Turismo e turisti a Cuba ai tempi del Coronavirus

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cocoloco
00mercoledì 25 marzo 2020 09:50
Come comunicato nella mesa redonda, i turisti che alloggiano in case de renta nelle località tipo Baracoa, Pinar, Viñales, etc. vengono trasferiti in Hotel nei pressi di aeroporti
Ció non avviene (ancora) in altre località con minor presenza di turisti o piú vicine agli aeroporti internazionali
cocoloco
00mercoledì 25 marzo 2020 10:11
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Los Ministros de Comercio Interior, Transporte y Turismo comparecerán este miércoles en la Mesa Redonda para informar sobre la implementación en sus organismos de las medidas para enfrentar la COVID-19.

Cubavisión, Cubavisión Internacional, Canal Caribe, Radio Rebelde, Radio Habana Cuba, el Canal de Youtube de la Mesa Redonda y las páginas de Facebook de la Presidencia, Cubadebate y la Mesa Redonda transmitirán en vivo este programa a las 7 de la noche
cocoloco
00mercoledì 25 marzo 2020 10:13
EMERGENZA COVID-19: NUOVE MISURE ANNUNCIATE DAL GOVERNO CUBANO - AGGIORNAMENTO AL 24 MARZO

Secondo il bollettino del Ministero della Salute Pubblica di Cuba, i casi di contagio attualmente confermati sono saliti a 40, mentre i casi sospetti in isolamento sono saliti a 1036.
Per informazioni generali e aggiornamenti sull’evoluzione dell’epidemia a Cuba, si rinvia al sito del Ministerio de Salud Pública: salud.msp.gob.cu/

MISURE ANNUNCIATE DAL GOVERNO CUBANO NEL CORSO DEL PROGRAMMA TELEVISIVO “MESA REDONDA” DEI GIORNI 20 E 23 MARZO SCORSI
• le frontiere del Paese sono aperte in entrata per gli italiani residenti a Cuba;
• gli italiani in ingesso a Cuba saranno sottoporsi a un periodo di isolamento in appositi centri, allestiti in tutte le Province;
• è fatto divieto a familiari e amici di andare ad accogliere i viaggiatori in aeroporto;
• l’uscita da Cuba è garantita a tutti i turisti italiani, compatibilmente con la disponibilità dei collegamenti aerei;
• i turisti italiani attualmente presenti a Cuba non potranno lasciare gli hotel, le case private e le stanze in affitto dove sono alloggiati. Laddove nelle attuali strutture non sia garantito il rispetto delle misure di prevenzione e contenimento del virus, nei prossimi giorni le Autorità cubane gestiranno direttamente il loro graduale trasferimento presso determinati hotel, ove potranno essere attuate più efficacemente le misure di prevenzione epidemiologica;
• sono sospesi i trasporti pubblici tra Province all’interno del paese (autobus, treni, voli interni);
• le attività di scuole e le Università (con l’eccezione degli asili-nido) sono sospese per un mese;
• è obbligatorio il distanziamento sociale, in particolare all’interno di supermercati, bar e ristoranti, che rimangono aperti solo a condizione di poter garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra i clienti.

SOSPENSIONE DEL SERVIZIO VISTI D’INGRESSO
In applicazione delle misure adottate nei giorni scorsi dai Governi italiano e cubano, nonché dall’Unione Europea, devono essere limitati al minimo indispensabile tutti gli spostamenti. I viaggi non essenziali verso l'Europa sono sospesi. In osservanza di tali disposizioni, anche la ricezione delle domande di visto d’ingresso in Italia e nell’Area Schengen è sospesa fino al 24 aprile -o ad altra data che verrà determinata nel prossimo futuro- con l’eccezione dei viaggi per motivi imperativi.

SERVIZI CONSOLARI
Nell’ambito delle misure emergenziali volte a contrastare il diffondersi del COVID-19, fino a nuova comunicazione, sono adottate le seguenti misure per la ricezione del pubblico:
• i servizi consolari sono limitati solo ed esclusivamente a questioni che rivestano carattere di urgenza e ai servizi pubblici essenziali. Pertanto, si raccomanda ai connazionali di non recarsi di persona presso gli Uffici dell’Ambasciata al di fuori di tali casistiche;
• tutti gli utenti che richiedono servizi all’Ambasciata sono invitati a mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone nella fila esterna per accedere agli Uffici. È pertanto vietato l’assembramento di persone davanti all’ingresso dell’Ambasciata;
• l’accesso all’area di attesa all’interno del perimetro dell’Ambasciata e agli sportelli è consentito solo in maniera controllata e limitata a un massimo di dieci persone per volta.

VOLI PER L’ITALIA
I residenti in Italia che devono rientrare nel nostro Paese trovano informazioni aggiornate sui collegamenti aerei attivi al seguente indirizzo: www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/coronavirus-da-alitalia-e-neos-voli-speciali-per-il-rientro-dei-connazion...
Per problematiche legate ai rientri con scalo aeroportuale in Paesi diversi da Cuba e dall’Italia, si raccomanda ai connazionali di far riferimento ai siti internet delle Ambasciate/Consolati attivi in quei Paesi.

RIENTRO IN ITALIA E AUTOISOLAMENTO OBBLIGATORIO
Per poter raggiungere il proprio luogo di residenza, i cittadini italiani in rientro da Cuba devono compilare il modulo di autocertificazione disponibile al seguente indirizzo:
www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo-autodichiarazione-17.3....
Una volta rientrati presso il proprio luogo di residenza, i cittadini italiani saranno sottoposti all’obbligo di autoisolamento per i 14 giorni successivi al ritorno, anche se asintomatici rispetto al COVID-19. Per maggiori informazioni si rinvia al seguente indirizzo: www.mit.gov.it/comunicazione/news/coronavirus/coronavirus-de-micheli-firma-decreto-su-autoisolamento-chi...

PREVENZIONE
In generale, si raccomanda ai connazionali di adottare tutti comportamenti individuali e le misure di condotta sociale che possono contrastare efficacemente il contagio. Al riguardo, si rinvia alla scrupolosa osservanza delle misure di prevenzione esposte ai seguenti indirizzi:
- www.governo.it/it/faq-iorestoacasa
- www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&...
Infine, Si raccomanda ai connazionali di riportare tempestivamente alle Autorità sanitarie cubane competenti eventuali malesseri (quali, ad esempio, febbre, mal di gola, tosse, difficoltà di respirazione).

amblavana.esteri.it/ambasciata_lavana/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/03/emergenza-covid-19-nuove-mis...
Fabri cuba
00mercoledì 25 marzo 2020 11:49
Re: CONFINO E DINTORNI
cocoloco, 25/03/2020 09:42:



Mi sembra che stai commentando due temi diversi: turisti e "diaspora". Cmq, per entrambi sono già state adottate delle misure

Ovviamente non si puó vietare ai cubani di far ritorno in patria (a meno que per motivi relativi al "super-gusan-virus" tale divieto gli sia stato imposto in tempi non sospetti)
. Peró quelli che tornano sul'isola adesso staranno in isolamento proprio per evitare i contagi di ritorno, che come giustamente dici costituiscono la maggioranza a Cuba

Per quanto riguarda i turisti mi pare che Cuba si stia comportando fin troppo bene! Ovviamente é solo una mia opinione, ma almeno é basata su FATTI che mi sono riportati direttamente e quotidinamente da miei amici/parenti/conoscenti da Las Tunas

Anche in base alle condizioni della casa de renta in cui sono ospitati i visi pallidi, vengono invitati o costretti a trasferirsi in hotel, dove pagheranno lo stesso prezzo che pagavano dal particular
Prossimamente e/o poco prima della scadenza del visto turistico verranno trasferiti GRATUITAMENTE in hotel vicini agli aeroporti internazionali

Cos'altro dovrebbero/potrebbero fare? Probabilmente, se Neos, BluePanorama o anche la nostra compagnia di bandiera organizzassero dei voli per il rimpatrio dei nostri connazionali, non staremmo qui a parlare del trattamento che stanno ricevendo a Cuba


Turisti e Diaspora non residente stanno ora sul medesimo piano.

Marrero mi sembra sia chiaro quando dice delle restrizioni per l'arrivo al paese, CON ECCEZIONE DEI RESIDENTI.🙄

Non fa distinguo tra turisti e cubani, tant'è accomuna in un unico dato la sommatoria, dando poi le specifiche parziali ed a Cuba chi doveva capire ...... ha capito 😊😎

.......
El Primer Ministro recuerda la medida anunciada desde finales de la semana pasada, cuando se orientaron restricciones en las llegadas al país desde el exterior, con excepción de los residentes en Cuba, y la cuarentena obligada de todas las personas que llegan a la nación.





........
come già detto ...... pesce a pranzo, cena e colazione, finché non comprendono il mex 😊😋
Fabri cuba
00mercoledì 25 marzo 2020 12:23
Re:
cocoloco, 25/03/2020 09:50:

Come comunicato nella mesa redonda, i turisti che alloggiano in case de renta nelle località tipo Baracoa, Pinar, Viñales, etc. vengono trasferiti in Hotel nei pressi di aeroporti
Ció non avviene (ancora) in altre località con minor presenza di turisti o piú vicine agli aeroporti internazionali



Mi sembra che le News da Trinidad smentiscono in todo le tue affermazioni ..... come detto 7 ore ante dalla arrendadora italica Michela Benotto, hanno velocemente cambiato idea dalla mattina alla sera, accelerando il "paulatino" 😮🙁

Ora passerano a raschiare il fondo del barile in quelle località con sporadiche presenze e decideranno dove e quando fare la raccolta.

A quel punto con tutto gregge bien cuidado da Babe, andranno a suonare la campanella di Amblavana chiedendo di riprendersi le loro pecorelle ..... smarrite 😄😄
Fabri cuba
00mercoledì 25 marzo 2020 12:33
Modulo AUTOCERTIFICAZIONE aggiornato 22 marzo.
cocoloco, 25/03/2020 10:13:

EMERGENZA COVID-19: NUOVE MISURE ANNUNCIATE DAL GOVERNO CUBANO - AGGIORNAMENTO AL 24 MARZO

.........

