Transessuali....

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M@§§IMO
00sabato 25 agosto 2007 11:51
ho appena letto questo articolo... cosa ne pensate dell'argomento????
Il mio corpo non mi piaceva. Così l'ho cambiato. Questo è un lusso che l'umanità può permettersi da pochi decenni e io ho usufruito di questo progresso. Mi sono sempre chiesto cosa avrei fatto se fossi nato e cresciuto in un periodo in cui nessuno dei cambiamenti fisici che io ho messo in atto fosse stato possibile. Anzi, me lo sono chiesto esplicitamente quando ho scritto lo spettacolo "One New Man Show" dove il protagonista è uomo ma nessuno - a parte il pubblico - lo vede così. Per quanto mi riguarda, forse mi sarei ucciso. E' anche probabile che, in quanto nato e cresciuto come femmina, non avrei avuto accesso a strumenti culturali che mi permettessero di interpretare il mio disagio, e quindi, magari mi sarei lasciato vivere, sofferente ma inconsapevole, convinto che il malessere faccia inesorabilmente parte della vita, e basta.
Un passo indietro, per chiarire meglio. Dire che ho cambiato il mio corpo è solo un inizio a effetto, in realtà è un'affermazione superficiale. Non sono certo andato al supermercato, per "cambiare corpo", e il corpo che ho oggi non è poi tanto diverso da quello che i miei geni mi hanno regalato: stessi colori, stessa struttura, stesse mani stessi piedi stessi denti, eccetera. Solo che adesso parla un linguaggio maschile anziché femminile: una barba folta e ispida dove prima le guance incorniciavano il viso liscio, un petto piatto e muscoloso dove prima c'erano i seni… Eh sì, la moderna alchimia fa miracoli: in un anno, diverse iniezioni di testosterone mi hanno definitivamente trasformato, alcune operazioni hanno fatto il resto, e da quella ragazzina scorbutica, ombrosa e piena di rabbia è emerso un uomo sereno e pacifico, persino felice! Felice solo perché finalmente tutti potevano vedermi sul serio: adesso il mio corpo parlava la mia lingua. Mia.
Ma chi è l'"io" che parla? Un "io" che non si identifica col suo corpo? Un "io" che crede di abitarlo come passeggero momentaneo? Sì e no. Sì, perché credo che esistano altri piani di esistenza oltre quello fisico. No, nel senso che se non mi identificassi col mio corpo, non avrei nemmeno avuto bisogno di cambiarlo. Invece la mia sensazione - largamente condivisa - è proprio che quel corpo sia "io", o meglio, una parte di "io". Il corpo è lo specchio - imperfetto e deformante, certo, ma sempre attendibile - dell'anima, di come si è dentro. Non nel senso che se ho un corpo bello vuol dire che sono bello anche dentro. Si tratta piuttosto di un atteggiamento mentale che sul corpo si riflette. E da che ho ricordi, la mia anima, la mia mente è sempre stata maschile. E' molto difficile definire cosa sia maschile o femminile senza cadere in stereotipi. Sentirsi, quindi essere maschi o femmine (o una diversa sfumatura tra i due) è una percezione innata. Sappiamo di essere così, e nessuno può convincerci del contrario. In passato le persone transessuali venivano trattate con la forza, sottoposte ad elettroshock, bombardate di farmaci, lobotomizzate - e in qualche paese dove essere trans è considerato reato/peccato, le cose stanno ancora così - ma nulla poteva cambiare la loro percezione di sé, la loro identità di genere.
Ancora oggi molte persone trans si sposano, mettono al mondo figli, conducono una vita socialmente in regola nella speranza che prima o poi tutto vada a posto, salvo rendersi conto, a un certo punto della loro esistenza, che non ce la fanno proprio più. Stanno malissimo. Qualcuno per eccesso di responsabilità, per non tradire chi ha creduto nel suo falso "io", inizia a transizionare in tarda età: "Tanto ormai i figli son grandi e possono capire". E solo ora comincia a vivere, perché finalmente può essere se stesso/a. Quindi vuol dire che non lo fa perché è sessualmente deviato/a. E nemmeno che è psicologicamente instabile: vorrei vedere quante persone riescono a mantenersi equilibrate così a lungo quando ogni volta che ti guardi allo specchio vedi un volto e un corpo che non ti corrispondono!
