FTM -- Ferrovia Trento -> Malé -> Marilleva 900

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lordtiranus
00mercoledì 11 aprile 2007 17:35
Visto che i nostri "colleghi" milanesi hanno pensato a delle uscite didattiche io mi permetto di segnalare una vera chicca per gli amanti delle ferrovie. La FTM (ferrovia Trento - Malé) è una ferrovia privata gestita dalla Trentino Trasporti Spa(www.ttspa.it) che collega la città di Trento con Malé, e dal 2003 si raggiunge anche la Val di Sole e Marilleva 900, forse meno famosa della sua cugina d'alta quota (Marilleva 1400).
Attulmente sono in servizio 12 mezzi a formare i treni viaggiatori con un'anzianità media di 32 anni. La linea collega 39 stazioni impiegando all'incirca 1h e 45 minuti con una frequenza che varia dai 20-25 minuti nelle fasce pendolari a circa un'ora nei momenti di calma.

Assolutamente da fare!
QUI potete trovare alcune foto

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www.metrogenova.com


[Modificato da lordtiranus 11/04/2007 17.35]

titoit
00mercoledì 11 aprile 2007 22:24
Vado in zona d'estate e di inverno da quasi trent'anni e la FTM la conosco bene.
Era un tram che molti anni fa andava su strada e veniva chiamato dai trentini di città la "Vaca nonesa" ovvero la mucca della Val di Non perché andava lentissima. Tuttavia, la lungimiranza (e i generosi stanziamenti) della Provincia Autonoma di Trento l'hanno preservata dai tagli dei terribili anni '60, trasferendola completamente su sede separata e oggi potenziandola con due significative opere: il collegamento della stazione terminale di Trento con la stazione FS (ottimo interscambio) e il prolungamento da Malé a Marilleva, quest'ultimo finanziato dai gestori degli impianti sciistici e delle funivie di Madonna di Campiglio-Marilleva.

Cmq devo dire che la FTM svolge un buon servizio (dalle stazioni si diramano le autolinee per i più sperduti borghi delle Vali di Non e Sole) con convogli assai moderni regalando scorci paesaggistici mozzafiato, soprattutto perché percorre tratti di decine di km in mezzo ai meleti ed è uno spettacolo in questa stagione quando sono in fiore.

Scusate se mi sono dilungato, ma essendo di origini trentine mi sono fatto un po' prendere la mano...
Trammax
00giovedì 12 aprile 2007 08:58
Credo che nei progetti futuri vi sia un ulteriore prolungamento fino a Fucine-Ossana, dove cominciano le rampe del Tonale e si dirama la valle di Pejo. Qualcuno ne sa qualcosa?
Robyk65
00sabato 26 marzo 2011 14:31
Alla scoperta della ferrovia a scartamento ridotto trentina, orgoglio dell'impero asburgico. Che dal 2003 è stata "allungata" a Marilleva
di Vincenzo Foti

Dal 1909, anno in cui la Trento-Malè fu inaugurata ufficialmente, sono trascorsi un secolo e due anni. Nata come tramvia, la linea era la più lunga ferrovia elettrificata in esercizio nell'intero impero austroungarico. Progettata dagli austriaci, vide presto accrescere la propria importanza per lo sviluppo economico e sociale della zona, perché riuscì a sottrarre persone e merci all'isolamento delle loro valli permettendo loro di raggiungere con facilità il capoluogo di Trento e la grande direttrice commerciale del Brennero.

Gestita, fino al termine della Grande Guerra, dalle ferrovie dello Stato austriache, cui subentrarono quelle italiane, la Trento-Malè (che oggi si spinge fino a Marilleva) fu affidata a una società privata nel 1936. Dopo la seconda guerra mondiale, l'esercizio venne assunto dalla Società concessionaria Ferrovia Locale Trento-Malè, che si trovò davanti una situazione drammatica. La guerra, com'è ovvio, aveva causato gravi danni alle infrastrutture rendendo indispensabile il rifacimento integrale della linea. Qualcuno fece obiezioni, ma la consapevolezza dell'utilità per le zone interessate vinse, assieme alla decisione di trasformare l'originaria tramvia in ferrovia vera e propria. Così, nel 1953 si cominciò a costruire un nuovo tracciato ferroviario lungo 56 chilometri che, tra alterne vicende tecniche e burocratiche, fu completato nel 1964.

Dalla Val di Non alla Val di Sole, fra distese di vigneti, la ferrovia elettrica a scartamento ridotto Trento-Malè offre un itinerario affascinante e suggestivo. Abbandonato il capoluogo, il binario s'inerpica in mezzo a lunghi filari di viti, che ben presto lasciano il posto alla colture intensive della regina del Trentino: la mela. Una volta, il lento avanzare del treno era scandito da un caratteristico suono simile a un muggito: perciò, il trenino della Val di Non erano localmente soprannominato "vaca nonesa", cioè mucca nonense, dal nome della vallata. Oggi sui binari sfrecciano moderne automotrici elettriche del tipo leggero, silenziose, spaziose, con pavimento ribassato per facilitare l'accesso dei passeggeri.

