U14F Vero Volley: le ragazze crescono

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docangelo
00giovedì 9 dicembre 2010 17:34
dal sito Viscontini

09 dicembre 2010

Adesso ne siamo certi: le ragazze del Vero Volley stanno imparando a giocare a pallavolo. A quella pallavolo fatta di tecnica individuale, di movimenti, di gesti, tanto diversa da quel salta e picchia che sta dominando la scena, purtroppo anche nelle giovanili. C’è un sapore di antico in quello che le ragazze stanno facendo, il sapore genuino di uno sport speciale. C’è la cura del particolare, dell’atteggiamento, c’è soprattutto la volontà di mettere in atto un lavoro a lungo termine, il cui obiettivo è arrivare al risultato attraverso la strada più lunga e più difficile, rinunciando alle facili scorciatoie. Una filosofia di lavoro che rispecchia la ricerca della qualità, atteggiamento ormai desueto di fronte a quel modo di vivere che caratterizza la società degli anni 2000. Le ragazze crescono e imparano, secondo un ciclo quasi naturale, un’evoluzione costante per la quale sono fondamentali concetti troppo spesso considerati perdenti come impegno, dedizione e soprattutto pazienza.

In un mondo che sembra vivere ormai solo a breve termine, dominato dalla moda e dai modi di dire e di comportarsi, un atteggiamento proiettato davvero al futuro è davvero qualcosa di unico. Il consumismo esasperato, quella creazione di necessità artificiose che ogni giorno trasforma qualcosa in un oggetto del desiderio, ha trovato terreno fertile anche nello sport. Lo ha fatto anteponendo il risultato immediato a tutto il resto. Ad ogni costo. Perché l’importante, non è creare qualcosa di duraturo, è disegnare un’immagine, un involucro accattivante, da utilizzare subito, magari anche da vendere.

Anche nella pallavolo delle ragazze si vive per l’oggi, non per il domani. Si lavora per sfruttare al massimo le risorse disponibili, pronti a gettare la macchina rotta o fuori moda e a sostituirla con una nuova. Si lavora per vincere subito, rinunciando magari a quei processi formativi come l’impostazione della tecnica di base, che richiedono tempo, che costringerebbero a rimandare magari di qualche mese se non di anni l’ottenimento del successo.

E’ facile, decisamente più facile. Basta spremere, specializzare al massimo, pigiare sull’acceleratore sempre più. Così la qualità diventa spesso un optional, così come la tecnica. Non c’è tempo e in fondo per vincere subito può non servire. E’ l’evoluzione della specie, quella che in fondo vediamo intorno a noi, ogni giorno della nostra vita. Quella che ha cambiato il lavoro, il modo di vivere. E la pallavolo.

Per questo in un mondo nel quale il futuro è oggi a noi piace che le nostre ragazze proseguano sulla strada che le sta portando a imparare davvero a giocare a pallavolo dalle fondamenta. Continuando da inguaribili sognatori a pensare che il futuro vero sarà domani. E potrà tornare ad essere un futuro costruito su basi concrete, non su veline e derivati.



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