ha chiesto la benedizione e la preghiera del Papa per la missione dei carabinieri.


(©L'Osservatore Romano - 7-8 gennaio 2010)
Cattolico_Romano
00venerdì 8 gennaio 2010 07:35
Il Papa ringrazia i Carabinieri per il loro servizio in Vaticano
La loro presenza “vigile e discreta” dà sicurezza a pellegrini e visitatori

CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 7 gennaio 2010 (ZENIT.org).-
 
Papa Benedetto XVI ha voluto ringraziare questo giovedì i Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, che pattugliano Piazza San Pietro e i suoi dintorni, per il loro servizio “umile, ma indispensabile” ai pellegrini.

I Carabinieri rappresentano il quarto corpo delle forze armate italiane e hanno una doppia natura, militare e di polizia. Sono stati fondati nel 1814 dal re Vittorio Emanuele I di Savoia.

La Compagna Roma San Pietro è stata ricevuta dal Papa nella Sala Clementina insieme all'Ordinario militare per l'Italia, monsignor Vincenzo Pelvi, e al Comandante Generale del Corpo, Leonardo Gallitelli.

Il Pontefice ha voluto sottolineare l'opera “vigile e discreta” dei Carabinieri per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico nella Piazza.

“Il vostro impegno contribuisce a dare sicurezza e serenità ai pellegrini e ai visitatori che giungono presso il centro della fede cattolica e permette loro il necessario raccoglimento spirituale nella visita alla Tomba dell’apostolo Pietro e alla Basilica che la racchiude”, ha affermato.

“Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini – ha aggiunto –, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza”.

“Di questo pacifico e intenso convenire di persone diverse per età, origine e cultura, voi siete testimoni, tutori e garanti, silenziosi e diligenti, ma pur tanto necessari e preziosi”, ha spiegato ai presenti.

Il Papa ha quindi espresso apprezzamento per quest'opera “umile, ma indispensabile”, che fa sì che “il pellegrinaggio a Roma costituisca per ciascun visitatore un’occasione unica per sperimentare la gioia della fede e i valori della fratellanza, dell’accoglienza e del rispetto reciproco, sull’esempio di Colui che essendo Dio è diventato Bambino per amore nostro”.

Prima di benedire i Carabinieri, Benedetto XVI ha voluto rivolgere un pensiero particolare a quanti, “in diversi Paesi del mondo, sono impegnati in delicate missioni di pace”.

Il Corpo dei Carabinieri ha attualmente poco meno di 120.000 effettivi, uomini e donne.

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