Ma io sto di nuovo facendo la fatica di spiegare cosa si provi quando ormai, dopo molti anni di attivismo, ho constatato che neppure con le migliori intenzioni è possibile capirlo se non ci sei dentro, se non lo vivi sulla tua pelle. Tutti sappiamo quanto l'immagine conti nei rapporti sociali, nella vita privata quanto nel lavoro. Se avessi potuto scegliere il mio corpo come si fa con un vestito, non avrei avuto dubbi: sapevo che a tradurre in maschile il mio femminile ci avrei perso anziché guadagnarci. Come donna rientravo abbastanza nei canoni estetici di gradevolezza. Insomma, avrei potuto essere una bella donna, invece donna non mi ci sentivo. Facevo di tutto per apparire maschio: a 20 anni, pre ormoni e pre interventi, passavo costantemente per un ragazzino di 16 solo grazie alla forza di volontà. La felicità che provai la prima volta che mi dissero che "sembravo" un ragazzo, in confronto alla depressione in cui ero sempre immerso, mi fece capire che dovevo andare fino in fondo: questa era la mia strada. Sarei diventato un uomo minuto, di certo meno attraente della donna che ero; un uomo comune, privato di quell'ambiguità che molti trovavano interessante. Se avessi dovuto attenermi alle "esigenze di mercato", chiamiamole così, non facevo un buon affare, a transizionare.
Ma che importava? L'importante era sentirmi finalmente libero di parlare, di spogliarmi, smetterla di sentirmi ridicolo ogni volta che mi muovevo: l'importante era essere me stesso. Anche se mi fossi trasformato in un uomo brutto, almeno sarei apparso all'esterno come sono sempre stato dentro. E non ho mai creduto di salire così un gradino della scala sociale nei valori maschio/femmina di una società tutto sommato ancora maschilista, perché ad essere transessuali il gradino finora lo si scende sempre, ed è quello più basso. Semmai col tempo mi sono reso conto che attraverso la mia esperienza di uomo diverso, di uomo nuovo, posso essere io stesso un altro modello di maschio: meno dominante e più tollerante, di certo meno irrigidito nella sua maschera virile, visto che una maschera l'ho già portata per metà della mia vita.
Nella mia vita non c'è in realtà niente di molto strano. Sono cambiato, vero, ma lo facciamo tutti: ci cambiano il tempo e le esperienze. La transizione è stata la mia maniera di crescere, tutto qui, anche se ho avuto bisogno di un aiuto dall'esterno per farlo. Credo sia una sensazione comune a tutte le persone trans: transizionando cerchiamo solo di star bene. A dispetto del luogo comune, che ci immagina perversi e viziati, ricercando il benessere noi adottiamo un comportamento socialmente responsabile: perché chi sta male genera intorno a sé malessere ed è un peso per la società, mentre chi sta bene è una ricchezza per tutti. Si tratta solo di capire questo, e smetterla di colpevolizzarci.
Titty.nicuzza
00sabato 25 agosto 2007 13:10
I problemi di identità sessuale creano una sofferenza enorme e ritengo che sia legittimo, per chi ne avverte la necessità, poter passare al genere sessuale in cui ci si identifica veramente, per poter vivere finalmente in pace con sè stessi.
Queste persone vanno capite e non emarginate,perchè sono vittime di una scherzo della natura, che non può definirsi, credo, nemmeno malattia
fremina
00domenica 26 agosto 2007 16:04
Re:
Titty.nicuzza, 25/08/2007 13.10:

