Re:
Zeman81, 29/06/2009 18.45:
Ti chiedo una roba, hai modo di inviarmi il pezzo che hai postato subito perché dalla mia postazione io non riesco ad ascoltarlo. Anche perché non ho capito cosa sia, se sia EPILOGO o quella che mi hai mandato poco tempo fa o un’altra ancora.
E' Epilogo, sì, ora te lo invio.
Manca quel suono rovinatissimo, so già che muoverai delle obiezioni.
Zeman81, 29/06/2009 18.45:
Dopodichè: sono d’accordissimo per un titolo che becchi il tema della provincia modenese. Io starei su un nome, un nome che rappresenti la provincia nella sua interezza. Sai del mio amore per l’Estense, su cui avevo scritto tempo fa il racconto che vi avevo fatto leggere. Be’, una cosa su cui non avevo riflettuto abbastanza era lo stesso nome “ESTENSE”. Tra l’altro non è nemmeno il nome corretto, quello giusto sarebbe “NUOVA ESTENSE”, ma lascia perdere. ESTENSE è un nome che è statao svuotato del suo significato. “Prendi l’estense…”, “Sull’estense, al bivio di Serra…”, “Se fai l’estense arrivi a…” ma nessuno pensa al nome in sé, ossia all’esplicito (e moderno) richiamo ai duchi estensi. Insomma, se ci pensi è ben strano che nel 2009 utilizziamo un termine che risale a secoli fa senza nemmeno pensarci. Tiriamo in ballo la storia ogni volta che nominiamo la parola ESTENSE e nemmeno ce ne accorgiamo.
Sarebbe carino infilare questo nome da qualche parte. Vabbè, era un’idea.
Ci sta, la parola Estense è bellissima!
Zeman81, 29/06/2009 18.45:
Ancora: si tratterebbe di una cosa dove c’è parecchia “miscela”, giusto? Voglio dire: mettiamo che ci sia FAVOLE, frutto della collaborazione tra me e Il Maestro. E poi mettiamo che ci sia un pezzo elettronico. E poi, che ne so, un pezzo interamente suonato di un qualche gruppo di tuoi amici, con tanto di basso, batteria, chitarra, voce, tutto…
Tra l’altro, per inciso, sarebbe carinissimo coinvolgere anche i fratelli Marchetti in tutta questa cosa.
Ci sarebbe tanta differenza tra i lavori, no? E’ quello che cerchi?
La miscela è giusta, noi ce ne fottiamo delle regole di mercato e andiamo oltre.
Facciamo un disco che non ha mai fatto nessuno, un disco dove c'è tutta questa roba.
Ma per non esagerare proponevo appunto la clausola della collaborazione di almeno due persone per ogni pezzo. Così incrociamo tutto e intessiamo una rete che lega i pezzi in qualche modo.
Cioè, se io scrivessi il testo di un mio pezzo elettronico e facessi tutto da solo e se tu scrivessi il testo di una tua musica e la cantassi tu, allora avremmo un disco coi singoli di ognuno. Ma se su un mio pezzo c'è il tuo testo e su un tuo pezzo c'è il testo di Gavioli e su un pezzo di Gavioli c'è il mio testo, e poi compare qua e là la voce della Linda, allora ecco che tutto torna e ci siamo intersecati tutti.
Il filo comune rimane, è la nostra provincia che ci ha cresciuti tutti.
Zeman81, 29/06/2009 18.45:
E questo mio ragionamento mi suggerisce anche un’altra cosa. Se io ti dessi note e accordi di FAVOLE D’ALPRAZOLAM (che non so nemmeno tutte) tu riusciresti a cucirci sopra una serie di effetti malati che sappiano vestirla insieme alla chitarra di Berta? Non una batteria elettronica, e nemmeno un basso, ma un’effettistica che sconvolga le povere menti di chi è in ascolto.
Vuoi provarci?
Sarebbe una figata.
Riesci a mandarmi una registrazione della parte strumentale?
E ovviamente sì, gli accordi.