Tutti scrivono libri

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ZAK007.
00martedì 24 maggio 2011 02:57

Scrivono tutti..ma proprio tutti.
E non solo scrivono..pubblicano pure!

Comici,attori,cantanti,pensionati,casalinghe e perfino bambini di 12 anni.
Tutti contagiati dall’arte letteraria..tutti che sfornano libri..romanzi e racconti..raccolte e saggi..il sacro fuoco della scrittura si è diffuso ovunque e in chiunque.
Pare che l’Italia sia paese di poeti,marinai,musicisti e..scrittori.

Bambini di 12 anni scrivono libri di fantasy..i comici scrivono libri in cui raccolgono le battute migliori della loro carriera..gli attori scrivono della lunga e faticosa strada percorsa per raggiungere il successo..i cantanti scrivono dei loro viaggi e di come son nati con la musica nel DNA..le casalinghe e i pensionati diventano esperti di problematiche quotidiane e ci scrivono dei manuali.
Insomma..si parla tanto del fatto che c’è crisi editoriale..si predica sul fatto che gli Italiani leggono poco..si bestemmia sul fatto che si vendono pochi libri e che l’interesse alla lettura ha raggiunto un peso risibile..
Eppure scrivono tutti..c’è una moltitudine di persone che ha deciso che scrivere un libro sia un’ottima occasione per aumentare il proprio prestigio.

Intendiamoci:alcuni di questi “scrittori” qualcosa da dire e qualche buona emozione da comunicare ce l’hanno pure..in mezzo a 100 romanzi,una decina con un senso compiuto si trovano..ma gli altri?
Senza contare i libri sulla cucina,che ultimamente escono a frotte..manco fosse che il fatto che la cucina italiana sia tra le migliori del pianeta,sia una scoperta di quest’anno!
E invece si trova di tutto:dai consigli sui problemi coniugali (scritti dalla divorziata di turno) alle tecniche perfette per l’arte del Decoupage in 5 volumi..dai gialli scopiazzati da Raymond Chandler al manuale sui segreti del fai da te in 10 semplici mosse..dal come cucinare un uovo in 300 modi differenti al potere dei mirtilli del Madagascar.

Eppure è così.
Scrivono tutti..anche se scrivono di cose inutili..anche se scrivono di cose già conosciute..anche se scrivono di cose già scritte mille volte..scrivono…
E non è tanto il fatto che scrivano..è il fatto di cosa scrivono.
I comici,per esempio..hanno lo standard di scrivere i libri con le raccolte delle loro battute o dei loro monologhi.Non ci sarebbe niente di male se non fosse che:la gran parte di loro (non tutti) non sono gli autori dei loro pezzi..ne sono interpreti.
Tutto il “lavoro” è raccogliere il repertorio migliore in un libro (spesso corto ma con gran tiratura) e riproporlo a distanza di un paio d’anni.

Scrivono e..qualcuno li pubblica.
Essere pubblicati significa spese;un minimo di 5000 copie ha un costo non indifferente (e 5000 copie è il minimo da pubblicare),senza contare la distribuzione e la pubblicità..
Una spesa tale (moltiplicata per tutti gli pseudo-scrittori) deve avere un riscontro economico,no?
Comici e attori a parte (noti per via della televisione),in grado di vendite che valgono le spese..tutti gli altri come fanno?

Qualcuno dirà:se un editore li pubblica significa che ci vede un guadagno.
L’ho pensato pure io..ma purtroppo le classifiche di vendita non danno indicazioni in questo senso.
A parte i suddetti comici (spinti dalla presenza televisiva),degli altri “scrittori” si perdono le tracce..per non dire che sono praticamente inesistenti.
Che senso ha pubblicare libri che non si vendono in un paese che legge poco???

La gran parte di questi “nuovi libri” (per fortuna non tutti) scritti da “scrittori vari” non passano da concorsi..non passano da giurie..non passano da nessun tipo di “lettura preventiva”..vengono semplicemente pubblicati.
Molti di queste “opere” sono proposte da persone che gravitano in ambienti editoriali (televisione,riviste,quotidiani,etc) o che hanno agganci in quel senso.
E gli altri?
Quelli che non hanno notorietà o agganci editoriali e devono proporre e riproporre i loro manoscritti a concorsi e giurie varie?Quelli che non scrivono di cucina,di battute comiche presentate in tv,di filosofia spiccia o di hobby?

