Tutankhamon: reperti della KV62

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antonio crasto
00giovedì 7 maggio 2009 10:43
Apro la discussione con uno dei primi reperti estratti dalla tomba.
Si tratta di un magnifico calice di alabastro, del quale riporto l'immagine del catalogo Burton (n. 0456).
Sul fronte presenta i cartigli del re, mentre sul bordo sono presenti i titoli del faraone e una frase augurale:
"Possa il tuo ka vivere in eterno, possa tu che ami Tebe, trascorrere milioni di anni seduto con il volto rivolto al vento del nord e possano i tuoi occhi vedere la gioia".
Secondo Otto Neubert si leggerebbe anche l'anno di nascita di Tut.
Non sarebbe male reperire l'intero testo geroglifico e capire se l'affermazione dell'autore è campata in aria e si tratti di un suo errore di traduzione.
-Kiya-
00giovedì 7 maggio 2009 13:17
Secondo quanto riportato da Henry James, nel volume relativo ai reperti rinvenuti nella tomba del giovane Re (titolo: "Tutankhamon" - ed. White Star), l'altra metà del bordo presenta semplicemente la titolatura del Sovrano, che nell'iscrizione riportata sul lato non è completa. Compaiono infatti soltanto i due nomi inscritti nel cartiglio e gli epiteti "Amato da Amon-Ra, Signore dei Troni delle Due Terre, Signore del Cielo".

Proprio in virtù dell'augurio espresso così come hai indicato tu, la coppa è stata denominata "coppa augurale"
-francis-
00giovedì 7 maggio 2009 13:45
Ecco come viene descritto il reperto nel volume "L'oro di Tutankhamen" di Kamal el Mallakh.

Situato immediatamente all'entrata dell'anticamera, questo calice in alabastro ripete la forma di una pianta di loto bianco, diversa dal loto blu; i sovrani egizi, dopo Amenhotep III, bevevano il nettare di questa pianta, versato loro dalle regine. Il calice rappresenta una pianta nell'acqua, con un grande fiore aperto composto da 16 petali striati.
Su entrambi i lati, tre boccioli, che emergono da un piedistallo "sott'acqua", sostengono la figura del dio Heh, che simboleggia "un milione d'anni". Il cartiglio dipinto in nero, situato nel petalo centrale, reca entrambi i nomi del re, amato da Amon-Ra, Signore dei troni delle due terre, Signore del cielo.
L'iscrizione che corre sul bordo del calice offre la titolatura completa del re. A partire dal geroglifico centrale ankh, il testo costituisce, secondo l'interpretazione di Carter, una serie di auspici "affinchè tu viva milioni di anni, o tu che non hai mai cessato di amare Tebe, seduto con il viso rivolto verso il vento del nord, mentre i tuoi occhi contemplano la felicità".
Dall'oscurità dell'Abisso primordiale era emerso il giglio bianco di Eliopoli, sul quale era sorto il sole.
Il calice celebra quindi l'apparizione del dio sul loto e la rinascita del defunto, simile al flusso rosso del Nilo che dà vita all'Egitto. Doveva contenere il vino che era stato bevuto da Hator la quale, in questo modo, aveva salvato l'umanità.
antonio crasto
00giovedì 7 maggio 2009 14:24
Sulla base delle traduzioni presenti nei vari testi, siamo in grado di traslitterare almeno il testo visibile nella metà frontale del bordo?
Penso che il riferimento all'anno di nascita di Tut riportato da Neubert sia ricollegabile al gruppo di geroglifici con al centro quello di anno fra l'uccello "pa" (articolo) e il geroglifico dell'uomo inginocchiato e braccia alzate "Heh" (milioni di anni).
-Kiya-
00giovedì 7 maggio 2009 14:39
Ora mi trovo a lavoro e non posso approfondire le ricerche.

Di rientro, questa sera, consulterò altri testi per cercare ulteriori conferme a riguardo dei contenuti dell'iscrizione.
-Kiya-
00giovedì 7 maggio 2009 19:53
Probabilmente l'avrete già fatto, tuttavia ho voluto controllare la versione ufficiale proposta da Gardiner allo stesso Carter, pubblicata sul sito del Griffith Institute. E conferma anch'essa quanto abbiamo già riportato.

