Tutankhamon: gli "scrigni" funerari - immagini e testi -

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Hotepibre
00giovedì 23 giugno 2016 17:42
Analisi dei testi riportati sulle pareti degli "scrigni" dorate che racchiudevano i sarcofagi
Come noto, i sarcofagi di Tutankhamon erano a loro volta racchiusi in tre "scrigni" (ma li troverete indicati anche come "sacelli" o "cappelle") in legno rivestito di lamina d'oro. Tra il primo ed il secondo, inoltre, si trovava una struttura lignea che sosteneva un telo di lino su cui erano cucite rosette in bronzo.
In un'altra discussione sono state rilevate "stranezze", appunto, su una delle pareti di uno di questo "scrigni".
Poichè, anche per meglio comprendere la "stranezza", può essere utile procedere ad un'analisi dei testi, provvedo a creare questa discussione in cui il nostro "scriba" Nectanebo possa procedere ad un lavoro sull'argomento.
Buon lavoro a Nec e buona lettura a chi fosse interessato.
[SM=g1361791]
annaisis
00venerdì 24 giugno 2016 13:24
Sarà sicuramente un'interessante lettura. Grazie.

[SM=g999100]
Anna
nectanebo
00sabato 25 giugno 2016 22:22
Il post nella collocazione precedente, ha avuto inizio con questa immagine:



Appurato che si tratta del secondo sacello della serie che conteneva la mummia di Tut. , ne ho inserita un’altra, sempre simile:



A questo punto era naturale includere i complessivi:





E la loro collocazione al museo del Cairo:



Credo sia opportuno ora fare una cornice prima di esaminare le immagini. Ho raccolto un po’ di informazioni che ho cercato di restringere il più possibile. I testi in inglese sono in immagine, che cerco di non inserire tutti insieme,
se qualcuno vuole tradurre, completa il tutto a beneficio dei non anglofoni (me … )

Gli antichi egizi, a volte, hanno impiegato un elenco non standard di segni e valori fonetici, i testi risultanti possono essere definiti "crittografici" o "enigmatici".
Le iscrizioni sulla base di questi segni alternativi, sono già attestati durante l'Antico e Medio Regno e si moltiplicano durante il Nuovo Regno. Con il periodo tolemaico, molti dei segni e dei valori precedentemente enigmatici, sono diventati parte di testi geroglifici standard del tempo. I principi alla base della crittografia egiziana sono rimasti oscuri, e il dibattito, è stato spesso animato.
Curiosamente, i testi enigmatici precedenti, quelli che si potrebbe ragionevolmente vedere come i progenitori del sistema geroglifico di crittografia, non sono entrati in maniera significativa nella discussione tra accademici.

Le tre più estese scritture enigmatiche appaiono sul secondo sacello (shrine) di Tutankhamon, sul soffitto del Corridoio G nella tomba di Ramses VI, e sull’ "Enigmatic Wall" nella tomba di Ramses IX. . Essi si basano su un modello comune, che incorpora nei testi enigmatici, un estratto del libro dei morti e una figura di gigante unificata in Re e Osiride. Insieme essi possono essere chiamati il Libro dell'Unità Solare-Osiriaca, ovvero:
The Enigmatic Netherworld Books of the Solar-Osirian Unity

Le immagini che seguono, illustrano le caratteristiche della rappresentazione.

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Premetto che questo è tutto ciò che sono riuscito a trovare in linea.
Il prossimo passo saranno i testi, ma anche qui pochi risultati e nessun
dato definitivo.

...praticamente una semplice descrizione di quel che si vede nelle foto... nessuna spiegazione in più...
A proposito del nostro amico "rubicondo" che si ripete n volte con la stella il testo dice (da rigo 20 di pag. 79):
"...la seconda scena nel registro superiore inizia con un gatto. Le sette figure che seguono non hanno il capo; ognuna, però, ha una testa rappresentata frontalmente dinnanzi in tutti i casi inserita tra una stella ed un disco solare con i raggi..." nessuna spiegazione di chi si tratti, se non , poco dopo che si tratta "...evidentemente della separazione e del ricongiungimento della testa con il corpo...".
Direi che è un po' poco per capire chi sia "il rubicondo
"...
by Hotep

Da questo punto comincia il raffronto immagine-testo.

