Trilogia di New York e di certi libri...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
erikaluna
00mercoledì 21 luglio 2004 18:45
Questo libro me lo aveva consigliato una ragazza di rimini, che ora sta a Londra. Era l'esempio perfetto della serendipità, la ragazza.
E allora qualche mese fa mi son comprata " Trilogia di New York" di Auster, non tanto per curiosità letteraria quanto perchè della ragazza dalla serendipità ho perso le tracce, si, come quei viaggiatori che incontri sulla strada, il tempo di una sera intorno al fuoco a raccontare ricordi e fantasie, mischiate indubbiamente insieme. I libri ecco li uso molto così: per catalogare irrazionalmente certe cose. Sono vicini al letto, a volte guardo le costole dalle lenzuola per rammentarmi il momento, la persona, la mia vita nel fotogramma di quel libro. Sono come dei titoli di altre persone che stanno sulle mie cose. Tecnicamente un insieme di file manager.
Ma veniamo a Auster.
Finalmente ho avuto il tempo di leggerlo.
Praticamente è un giallo, composto da 3 storie, accomunate tutte dal non-luogo di NY, e da alcuni temi come lo scrivere e il rapporto con l'identità e il"ruolo" che ricorrono nei 3 pezzi.
Il ritmo di Auster è davvero concitato, serrato, inframezzato da riflessioni quasi intimiste che ti colpiscono, perchè non te le aspetti. sa soprendere il buon Paul.
La città di Auster è ua città che non è nessuna città, che è tutte le città.
Direi che in questo il libro è molto calviniano ( italo, la mia grande passione :), si i calvino delle città invisibili e di se una notte d'inverno. Una metascrittura che poi è una metavita.
A volte i toni si auster sono grotteschi, ma mai sgradevoli.
E' comunque un chiaroscuro sui nostri giorni, sulla solitudine appunto grottesca di questa età e il giallo è solo un espediente formale per farci addentrare nelle possibilità della scrittura, nel suo rapporto con la proprio identità. Un viaggio dove la scrittura non è lo specchio della vita, ma il foglio su cui essa si stende in calligrafie.
Mi è piaciuta molto questa trilogia di NY: di bella e rapida lettura. Ovviamente spalanca porte che meriterebbero approfondimenti più curati. Ma per ora, dalla porta, mi guardo dentro. Aveva ragione la ragazza della serendipità, il libro vale davvero^_^
Buona lettura
Erikal.




_________________________________
www.erikaluna.net

[Modificato da erikaluna 21/07/2004 18.49]

Madil
00mercoledì 21 luglio 2004 20:12
Devo trovare il tempo di leggerlo Erika... [SM=g27829]

Anni fa, dopo aver letto e visto al cinema “Smoke” e “Blue on the face”, mi ero riproposta di leggere altri libri di Auster perché mi piace la capacità di analisi dei suoi personaggi e delle varie situazioni. Hai ragione, sa sorprendere Paul, affrontando con delicatezza il tema del rapporto tra padre e figlio, il tema del tempo, del valore immenso di ogni istante di vita: la capacità di lasciarsi stupire dalle migliaia di cose che sono dietro ogni angolo: dalla telefonata inaspettata, a un incontro, a piccoli fatti di vita quotidiana...

Ti farò sapere...
Ciao
Madil [SM=g27823]
erikaluna
00giovedì 22 luglio 2004 08:29
buongiorno madil ^_^
Wow...io prendo nota delle tue dritte cinematografiche ;)
Un'estate sotto il segno di Paul ;)
Grazie delle tue annotazioni ^_^
Buone .... letture
A presto
Erika
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:39.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com