I problemi di identità sessuale creano una sofferenza enorme e ritengo che sia legittimo, per chi ne avverte la necessità, poter passare al genere sessuale in cui ci si identifica veramente, per poter vivere finalmente in pace con sè stessi.
Queste persone vanno capite e non emarginate,perchè sono vittime di una scherzo della natura, che non può definirsi, credo, nemmeno malattia



Mi hai tolto le parle di bocca! [SM=g27811]


el gabbiano
00lunedì 27 agosto 2007 09:18
Avevo già ascoltato/letto storie simili, ognuna diversa dall'altra ma tutte legate dall'immenso disagio che i protagonisti provano verso il proprio corpo e, conseguentemente, con la propria vita.
Purtoppo siamo in pochi a capire realmente che chi cambia sesso non lo fa per divertimento o per un "vizio"......
Sarà terribile dover fare i conti con la propria sessualità; sentirti in un corpo che non senti tuo, trovarti ad invidiare il corpo della tua ragazza!!!
Come ha già detto qualuno sono scherzi della natura, e le "vittime" di questi sono PERSONE alle quali bisogna dare la loro opportunità di vivere la LORO vita.
+Tiberius+
00lunedì 27 agosto 2007 11:04
Di recente ho rivisto "Mary per sempre"...e mi sono ricordato di quando, tramite questo film, si parlo' oltre che della criminalita' giovanile in sicilia, anche dei trans e del loro passaggio nella societa'...
La frase piu' bella è "Di giorno sono come la peste..DI notte come un gelsomino..." o "I miei genitori da piccola, qando mi vedevano vestito da donna dicevano: 'guarda l'attore da a casa..' mentre adesso mi ricoprono di insulti..."
Credo che i gusti sessuali non debbano, salvo eccezzioni, creare dei luoghi comuni o altro...
Fortunatamente adesso la vita degli Omosessuali e dei Trans sta cambiando in meglio grazie anche al fatto che non si nascondono piu' come una volta...
Anche se, come il caso dei 2 gay arrestati a Roma per essersi baciati in pubblico, c'e' ancora da combattere molto bigottismo..
Se una operazioni li rende piu' contenti, mi fa piacere per loro...
Da eterosessuale andrai volentieri a un Gay pride che manifesta la liberta' sessuale tra persone adulte e consenzienti...
fremina
00lunedì 27 agosto 2007 11:37
Ok, siamo tutti tolleranti e di mentalità aperta...almeno a parole...Ma adesso voglio aggiungere qualche domanda al topic: se scopriste che la vostra ragazza/o ha fatto un cambio di sesso, come la prendereste?...E potreste mai interessarvi ad una persona che sapete essere un trans?...
!Zorro82!
00lunedì 27 agosto 2007 13:45
Re:
fremina, 27/08/2007 11.37:

Ok, siamo tutti tolleranti e di mentalità aperta...almeno a parole...Ma adesso voglio aggiungere qualche domanda al topic: se scopriste che la vostra ragazza/o ha fatto un cambio di sesso, come la prendereste?...E potreste mai interessarvi ad una persona che sapete essere un trans?...



Personalmente non credo riuscirei a stare con una persona che una volta era un uomo come me. Con tutto il rispetto che posso provare per coloro che decidono di prendere una scelta di vita cambiando la loro identità sessuale, per me sarebbe del tutto innaturale poter condividere un certo tipo di intimità con chiunque possa considerare, anche solo in piccola parte, uomo.

el gabbiano
00lunedì 27 agosto 2007 17:33
....l'essere "tolleranti e di mentalità aperta", per me non significa affatto andare a letto con una persona nella quale è e sarà sempre (concedetemelo) presente un lato maschile!
Come sempre si tende ad esagerare......Purtroppo un trans non sarà mai una donna, nel dna è insito il gene maschile e l'idea di avere accanto un'altro uomo mi da i brividi.
Io ho lavorato e lavoro con 2 gay in ufficio; uno dei due vorrà fare il salto, io lo incito nel farlo perchè ne è della sua felicità e ci credo in questo; ma anche se i suoi atteggiamenti e il suo corpo sà di donna, io voglio una vera donna!!!
Dai, assalitemi pure!!!
fremina
00lunedì 27 agosto 2007 18:19
Re:
el gabbiano, 27/08/2007 17.33:

....l'essere "tolleranti e di mentalità aperta", per me non significa affatto andare a letto con una persona nella quale è e sarà sempre (concedetemelo) presente un lato maschile!
Come sempre si tende ad esagerare......Purtroppo un trans non sarà mai una donna, nel dna è insito il gene maschile e l'idea di avere accanto un'altro uomo mi da i brividi.
Io ho lavorato e lavoro con 2 gay in ufficio; uno dei due vorrà fare il salto, io lo incito nel farlo perchè ne è della sua felicità e ci credo in questo; ma anche se i suoi atteggiamenti e il suo corpo sà di donna, io voglio una vera donna!!!
Dai, assalitemi pure!!!



Non c'è bisogno di scaldarsi tanto...Anch'io sono d'accordo con te...Il punto è che i trans vorrebbero essere accettati, anche sessualmente...cosa che anche noi, che siamo di mentalità aperte, non riusciamo a concepire...era questo che volevo sottolineare...Ho scritto "almeno a parole" perchè molti fingono di essere tolleranti solo per non essere definiti razzisti e poi appena vedono un trans iniziano a fare commenti di ogni genere...Comunque concedimi di precisare la differenza tra un gay e un trans...Un gay è attratto da persone dello stesso sesso...Un trans, oltre ad essere gay, ha dei problemi con il suo corpo, non si identifica affatto nel suo aspetto fisico, che vorrebbe come quello dell'altro sesso...un trans è un uomo intrappolato nel corpo di una donna o viceversa...un semplice gay non ha di questi problemi...