RIENTRO IN ITALIA E AUTOISOLAMENTO OBBLIGATORIO
Per poter raggiungere il proprio luogo di residenza, i cittadini italiani in rientro da Cuba devono compilare il modulo di autocertificazione disponibile in calce per il dwnld.

Una volta rientrati presso il proprio luogo di residenza, i cittadini italiani saranno sottoposti all’obbligo di autoisolamento per i 14 giorni successivi al ritorno, anche se asintomatici rispetto al COVID-19. Per maggiori informazioni si rinvia al seguente indirizzo: www.mit.gov.it/comunicazione/news/coronavirus/coronavirus-de-micheli-firma-decreto-su-autoisolamento-chi-...
..............



Modulo AUTOCERTIFICAZIONE nuovo del 22 marzo, con spostamento dal proprio Comune di residenza/domicilio..
cocoloco
00mercoledì 25 marzo 2020 12:38




cocoloco, 25/03/2020 09:50:

Come comunicato nella mesa redonda, i turisti che alloggiano in case de renta nelle località tipo Baracoa, Pinar, Viñales, etc. vengono trasferiti in Hotel nei pressi di aeroporti
Ció non avviene (ancora) in altre località con minor presenza di turisti o piú vicine agli aeroporti internazionali



Mi sembra che le News da Trinidad smentiscono in todo le tue affermazioni ..... come detto 7 ore ante dalla arrendadora italica Michela Benotto, hanno velocemente cambiato idea dalla mattina alla sera, accelerando il "paulatino" 😮🙁

Ora passerano a raschiare il fondo del barile in quelle località con sporadiche presenze e decideranno dove e quando fare la raccolta.

A quel punto con tutto gregge bien cuidado da Babe, andranno a suonare la campanella di Amblavana chiedendo di riprendersi le loro pecorelle ..... smarrite 😄😄



Le (confuse) news da Trinidad non smentiscono assolutamente nulla di quello che ho scritto piú su e che confermo in todo


Per quanto riguarda i turisti mi pare che Cuba si stia comportando fin troppo bene! Ovviamente é solo una mia opinione, ma almeno é basata su FATTI che mi sono riportati direttamente e quotidinamente da miei amici/parenti/conoscenti da Las Tunas

Anche in base alle condizioni della casa de renta in cui sono ospitati i visi pallidi, vengono invitati o costretti a trasferirsi in hotel, dove pagheranno lo stesso prezzo che pagavano dal particular
Prossimamente e/o poco prima della scadenza del visto turistico verranno trasferiti GRATUITAMENTE in hotel vicini agli aeroporti internazionali

Cos'altro dovrebbero/potrebbero fare? Probabilmente, se Neos, BluePanorama o anche la nostra compagnia di bandiera organizzassero dei voli per il rimpatrio dei nostri connazionali, non staremmo qui a parlare del trattamento che stanno ricevendo a Cuba

Fabri cuba
00giovedì 26 marzo 2020 05:14
L'errore di Cuba coi Centri di Concentramento


Per far comprendere che l'approccio al COVID-19 deve essere diverso dai protocolli fino ad ora utilizzati in tema di epidemie, essendo un agente infettante sconosciuto e diverso, alieno da comportamenti degli altri coronavirus, pubblico una estrapolazione del lavoro degli Angeli che operano nell'inferno dell'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, sorta di lettera testimonianza pubblicata sul New England Journal of Medicine Catalyst Innovations, una delle riviste più lette nel campo medico, titolata "Nell'epicentro del Covid-19".


.........
Quindi la missiva diventa una sorta di reportage dalla corsia dellla Rianimazione:

“Stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19 – proseguono – poiché si riempiono in maniera sempre più veloce di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti.

Lo stesso sistema sanitario regionale contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori.
I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza.
Alcuni rischiano di morire, compresi i più giovani, aumentando ulteriormente le difficoltà e lo stress di quelli in prima linea”.
.........


Cuba come ho ripetuto in diversi commenti, utilizza il protocollo dell'isolamento con concentramento dei possibili sospetti positivi, proveniente dalla loro esperienza col trattamento delle epidemie endemiche cubane, dove la positività corrisponde ai sintomi.

Con il virus SARS CoV-2 l'approccio, come hanno scoperto i Medici italiani sulla loro pelle purtroppo, ed i Medici Cinesi dopo gli errori iniziali, è completamente diverso.
Codogno ed altri H nei focolai sono esempi.
Lodi che è Ospedale principale della AST da cui dipende Codogno, ha numero di contagiati quasi la metà di Cremona, dove la maggioranza degli ammalati di Castiglione d'Adda, paese del Paziente 1 e di tanti dipendenti della MTA di Codogno, sono stati ricoverati al nosocomio cremonese piu prossimo rispetto a Lodi, quando nulla si sapeva del contagio ed a cui avevano diagnosticato difficoltà respiratorie da influenza.
Esploso Codogno, la ricerca dei residenti della Red Zone ha fatto saltare fuori i già ricoverati a Cremona e Piacenza ed in misura minore a Lodi, cui al controllo hanno trovato il COVID-19.
Nel frattempo avevano infettato tutti, ammalati e personale sanitario dei nosocomi.

Per Bergamo la mia tesi si focalizza sulle settimane bianche di gennaio-febbraio, dove sicuramente giravano asintomatici o con lievi sintomi.
Uno dei Comuni della provincia di Bergamo alle porte della valle che porta al Tonale, è Alzano con altissima incidenza secondo me di molte persone che lavorano sui campi da sci, visto che la Moioli neo campionessa di Coppa dello Snowboard è proprio nata e residente ad Alzano, con nonno ricoverato per Covid-19 cui ha dedicato la Coppa insieme a tutti i suoi concittadini ammalati.
Tutta Bergamo ed il Lodigiano confinante scelgono il Tonale per settimane bianche o il week-end sulla neve, essendo a due passi facilmente raggiungibile, mentre Bormio è molto più lontana e con il maledetto collo di bottiglia di Lecco.

Se poi controllate il numero dei contagiati di Trento vi accorgete del alto valore.

Tutti chiari esempi che laddove si concentrano le persone, poi il focolaio diviene ingestibile, esplodendo.

www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/25/coronavirus-i-medici-di-bergamo-e-lebola-dei-ricchi-qui-epidemia-fuori-controllo-i-pazienti-piu-anziani-muoiono-in-solitudine/...

cocoloco
00giovedì 26 marzo 2020 10:33

Tanto defendí esto que me cargaron la cabeza!!! Solo les digo a todos aquellos que tienen turistas votados en el Hótel copacabana de La Habana como si fueran mierdas!! Les deseo que se resuelva rápido su situación antes que empeore la cosa con este corona virus 🦠 y todos allí sin amparo sin alluda de ningún tipo sin comer la mayoría sin dormir desde aller sinceramente que decepción de este país todo aquel que le duela esta publicación!! CIENTACE LIBRE DE BLOQUEARME💩
los recogieron en sus casas de familia,casas de renta bajo engaño que no tenían que pagar? Cuando llegan la guagua los deja allí como papa y le dicen que tienen que pagar 50€ la noche si quieren quedarce si un baño para bañarce sin dormir en una cama caballero son turistas!!! No voi a seguir hablando pork me da asco todo esto!!!
Pobres Italianos

cocoloco
00giovedì 26 marzo 2020 10:37
Re: L'errore di Cuba coi Centri di Concentramento
Fabri cuba, 26/03/2020 05:14:



Per far comprendere che l'approccio al COVID-19 deve essere diverso dai protocolli fino ad ora utilizzati in tema di epidemie, essendo un agente infettante sconosciuto e diverso, alieno da comportamenti degli altri coronavirus, pubblico una estrapolazione del lavoro degli Angeli che operano nell'inferno dell'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, sorta di lettera testimonianza pubblicata sul New England Journal of Medicine Catalyst Innovations, una delle riviste più lette nel campo medico, titolata "Nell'epicentro del Covid-19".


.........
Quindi la missiva diventa una sorta di reportage dalla corsia dellla Rianimazione:

“Stiamo imparando che gli ospedali possono essere i principali veicoli di trasmissione del Covid-19 – proseguono – poiché si riempiono in maniera sempre più veloce di malati infetti che contagiano i pazienti non infetti.

Lo stesso sistema sanitario regionale contribuisce alla diffusione del contagio, poiché le ambulanze e il personale sanitario diventano rapidamente dei vettori.
I sanitari sono portatori asintomatici della malattia o ammalati senza alcuna sorveglianza.
Alcuni rischiano di morire, compresi i più giovani, aumentando ulteriormente le difficoltà e lo stress di quelli in prima linea”.
.........


Cuba come ho ripetuto in diversi commenti, utilizza il protocollo dell'isolamento con concentramento dei possibili sospetti positivi, proveniente dalla loro esperienza col trattamento delle epidemie endemiche cubane, dove la positività corrisponde ai sintomi.

Con il virus SARS CoV-2 l'approccio, come hanno scoperto i Medici italiani sulla loro pelle purtroppo, ed i Medici Cinesi dopo gli errori iniziali, è completamente diverso.
Codogno ed altri H nei focolai sono esempi.
Lodi che è Ospedale principale della AST da cui dipende Codogno, ha numero di contagiati quasi la metà di Cremona, dove la maggioranza degli ammalati di Castiglione d'Adda, paese del Paziente 1 e di tanti dipendenti della MTA di Codogno, sono stati ricoverati al nosocomio cremonese piu prossimo rispetto a Lodi, quando nulla si sapeva del contagio ed a cui avevano diagnosticato difficoltà respiratorie da influenza.
Esploso Codogno, la ricerca dei residenti della Red Zone ha fatto saltare fuori i già ricoverati a Cremona e Piacenza ed in misura minore a Lodi, cui al controllo hanno trovato il COVID-19.
Nel frattempo avevano infettato tutti, ammalati e personale sanitario dei nosocomi.

