"il primo tassello di una collaborazione che
trasformerà il modo in cui la musica è ascoltata e vista (mah...)".
due o tre considerazioni, senza essere particolarmente stronzo:
i) gli U2 sono stati pagati ed anche molto per quest'album gratuito. Gli album gratuiti sono altri. Ok, è gratuito per l'utente finale ma non è corretta la definizione di album gratuito così, sic et simpliciter;
ii) proprio perché discende dalla definizione di cui sopra, non è detto che il modo in cui la musica si trasformerà, così come intesa dagli U2, sia di per sè positivo; tanto più se il senso ultimo dell'operazione è dato dal tipo di prodotto quale pare essere questo songs of innocence;
iii) ok, la prima recensione di questo disco è di
NME ed è una clamorosa bocciatura (4/10)come da copione e come da copione ci sono i commenti dei fan incazzati in calce, i quali sostengono, come ad ogni disco i fan idioti devono fare altrettanto di copione, che è un "disco bellissimo come da... (mettetevi qui quello che volete voi, per lo più achtung Baby) non se ne sentivano più dagli U2";
iv) in realtà, arrivato alla quinta o sesta canzone, sono tutte canzoni "godibilissime" e perfette per chi vuole un disco poppettaro da cantare con suoni puliti e precisi e ottimamente prodotto, a tratti con i trademarks degli U2, diciamo il delay di The Edge sostanzialmente. E' talmente glam, melodico e cantato che a tratti sembra di sentire un cantautore italiano con una produzione iper-pompata ma di stile.
v) avendo perso la verve rock originale, così come di un'idea di fondo, perfino rinunziando a portare avanti l'antico stile, chi si ostina a scrivere che sembrano "i COldplay che imitano gli U2" (roba che gira da dieci anni a questa parte) fa un torto ai Coldplay che un'idea di fare musica forse ce l'hanno, oltre a quella del denaro;
vi) fatalmente ciò che manca a questo disco è la bellezza; anche la collaborazione con lykke li (che quest'anno come avevo scritto da qualche parte, mi pare anche qui, aveva fatto davvero un discreto disco) alla fine nuoce a quest'ultima. Mi sembra la classica dimostrazione che puoi fare un disco con tutta l'esperienza di un grande della musica, non ne discuto l'intelligenza, certamente prodotto allo stato dell'arte, tutti pezzi melodici, tutto levigato e degno di... essere cantato in macchina (che altro), ma alla fine di una noia mortale e nulla di interessante. Ecco questo album è "gratuito" in questo senso, ovvero del tutto superfluo e così siamo al punto i), "da capo".