Tyler Vega vs Mister X

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RiKy3:16
00sabato 2 settembre 2006 13:32
Dibbio mi ha detto che x te è meglio spottare... x me nn c'è nessun problema [SM=x898272]
eddie la raza
00sabato 2 settembre 2006 19:12
ok grazie stavo proprio per aprire sto topic...grazie per la disponibilità...
RiKy3:16
00domenica 3 settembre 2006 12:55
Re:

Scritto da: eddie la raza 02/09/2006 19.12
ok grazie stavo proprio per aprire sto topic...grazie per la disponibilità...



De Nada [SM=x898268]
eddie la raza
00domenica 3 settembre 2006 13:33
DIARIO DI MISTER-X,2/09/2006,L'IRA.

Ciascuno di noi si identifica solitamente con la parte educata e razionale di sè e rifiuta di riconoscere come propria la parte passionale,
della cui attivazione è responsabile l’altro. É sempre qualcuno o qualcosa che ci ha fatto arrabbiare...
In realtà, la rabbia è una passione che fa parte di noi e che dovrebbe indurci a guardarci dentro con più attenzione.
Se qualcuno ci fa arrabbiare, infatti, questo significa che in noi c’è qualche cosa di irrisolto, c’è una disarmonia.
In caso contrario non ci arrabbieremmo, ma affronteremmo la difficoltà con calma, moderazione e logica.
Invece tutti abbiamo qualche cosa che ci fa arrabbiare perchè tutti abbiamo delle intolleranze, delle debolezze o
qualche vecchia ferita non completamente rimarginata. Spesso infatti quando ci arrabbiamo non è per il fatto contingente,
ma per qualche cosa d’altro, di più “antico”, dimenticato forse. E così, la classica “goccia che fa traboccare il vaso” ci fa esplodere.
E allora cosa fare? Reprimere la rabbia? No. La rabbia, come le altre passioni, è una dinamica del corpo che lo danneggia sia
quando è eccessivamente compressa, sia quando è scatenata senza limiti.


Questo,caro diario,è l'introduzione ad una spiegazione a cui tengo molto,la spiegazione che il prof. Jones da nel 4° film,quello sull'ira,su questo sentimento...
Mi ha colpito perchè mi ha fatto ragionare sull'ira dentro di me,e per un attimo mi ha fatto tremare...il mio avversario è stato abbandonato,
ha avuto una vita difficile,ci assomigliamo molto per quello che riguarda l'infanzia...la sua ira potrebbe addirittura superare la mia...Ci ho pensato,ragionato,
e ho capito che stavolta l'ira potrebbe non essere a favore mio...Tyler Vega,suo padre e sua madre erano un desaparecidos e lui venne abbandonato da piccolo,
questo è cio che si legge sulla biografia che il sito della EWF mette a disposizione...
Già dai suoi primi anni di vita ci si rende conto che è un ragazzo anarchico e manipolatore delle menti della gente,anke questo fa capire come l'ira che lui ha dentro voglia uscire...
E' riuscito ad abbandonare la malavita sopravvivendo,non ha subito niente oltre a minaccie,ed è stato notato dal boss della EWF...un avversario di tutto rispetto non c'è che dire...

Poi però il prof.Jones ha preso in mano il suo libro,e ne ha letto gli ultimi due paragrafi sull'ira,scritti in occasione di un saggio sui 7 peccati capitali...

Le manifestazioni della rabbia
C’è chi, piuttosto che esprimere direttamente la propria rabbia, preferisce chiudersi in se stesso (prerogativa soprattutto femminile,),
o ricorrere ad attacchi psicologici. Oppure sposta la rabbia su una persona diversa da quella che l’ha provocata,
che non ha il coraggio di affrontare, o non può affrontare...Come dice Iannacci in quella vecchia canzone: "...quelli che... perde il Milan, vanno a casa e picchiano i figli..."!!!


Certo,il mio caso è l'ultimo,io sono come quelli che se perde la loro squadra picchiano i figli,
come quelli che hanno visto il loro wrestler perdere nell'ultimo show e vogliono vendicarsi su una persona antipatica anche se non centra niente,
e magari neanche sa cosa sia il wrestling,io sono uno che è stato abbandonato dai genitori,perchè essi non hanno avuto il coraggio di affrontare la mafia,ho accumulato cosi tanta rabbia che nn credo che essa mi rimanga tutta dentro,ma che anzi aleggi intorno a me,e la sfogherò sul ring,contro qualunque avversario mi capiti davanti,contro qualunque persona decida di mettermi i bastoni tra le ruote,capirà che ha fatto un errore quando gli infilerò quei bastoni su per il culo...chiunque proverà a mettersi sulla via per il successo e la gloria,sarà investito dalla mia rabbia e ridotto come un pedone da un treno ad alta velocità…

Le soluzioni per combattere l'ira

Combattere l’ira,a me non serve,ma il ragionamento può essere utile per capire come non farla scomparire…

La soluzione per vincere la nostra rabbia consiste nel farci carico delle nostre passioni.
Invece di comprimerle come il senso comune, l’ipocrisia e una cattiva scuola religiosa ci hanno insegnato diamo loro espressione avendo cura della giusta misura.


Devo comprimere tutte le mie emozioni:delusioni,esaltazioni,vittorie,sconfitte,devo covare tutto dentro e accumulare quante più emozioni forti mi è possibile,poi devo trattenerle fino al match seguente,dove tutta la rabbia che ho ottenuto sarà sfogata sul mio avversario…

Inoltre, quando la rabbia è passata, guardiamoci dentro per capire cosa ha scatenato in noi quella reazione.