[SM=g999100] ...Nec.
-francis-
00domenica 26 giugno 2016 08:21
Prima immagine.
La serie di divinità mummiformi raffigurate in questo particolare del pannello sinistro esterno della seconda cappella simboleggiano le successive trasformazioni che il dio solare subisce durante il suo passaggio nell'Aldilà. Nell'iscrizione geroglifica sono contenuti appellativi enigmatici (da sinistra a destra): "Gatto. Terribile. Faccia grossa. Faccia girata. Quello del cobra. Quello dell'Aldilà". Un'iscrizione sopra di essi dice: "Questi dei sono così nelle loro camere sotterranee che sono nell'Aldilà. I loro corpi sono nell'oscurità".
(da: "L'oro di Tutankhamen".
-francis-
00domenica 26 giugno 2016 09:16
Seconda immagine (35.) La didascalia parla anche di una terza immagine, qui non presente (36).
Queste immagini enigmatiche, raffigurate sui registri superiore e inferiore del pannello destro
esterno della seconda cappella, descrivono la rigenerazione mistica che avviene nell'Aldilà. Nel registro superiore (fig. 35), di fronte a un gatto assiso la cui parte posteriore è nascosta sotto terra, si osservano sei figure mummiformi acefale erette, con le teste tagliate di fronte a ciascuna di esse. Ognuna è sorretta da una stella ed è appoggiata su un disco dal quale scendono linee di fuoco che comunicano con un serpente sottostante. Le teste sono identificate come "Testa di Horus", "Faccia di Horus", "Collo di Horus".
Nel registro inferiore (lo descrivo anche se non si vede), sulla sinistra, un leone di profilo, con la parte posteriore nascosta sotto terra, fronteggia sei figure mummiformi a testa di ariete; se ne possono osservare qui quattro, ciascuna con il segno delle gambe in movimento sulle corna. Davanti ad ogni figura, un disco sormontato da una stella emana raggi di fuoco verso terra. L'iscrizione che sovrasta il leone dice: "Gli dei sono così: versano acqua su ciò che è nascosto..."
-francis-
00domenica 26 giugno 2016 09:24
Terza immagine.
La figura gigantesca di Tutankhamen quale mummia in forma di Osiride, in questo particolare al centro del pannello sinistro esterno della seconda cappella, viene definita "Colui che nasconde le ore". Fa parte di una composizione cosmologica che descrive l'antica credenza - condivisa ancora dal filosofo Eraclito nel VI secolo a.C. - secondo cui il sole perde durante il giorno il proprio calore, che gli viene restituito durante la notte grazie a vapori che esalano dalla terra e che prendono fuoco all'alba. Nella figura la mummia appare immobilizzata da cerchi posti attorno alla testa e ai piedi: si tratta del serpente Mehen, "Colui che avvolge". Al centro della mummia, il disco che contiene un uccello a testa d'ariete e braccia umane alzate in segno di adorazione simboleggia il sole durante la notte. Vene tirato per mezzo di una corda da figure di divinità, sulla sinistra con le braccia sollevate: si pensa che rappresentino il passaggio delle ore notturne.
-francis-
00domenica 26 giugno 2016 10:26
Quarta immagine.
Nel testo le didascalie sono suddivise essendo la figura molto grande.
Da sinistra: Rigenerazione del dio solare.
In questa composizione tanto grandiosa quanto enigmatica, raffigurata sul pannello destro esterno della seconda cappella, quattro paia di braccia - delle quali due sorgono dalla terra e due scendono dal cielo - sostengono due dischi solari, contenenti ciascuno un uccello a testa di ariete e braccia umane sollevate in gesto di adorazione. Fra le braccia si notano figure bovine, due sopra e due sotto; ognuna di esse reca una dea in piedi fra le corna. Sopra e sotto, un serpente segue la linea interna delle braccia e circonda in alto una figura a forma d Osiride, in basso al centro un braccio piegato. Nella lunga iscrizione al centro si possono osservare i cartigli di Tutankhamen.

Inoltre:
Il sole viene rifornito di calore mentre passa attraverso la notte: è questo il tema del particolare del pannello destro esterno della seconda cappella. La sezione si trova immediatamente a destra dell'illustrazione precedente. Il sole è raffigurato sotto forma di un piccolo disco con zampe, che si muove verso a destra, all'estremità destra del registro mediano. Un gruppo di quattro divinità a testa leonina (che non compaiono nella figura) erutta fiamme verso esso. L'iscrizione al di sopra dice: "Questi dei sono così, i viaggi (o forse raggi? nota mia) di Ra penetrano nei loro corpi; essi lodano quando vedono la sua anima". Un fascio di raggi di fuoco, entro i quali è un serpente, discende dal disco solare e sembra comunicare con la figura in posizione prona sulla sinistra: questa solleva le braccia nel rendere offerte al disco, mentre un uccello appare all'estremità sinistra. Nei registri superiore ed inferiore, giganteschi cobra sputano fuoco verso figure mummiformi, creando un fascio di fuoco trasmesso ad altre divinità.

nectanebo
00domenica 26 giugno 2016 13:47
Grazie della bella spiegazione. I testi e i nomi si riferiscono alla traduzione di Piankoff
nei volumi: Shrines of Tut Ankh Amon; Egyptian Religious Texts and Representations,
chi io non ho la fortuna di avere.
Allego qui un complessivo a disegno di un fianco ove si comprende bene l'insieme.