Silvia Avallone ha vinto il premio Alfonso Gatto nel 2008,per l’opera prima “Il libro dei vent’anni”e il premio Strega nel 2010,per il libro “Acciaio”.
Paolo Giordano ha vinto il premio Strega nel 2008 per il suo romanzo d’esordio “La solitudine dei numeri primi”.
Muriel Barbery ha vinto il premio Brassens per "L'eleganza del riccio" nel 2006 ed è balzato in cima alle vendite Italiane nel 2008,grazie ad una sorta di passaparola tra lettori.
Questi autori son passati dalle forche..si son messi in gioco senza timore..hanno scritto bellissimi libri senza nessun appoggio editoriale..li hanno scritti per il puro piacere di scrivere e comunicare.
Questi sono Autori e i Libri per cui vale la pena di sprecare carta..persone che qualcosa da dire l’avevano davvero..altro che le cazzate che ogni giorno spuntano fuori.

E tutti scrivono……
Voi che ne pensate?


[SM=x2320233]

Neongenesis
00martedì 24 maggio 2011 11:51


Basta dire che uno degli scrittori di più successo in italia è fabio volo!!!
blood.flowers
00martedì 24 maggio 2011 15:32
sto pensando di scrivere anche io
tanto scrivono tutti,,,cani e porci
Mr Weiss
00martedì 24 maggio 2011 16:33
Re:
blood.flowers, 24/05/2011 15.32:

sto pensando di scrivere anche io
tanto scrivono tutti,,,cani e porci




A proposito di cani... anch'io ho scritto un romanzo. [SM=g1652140]
blood.flowers
00martedì 24 maggio 2011 18:14
Re: Re:
Mr Weiss, 24/05/2011 16.33:




A proposito di cani... anch'io ho scritto un romanzo. [SM=g1652140]




pubblicato?
Mr Weiss
00martedì 24 maggio 2011 22:13
Re: Re: Re:
blood.flowers, 24/05/2011 18.14:




pubblicato?




Macchè. Magari.
SPACC THE BALLS
00martedì 24 maggio 2011 23:31
Re: Re:
Mr Weiss, 24/05/2011 16.33:




A proposito di cani... anch'io ho scritto un romanzo. [SM=g1652140]

Sicuro volessi dire cani? [SM=g7350] [SM=g7483]





SPACC THE BALLS
00martedì 24 maggio 2011 23:33
Io non ho mai scritto un libro, però un sacco di articoli si, servizi fotografici, pure qualche racconto ( a fumetti e non ) e mi hanno pubblicato! [SM=g1652140] [SM=g1652140] [SM=g1652140]


@Mimmi the Maneater@
00mercoledì 25 maggio 2011 09:34
Ma tu eri già inserito nel settore e poi era qualche anno fa.
Adesso se non sei scontato e banale -a parte la fortuna di qualcuno andato comunque avanti per tizio passaparola dei lettori- é difficilissimo.
merinze
00giovedì 26 maggio 2011 12:33
Il problema sta nel fatto che si legge molto meno, adesso quando parli di una storia ti chiedono di quale film parli, non c'è più il piacere di entrare in libreria e iniziare a sfogliare i libri per scoprire quello che piace a te.

Senza considerare che molte librerie hanno dovuto chiudere.

Poi si è persa l'abitudine del libro come regalo.

Ci mettiamo pure la crisi economica che ti porta ad eliminare le spese: io che prima compravo almeno un libro al mese, adesso mi tocca aspettare le feste perchè qualche anima buona mi faccia un dono...

E poi c'è la spocchia di leggere certi autori per sentirsi alla moda e non per il gusto di conoscere una storia nuova...
Hasta la victoria
00giovedì 26 maggio 2011 16:38
Re:
merinze, 26/05/2011 12.33:

Il problema sta nel fatto che si legge molto meno, adesso quando parli di una storia ti chiedono di quale film parli, non c'è più il piacere di entrare in libreria e iniziare a sfogliare i libri per scoprire quello che piace a te.

Senza considerare che molte librerie hanno dovuto chiudere.





