Trent'anni fa nasceva la Apple, la terza mela che cambiò il mondo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00martedì 23 maggio 2006 00:10
Trent'anni fa nasceva la Apple, la terza mela che cambiò il mondo



Probabilmente se Steve Wozniak fosse cresciuto all´ombra delle Tigri di Mompracen anziché delle macchine fantastiche ma possibili di Tom Swift, la storia del computer sarebbe stata diversa. Perché non c´è dubbio che nell´avventura intellettuale di questo figlio di immigrati polacchi, le mirabolanti invenzioni di Tom Swift che usa il Photo Telephone nel 1914 o viaggia con la Electric Locomotive nel 1922 non possono non aver scatenato un bisogno di emulazione tecnologica in gente che di oceani sconosciuti ne aveva già attraversati abbastanza.

E forse, se alle letture di Tom Swift non si fossero poi sovrapposti la beat generation, i figli dei fiori, i viaggi mistici del suo alter ego Steve Jobs, probabilmente il mondo non avrebbe mai avuto un computer con un nome così bizzarro: Apple, mela. E oggi quasi sicuramente non staremmo a ricordare che il primo personal computer compie trent´anni tondi.
Oddio, chiamare personal computer quella scatola di legno con fissata sopra una tastiera da macchina per scrivere che si chiamava Apple I, oggi può sembrare un azzardo. Anche allora, a dire il vero. Tanto che Steve Wozniak e Steve Jobs, che fondarono la Apple Computer il 1 aprile 1976, dovettero vendersi uno il furgoncino Volkswagen e l´altro un preziosissimo calcolatore scientifico HP per pagarsi i pezzi con cui costruire il prototipo.

Inutile adesso raccontare tutto il martirologio degli inizi: il garage di casa Jobs trasformato in laboratorio, i primi venticinque Apple I venduti a 500 dollari l´uno (prezzo al pubblico: 666,66 dollari), le origini incerte del nome e del logo della mela sbocconcellata. Forse varrebbe la pena di dire perché l´Apple I è il "primo" personal computer in un´epoca in cui pochi sapevano persino che cosa potesse essere un computer. Tanto meno immaginarsi a che cosa sarebbe potuto servire.
In verità, la grande differenza tra il primo Apple e gli altri computer del 1976 sta, banalmente, nel fatto che avesse una tastiera e che potesse visualizzare il risultato delle sue elaborazioni su di un televisore. In quegli anni la cosa che si avvicinava di più ad un calcolatore personale era l´Altair, un oggetto che si comandava attraverso la manovra di innumerevoli interruttori (ricordate? il computer è una macchina binaria, on-off, acceso-spento) e che mostrava i risultati delle sue elaborazioni attraverso l´accensione in successione di una serie di lucine.

Agganciarci una tastiera e un televisore era allo stesso tempo geniale e rivoluzionario. Difficile credere che i due Steve si stessero rendendo conto di quello che stavano facendo davvero. Ma il momento era quello giusto, e l´anno successivo, quando furono presentati il Commodore e il Trs-80, due computer che avevano la stessa interfaccia semplificata per dialogare con il mondo, la Apple faceva uscire il suo secondo modello, questa volta non dentro una scatola di legno ma con un bello chassis di plastica beige.

Il resto, per un po´ di anni, è una storia come solo in America si possono vivere e raccontare, con i venture capitalist che intervengono (anche i Rockfellers investirono qualche centinaio di migliaia di dollari nella Apple), credono nelle idee dei due, investono fino al 1980, quando la Apple va in borsa e rastrella 1,2 miliardi di dollari. Nel 1982 Steve Jobs era il più giovane miliardario (in dollari) della lista di Fortune 500. Aveva 27 anni, pochi per gli standard dell´era pre dot.com.

Col tempo la Apple diventa sempre più una creatura di Steve Jobs e sempre meno di quell´altro Steve, che lascerà più o meno contemporaneamente alla nascita del Macintosh, l´altra creatura della Apple. Singolare destino quello della Apple. Anche con il Macintosh, come già sette anni prima con l´Apple I, avvia una rivoluzione di cui noi oggi non comprendiamo forse più l´importanza: quella dell´interfaccia grafica. Se oggi non potremmo neppure immaginare un computer che non abbia icone e mouse, prima del Macintosh il massimo dell´amicalità nel rapporto tra uomo e machina era un monitor a fosfori verdi e una tastiera.

Singolare destino davvero: il primo Word la Microsoft lo produsse per il Macintosh, eppure col tempo i computer della Apple quasi sono scomparsi dal panorama del personal computing di massa mentre il marchio di Bill Gates dilagava e schiacciava tutti. Oggi la quota di mercato del Mac è attestata sotto il 5 per cento, anche se la Apple resta saldamente tra i primissimi marchi industriali mondiali dal punto di vista della riconoscibilità da parte dei consumatori. Al pari della Ferrari, per dire.

Le fortune di trent´anni fa oggi però stanno tornando grazie ad un´altra intuizione strategica di Jobs: l´iPod. L´iPod non ha inventato il lettore portatile di musica digitale, ma l´ha certamente reinventato facendolo diventare uno status-symbol. Non solo, ma l´incursione della società californiana nel mondo della vendita on line dell´entertainment digitale, prima musicale, adesso anche video, l´ha riposizionata e fatta diventare leader in un mondo che fino a tre anni fa neppure conosceva. Tanto che rischia di diventare, mutatis mutandis, un giocatore monopolista contro cui si schierano persino gli Stati. Non a caso, giorni fa, il Parlamento francese ha approvato una legge che alcuni hanno già battezzato anti-iPod e che obbligherebbe la società americana ad "aprire" il suo sistema alla concorrenza. Quasi contemporaneamente si apre una causa tra la Apple dei Beatles e la Apple dei computer: la prima imputa alla seconda di violazione del marchio. Lo fece già nel 1978, e allora i computer pagarono 80mila dollari ai cantanti. Adesso vedremo. E comunque vada a finire, quella della Apple Computer è la terza mela che cambia la storia del mondo. La seconda turbò Newton. La terza, scopritelo voi.



da: www.unita.it/view.asp?IDcontent=253


Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:11.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com