"scenata" come nelle migliori famiglie
devo dire che ho agito d'impulso, non avevo "calcolato" la catena di reazioni che ne sono seguite, né previsto un rientro così veloce: intendevo prima di tutto sfogare il mio malessere, con una "piazzata", mancavano solo i piatti rotti
il giorno prima in privato mi ero già sfogato con Marco, minacciando "o me o lui", giustamente mi aveva risposto che non si potevano fare questioni personali, qui. E continuo a concordare con lui. Forum = parita di diritti.
Da altre conversazioni avute con Dgambera, mi rendo conto che c'è preoccupazione da parte dei moderatori per il progressivo svuotamento di utenti e di interventi (quelli sensati, se non costruttivi) del forum. Comprendo quindi doppiamente il timore che il deterioramento dell'atmosfera e dello spirito del forum siano acuiti dalle liti personali "in piazza".
Al di là degli atteggiamenti volutamente sgradevoli che sono comunque e sempre da rimproverare, questa preoccupazione mi ha fatto riflettere.
Esattamente un anno fa, stava iniziando il grande boom di questo forum, che sino ad allora vivacchiava più o meno su ritmi simili a quelli di oggi in termini di visite e di post.
Il compito "informativo" del forum, a fine 2008, ha cessato di aver ragione di essere. Nel corso del 2008, di riffa o di raffa, a tutti sono entrate in zucca alcune "keywords" come crisi, bolla, recessione, etc....
Noi eravamo già pronti, con una serie di risposte, nel momento "clou" della curiosità "teorica", del bisogno di approfondire diffuso in quel semestre nell'opinione pubblica.
Ricordate a metà luglio, in cui avemmo un boom di accessi il giorno prima che Beppe Grillo pubblicasse un post sul suo blog sulla bolla. Siamo arrivati prima di lui, seppure di poco, 6 mesi prima del Sole24Ore sullo scoppio dei subprime, ReBubble è arrivato anche lui con sei mesi di anticipo su GoHome, etc...etc.
Oggi la "crisi" esiste per tutti, come minimo perché in tv si litiga sul tema "c'è come dice la sinistra cassandra, o non c'è come dice il nostro simpatico premier"...
La crisi però, ha un risvolto antipatico, per noi. La crisi si vive, non si teorizza.
Anche la crisi del mercato immobiliare, per chi lo vive quotidianamente, oggi richiede azione, non meditazione.
Il nostro compito di collettore teorico è ormai inutile, per appassionati, quattro amici al bar appunto.
Chi cerca casa o cerca di trarre soldi da una casa che possiede, per i mediatori etc, ora che sa che c'è uno stato di crisi (e certamente noi lo avremo fatto capire a forse 5.000 persone, gli altri lo hanno capito in modi usuali, al bar, in famiglia, in banca etc) non ha bisogno di venire qua a perdere tempo (dato che studiare è mediamente considerato tale).
Superata l'acquisizione intellettuale del concetto di stato di crisi, ciascuno ha le sue cose da sbrigare, più urgenti e importanti che chiacchierare con simpatici sconosciuti.
Il boom dovuto alla curiosita sull'argomento è irripetibile, davanti a noi c'è un lungo futuro di mancanza di interesse e di unanimita. Non c'è da convincere più nessuno (i troll son casi persi e non vale la pena perderci tempo).
Le informazioni che oramai contanto sono le quotazioni, il resto sono chiacchiere d'intrattenimento, e dato che chi cerca casa si interessa solo dei costi della zona specifica dove vuole abitare, un qualche vago valore di informazione permane per i romani, a quanto pare in stragrande maggioranza, e che a mazzetti provvedono ad una copertura "mediatica" ogni quartiere o quasi.
Diceva il simpatico VxVendetta a cena, di averci trovati digitando su google "bilocale san giovanni", c'è troppa domanda in zona pussa via
Scherzi a parte, il problema della scomparsa dell'audience ce lo terremo a lungo. Qualsiasi stato di crisi (psicologica tranne che per i depressi, economica, sociale etc) causa una ripresa dei rapporti personali e una diminuzione degli stati meditativi. A crisi, corrisponde reazione, azione, movimento.
Qualcuno evidentemente ama ancora stare al pc (invece che mettersi in fila davanti a un'agenzia hihihihi) ma provate a fare un giretto sui forum: FOL deserto, Viapontedinona deserto; Yahoo, a occhio 70% in meno di presenze. Persino Facebook sembra l'ombra di se stesso.
La gggente parla col prossimo, invece che con i monitor, in questo momento.
A noi toccherà un altro giro in futuro, probabilmente. Magari nel 2025 quando staremo qua a consigliare di comprare, contro ogni aspettativa collettiva e ogni logica "ma no i prezzi non risaliranno mai piu", "mi cognata ancora sta a piagne che aveva comprato nel 2006" etc... e noi: attenti che arrivano gli elicotteri sbrigatevi!
Per concludere, lo zoccolo duro ormai sono gli amici al bar. Prendiamone atto nel bene e nel male e decidiamo se ci va di continuare o meno, in uno spazio che per forza di cose comunque più di tanto non è più potenzialemte "universale" come nei momenti di gloria, ma è tornato "amatoriale", nonostante abbia dimostrato un primato intellettuale.