Tu sei un folle! (Spot Schneider x ED)

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wordlife85
00lunedì 19 giugno 2006 16:23
Devi cominciare a correre, più veloce che puoi, per sovrastare i tuoi avversari e conquistare uno spazio importante nel mondo che ti circonda.

Rudolph aveva iniziato a correre già dall’età di 18 anni, aveva bruciato le tappe il giovane ragazzo di Brema. Il calcio, la sua passione, partecipare a Germania 2006 era un obbiettivo nemmeno così irrealizzabile. Purtroppo, un fottutissimo e maledetto calcio assestato alla schiena di tal Markus Metzel, arbitro di serie B tedesca, che da quel giorno non ha più potuto correre come un tempo: paralisi, completa. La spina dorsale andata, i fischi e gli insulti del pubblico, le manette della polizia locale: il carcere…che gramo destino incombeva sul giovane tedesco.
Giornali impazziti, alla ricerca di una foto del ragazzo che aveva danneggiato l’immagine dello sport nazionale in modo quasi irreparabile, i paparazzi giungevano da ogni dove, la caccia allo scoop era appena iniziata. Il processo fu trasmesso in diretta televisiva, tanto era poderoso il clamore destato da Rudolph e dal suo atteggiamento. Una botta di popolarità insperata, in tutti i sensi…non era certamente quella, infatti, la popolarità che Schneider bramava.
Ma tutto ciò era destinato a scemare; infatti, neanche 3 mesi dopo, quando Rudy marciva in carcere, nessuno si ricordava più di lui, nessuno aveva più quel nome nella sua bocca. In compenso, i suoi “compagni” detenuti parlavano molto di lui, non così eccessivamente con lui.
Infatti, la fama di ragazzo violento disgustava addirittura gli altri malviventi, che evitavano Schneider, e anzi non perdevano occasione per deriderlo o picchiarlo con violenza. L’unico amico di Rudy era il suo compagno di cella, ragazzo del quale si conosce poco o nulla, a parte il suo amore per il wrestling. Gerard (nome fittizio) aveva combattuto in alcune federazioni di poca importanza in Germania, e vedeva in Rudolph un possibile talento nascosto.


Rudolph: No, ti ripeto che non mi interessa, lo dico davvero.
Gerard: Tu non capisci ragazzo mio! Non capisci che in te arda la sacra fiamma del wrestling! La lotta, la violenza, tu sei l’eletto in Germania!
Rudolph: Parli come un libro stampato sai, sembri un esaltato.
Gerard: Ehm ehm, ti correggo: io sono esaltato, mi esalta la tua potenza, la tua rabbia, la tua voglia di diventare famoso, importante!
Rudolph: Si, è vero! Ma vedi, io voglio giocare a calcio! Quello è il mio mondo, quello è il mio futuro!
Gerard: Ma cosa stai dicendo! Credi che qualche squadra abbia ancora voglia di ingaggiarti dopo quello che è successo?
Rudolph: Beh…
Gerard: Folle! Sei un folle! La tua unica ancora di salvataggio è emigrare oltreoceano!
Rudolph: E lo farò, e visto che in sudamerica è dura che un Europeo possa giocare a pallone, andrò negli Stati Uniti e mi farò valere!
Gerard: Bravo, complimenti. Negli Stati Uniti potrai facilmente diventare un calciatore affermato. Ahahah sei davvero una sagoma, Rudy.
Rudolph: Negli States potrei diventare una stella!
Gerard: Può darsi, ma solo negli States! Chi vuoi che in Europa si fili un calciatore oltreoceano, nemmeno sudamericano per giunta.
Rudolph: Sto per impazzire, sto realmente per impazzire!
Gerard: Già, tu sei un folle! Te l’ho già detto e lo ribadisco! Folle! Ed è la caratteristica che contraddistingue i wrestlers validi da quelli inutili!
Rudolph: E tu credi che potrei diventare davvero un wrestler affermato qua in Germania?
Gerard: Ahahah dove credi di andare restando qua? Ho già fatto io questo errore, ciò che hai detto prima lo devi fare ugualmente.
Rudolph: Mi stai dicendo di…
Gerard. Emigrare…gli States sono la tua meta, ragazzo mio! Tu sei un folle, ricordalo!

Di colpo, il destino di Schneider cambiò radicalmente! Gerard si fece mostrare la mossa che mise k.o l’arbitro, e ne rimase impressionato: quel calcio alla spina dorsale poteva diventare una mossa altamente micidiale e potente! Il più era fatto, una finisher credibile e devastante era già propria di Rudy, senza bisogno di lezioni. La domanda era, su cosa lavorare? Powermoves? Mmmh, non era il caso, Schneider è un tiretto longilineo, inoltre partiva da zero, c’era troppo da migliorare. Qualche tecnica base, sicuramente, ma poco più.
Allora, Gerard ebbe un intuizione geniale: fare di Rudolph il “master of the kick”, un wrestler che faceva delle sue gambe due armi micidiali e pronte ad esplodere da un momento all’altro. D’altronde, da un ex calciatore, cosa ci si poteva attendere se non questo?