Non devo mai capire cosa ha scatenato il tutto,in seguito altrimenti potrei cercare,anche inconsciamente,di evitare quelle situazioni,invece io non voglio capire,voglio che esse si ripetano una dopo l’altra e che mi si accumuli una tale quantità di rabbia in corpo in modo che io sul ring quasi scoppi di essa e riesca a distruggere il mio avversario colpo dopo colpo,presa dopo presa,e dopo la X-Bomb,rinchiuderlo nella X-Lock e chiudere la contesa…

E quando c’è qualcuno o qualcosa che in particolare ci infastidisce e ci fa arrabbiare, non evitiamolo, ma affrontiamolo.

Se qualcuno mi da fastidio,in qualunque modo,devo ricordarmi di trattenermi,tanto non serve a niente reagire a delle provocazioni assurde,se non si tratta di difesa personale devo resistere,mantenere tutto dentro e poi far esplodere l’ira raccolta sul ring, Tyler Vega ha tanta ira dentro,io anche,e forse,oltre alla tecnica e alla forza,sarà questa a fare la differenza sul ring nel nostro match…


"Conosci il tuo nemico" recita un antico proverbio; conoscilo e l’avrai per metà vinto.
Io Tyler Vega lo conosco,so chi è,cosa è in grado di fare,cosa può provocare su un avversario,so che dentro ha tanta rabbia che cerca di esplodere,e lui probabilmente la tiene dentro per il ring,come io ho imparato a fare oramai da anni,sarà una sfida all’ultima goccia d’ira,chi ne avrà di più,e chi avrà più fame di vittoria,se riuscirà a farle accoppiare con tecnica e forza, porterà la vittoria a casa,per me questo è un match importante,un viatico,che va superato prendendo la via giusta,quella della vittoria…

Caro diario,la via è lunga,la gloria si avvicina,la storia del professional wrestling sta per accogliermi a braccia aperte fra se come uno dei campioni più importanti della storia,ed io non la deluderò…


X is here to enter in the history, he is The Shiner ,and he is about to shine!

MISTER X
RiKy3:16
00lunedì 4 settembre 2006 20:13
E Se...
E se come finisher non avessi la mia Puertorican Avalanche?

E se non avessi intrapreso la via del wresling?

E se quell’incidente al circo non fosse mai accaduto?

E se i miei genitori non fossero stati dei desaparecidos?

E se avessi continuato a guadagnarmi da vivere nel giro della malavita?

E se non avessi conosciuto il mio tanto amato dolore?

E se avessi continuato ad essere un mafioso?

E non fossi riuscito a scappare dal Portorico?

E se avessi scelto di adottare un wresling style differente?

E se non mi fossi fatto soprannominare Mr.Bomb?

E se non fossi finito in EWF?

E se rispettivamente nell'ultima War o a Summer Showtime avessi vinto o l'Harcore Title o l'Iron Man Title?

E se non avessi conosciuto Dibbio?

E se la vita non mi avesse riservato tutto questo?



Ognuna di queste domande tormentava la giovane mente di Tyler ormai da diversi minuti.
Quel turbine di domande gli provocò addirittura un gran mal di testa, ma soprattutto, una sensazione mai provata prima, quasi indescrivibile, era come se qualcosa gli si stesse rivoltando tra le viscere.

Quei quesiti continuavano a giragli in testa alla stessa velocità delle lame di un decespugliatore. Quelle lame che al solo contatto con l’epidermide umana provocano una grave perdita di sangue, graffi pericolosamente profondi, ma soprattutto quello che più interessava al giovane atleta: un immenso dolore.

Il forsennato girare di quei pensieri gli ricordava il movimento del suo corpo quando eseguiva la sua finisher, la Puertorican Avalanche.
Quella finisher che fin'ora non ha ancora mietuto vittime, consisteva in un Top Rope Code Red, e per eseguirlo Vega doveva eseguire una capriola in avanti a gran velocità grazie alla quale buttava a terra anche l'avversario.

Sì. La Puertorican Avalanche, il decespugliatore, o meglio, l’ultraviolence in generale sollevarono l’umore del giovane atleta, che si lasciò alle spalle tutti quei quesiti senza una risposta e le sue paure…

PAURA…

Che cos’è, realmente, la paura?
La paura è una sensazione che si prova in relazione ad un pericolo, che sia esso reale o immaginario; la paura è inoltra un timore, una preoccupazione; ma per Tyler Vega è molto di più.
Per lui la paura solo è un ostacolo per raggiungere la cosa che ama più d’ogni altra cosa: il dolore.
Se la paura gli impedirebbe di lanciarsi da un'altezza di 4 metri, si farebbe del male?
Se avesse paura di effettuare una manovra aerea con addosso a sé del barbed wire conficcato nella carne, soffrirebbe in qualche modo?
Certo, potrebbe conficcarsi un coltello in pancia, lì il dolore si farebbe sentire, ma non è quello modo con cui Vega si fa male…
NO… lui adora eseguire voli da altezze esorbitanti, manovre in cui rischia la vita, voli ai limiti delle capacità umane, la cosa che per lui è essenziale è sentire dolore nel proprio corpo, pur di provocare il maggior danno possibile al suo avversario.

Sconfitte le sue paure, un altro è il quesito che si pone il giovane atleta, un quesito la cui risposta si sarebbe saputa a breve, un quesito per cui Vega si sarebbe inflitto persino le pene dell’inferno, un quesito la cui risposta si sarebbe saputa nella prossima edizione della WAR:

E se battessi Mister X?
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