Tullio story

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loulou_jq
00mercoledì 23 dicembre 2009 17:14
Premessa
L’anno sta finendo e se io sorrido di nuovo il merito è prevalentemente loro, quindi voglio dedicare queste parole alle mie bestiole…
La storia di yuri cominciò senza che nulla trapelasse nelle mura domestiche, lui era già (tristemente) famoso al popolo del web per la sua orribile storia, io avevo timidamente offerto il mio aiuto, economico o sanitario che fosse, fino all’adozione se non ci fossero state altre possibilità. i primi giorni di aprile divenne chiaro che non c’erano altre possibilità, quindi si sarebbe organizzata una staffetta il sabato santo, cercando di aggirare l’abruzzo terremotato, affinché il cane arrivasse da me.
Non mi ero resa conto che quando il vicino seppe che avrei preso un cane con problemi (forse usai la parola problematico con troppa leggerezza) il trauma fu tale che cercò rifugio e asilo politico dai suoi vecchi amici, proprietari di un povero cocker scemo e sempre arrapato, quali consigli potessero dare non so proprio. Inutile dire che le discussioni furono molte, volarono parole grosse, furono versate lacrime…

Domenica delle palme
Per calmare gli animi la domenica delle palme ci recammo al mercatino di pissignano, uno dei più graziosi del centro italia, dove un’associazione animalista locale cercava di propinare due anonimi cuccioli bianco-neri; uno più sveglio cercava di attirare l’interesse della folla distratta, l’altro, terrorizzato, aveva ficcato il muso dentro i giornali del box e lasciava ammirare ai passanti solo il suo posteriore.
Mi avvicinai per lasciare un’offerta e non avevo finito di scambiare due parole con i volontari che già il vicino stava compilando la pratica per l’adozione di un cucciolo. Ero esterrefatta! Anche incazzata. Ma come, tra una settimana sarebbe arrivato un cane problematico (a questo punto usai la parola con premeditazione) che avrebbe richiesto tutte le mie attenzioni e invece avrei avuto tra i piedi un qualsiasi cucciolo?? Non ci fu niente da fare.
Quando il volontario andò per prendere il cucciolo più vispo il vicino disse: “no, preferisco l’altro”. Feci notare che non l’aveva manco visto di faccia! Comunque il mio senso materno ebbe il sopravvento e presi in braccio quel povero cucciolo spaventato il quale trasferì il suo muso dal mucchio di giornali sotto la mia ascella. Nel tragitto di ritorno in auto vomitò di tutto. Decidemmo di chiamarlo tullio lupino.

Settimana santa?
I giorni seguenti tentammo di insegnarli a fare i bisogni fuori casa, in alternativa sul pannolone, ma non era perspicace o noi non usavamo il metodo giusto. scaricai da internet pagine e pagine sul come educare un cucciolo pregando il vicino di farne tesoro e di occuparsi del SUO cane, del resto io ero alle prese con l’organizzazione dell’arrivo del MIO cane.
Uggiolava in continuazione, un pianto che straziava il cuore. Dopo tre giorni voleva riportarlo indietro. Lì fu quasi separazione, volarono insulti e minacce di denuncia da parte mia. Finché esasperata chiesi:
- ma perché hai preso questo cane??
- Perché maurizio mi ha consigliato di prendere un cucciolotto così non avresti più pensato al cane problematico.
Dissi tutto ciò che pensavo della gente cosiddetta di sx e della loro mancanza di sensibilità per l’ambiente e gli animali.

Pasqua
Il sabato santo tornai, dopo 31 anni, a vasto (nel 1978 c’era stato il festival vastok, di cui si ricorderà qualcuno che vissuto il 77) e caricai il cane sul sedile posteriore, dopo toccò ripulire e cambiare i copri sedili, perché puzzava terribilmente.
Adesso il problema era metterli insieme. E se il cane problematico – nel frattempo lo avevo chiamato yuri – avesse sbranato tullio??

Gli animali sono più intelligenti, più sensibili e più buoni di noi. sono esseri meravigliosi.
Yuri ha adottato tullio, il quale ha smesso di piangere e ha cominciato a guardarlo come il suo modello. Yuri lo coccola e lo vizia, si lascia rubare la brandina, i giochi, il cibo, tranne l’osso di stinco, e no, quello è sacro!

Sono passati 8 mesi, tullio sta facendo progressi nell’agility ed è diventato il cane più ammirato dalle donne del centro cinofilo. Il bastardino, come il brutto anatroccolo, è diventato un bell’esemplare di canaan dog.
Il cane problematico dopo aver risolto i suoi problemi di salute si è rivelato un cane saggio e paziente, amante delle coccole e della tranquillità domestica.


erikaluna
00giovedì 24 dicembre 2009 10:49
.
Ho letto il tuo racconto quasi un "Xmas carroll" con molta emozione e intravedendo ogni tanto la storia di Maya che si sovrapponeva...
Grazie per questo racconto intenso e meraviglioso...la penso come te sugli animali rispetto agli uomini. Qlc diceva che la civiltà di un popolo si vede da come trattano gli animali...ne sono profondamente convinta :))

UN bacione
Erika

PS il vicino è da profiler;)
loulou_jq
00giovedì 7 gennaio 2010 12:30
Re: .
erikaluna, 24/12/2009 10.49:

Ho letto il tuo racconto quasi un "Xmas carroll" con molta emozione e intravedendo ogni tanto la storia di Maya che si sovrapponeva...
Grazie per questo racconto intenso e meraviglioso...la penso come te sugli animali rispetto agli uomini. Qlc diceva che la civiltà di un popolo si vede da come trattano gli animali...ne sono profondamente convinta :))

UN bacione
Erika

PS il vicino è da profiler;)



non so se ti ho detto che l'amichetta preferita di tullio si chiama maya e insieme fanno dei numeri incredibili!

la civiltà di un popolo si vede da come trattano gli animali, è vero...purtroppo storicamente le civiltà che non hanno sfruttato gli animali perché li ritenevano uguali, o in certi casi superiori, all'uomo sono scomparse, perché le civiltà predominanti sono diventate tali schiavizzando prima gli animali e poi il lavoro dell'uomo...


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