Per Bergamo la mia tesi si focalizza sulle settimane bianche di gennaio-febbraio, dove sicuramente giravano asintomatici o con lievi sintomi.
Uno dei Comuni della provincia di Bergamo alle porte della valle che porta al Tonale, è Alzano con altissima incidenza secondo me di molte persone che lavorano sui campi da sci, visto che la Moioli neo campionessa di Coppa dello Snowboard è proprio nata e residente ad Alzano, con nonno ricoverato per Covid-19 cui ha dedicato la Coppa insieme a tutti i suoi concittadini ammalati.
Tutta Bergamo ed il Lodigiano confinante scelgono il Tonale per settimane bianche o il week-end sulla neve, essendo a due passi facilmente raggiungibile, mentre Bormio è molto più lontana e con il maledetto collo di bottiglia di Lecco.

Se poi controllate il numero dei contagiati di Trento vi accorgete del alto valore.

Tutti chiari esempi che laddove si concentrano le persone, poi il focolaio diviene ingestibile, esplodendo.

www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/25/coronavirus-i-medici-di-bergamo-e-lebola-dei-ricchi-qui-epidemia-fuori-controllo-i-pazienti-piu-anziani-muoiono-in-solitudine/...




Sono d'accordo [SM=g28002] ... non dimenticando peró che si fa quello che uomini, mezzi e strutture permettono di fare


cocoloco
00giovedì 26 marzo 2020 11:46
Chi cerca un volo per tornare da Cuba puó monitorare anche il sito della Condor (non so se ci sono delle restrizioni in base alla nazionalità/paese di residenza)


Condor special flights from tour operators or the Foreign Office
(Guests on these flights will be informed directly by their tour operator or the Foreign Office, flights cannot be booked, see exceptions below)

March 26th 2020, DE8463 Bangkok-Frankfurt
March 26th 2020, DE8415 Cancún-Frankfurt
March 26th 2020, DE8791 Cape Town-Frankfurt
March 26th 2020, DE8483 Havana-Frankfurt
March 26th 2020, DE8455 Phuket-Frankfurt
March 26th 2020, DE8703 Seychelles-Frankfurt
March 26th 2020, DE8305 Tenerife-Frankfurt
March 26th 2020, DE8499 Varadero-Frankfurt
March 27th 2020, DE8469 Bangkok-Frankfurt
March 27th 2020, DE8615 Cancún-Frankfurt
March 27th 2020, DE8791 Cape Town-Frankfurt
March 27th 2020, DE8405 Colombo-Frankfurt
March 27th 2020, DE8485 Havana-Frankfurt
March 27th 2020, DE8359 Phuket-Frankfurt
March 27th 2020, DE8455 Phuket-Frankfurt
March 27th 2020, DE8607 San José -Frankfurt
March 28th 2020, DE8791 Cape Town-Frankfurt
March 28th 2020, DE8405 Colombo-Frankfurt
March 28th 2020, DE8711 Denpasar-Frankfurt
March 28th 2020, DE8755 Managua-Frankfurt
March 28th 2020, DE8359 Phuket-Frankfurt
March 28th 2020, DE8703 Seychelles-Frankfurt
March 29th 2020, DE8711 Denpasar-Frankfurt
March 29th 2020, DE8767 Guatamala-Frankfurt
March 29th 2020, DE8767 Punta Cana-Frankfurt

Status: March 26th 2020, 11 CET
Fabri cuba
00giovedì 26 marzo 2020 12:39
Re:
cocoloco, 26/03/2020 11:46:

Chi cerca un volo per tornare da Cuba puó monitorare anche il sito della Condor (non so se ci sono delle restrizioni in base alla nazionalità/paese di residenza)
.............
Status: March 26th 2020, 11 CET


Se riesci a partire e credo di avere forti dubbi se non certezze, poi da Francoforte come arrivi a casa?

Dingus afferma che Angelina gli ha dato un passaggio gratis e lo stanno perculando di brutto, specie sulla Pagina dei Caxxari dove uno si propone di farlo fuori fisicamente .... 😲😱
INCREDIBILE!!

Poi ci sono Caxxari vari che fanno gara a chi la spara + grossa.

Il 24 avevo fatto simulazione per uno che da Cuba chiedeva aiuto ed aveva creato Pagina, e trovato nelle prenotazioni di AZ prezzi umani

Il dipendente AZ con reggia a Trinidad aveva dato la dritta per fare A/R ante 24 inserendo il 28 come ritorno ed i € 2.207 del Economy Premium, si riducevano verticalmente sotto i mille. 😎

Si può anche andare a Miami International con AA e dopo 1h:50' prendere volo AZ per Roma, stesso aeroporto

[IMG] i.postimg.cc/bvK1tXh7/Screenshot-2020-03-25-09-44-04.png [/IMG]


Fabri cuba
00giovedì 26 marzo 2020 13:40
Foreign Office

Che c'azzecca il Foreign Office di Johnson con una aerolínea tedesca?

Accordi sotto banco anglo-tedeschi per portare a casa i sudditi britannici rimasti impigliato nelle reti cubane?
cocoloco
00giovedì 26 marzo 2020 14:20
Re: Foreign Office
Fabri cuba, 26/03/2020 13:40:


Che c'azzecca il Foreign Office di Johnson con una aerolínea tedesca?

Accordi sotto banco anglo-tedeschi per portare a casa i sudditi britannici rimasti impigliato nelle reti cubane?



Foreign Office va inteso come ufficio affari esteri tedeko


cocoloco
00venerdì 27 marzo 2020 13:05
En Baracoa alertas y sin perder cordialidad

Concluyó en Baracoa el traslado de vacacionistas extranjeros a centros de aislamiento. Establecen sistema de vigilancia para evitar nuevas entradas por vía terrestre

Por aquello de que «en pueblo chiquito todo el mundo sabe quién es quién», la gente sabía que el hombre que ocupaba una de las mesas más cercanas a la puerta de entrada de la heladería ubicada en la céntrica calle Martí, en la Ciudad Primada de Cuba, era un extranjero.

Muchas vistas sobre él y de pronto, aunque el hombre se cubrió rápido la boca, al primer sorbo de la fría crema se le escapó de todas formas un ruidoso estornudo.

«Cierren la puerta, que no salga», dijeron algunos. «Llamen al Partido, al Gobierno o al puesto de mando para que lo manden a buscar», secundaron otros. «Llamen a Salud Pública para que manden una ambulancia», exigieron varios.

Y en medio de aquella «encerrona», el hombre buscó desesperado su carné de indentidad y se defendió como si hubiese sido acusado de cometer un delito: «Tranquilos, es que el helado siempre me resfría… Además, miren: soy residente permanente en Cuba y hace siete años no saco un pie de esta ciudad», aclaró, y después de mil disculpas volvió la calma al lugar.

Normal y sin revuelo hubiese pasado aquel involuntario reflejo si estos no fueran tiempos de coronavirus, y si no hubiese ocurrido justo en medio del proceso que, cumpliendo una de las medidas adoptadas recientemente por el Gobierno cubano, trasladó a los vacacionistas extranjeros de esa urbe, el mayor polo turístico de esta provincia oriental.

Norge Rodríguez Delgado, intendente de Baracoa, aclaró a JR que están utilizando todas las vías de información para que los pobladores conozcan que en la ciudad residen 44 ciudadanos de otras nacionalides y 13 que poseen visas familiares, personas que no se incluyen en esa decisión.

«La medida se cumplimentó en los días 24 y 25, y 86 turistas extranjeros ya se encuentran en las instalaciones previstas», precisó.

Al preguntarle por qué tan pocos, cuando en la ciudad funcionan cientos de casas de renta, Rodríguez explicó que en cuanto se informó del primer caso de contagio confirmado en el país, los mismos propietarios de alquileres cancelaron las reservaciones para marzo y abril. Además, la mayoría del medio millar de turistas procedentes de Italia, España, Alemania y Canadá, abandonaron voluntariamente la ciudad, tanto los alquilados en las diferentes instalaciones estatales como en las privadas, de manera que cuando se anunció la decisión permanecían ocupados 92 hostales privados, de 294 existentes, y ya al actuar, solo quedaban esas 86 personas.

Según Rodríguez Delgado, como parte de las acciones de control se establecieron tres puntos de control por vía terrestre, a la entrada de comunidades y zonas de esparcimiento por las que habitualmente arriban a Baracoa muchos visitantes.

Además, «un grupo de trabajo integrado por personal de la Dirección de Inspección y Supervisión (DIS) y de Salud Pública mantiene un riguroso monitoreo del movimiento en las casa de alquiler para actuar en caso de violación u ocultamiento de información», aseguró.

«En ello ha sido muy útil también la cooperación popular, que nos mantienen informadas a las principales autoridades de la ciudad de cualquier anormalidad que detecten», afirmó, como lo ocurrido en la cremería.

«Nuestros pobladores se alarman cuando ven un extranjero que anda por la ciudad o permanece en alguna casa y llaman al puesto de mando para que acuda al lugar. En casi todos los casos no ha sido necesaria ninguna actuación, pero aprovechamos para dar la información necesaria a esas personas que, de todas formas, actuaron correctamente.

«No es rechazo al extranjero, de lo que se trata es de cuidarnos, pero en todos los espacios posibles estamos insistiendo en que, a pesar de las tensiones y preocupaciones, debe continuar el tratamiento solidario, respetuoso y afable con quienes, del país de origen que sean, deciden vacacionar o vivir en nuestra ciudad», dijo finalmente el intendente.
cocoloco
00venerdì 27 marzo 2020 18:04

Chicos aquí en santiago inmigración y policía están recogiendo a todos los turistas que habían puesto en los hoteles para trasladarlos en autobús a la Habana a otros hoteles de 30 cuc todo incluido y que luego nos toca a nosotros en las casas especiales, dijeron que todos tenemos que volver a casa en Italia, si pero con qué vuelos?
Hotel las Americas de Santiago tiene coches de policía e inmigración un desastre





Ciao a Guanabo anno portati via tutti al hotel Inglaterra
Pagano 15cuc





Molti amici miei che erano a Santiago, in casas particulares, li hanno portati in bus all Havana. Adesso sono reclusi al Hotel Riviera. Pagano 40 cuc per alloggio e vitto. E sono in attesa di poter prendere dei voli per l Italia. Notizie sicure e recenti

Fabri cuba
00sabato 28 marzo 2020 07:34
Suspendidos vuelos desde y hacia Rusia, incluidos los de destino y origen Cuba






En un esfuerzo por detener la propagación de la COVID-19, todos los vuelos regulares y chárteres con origen y destino Rusia serán suspendidos a partir de este 27 de marzo, incluidos los vuelos hacia y desde Cuba, por orden del Gobierno de esa nación a la Agencia Federal de Transporte Aéreo.