Gli altopiani che fanno da scenario alla Trento-Malè sono solcati da innumerevoli corsi d'acqua (il maggiore è il Noce, affluente dell'Adige), che nel corso dei milleni hanno inciso profonde gole, per superare le quali la ferrovia è costretta ad affacciarsi su ponti arditi. Uno dei punti più affascinanti del tragitto si trova all'inizio della Val di Non, quando il treno oltrepassa un orrido transitando su un ponte sospeso fra l'imbocco dei due tunnel della Rocchetta.

Risalendo lungo la valle, giostrandosi tra pendenze medie del 20 per mille e massime del 50, la linea raggiunge un altro caratteristico precipizio: la forra di Santa Giustina. Qui il Noce ha scavato, nella roccia alta più di 140 metri, una feritoia lunga e stretta, che la ferrovia supera impegnando un ponte in cemento armato a campata unica lungo 78 metri, realizzato nel 1959 in seguito alla costruzione della diga di Santa Giustina, che diede origine all'omonimo lago artificiale.

Superata questa impressionante gola si raggiunge Cles, cuore della Val di Non. Il paese, di per sé già molto grazioso, è impreziosito dal magnifico castello che ora sorge sulle rive del lago, ma che un tempo dominava la valle dall'alto di una rupe, ora quasi del tutto sommersa. Molte le antiche residenze medievali presenti nelle valli.

Oltre il ponte di Mostizzolo il treno fa il suo ingresso nella Val di Sole, dove il paesaggio si fa più alpino, mostrando prati e fitti boschi di abeti nel versante meno assolato e frutteti nell'altro. A Malè (principale centro della valle situato a 738 metri sul mare), lo spettacolo dell'anfiteatro alpino con alte cime innevate e ghiacciai cristallini si fa senza dubbio emozionante: spiccano, a nord, il gruppo dell'Ortles-Cevedale e, a sud, la Presanella e il gruppo di Brenta.

Fino al maggio 2003 la ferrovia terminava qui la sua corsa, dopo aver percorso quasi 56 chilometri dalla stazione di partenza di Trento. Oggi, adiacente alla prima stazione di Malè, ne esiste un'altra da cui si dirama un prolungamento per Marilleva 900. Il progetto originario intendeva portare la ferrovia al Passo del Tonale e quindi collegarsi con la Brescia-Iseo-Edolo e poi con la Sondrio-Tirano, per poi raggiungere la Ferrovia Retica del Bernina che, partendo proprio da Tirano, conduce a St. Moritz e Coira. A Marilleva la stazione è collegata direttamente agli impianti di risalita invernali di Marilleva 1400, il che permette, a chiunque voglia per una volta di fare a meno dell'automobile, di trascorrere una giornata sugli sci. In pratica, si può partire da Trento e raggiungere Marilleva in treno già con gli scarponi ai piedi.

viaggi.repubblica.it/articolo/trento-mal-gole-dirupi-e-mel...
da91c
00sabato 26 marzo 2011 15:28
Esiste già una discussione sulla Ferrovia Trento-Malè: LINK

euge1893
00sabato 26 marzo 2011 15:33
ecco unite le due discussioni [SM=g27985]
da91c
00sabato 26 marzo 2011 20:45
Grazie Eugenio [SM=g27985]

E grazie anche a Roberto per averci segnalato l'interessante articolo su questa bellissima ferrovia a scartamento ridotto!
titoit
00giovedì 28 luglio 2011 12:45
Novità in vista anche per la ferrovia della Valsugana
trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/07/27/news/treni-valsugana-accordo-stato-provincia-...

La ferrovia Trento-Borgo Valsugana-Venezia è una tratta non elettrificata che a lungo è stata abbandonata a sé stessa.

Oggi, grazie agli investimenti della Provincia Autonoma di Trento si sono costruite nuove fermate in ambito urbano (Trento S. Chiara – polo ospedaliero, Trento S Bartolomeo e Povo che serve l’Università) ,oltre a Borgo Valsugana Est.
Essendo a cavallo di due regioni, l’esercizio già oggi è di Trentino Trasporti per il tratto provinciale Trento-Grigno e di Trenitalia Veneto da Grigno a Venezia.
Con questi accordi si dovrebbe creare una società mista tra Trentino Trasporti e Trenitalia che potrebbe operare anche sulla tratta provinciale della ferrovia del Brennero (Ala-Mezzocorona).
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