TRE ANNI DOPO, ULTIMO GIORNO DI DETENZIONE PER RUDOLPH.

Rudolph: Ti ringrazio, credo di esser definitivamente pronto. Fuori dovrebbe esserci il mio procuratore, Bergy, chiederò un prestito a lui…andrò negli States, in cerca di un contratto.
Gerard: Bravo figliolo! Vedi che ho fatto bene a credere in te?
Rudolph. Già! Grazie a te ho conquistato il rispetto di tutti qua dentro, grazie a te ho la possibilità di diventare qualcuno! Ma c’è una domanda alla quale non mi hai mai risposto, però ora non puoi più sottrarti…
Gerard: Ho già capito cosa vuoi sapere: perché non ho sfondato nel wrestling vero?
Rudolph: Beh, si hai indovinato.
Gerard: Ti sei mai chiesto perché sono finito qua dentro?
Rudolph: Ora che ci penso no! Pensa, siamo stati compagni di cella per tre lunghissimi anni, e non ho idea di cosa tu abbia combinato.
Gerard: Durante un incontro di wrestling, dopo aver sconfitto il mio avversario, lo massacrai a colpi di sediate, calci e pugni, provocandone la morte. Purtroppo, la mia federazione non era una federazione particolarmente violenta, agli show partecipava un pubblico composto anche da bambini. L’hardcore estremo non era legalizzato, e nei nostri contratti in caso di omicidi durante i match, quindi involontari e colposi, c’era da pagare una salata penale e passare poi a giudizio per direttissima. Nel mio caso, vale a dire omicidio volontario, mi sono beccato l’ergastolo. Lo odiavo, quel figlio di cagna.
Rudolph: E negli States tutto è permesso?
Gerard: Non saprei, sta a te informarti e decidere. Ciò che posso consigliarti è: non eccedere mai come ho fatto io, ma non reprimere mai ciò che tu sei realmente. E lo sai vero cosa sei tu.
Rudolph. Dimmelo ancora una volta.
Gerard: Tu sei un folle!
Sentinella: Chi di voi è Rudolph Schneider?
Rudolph: Sono io.
Sentinella: Sei libero, puoi uscire.
Rudolph: Ciao amico mio, ci vedremo presto. Passerò a trovarti, una volta diventato qualcuno.
Gerard: Ci conto ragazzo mio, in bocca al lupo.
Rudolph: Crepi.


FUORI DAL CARCERE.

Rudolph: Vecchio bastardo, lo sapevo che eri qua ad aspettarmi!
Berger: Potevo abbandonarti Rudy? Vieni qui da Bergy!
Rudolph: Poche chiacchiere, voglio emigrare, gli States sono la mia meta!
Berger: Il calcio negli Usa?? Non credi che sia una mossa azzardata?
Rudolph: Il calcio? Quello è il mio passato…ho deciso di diventare un wrestler professionista!
Berger: Un wrestler? Non credi che questa sia un’idea alquanto folle?
Rudolph: Io sono un folle.
vd2
00lunedì 19 giugno 2006 19:17
Discreto,corto ma con una storia valida,no è il massimo pero va benissimo per la posizione di Rudy nella card,bravo Dado :Sm1:
wordlife85
00lunedì 19 giugno 2006 20:22
Re:

Scritto da: vd2 19/06/2006 19.17
Discreto,corto ma con una storia valida,no è il massimo pero va benissimo per la posizione di Rudy nella card,bravo Dado :Sm1:



Ti ringrazio.
Con Schneider faccio spot discreti volontariamente, sono solo all'inizio, per ora credo che questo livello sia consono al tedesco.

E' Locker colui sul quale puntare...è Jax la mia meta [SM=x837069]:
ECstyles
00martedì 20 giugno 2006 10:51
bellissimo sto spot, mi piace persino di più di quello di locker!!!
wordlife85
00mercoledì 21 giugno 2006 15:50
Re:

Scritto da: ECstyles 20/06/2006 10.51
bellissimo sto spot, mi piace persino di più di quello di locker!!!



Ti ringrazio, de gustibus non disputandum est :Sm1:
cell in the hell
00mercoledì 21 giugno 2006 20:09
Re: Re:

Scritto da: wordlife85 19/06/2006 20.22


Ti ringrazio.
Con Schneider faccio spot discreti volontariamente, sono solo all'inizio, per ora credo che questo livello sia consono al tedesco.

E' Locker colui sul quale puntare...è Jax la mia meta [SM=x837069]:



fai male, per me si può tirare fuori molto da due personaggi differenti. Ammetto di non aver ancora letto il tuo spot, commenterò a tempo debito poiché a me piacciono gli spot di Schneider che mischiano calcio e wrestling.
cell in the hell
00lunedì 26 giugno 2006 12:27
non so, questo spot mi è parso "poco determinato" rispetto al precedente sull'analogia fra calcio e wrestling sui numeri dei lottatori.

Tuttavia, non è neanche uno spot da buttare, anzi! Dico questo perché Schneider può regalare grandi cose.
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