En tal sentido, la línea aérea Aeroflot informó que suspenderá los vuelos entre Moscú y La Habana desde el 29 de marzo y hasta el 30 de abril, aunque la medida no se aplicará a los vuelos que llevan al país a ciudadanos rusos desde el extranjero, asegura una nota publicada por Russia Today.

De acuerdo con la orden del Gobierno, las listas de los ciudadanos rusos que planean regresar al país desde el extranjero deben ser enviadas a los departamentos interesados a más tardar el 27 de marzo.

El Ministerio de Exteriores ruso, por su parte, deberá ayudar con los fondos de sus instituciones a los ciudadanos que actualmente se encuentran en el extranjero antes de su regreso.

Según el reprote, el Ministerio de Transporte y el de Exteriores deberán además crear un plan antes del 30 de marzo para que los ciudadanos rusos que se encuentran en el extranjero puedan regresar al país.

Este miércoles el presidente de Rusia, Vladímir Putin, anunció una lista de medidas económicas para aliviar el impacto en la economía nacional y la vida de los ciudadanos, a la vez que declaró que la semana del 30 de marzo al 3 de abril será no laboral en todo el país, aunque se garantizará el cobro de los salarios
cocoloco
00sabato 28 marzo 2020 09:36

dal casa Granda di Santiago, ci hanno portato al Sevilla all Havana, paghiamo 25 con colazione

hanno tre piatti offerta dedicata a 3,50 pesce, maiale o pollo

cocoloco
00sabato 28 marzo 2020 17:19
Famiglia bloccata a Cuba
La richiesta di aiuto di una donna civitavecchiese: Ambasciata assente «Prelevati e portati in un albergo. Non abbiamo soldi, i voli non ci sono»

CIVITAVECCHIA - «Abbandonati dallo Stato italiano, imprigionati da quello cubano».


C’è sdegno e preoccupazione nelle parole di Sara, una commerciante civitavecchiese che si trova all’estero, impossibilitata a tornare a casa per via delle stringenti misure adottate per contenere il contagio da coronavirus.
Oltre un mese fa è partita per Cuba insieme al compagno e alla figlia di sette anni: aveva messo soldi da parte lavorando per un anno intero con il sogno di una vacanza indimenticabile.
L’obiettivo lo ha centrato, la vacanza si è rivelata davvero indimenticabile, ma per ragioni del tutto inaspettate.
Arrivati a Cuba i tre sono stati ospitati da una zia di Sara che ha messo a loro disposizione una casa particular. Tre settimane spensierate, poi i problemi. I soldi messi da parte naturalmente cominciano a finire e tornare in Italia è d’obbligo.
«Avevamo il volo prenotato per il 30 marzo - ha raccontato la commerciante civitavecchiese in un messaggio vocale divulgato nelle scorse ore nel tentativo di riuscire a trovare una soluzione al suo problema - poi le cose sono cambiate e tutto è slittato al 6 aprile per decisione della compagnia aerea. Alla fine ci è stato comunicato che i voli sono sospesi fino alll’11 maggio».
Un problema rilevante per la giovane famiglia civitavecchiese, costretta a restare con pochi spiccioli in un paese straniero per via delle misure adottate al fine di contenere i contagi da coronavirus.
Sara, il suo compagno e la sua bambina fortunatamente sono in buona salute, ma i problemi rimangono e non sono certo di poco conto.
Come si fa a tirare avanti a Cuba senza soldi?
La famiglia civitavecchiese il problema ha cercato di affrontarlo rivolgendosi all’Ambasciata italiana: «Non siamo stati accolti - ha riferito Sara - dal citofono ci hanno solo detto che avrebbero potuto anticipare del denaro, naturalmente da restituire successivamente».
La storia non finisce qui.
Il giorno successivo presso la casa particular si è presentata la polizia che ha prelevato la famiglia civitavecchiese e l’ha condotta insieme ad altri turisti presso un albergo. «Naturalmente la struttura da noi ha preteso dei soldi - ha spiegato la commerciante - ma noi non li abbiamo. Ci siamo ritrovati quindi nella hall dell’albergo e ci hanno chiesto di andare via. Ma con la polizia a sorvegliare esternamente è impossibile allontanarsi».
Una situazione assurda, nella quale si trovano oggi numerosi italiani.
Un paradosso rilevante, che se da un lato vede Cuba inviare i propri medici in Italia per supportare la lotta al covid-19, dall’altra mostra uno scenario raccapricciante in cui i turisti in questa fase critica vengono percepiti dalle istituzioni cubane come un pericolo.
«Fortunatamente io qui non sono sola - ha fatto sapere Sara - ho una zia che mi ha aiutato a sostenere le spese relative alla prima notte di albergo. Ma dopo? Cosa possiamo fare?».
La famiglia civitavecchiese chiede un intervento della Farnesina: «Vi prego - ha concluso la donna - ascoltate il mio messaggio e fatelo girare. Spero che la mia voce arrivi ovunque nel mio Paese che a quanto pare si è dimenticato di me e di tutti noi».

www.civonline.it/articolo/famiglia-bloccata-cuba
cocoloco
00sabato 28 marzo 2020 17:25


Da qualche giorno Giuseppe Miglioranza, barbiere 35enne residente a Marano Vicentino, si trova in una situazione di “libertà limitata” in un hotel poco distante da l’Havana, Cuba. Partito per una vacanza il 7 marzo scorso, Giuseppe sarebbe dovuto rientrare una settimana dopo ma il volo gli è stato cancellato e così i successivi che aveva provato a prenotare. Alloggiava in una casa/famiglia ma tre giorni fa la polizia locale lo ha caldamente invitato ad abbandonare la struttura: in poche ore è stato portato in un hotel assieme ad altri connazionali e altri europei.

Recatosi in ambasciata per chiedere supporto, ha trovato con sua sorpresa ben poco ascolto. “C’è un volo questo sabato, il costo è di circa 5mila euro che al limite almeno in parte potremmo prestarti” gli hanno detto i funzionari. “Da quel primo tentativo – ci dice Giuseppe che con un po’ di fatica abbiamo raggiunto telefonicamente – l’ambasciata ha risposto più nemmeno al telefono. Altri Italiani che si sono rivolti agli uffici consolari dopo di me hanno addirittura trovato le porte chiuse. Da alcuni giorni fuori dall’hotel ci sono delle guardie che non ci consentono nemmeno di uscire per una bottiglietta d’acqua e per prelevare: l’hotel costa circa 50 euro al giorno e altri connazionali qui con me non hanno nemmeno i soldi per chiamare o ricevere telefonate dai familiari e dormono nella hall”.




La sua denuncia è arrivata via Facebook tramite alcuni video che vedono il ragazzo raccontare live la sua disavventura: video che stanno girando grazie al supporto di amici e conoscenti preoccupati per lui. “Il timore è che cada la connessione o che in qualche modo ci sia proibito comunicare: – afferma ancora Giuseppe – io parlo un po’ di spagnolo e me la posso cavare per qualche giorno, ma ho paura per altri italiani più anziani che vedo assolutamente smarriti. Altre ambasciate stanno portando assistenza ai loro cittadini e organizzano voli di rientro, qui nessuno si è fatto più vivo”.


La situazione pare poi essersi evoluta nelle ultime ore. “Mi ha chiamato il vice ambasciatore. – ha scritto nell’ultimo post – Non posso dirvi molto sulla telefonata, aspetto arrivare a casa. Comunque si scusa e mi ha chiesto se posso raccogliere i nomi e passaporti degli italiani qui. Ps Alitalia. Non ci sono parole. Comunque è stato gentile ma non sanno dire niente di nuovo o confermato fino a lunedì ma il 2 aprile Cuba chiude tutto. E spero il mio volo resti in piedi altrimenti sono fritto”.


VIDEO: www.ecovicentino.it/schio/marano-vicentino/barbiere-di-marano-bloccato-a-cuba-lappello-sui...
Fabri cuba
00domenica 29 marzo 2020 00:02
Famiglia bloccata a Cuba

cocoloco, 28/03/2020 17:19:

Famiglia bloccata a Cuba
La richiesta di aiuto di una donna civitavecchiese: Ambasciata assente «Prelevati e portati in un albergo. Non abbiamo soldi, i voli non ci sono»

CIVITAVECCHIA - «Abbandonati dallo Stato italiano, imprigionati da quello cubano».

C’è sdegno e preoccupazione nelle parole di Sara, una commerciante civitavecchiese che si trova all’estero, impossibilitata a tornare a casa per via delle stringenti misure adottate per contenere il contagio da coronavirus.
Oltre un mese fa è partita per Cuba insieme al compagno e alla figlia di sette anni: aveva messo soldi da parte lavorando per un anno intero con il sogno di una vacanza indimenticabile.
L’obiettivo lo ha centrato, la vacanza si è rivelata davvero indimenticabile, ma per ragioni del tutto inaspettate.
Arrivati a Cuba i tre sono stati ospitati da una zia di Sara che ha messo a loro disposizione una casa particular. Tre settimane spensierate, poi i problemi. I soldi messi da parte naturalmente cominciano a finire e tornare in Italia è d’obbligo.
«Avevamo il volo prenotato per il 30 marzo - ha raccontato la commerciante civitavecchiese in un messaggio vocale divulgato nelle scorse ore nel tentativo di riuscire a trovare una soluzione al suo problema - poi le cose sono cambiate e tutto è slittato al 6 aprile per decisione della compagnia aerea. Alla fine ci è stato comunicato che i voli sono sospesi fino alll’11 maggio».
Un problema rilevante per la giovane famiglia civitavecchiese, costretta a restare con pochi spiccioli in un paese straniero per via delle misure adottate al fine di contenere i contagi da coronavirus.
Sara, il suo compagno e la sua bambina fortunatamente sono in buona salute, ma i problemi rimangono e non sono certo di poco conto.
Come si fa a tirare avanti a Cuba senza soldi?
La famiglia civitavecchiese il problema ha cercato di affrontarlo rivolgendosi all’Ambasciata italiana: «Non siamo stati accolti - ha riferito Sara - dal citofono ci hanno solo detto che avrebbero potuto anticipare del denaro, naturalmente da restituire successivamente».
La storia non finisce qui.
Il giorno successivo presso la casa particular si è presentata la polizia che ha prelevato la famiglia civitavecchiese e l’ha condotta insieme ad altri turisti presso un albergo. «Naturalmente la struttura da noi ha preteso dei soldi - ha spiegato la commerciante - ma noi non li abbiamo. Ci siamo ritrovati quindi nella hall dell’albergo e ci hanno chiesto di andare via. Ma con la polizia a sorvegliare esternamente è impossibile allontanarsi».
Una situazione assurda, nella quale si trovano oggi numerosi italiani.
Un paradosso rilevante, che se da un lato vede Cuba inviare i propri medici in Italia per supportare la lotta al covid-19, dall’altra mostra uno scenario raccapricciante in cui i turisti in questa fase critica vengono percepiti dalle istituzioni cubane come un pericolo.
«Fortunatamente io qui non sono sola - ha fatto sapere Sara - ho una zia che mi ha aiutato a sostenere le spese relative alla prima notte di albergo. Ma dopo? Cosa possiamo fare?».
La famiglia civitavecchiese chiede un intervento della Farnesina: «Vi prego - ha concluso la donna - ascoltate il mio messaggio e fatelo girare. Spero che la mia voce arrivi ovunque nel mio Paese che a quanto pare si è dimenticato di me e di tutti noi».