Nell'affrontare i testi cercherò di separali e traslitterali, con qualche informazione.

[SM=g999100] ...Nec.
nectanebo
00mercoledì 29 giugno 2016 13:38
Mia premessa:
La spiegazione del simbolismo di queste rappresentazione è solo frutto di congetture e ipotesi. E’ impossibile dare certezze con il solo aiuto delle immagini, perché, come si vedrà, il testo aiuta ben poco. Se qualcuno propone interpretazioni, sono da prendere con le dovute cautele. Credo che solo chi era proposto a questi riti è il depositario delle conoscenze necessarie.

Come punto di inizio, parto dalla prima immagine postata, i 7 personaggi di cui uno con la faccia grassoccia.



Esaminando la disposizione del testo si ha una serie di colonne posizionate sopra la testa dei personaggi,
e una serie di parole geroglifiche posizionate davanti alle gambe sempre dei personaggi.
Queste due parti di testo sono scritte in maniera criptica, la traslitterazione è diversa dal normale, tanto da sembrare una scrittura monosillabica. (PS. lettura sinistrorsa)

La riga superiore (lettura destrorsa) e la parte sinistra, (colonne sinistrorse) sono invece in scrittura convenzionale e lo si capisce immediatamente dalla varietà dei segni impiegati.
Per la riga sopra, racchiusa in spazio ben delimitato e lunga quanto il sacello, si tratta di un testo del libro dell’Amduat…….



Il dio (la divinità) perfetta, signore delle due Terre, Nebkheperwra, l'amato, figlio di Ra e del suo corpo, il signore dell' apparire in gloria, Tutankhamon, amato dall’ enneade grande che si trova nella Duat, colui che ha fatto, i monumenti al padre Re-Horakhty e realizzato per lui ciò che è nell’ Amduat: la nascita di Ra, e il percorso del dio Iugeret.

A sinistra invece si ha l’inizio del Capitolo 17 del Libro dei Morti ….

Parole recitate: Chi è egli? Io sono Ra nelle sue manifestazioni, quando inizia il regno che egli ha creato. Questo Ra inizia ad apparire come re di ciò che egli ha creato quando l’Elevato (il Cielo) di Shu non esisteva ancora ed era sulla Collina di Hermopolis. Fu allora che i bambini del più Debole (Weak One) furono consegnati a lui, come dei che sono in Hermopolis. Io sono il Grande Dio che ha creato sé stesso. Chi è egli? Il Grande Dio che ha creato sé stesso è l’acqua – è l’Abisso, il Padre degli Dei.
Altri dicono: È Ra che ha creato i suoi nomi – il Signore dell’Enneade. Chi è egli? (È) Ra quando ha creato i nomi per i suoi membri.
… Ecc
Testo di A. Piankoff

Questa invece è la trascrizione del testo sopra le teste dei personaggi:



"These gods in this fashion
Questi dei sono in questa maniera (così rappresentati)

in their caverns which are in the Upper Region:
nelle loro caverne che sono nella Regione Superiore.

It is in the darkness that their corpses exist."
È nell'oscurità che i loro cadaveri esistono.

La prima frase “These gods in this fashion” viene ripetuta innumerevoli volte in tutto il sacello. E’ citata da francis dalla traduzione di Piankoff, come: "Questi dei sono così nelle ….
E’ una frase introduttiva che vale per tutti i riquadri ed è un' informazione che specifica: "In quanto a questi dei, essi sono così, (in questo modo/maniera/foggia).... e segue la spiegazione del luogo o altro.

Il secondo testo criptico è quello dei nomi attribuiti ai personaggi:



Lascio alla libera traduzione, e come si noterà, c’è qualche differenza rispetto al testo inserito da Francis, che cito:
Gatto, Terribile, Faccia grossa, Faccia girata, quello del cobra, quello dell' aldilà
Ne manca però uno, il primo a sinistra, …L’elevato.

Mi fermo per ora, mi sono dilungato abbastanza, e mi scuso per l’uso “intensivo” di immagini, non ho altro sistema per rendere al massimo la comprensione.

[SM=g999100] ...Nec.






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