Ecco il link:

www.griffith.ox.ac.uk/gri/carter/014-c014-3.html

antonio crasto
00domenica 10 maggio 2009 17:26
Un’amica di facebook mi ha indicato il sito:

www.nilemuse.com/hieroglyphs/wishingcup.html

In esso è spiegato che la scritta sul bordo della coppa presenta due frasi, inizianti dal segno ankh al centro della coppa.

La traduzione riportata da Carter, sotto suggerimento di Gardiner è:

Leggendo da sinistra a destra (senso antiorario):

"May he live, Horus 'Strong Bull fair of births,' the Two Goddesses 'Beautiful of ordinances, quelling the Two Lands,' Horus of Gold 'Wearing the diadems and propitiating the Gods,' the King of Upper and Lower Egypt, Lord of the Two Lands, Neb Kheperu Re, granted life."

Leggendo da destra a sinistra (senso orario):

"Live, thy Ka, and mayst thou spend millions of years, thou lover of Thebes, sitting with thy face to the north wind, and thy eyes beholding felicity."


Riporto i geroglifici inviati da Carter a Gardiner e sottolineo i segni per me ancora enigmatici, che potrebbero aver fatto immaginare una data.
-Kiya-
00lunedì 11 maggio 2009 00:08
Il segno che hai evidenziato, nella parte destra, ovvero si legge rnpt, ed è il segno per indicare il termine "anno" genericamente. In questo caso è accompagnato dal plurale, quindi "anni".
Sul lato sinistro, invece, la lineetta, di norma utilizzata per indicare l'unità, accompagnata dal plurale, dovrebbe significare "tantissimi, infiniti".

Il senso letterale sarebbe quindi "anni innumerevoli".

Anche volendo supporre che sia indicata una data, quale riferimento avrebbero preso? Sappiamo che le loro datazioni erano fatte in base all'anno di regno del sovrano in carica. Ma l'anno, inteso come anno di regno si scriveva in altro modo, ovvero , che si legge hsbt o HAt-sp
E nel caso specifico non è riportato alcun altro nome di Re, sotto il quale Tutankhamon sarebbe potuto nescere. Tanto meno il segno per msw, ovvero "nato".
Ci è noto, peraltroe, se dessero importanza (e se importanza avesse) il giorno di nascita? A memoria, non mi pare di aver mai incontrato riscontri, a riguardo.
antonio crasto
00lunedì 11 maggio 2009 08:15
OK
Abbiamo appurato che i geroglifici evidenziati esprimono semplicemente "milioni di anni", per cui è da ritenersi che Neubert abbia riportato nel suo libro un'informazione errata (una delle tante).

La coppa è a mio parere uno dei più belli oggetti di Tutankhamon e la scritta augurale da leggere in senso orario e antiorario mi sembra un vero colpo artistico.
annaisis
00venerdì 23 gennaio 2015 08:55
Per dare una chiusura, credo definitiva a questo post, mi è sembrato logico riproporre il testo completo in Ita., fugando così gli ultimi dubbi sulle affermazioni precedenti.

Nella trascrizione dei geroglifici rilevabili dal sito indicato da A. Castro:

www.nilemuse.com/hieroglyphs/wishingcup.html

c’è un errore, che è visibile anche nel testo Carter. La nota nel testo proposto, lo spiega
Ecco il testo rielaborato con Jsesh:



Per terminare, ancora un particolare, la simbologia delle due raffigurazioni sui manici.
In base ai segni che la scultura raffigura, si ha:

C11 - HH = milioni
M4 - rnpt = anni
S34 - anx = vita
V30 - nb = ogni
= ogni vita per milioni di anni.

P.S.
Nel cartiglio di Tutankhamon (linea 2), nella trascrizione inglese, è stato erroneamente inserito il segno Z1 (trattino verticale) sopra al segno L1 (lo scarabeo), mentre nel successivo cartiglio, è scritto correttamente.

Ciao
Anna

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