www.civonline.it/articolo/famiglia-bloccata-cuba


Non vorrei sbagliarmi ma il soggiorno non è stato di un mese ma di circa 3 settimane e la tipa era venuta a chiedere lumi nel Gruppo dove gli erano state fornite tutte le Info del caso coi rischi perché era già attivo il primo decreto di blocco.
Ricordo perfettamente il passaggio de: 《..... vacanza indimenticabile attesa da un anno con tutti i soldi risparmiati lavorando duramente per questo...... perchè debbo rinunciare?》.

Io ho sempre commentato ai più che il vero problema non era come partire eludendo il blocco ..... ma come ritornare avendo previsto tutto quanto accaduto per sincronizzazione con gli eventi cinesi.
Ma i più sfanculavano e all'inizio i camajanes residenti erano i più attivi, poi fortunatamente a forza di ban e blocchi si sono praticamente eclissati.

Il tipo con la moglie con 24 mesi in scadenza, pur avendo la residenza in Lombardia, pretendeva di far uscire la mugghiera perché secondo lui l'obbligo di rientro era una situazione di emergenza 😂😂😂😂 magari ora la moglie è bloccata a Cuba perché rimbalzata negli ultimi due voli AZ essendo residente a Cuba senza RE anche se con passaporto italico di cui Cuba se ne frega altamente.

Per la Commerciante di Civitavecchia cmnq ci sono stati marea di avvisi sugli ultimi voli di BP & Neos. Stessa AZ coi due voli programmati settimanali vendeva posti Economy a cifre molto più basse di BP e Neos, con meno di € 1.000 rientravano tutti e tre.
Ma loro forti del volo spostato al 6 aprile e di quanto fissato in Italia sul termine dei divieti del 3 aprile, si sentivano tranquilli.

Ora vi pare che un commerciante non ha una Carta di Credito ed è venuta a Cuba coi soldi contati?

Perché non accettare l'anticipo contanti dell'Ambasciata?

Pretende forse fare il prolungamento delle vacanze a spese delle tasche dei contribuenti?

Che torna a fare cosa a Civitavecchia che è tutto chiuso fino ad oltre il 24 aprile ...... se basta?

Ma lo sa che l'aspetta la quarantena obbligatoria a tutti e tre appena rientrati per 15gg, pena l'arresto??

Fabri cuba
00domenica 29 marzo 2020 00:57
Re:
cocoloco, 28/03/2020 17:25:



.........

La situazione pare poi essersi evoluta nelle ultime ore. “Mi ha chiamato il vice ambasciatore. – ha scritto nell’ultimo post – Non posso dirvi molto sulla telefonata, aspetto arrivare a casa. Comunque si scusa e mi ha chiesto se posso raccogliere i nomi e passaporti degli italiani qui. Ps Alitalia. Non ci sono parole. Comunque è stato gentile ma non sanno dire niente di nuovo o confermato fino a lunedì ma il 2 aprile Cuba chiude tutto. E spero il mio volo resti in piedi altrimenti sono fritto”.

VIDEO: www.ecovicentino.it/schio/marano-vicentino/barbiere-di-marano-bloccato-a-cuba-lappello-sui...



Cuba ha chiuso tutto il 24 marzo .....

Questo dal 15 ha proprio dormito da piedi 🙄😮😲

Non dice con chi doveva volare .....

Neos e BP hanno volato fino al 16

AZ aveva i voli programmati in timetable a € 350.

Certo se ti presenti il 27 per ultimo volo, i prezzi sono quelli .... li fa l'algoritmo delle sistema, non il filippino infilato nel computer 😔😕

Poi sul suo profilo ne scrive di ogni ..... con messaggi Pizzini ..... e crede che il 30 ci sia il volo NEOS 😂😂😂😂

cocoloco
00domenica 29 marzo 2020 09:28
Re: Re:

Da qualche giorno Giuseppe Miglioranza, barbiere 35enne residente a Marano Vicentino, si trova in una situazione di “libertà limitata” in un hotel poco distante da l’Havana, Cuba. Partito per una vacanza il 7 marzo scorso, Giuseppe sarebbe dovuto rientrare una settimana dopo ma il volo gli è stato cancellato e così i successivi che aveva provato a prenotare. Alloggiava in una casa/famiglia ma tre giorni fa la polizia locale lo ha caldamente invitato ad abbandonare la struttura: in poche ore è stato portato in un hotel assieme ad altri connazionali e altri europei.

Recatosi in ambasciata per chiedere supporto, ha trovato con sua sorpresa ben poco ascolto. “C’è un volo questo sabato, il costo è di circa 5mila euro che al limite almeno in parte potremmo prestarti” gli hanno detto i funzionari. “Da quel primo tentativo – ci dice Giuseppe che con un po’ di fatica abbiamo raggiunto telefonicamente – l’ambasciata ha risposto più nemmeno al telefono. Altri Italiani che si sono rivolti agli uffici consolari dopo di me hanno addirittura trovato le porte chiuse. Da alcuni giorni fuori dall’hotel ci sono delle guardie che non ci consentono nemmeno di uscire per una bottiglietta d’acqua e per prelevare: l’hotel costa circa 50 euro al giorno e altri connazionali qui con me non hanno nemmeno i soldi per chiamare o ricevere telefonate dai familiari e dormono nella hall”.

La sua denuncia è arrivata via Facebook tramite alcuni video che vedono il ragazzo raccontare live la sua disavventura: video che stanno girando grazie al supporto di amici e conoscenti preoccupati per lui. “Il timore è che cada la connessione o che in qualche modo ci sia proibito comunicare: – afferma ancora Giuseppe – io parlo un po’ di spagnolo e me la posso cavare per qualche giorno, ma ho paura per altri italiani più anziani che vedo assolutamente smarriti. Altre ambasciate stanno portando assistenza ai loro cittadini e organizzano voli di rientro, qui nessuno si è fatto più vivo”.

La situazione pare poi essersi evoluta nelle ultime ore. “Mi ha chiamato il vice ambasciatore. – ha scritto nell’ultimo post – Non posso dirvi molto sulla telefonata, aspetto arrivare a casa. Comunque si scusa e mi ha chiesto se posso raccogliere i nomi e passaporti degli italiani qui. Ps Alitalia. Non ci sono parole. Comunque è stato gentile ma non sanno dire niente di nuovo o confermato fino a lunedì ma il 2 aprile Cuba chiude tutto. E spero il mio volo resti in piedi altrimenti sono fritto”.


VIDEO: www.ecovicentino.it/schio/marano-vicentino/barbiere-di-marano-bloccato-a-cuba-lappello-s...




Fabri cuba, 29/03/2020 00:57:


Cuba ha chiuso tutto il 24 marzo .....

Questo dal 15 ha proprio dormito da piedi 🙄😮😲

Non dice con chi doveva volare .....

Neos e BP hanno volato fino al 16

AZ aveva i voli programmati in timetable a € 350.




Ho letto ed ascolato varie incongruenze e frungiminchiate dingussiane [SM=g27985]... tra cui il costo dell'hotel ("circa 50 euro al giorno"), le aspettative esagerate relative all'intervento dell'Ambasciata, ecc...

Anche sulle date ho qualche perplessità [SM=g27985]


Partito per una vacanza il 7 marzo scorso, Giuseppe sarebbe dovuto rientrare una settimana dopo ma il volo gli è stato cancellato




Geppe Miglioranza está aquí: La Habana, Cuba. 10 de marzo
Para mis clientes estoy de vacaciones regreso al 23 de marzo




Probabilmente non é partito il 7 marzo bensí il 9 o 10... e sicuramente non doveva tornare dopo una settimana. Il suo rientro era previsto per il 23

Poi...


Geppe Miglioranza ·25 de marzo
Premetto che io non sarei voluto ritornare e dove stavo prima in mezzo il niente potevo vivere con poco, mi hanno obbligato a venire all'hotel all'havana xche tutti i turisti devono rientrare nel loro paese ma nn ci danno la possibilità di farlo anche xche il discorso è che io nn pago quella cifra lì nemmeno se fossi miliardario, è una truffa questa che stanno facendo..





cocoloco
00domenica 29 marzo 2020 09:32
Un’odissea il mio rientro in Italia: la storia di un cuneese rimasto bloccato a Cuba

A Marianao per trovare il figlio, il 59enne Dante Benzi ha rischiato di non ritornare a casa. "I voli sono sospesi e gli aeroporti vuoti. I turisti stranieri sono visti come un pericolo". Ventiduemila gli stranieri bloccati sull'isola caraibica a causa dell'aumento dei contagi da Coronavirus



Dante Benzi, 59 anni è un ispettore del Lavoro di Cuneo.