Verissimo, si legge meno per i motivi descritti.

E' anche vero però che la produzione diciamo così "letteraria" è aumentata a profusione, con l'improvvisazione di tanti sedicenti scrittori i quali, aiutati da ghost riders, pubblicano e ripubblicano cose ormai stantie.

E ce li ritroviamo al 3 x 2 oppure nelle librerie remainder scontati al 50%, il che per un libro non è molto dignitoso.




SPACC THE BALLS
00giovedì 26 maggio 2011 19:11
Re:
@Mimmi the Maneater@, 25/05/2011 09.34:

Ma tu eri già inserito nel settore e poi era qualche anno fa.

Ero già inserito? Mi sono inserito da me, un poco alla volta, mica mi ci ha inserito nessuno ( poi non parliamo d'inserimenti quando circola blumare [SM=g1652130] [SM=g7483] )





SPACC THE BALLS
00giovedì 26 maggio 2011 19:13
Re:
merinze, 26/05/2011 12.33:

Il problema sta nel fatto che si legge molto meno, adesso quando parli di una storia ti chiedono di quale film parli, non c'è più il piacere di entrare in libreria e iniziare a sfogliare i libri per scoprire quello che piace a te.

Senza considerare che molte librerie hanno dovuto chiudere.

Poi si è persa l'abitudine del libro come regalo.

Ci mettiamo pure la crisi economica che ti porta ad eliminare le spese: io che prima compravo almeno un libro al mese, adesso mi tocca aspettare le feste perchè qualche anima buona mi faccia un dono...

E poi c'è la spocchia di leggere certi autori per sentirsi alla moda e non per il gusto di conoscere una storia nuova...

Si, è vero, ci sono più scrittori che lettori [SM=g7483]
Un po' come nei forum, ci son più forum che utenti [SM=g7483]




velenissima65
00giovedì 26 maggio 2011 21:14
oramai dobbiamo calcolare il tempo in era pre-pc e post-pc

prima dei computer si leggeva,si parlava a 4 occhi,si andava al cine

dopo si chatta,si scaricano film e libri,si naviga per ore

eppure fabio volo,moccia,harry potter vanno a ruba:quindi qualcuno sti libri li compera.una volta andava a ruba liala,mica era tanto meglio....
far paragoni viene spontaneo ma può essere fuorviante.

vero è che scrivono cani e porci e si vendono pure bene,ma forse perchè una volta i cani e i porci manco entravano nelle librerie,al massimo leggevano i fotoromanzi. oggi chiunque può leggere. e chiunque può scrivere.

i meritevoli non hanno certo meno chance di prima per pubblicare. credo che sia stato sempre difficile.

vogliamo dire che la Cultura non c'è?eppure l'alfabetizzazione e il numero di laureati è alto,oggi.

morale della favola? boh
ZAK007.
00venerdì 27 maggio 2011 00:05

Letto i vostri commenti,la domanda che mi frulla in testa fin dal principio di questo topic,si è fatta ancora più pressante.
Che senso ha pubblicare un fottìo di libri (tra utili e interessanti e inutili e senza senso) in un paese che legge poco?
Non è come fabbricare milioni di litri di alcolici in un paese di astemi?

Forse qualcuno pensa che pubblicando di tutto e di più.la gente tornerà a leggere..ma dimenticano che non è il numero che crea l’interesse..è la qualità.
Vabbè..speriamo almeno che 10 su 100 valgano il prezzo di copertina..e magari pure di ciò che c’è dentro..

[SM=x2320233]


@Mimmi the Maneater@
00venerdì 27 maggio 2011 18:10
Il problema è che si è puntato tutto sulla commercializzazione e quindi sul profitto. Se al 90% dei ragazzi piace Moccia & Co. è ovvio che il mercato per soldi farà quello. Ecco che scatta la minore tendenza a pubblicare cose che vadano oltre la grande percentuale.
Prima invece si tendeva all'essenza letteraria e, ripeto, l'editore puntava ad altro. Come gavetta, i maggiori scrittori hanno pubblicato piccoli racconti su riviste per farsi conoscere dal pubblico.
Adesso niente punta alla letteratura e tantomeno alla cultura. Ci saranno anche piu laureati ma il loro bagaglio culturale è misero.
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