Il 29 febbraio era partito con un volo diretto di (11 ore) della compagnia Blu Panorama dall'aeroporto di Malpensa in direzione Cuba per andare a trovare il figlio e la sua famiglia cubana a Marianao, uno dei dieci comuni dell'Avana. Aveva già acquistato il biglietto per il volo di ritorno in Italia, ma dopo una settimana che era nell'isola cubana arriva la brutta notizia: i primi casi di Coronavirus anche a Cuba.

"Sono bloccato qui almeno sino all'11 aprile perché hanno sospeso tutti i voli verso l’Italia e non posso andare nemmeno in un altro Paese perché tutta l'Unione Europea ha bloccato i voli. Dopo la chiusura c’è un solo volo di rientro alla settimana - scrive Dante il (15 marzo) -. Qui all'Avana, tre giorni fa, hanno rilevato 3 casi di Coronavirus. Si tratta di tre turisti italiani"


La permanenza a Marianao

Per quasi tutto il periodo di permanenza a Marianao, comune di circa 200 mila abitanti nell'Avana, Dante ha alloggiato (come gli altri 11 mila turisti stranieri) in una "casa particular" casa privata dove si affittano stanze a pochi cuc. Quando è arrivato all'aeroporto di Cuba erano presenti medici che controllavano i passeggeri stranieri appena atterrati e, solo a coloro che presentavano sintomi di tosse o di raffreddore veniva loro misurata la temperatura corporea. In caso risultasse superiore ai 37,5 ° toccava il trasferimento immediato presso l’Istituto di Medicina Tropicale "Pedro Kouri'" per verificare se avessero contratto il Covid-19. "Dopo 20 giorni che ero qui all'Avana - spiega Dante - un'infermiera è venuta a cercarmi dicendo che dovevo fare l’esame del sangue per vedere se avevo malattie tropicali. Ho trovato la cosa con poco senso logico: le malattie tropicali non c’entrano con il Covid-19. Sono comunque andato al Policlinico di Marianao, qui dove sto, mi hanno fatto il prelievo e rimandato nella casa dove alloggiavo, dicendo di aspettare due o tre giorni per l'esito dell'esame, risultato poi negativo"


La situazione contagi sull'Isola caraibica

Nel frattempo i contagi a Cuba stavano aumentando e mettendo in allarme tutto il Paese. Il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, emette una misura restrittiva con la chiusura immediata di: ristoranti, bar, discoteche, camping e negozi, ad eccezione delle attività di prima necessità. Gli albergatori iniziano a lasciare a casa il personale degli hotel. Lo stesso Díaz-Canel, annuncia la possibilità di proroga della misura, per essere sicuri che non vi siano focolai interni.
Da considerare che Cuba è temprata in tema di emergenza a causa degli uragani che si manifestano sull'isola di conseguenza si avvale di un sistema sanitario diffuso ed efficiente: ha medici eccellenti. Nei giorni scorsi a Crema sono arrivati 56 medici ed infermieri cubani in aiuto all’Italia.
"Al momento sono 21 i contagiati da Covid-19 e un morto - continua Dante dopo aver sentito le notizie del Tg cubano - Hanno messo in osservazione e isolato circa 200 persone che erano entrate in contatto con loro. Qui ci sono problemi di mancanza di beni di consumo. Le bodegas, che sono i negozi di Stato dove la popolazione può ritirare gratuitamente alcuni prodotti alimentari nella misura prevista dal Governo per ogni persona sono semi vuoti, e come sempre, ci sono solo il pane e il pollo. La scarsità di beni è abbastanza costante qui, ma con il Coronavirus potrebbe peggiorare la situazione a causa del mancato ingresso di valuta per il blocco del turismo. Cuba importa quasi l’80 per cento degli alimenti"
I giorni passano ed esplode l'emergenza sanitaria a Cuba. Il bollettino cubano il 26 marzo annuncia 67 contagi da Covid-19 e due morti, un russo e un italiano, e 1200 persone in isolamento per aver avuto contatti con le persone contagiate dal virus. Il primo ministro cubano, Manuel Marrero Cruz, sospende le lezioni scolatiche e universitarie per tre settimane. Come misura di protezione dell'epidemia di Coronavirus blocca le frontiere in entrata. L'uscita dal Paese è consentita solamente ai turisti stranieri, mentre solo i cittadini cubani possono farvi ingresso. Sospende anche i trasporti interprovinciali. Secondo i dati ufficiali ci sono al 32.474 turisti stranieri presenti in Cuba.
La Tv cubana annuncia 22 mila stranieri sull'isola, soprattutto canadesi spagnoli russi ed italiani. E parla di una protesta inscenata da argentini bloccati a Cuba nell'aeroporto dell'Avana perché vogliono tornare a casa.




La ricerca disperata del volo

Sempre più preoccupato, ogni giorno che passa, Dante decide di insistere con l'agenzia di Viaggi di Cuneo che gli aveva prenotato il pacchetto del volo aereo. Dopo ore ininterrotte passate in collegamento telefonico, arriva la buona notizia: trovato un volo per Cuneo. Non gli sembra vero.
"Se tutto và per il verso giusto rientrerò in Italia sabato 28 marzo. Sono stato fortunato a trovare una combinazione di voli per rientrare a Cuneo - scrive Dante su WhatsApp il 26 marzo -. Domani a mezzanotte parto per Madrid, da lì verso Parigi ed il giorno dopo il (28) a Nizza. Lì viene a prendermi in taxi un amico per raggiungere in serata Cuneo"

Dopo 2 giorni e mezzo di volo e 3 ore di auto, è finalmente arrivato a casa. Ora gli toccheranno due settimane di quarantena come previsto dalle direttive sanitarie e dal Dpcm.

www.lavocedialba.it/2020/03/29/leggi-notizia/argomenti/speciale-coronavirus-1/articolo/unodissea-il-mio-rientro-in-italia-la-storia-di-un-cuneese-rimasto-bloccato-a-c...
Fabri cuba
00lunedì 30 marzo 2020 08:50
Re:
cocoloco, 29/03/2020 09:32:

Un’odissea il mio rientro in Italia: la storia di un cuneese rimasto bloccato a Cuba

.........

Il 29 febbraio era partito con un volo diretto di (11 ore) della compagnia Blu Panorama dall'aeroporto di Malpensa in direzione Cuba per andare a trovare il figlio e la sua famiglia cubana a Marianao, uno dei dieci comuni dell'Avana. Aveva già acquistato il biglietto per il volo di ritorno in Italia, ma dopo una settimana che era nell'isola cubana arriva la brutta notizia: i primi casi di Coronavirus anche a Cuba.



I primi contagi ufficiali il 10 marzo, i 3 Italiani a Trinidad, due donne 55 e 58 anni ed un uomo 61 anni, poi il primo deceduto dell'Isla 😔😢

Non una settimana, ma quasi due! 🙄


Sono bloccato qui almeno sino all'11 aprile perché hanno sospeso tutti i voli verso l’Italia e non posso andare nemmeno in un altro Paese perché tutta l'Unione Europea ha bloccato i voli. Dopo la chiusura c’è un solo volo di rientro alla settimana - scrive Dante il (15 marzo) -. Qui all'Avana, tre giorni fa, hanno rilevato 3 casi di Coronavirus. Si tratta di tre turisti italiani"


FALSO!
A quella data solo la Spagna (Governo) aveva interrotto i voli da/per Italia, in tutti gli altri paesi si volava e cmnq AZ effettuava i voli di rientro .....
La chiusura con la sospensione di Schengen é datata 17 marzo 😲😨

BP effettua l'ultimo volo il 15 ...... perchè non é rientrato?
Che strana coincidenza di data .... stesso giorno scrive al giornale 🤔🤔 sbagliando anche la datazione dei primi contagi ricoverati al IPK .....

Aveva possibilità di rientrare con BP di cui dichiara avere già il ritorno...... ma non si attiva, visto che l'ultimo giorno per rientrare non dice che BP non lo ha imbarcato perché volo esaurito, ma tace al riguardo.
Le solite Agenzie che vendono i singoli voli hanno pubblicizzato con post nei Gruppi FB la disponibilità per gli ultimi voli indicando chiusura e ripristino ad aprile poi procastinata dagli eventi successivi.


Quando è arrivato all'aeroporto di Cuba erano presenti medici che controllavano i passeggeri stranieri appena atterrati e, solo a coloro che presentavano sintomi di tosse o di raffreddore veniva loro misurata la temperatura corporea. In caso risultasse superiore ai 37,5 ° toccava il trasferimento immediato presso l’Istituto di Medicina Tropicale "Pedro Kouri'" per verificare se avessero contratto il Covid-19. "Dopo 20 giorni che ero qui all'Avana - spiega Dante - un'infermiera è venuta a cercarmi dicendo che dovevo fare l’esame del sangue per vedere se avevo malattie tropicali. Ho trovato la cosa con poco senso logico: le malattie tropicali non c’entrano con il Covid-19. Sono comunque andato al Policlinico di Marianao, qui dove sto, mi hanno fatto il prelievo e rimandato nella casa dove alloggiavo, dicendo di aspettare due o tre giorni per l'esito dell'esame, risultato poi negativo"


Al José Martí Terminal 3 sono installate le telecamere con incorporati i termoscanner 🙄🙄
Altra caxxata narrata (forse dal periodista per dare colore al pezzo) 😔😕

Quella dell'esame del sangue é vera boutade .....

Ovvio che coi primi risultati emersi hanno cominciato a fare lo screening a tutti gli Italiani arrivati da tempo, con l'esame del sangue che come ho detto altre volte é metodo molto meno costoso per Cuba del tampone, ma con tempi di refertazione lunghi.
Cmnq a quella data erano già attivi i Centri di Isolamento ed Osservazione per i sospetti.


La situazione contagi sull'Isola caraibica

Nel frattempo i contagi a Cuba stavano aumentando e mettendo in allarme tutto il Paese. Il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel, emette una misura restrittiva con la chiusura immediata di: ristoranti, bar, discoteche, camping e negozi, ad eccezione delle attività di prima necessità. Gli albergatori iniziano a lasciare a casa il personale degli hotel. Lo stesso Díaz-Canel, annuncia la possibilità di proroga della misura, per essere sicuri che non vi siano focolai interni.
Da considerare che Cuba è temprata in tema di emergenza a causa degli uragani che si manifestano sull'isola di conseguenza si avvale di un sistema sanitario diffuso ed efficiente: ha medici eccellenti. Nei giorni scorsi a Crema sono arrivati 56 medici ed infermieri cubani in aiuto all’Italia.
"Al momento sono 21 i contagiati da Covid-19 e un morto - continua Dante dopo aver sentito le notizie del Tg cubano - Hanno messo in osservazione e isolato circa 200 persone che erano entrate in contatto con loro. Qui ci sono problemi di mancanza di beni di consumo. Le bodegas, che sono i negozi di Stato dove la popolazione può ritirare gratuitamente alcuni prodotti alimentari nella misura prevista dal Governo per ogni persona sono semi vuoti, e come sempre, ci sono solo il pane e il pollo. La scarsità di beni è abbastanza costante qui, ma con il Coronavirus potrebbe peggiorare la situazione a causa del mancato ingresso di valuta per il blocco del turismo. Cuba importa quasi l’80 per cento degli alimenti"
I giorni passano ed esplode l'emergenza sanitaria a Cuba. Il bollettino cubano il 26 marzo annuncia 67 contagi da Covid-19 e due morti, un russo e un italiano, e 1200 persone in isolamento per aver avuto contatti con le persone contagiate dal virus. Il primo ministro cubano, Manuel Marrero Cruz, sospende le lezioni scolatiche e universitarie per tre settimane. Come misura di protezione dell'epidemia di Coronavirus blocca le frontiere in entrata. L'uscita dal Paese è consentita solamente ai turisti stranieri, mentre solo i cittadini cubani possono farvi ingresso. Sospende anche i trasporti interprovinciali. Secondo i dati ufficiali ci sono al 32.474 turisti stranieri presenti in Cuba.
La Tv cubana annuncia 22 mila stranieri sull'isola, soprattutto canadesi spagnoli russi ed italiani. E parla di una protesta inscenata da argentini bloccati a Cuba nell'aeroporto dell'Avana perché vogliono tornare a casa.


Qui é il trionfo del pressapochismo.

I numeri vengono mischiati a piacere, confondendo gli isolati perché hanno sintomi manifesti a cui decidono di fare il tampone se aggravati in osservazione, con quelli osservati perché hanno avuto contatti, messi in quarantena a casa.

Altra caxxata il blocco in entrata, che invece é stato effettuato solo il 24 marzo, permettendo il rientro di tutti quei cubani che si sono poi mostrati affetti dal Covid ed hanno fatto balzare in alto i numeri.
Gli stranieri ricoverati nei Centri di Isolamento ed Osservazione sono rimasti stabili, mentre i cubani hanno iniziato a crescere con numeri esponenziali fino al cambio di passo.
Fabri cuba
00lunedì 30 marzo 2020 09:56
IL RIENTRO A CASA DEL CUNEESE

La ricerca disperata del volo

Sempre più preoccupato, ogni giorno che passa, Dante decide di insistere con l'agenzia di Viaggi di Cuneo che gli aveva prenotato il pacchetto del volo aereo. Dopo ore ininterrotte passate in collegamento telefonico, arriva la buona notizia: trovato un volo per Cuneo. Non gli sembra vero.
"Se tutto và per il verso giusto rientrerò in Italia sabato 28 marzo. Sono stato fortunato a trovare una combinazione di voli per rientrare a Cuneo - scrive Dante su WhatsApp il 26 marzo -. Domani a mezzanotte parto per Madrid, da lì verso Parigi ed il giorno dopo il (28) a Nizza. Lì viene a prendermi in taxi un amico per raggiungere in serata Cuneo"

Dopo 2 giorni e mezzo di volo e 3 ore di auto, è finalmente arrivato a casa. Ora gli toccheranno due settimane di quarantena come previsto dalle direttive sanitarie e dal Dpcm.



Senza attendere cosí a lungo, la soluzione era immediatamente attivabile al primo contagio il 10 marzo e gg seguenti.

Volo diretto Havana-Parigi, ne partono ben due al giorno!
Poi il volo per Nizza.
cocoloco
00lunedì 30 marzo 2020 14:53
L’AVANA (28 marzo 2020) - “Noi vi fermiamo e vi teniamo chiusi in casa e in albergo per proteggervi dalla gente”. E’ l’incredibile ammissione dell’ufficiale dell’Immigrazione cubana, rivolta nella centrale di polizia di calle Zanja, all’Avana, a due cittadini italiani, il ligure Gianni Aschero, agente di polizia in pensione, e a chi scrive. Alle rimostranze per l’abuso subito, lo stesso ufficiale ha aggiunto scrollando il capo: “I poliziotti da strada sono ignoranti e impreparati”.



Eravamo stati fermati poco prima, in seguito a un gravissimo episodio d’intolleranza (non il primo) in un clima inquinato dalla paura crescente del coronavirus e diventato pesantissimo per gli stranieri.

Mentre, nella calle Galliano, Avana centro, ci dirigevamo in una zona coperta da Wi-Fi (fruibile in certe zone e con il “grattino”) siamo stati aggrediti verbalmente da alcuni passanti e additati con urla e schiamazzi a due poliziotte che poco prima ci avevano guardato con indifferenza. Non avremmo dovuto stare lì: “que se vayan los estranjeros”, gli stranieri a casa.

Il set del movimentato film era pronto. Le poliziotte - in ansia da prestazione, armate e perciò doppiamente pericolose - si sono avventate su di noi invitandoci a seguirle con modi spicci. Vista la nostra decisa reazione, hanno chiamato rinforzi che ci hanno circondato tra gli applausi di un pubblico eccitato. Al ligure, che era stato ammanettato dietro la schiena, hanno spruzzato peperoncino sugli occhi. Chi scrive, che tentava di calmare gli animi, ha riportato contusioni alle braccia, ma è riuscito a fermare un poliziotto che stava addirittura mettendo mano alla pistola. Siamo stati costretti a salire in un’auto senza maniglie interne e portati in centrale.

Dopo lunghe discussioni con gli agenti dell’Immigrazione, più ragionevoli, siamo stati rilasciati con le seguenti restrizioni valide per tutti gli stranieri, anche quelli, come noi, a Cuba da un mese: in pratica, arresti domiciliari fino alla partenza; bloccati i già precarissimi canali di comunicazione, niente notizie ai giornali, niente contatti coi cubani, ma forse per proteggerli da loro stessi, viste le condizioni disastrose nella casbah dei quartieri popolari, con i palazzi diroccati che stridono coi grandi alberghi e le cattedrali nel deserto dell’Avana turistica: diseguaglianze e rancori latenti che hanno scatenato gli episodi di astio degli ultimi giorni, per noi molto difficili. Sabato altri due italiani sono finiti in centrale perché erano usciti per cercare cibo. Denunciati da una donna, proprio come nell’episodio della peste manzoniana, sono stati fermati dai poliziotti.

Lo stesso ufficiale dell’Immigrazione ha concordato: “l’igienizzazione della città impaurita sarà un’impresa sovrumana”. Una bomba sanitaria pronta a esplodere. E un rischioso rimpiattino tra una polizia occhiuta e ottusa e gli stranieri costretti a trasgredire per stringenti necessità.

Il governo, consapevole dell’enorme pericolo del coronavirus , nelle ultime ore ha varato misure severe anche nei confronti dei cubani. Ultime pensate: prima coprifuoco, poi “consiglio” - che presto diventerà legge - di non uscire di casa se non per documentati motivi di lavoro. Consiglio fino a ieri allegramente disatteso.

E la nostra ambasciata che risiede nel quartiere alto di Miramar? Non l’abbiamo chiamata sia perché impossibilitati sia perché ci sembrava inutile: rimandava i questuanti agli sportelli dei visti o al suo “aggiornato sito web.” Il quale sito, da noi consultato con fatica il giorno dopo, dichiarava l’ambasciata disponibile praticamente solo per motivi molto gravi. Per informazioni sul da farsi rimandava ancora...al sito del ministero cubano della Salute.

In questo rimpallo di siti, ciascuno tragga le proprie conclusioni sull’operato dei nostri rappresentanti all’Avana, incorporei come personaggi letterari di Graham Greene, nei confronti dei cittadini italiani stressati da gravi problemi di rientro e da pesantissimi disagi e minacce.

Con il sovraccarico dell’inqualificabile mossa dell’Alitalia che offriva lunedì 22 marzo la tratta L’Avana-Roma a 400 euro, schizzati il giorno successivo a 2500 euro tasse escluse. Si vocifera anche di biglietti venduti a 5000 euro. Il sito dell’ambasciata? Non pervenuto. Mentre nelle ultime ore si spargeva la voce di aerei mandati dalla Farnesina ai primi di aprile a raccogliere connazionali. Solo speranze? Gli italiani che sono riusciti a partire sabato con un volo Alitalia, sono stati accompagnati all’aeroporto Martí con taxi speciali, col la suspense fino all’ultimo. Aspettando il volo si continuavano a raccogliere storie incredibili e commenti indignati su ambasciata e Alitalia.

Come dicevamo, tutto questo accade - con una rumba di conferme e smentite, ora dopo ora - in seguito alle “medidas” stabilite dal “gobierno rivoluzionario” del presidente Díaz Canel e dell’uomo forte Raul Castro, i quali non sanno come arginare il coronavirus che si diffonde a Cuba: venerdì scorso era morto il secondo malato, un russo di 5 anni, e i contagiati sfioravano il centinaio.

Un comportamento criticato aspramente (anche se non apertamente per ovvi motivi) dalla parte più colta dei cubani, medici, ingegneri e soprattutto giovani che abbiamo ascoltato in varie città, da Santa Clara a Trinidad e all’Avana, e che vorrebbero un deciso cambio di rotta nella gestione del paese.

Il “governo rivoluzionario” cerca dunque di proteggere il suo popolo con misure confuse e prese in ritardo. Sono stati confinate nelle case e negli alberghi le migliaio di turisti presenti fino alla loro partenza, peraltro complicata per la progressiva chiusura dei voli. E, come detto, si sta alzando il tiro anche sui cubani,

Il tutto affidato a una comunicazione al solito enfatica ma ambigua: e nella concitazione del momento è stato fatto passare il seguente messaggio, pericolosissimo, che ha ribaltato l’atteggiamento popolare nei confronti dei turisti: il popolo cubano è forte, sano, compatto, disciplinato e combatterà “hasta la victoria”, ma adesso bisogna tenere la nostra isola al riparo dagli stranieri (italiani in particolare). “Sempre bene accetti, ma sotto controllo in questa emergenza”; con poliziotti ottusi sempre addosso. Cuba non può permettersi di rinunciare al turismo, quindi amici come prima ma circolare il meno possibile.

Tuttavia, le interminabili tirate patriottiche dei vari ministri in tv (a Mesa redonda) contenendo messaggi subliminali, hanno scatenato, forse involontariamente, le reazioni incontrollate della folla, che non conosce la realtà delle cifre: portatori del virus nell’isola sono per il 20% turisti e per l’80% cubani di ritorno dall’estero.

Con in più notizie dubbie fatte circolare con grande rilievo, come quella dei turisti stranieri che sarebbero giunti a Cuba, nei giorni scorsi, con il virus addosso, e subito isolati all’hotel Nacional, emblema dell’Avana, da un sistema sanitario “efficientissimo e che va in soccorso dei paesi più colpiti da Covid-19”.

Ma le farmacie cubane sono sguarnite e gli ospedali di prim’ordine, come la clinica internazionale Cira García, si contano sulle dita di una mano.

Tuttavia, avendo bisogno di moneta forte, si dice che il governo confinerà negli alberghi e nelle case particular, per almeno un mese, fino alla eventuale riapertura dei voli, i turisti - svariate migliaia - che non possono andarsene da Cuba, incassando le tasse dagli affittuari per poter pagare, a quanto pare, i container dei rifornimenti ancora bloccati.

Il denaro corrompe, come ripetono qui, ma non se ne può fare a meno in un sistema alla canna del gas - sia per il blocco USA ma anche per la carenza di iniziative serie, come sostengono i dissidenti - con l’unica risorsa del turismo e basato anche su una microeconomia fatta di espedienti proprio a spese dei turisti.

il governo del presidente Miguel Díaz Canel Bermúdez è costretto a impegnarsi in una partita di poker per tenersi a galla: da un lato dando maldestramente in pasto gli stranieri allo zoccolo duro dell’opinione pubblica pilotata, dall’altra cercando ancora di ottenere denaro, come ha sempre fatto, dagli “untori” di oggi: i turisti, italiani in prima linea.


corrieredellumbria.corr.it/news/coronavirus/1548044/coronavirus-cuba-i-turisti-considerati-come-untori-intolleranze-contro-gli-stranieri.html?fbclid=IwAR2Xf3XUm8fxZTvsSj0nxSwWZIGo3j60CWBkR_jOHRD0MWVoD4Ooftm5rKw#.XoHem_rFBq8....
cocoloco
00lunedì 30 marzo 2020 15:27

Mentre, nella calle Galliano, Avana centro, ci dirigevamo in una zona coperta da Wi-Fi (fruibile in certe zone e con il “grattino”) siamo stati aggrediti verbalmente da alcuni passanti e additati con urla e schiamazzi a due poliziotte che poco prima ci avevano guardato con indifferenza. Non avremmo dovuto stare lì: “que se vayan los estranjeros”, gli stranieri a casa.

Il set del movimentato film era pronto. Le poliziotte - in ansia da prestazione, armate e perciò doppiamente pericolose - si sono avventate su di noi invitandoci a seguirle con modi spicci. Vista la nostra decisa reazione, hanno chiamato rinforzi che ci hanno circondato tra gli applausi di un pubblico eccitato. Al ligure, che era stato ammanettato dietro la schiena, hanno spruzzato peperoncino sugli occhi. Chi scrive, che tentava di calmare gli animi, ha riportato contusioni alle braccia, ma è riuscito a fermare un poliziotto che stava addirittura mettendo mano alla pistola. Siamo stati costretti a salire in un’auto senza maniglie interne e portati in centrale.

Dopo lunghe discussioni con gli agenti dell’Immigrazione, più ragionevoli, siamo stati rilasciati con le seguenti restrizioni valide per tutti gli stranieri, anche quelli, come noi, a Cuba da un mese: in pratica, arresti domiciliari fino alla partenza



Pare proprio che alcuni nostri illuminati connazionali non abbiano recepito le misure adottate a Cuba [SM=g27985]

ma non solo... probabilmente non hanno ancora capito che sono finiti da un pezzo i tempi dello "straniero Re"... e che adesso, complice una certa ignoranza, alcuni cubani possono stupirsi di vedere stranieri nelle strade ed impaurirsi per poi magari additarli ai poliziotti presenti nei paragi

In questo "movimentato film", come lo lo definisce lo stesso autore, i nostri eroi sono riusciti addirittura a farsi portare all'inmigración, ammanettati e dopo che a uno di loro venisse spruzzato peperoncino sugli occhi. COMPLIMENTI! [SM=g27997]

COMPLIMENTONI ancor piú sentiti a Gianni Aschero che vive a Cuba o cmq la frequenta da molto tempo
( www.freeforumzone.com/d/11636994/-/discussione.aspx )
cocoloco
00martedì 31 marzo 2020 00:07
EMERGENZA COVID-19. VOLO/I COMMERCIALE/I STRAORDINARIO/I PER L'ITALIA OPERATO/I DA BLUEPANORAMA.
2020-03-30

SI INFORMANO I CITTADINI ITALIANI PRESENTI A CUBA IN QUALITA’ DI TURISTI CHE BLUE PANORAMA STA ORGANIZZANDO UN VOLO/DEI VOLI COMMERCIALI STRAORDINARI PER L’ITALIA.

PER INFORMAZIONI/CONDIZIONI AL RIGUARDO RIFERIRSI AI SEGUENTI RECAPITI DELLA COMPAGNIA AEREA CITATA:

TELEFONI:

+ 53 7 8332248
+ 53 7 8360213

disponibili dalle ore 9:00 alle ore 17:00.

MAIL:

paola@distalcaribe.co.cu
callcenterhav@distalcaribe.co.cu
blueventas1@distalcaribe.co.cu
cocoloco
00martedì 31 marzo 2020 00:08
Misure anti Covid-19, italiani bloccati a Cuba. Il racconto di Fabio Bolzoni


«Il problema è che c’è molta gente che non sa neanche dove mangiare: non ha i soldi perché non lasciano uscire a ritirarli. E stanno bloccando anche le banche». Fabio Bolzoni, produttore discografico di Sesto Calende, ha così descritto la situazione di difficoltà, dovuta alle misure adottate dal governo contro il coronavirus, in cui si trovano gli italiani che sono a Cuba in questo momento: «Ce ne sono centinaia: io ho avuto la fortuna che il terzo biglietto da me comprato permettesse di volare la sera di sabato 28 marzo. Ma sono stato l’unico dell’hotel a poterlo fare».

Chi non era residente è stato spostato negli hotel
Come ha raccontato il dj, che fa parte della direzione del festival Latinfiexpo, «nel pomeriggio di lunedì 23 marzo si è tenuta una tavola rotonda del governo cubano, dove hanno deciso che tutte le persone non residenti dovessero essere spostate negli hotel e quindi trasferite a L’Avana. Il giorno dopo, alla casa dove eravamo, sono arrivati i funzionari dell’immigrazione a prendere me e Rosmery, la mia fidanzata cubana che vive a Samarate. Ci hanno detto: “Dovete assolutamente andare via, o venite con le buone o lo farete con la forza”. Sono stato prima messo in un hotel e poi spostato in un altro a Santiago; da lì è poi partito un viaggio di sedici ore per L’Avana. Mentre il primo trasferimento è stato fatto bene, tenendo le giuste distanze tra le persone sui sedili, il secondo si è invece svolto a bordo di un pullman da cinquanta posti con su cinquanta persone, tutte ammassate. L’unica cosa positiva è che obbligavano chiunque a tenere la mascherina; a molte precauzioni abbiamo poi però provveduto noi, come insistere con gli hotel per far mettere il sapone nei bagni o, semplicemente, far rispettare le distanze».

Molta gente ha perso i pochi soldi che aveva
«Adesso nei principali hotel a L’Avana sono radunati tutti gli stranieri, non solo gli italiani», ha continuato Bolzoni. «Solo che le ambasciate francese e tedesca stanno già portando via i loro cittadini, gli italiani ancora non sanno ancora come e quando se ne andranno, e come farà a mangiare chi non ha più soldi.
Per giorni abbiamo chiamato sia la Farnesina che il consolato italiano: nel primo caso non abbiamo avuto risposte, nel secondo ci è stato detto di andare intanto negli hotel e arrangiarci. Soltanto sabato siamo riusciti a metterci in contatto al numero delle emergenze, venendo a sapere che forse verrà fatto qualcosa, ma non si sa quando. Il consolato italiano ci ha detto che al momento non si hanno notizie di alcun volo di rientro organizzato dalla Farnesina.
Per le persone che sono purtroppo rimaste senza soldi la risposta è stata “non sappiamo cosa fare, fateveli mandare da qualcuno”. A Cuba è però diventato quasi impossibile poterli ritirare perché è saltato il collegamento internet della maggior parte delle banche. Quindi la situazione, per chi è lì privo di denaro, adesso è veramente brutta. Quando il governo cubano ha deciso che gli stranieri dovevano essere radunati e mandati via, sono venuti a prendere tutti, anche chi, come me, si trovava in una casa privata. Mettendoci a nostre spese, per quanto riguarda vitto e tutto il resto, negli hotel più cari: perciò nell’ultima settimana, tra trasferimenti e alberghi, molta gente si è mangiata i pochi soldi che aveva in tasca».

www.malpensa24.it/covid-italiani-bloccati-cuba-misure-anti-19-a-il-racconto-di-fabio-bolzoni/?fbclid=IwAR0OzeQ1r5pq-62i90A-Xes9Fxf_5ZGQP83gCpgqXj4-Rj2bJEL...
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