M@§§IMO
00lunedì 27 agosto 2007 21:50
Re:
fremina, 27/08/2007 11.37:

Ok, siamo tutti tolleranti e di mentalità aperta...almeno a parole...Ma adesso voglio aggiungere qualche domanda al topic: se scopriste che la vostra ragazza/o ha fatto un cambio di sesso, come la prendereste?...E potreste mai interessarvi ad una persona che sapete essere un trans?...



Questo è un altro discorso, sono assolutamente aperto di mentalità, ma la si entra in una sfera personale, non ci trovo nulla di male nel non essere disponibile a stare con una trans.. io sinceramente non credo che ci riuscirei, poi non lo so, non mi è mai capitato (o almeno non me ne sono mai accorto!) e comunque sicuramente se una trans mi celasse il suo passato sicuramente non la prenderei bene, ma li si entra in un discorso di lealtà..
Che poi sicuramente, visto il bigottismo del nostro paese, anche i più aperti di mentalità abbiano dei freni dovuti a dei retaggi culturali, questo è sicuro!

Titty.nicuzza
00martedì 28 agosto 2007 01:32
Io non credo che il rifiuto di un partner transessuale sia solo una questione di bigottismo.
Chi va con un transessuale magari non ha problemi di identità di genere( cioè si sente a proprio agio nell'aspetto fisico del sesso di appartenenza e non desidera migrare al genere opposto) ,ma li ha sicuramente riguardo all'orientamento sessuale.
La cosa risulta più evidente quando una persona va( in senso sessuale o affettivo)con un transessuale che abbia mantenuto i propri organi genitali originari e questo avviene se c'è almeno una latenza omosessuale.

Dunque, pur essendo a favore della non discriminazione, per andare con un trans dovrei "riprogrammare"la mia sessualità. [SM=g27825] [SM=g27831] , cosa che, per questa vita, mi sembra impossibile [SM=g27828]

+Tiberius+
00martedì 28 agosto 2007 11:32
Non mi sono mai trovato di fronte ad una cosa del genere e non so come reagirei, credo che imparerei a conoscerla quella persona..poi non so...
Un legame o un istinto sessuale non si puo' comendare...SInceramente non posso sapere a priori come mi comporterei con una persona senza conoscerla a priori...
el gabbiano
00martedì 28 agosto 2007 12:52
Re: Re:
fremina, 27/08/2007 18.19:



Non c'è bisogno di scaldarsi tanto...Anch'io sono d'accordo con te...Il punto è che i trans vorrebbero essere accettati, anche sessualmente...cosa che anche noi, che siamo di mentalità aperte, non riusciamo a concepire...era questo che volevo sottolineare...Ho scritto "almeno a parole" perchè molti fingono di essere tolleranti solo per non essere definiti razzisti e poi appena vedono un trans iniziano a fare commenti di ogni genere...Comunque concedimi di precisare la differenza tra un gay e un trans...Un gay è attratto da persone dello stesso sesso...Un trans, oltre ad essere gay, ha dei problemi con il suo corpo, non si identifica affatto nel suo aspetto fisico, che vorrebbe come quello dell'altro sesso...un trans è un uomo intrappolato nel corpo di una donna o viceversa...un semplice gay non ha di questi problemi...





[SM=x770073] ho interpretato male il tuo intervento.....scusami.
La completa accettazione sessuale del mondo trans, credo sia pressoché
impossibile e non per un problema di bigottismo. La sfera sessuale (almeno per me) ha dei limiti invalicabili e credo sia questo l'unico motivo per cui un trans non sarà mai sullo stesso piano sessuale di una donna o un uomo "veri".Affermando questo non mi sento cattivo,bigotto,o prevenuto ma agli errori della natura non c'è un rimedio (vedi i ragazzi down, gli autistici, i diversamente abili.....). Almeno i trans oggi hanno dalla loro parte i progressi chirurgici che mitigano il loro problema dal punto di vista estetico e conseguentemente una parte di quello psicologico; certo l'accettazione da parte di tutti è lontana, ma non tutto è immediato.

P.S
Grazie per la precisazione della differenza tra gay e trans (della quale sono cmq a conoscenza [SM=g27822] ) ma intendevo dire che il mio collega farà un "cambio di categoria" [SM=g27833] e non sarà più un gay, ma un transgender.



fremina
00martedì 28 agosto 2007 13:15
Re: Re: Re:
el gabbiano, 28/08/2007 12.52:


Grazie per la precisazione della differenza tra gay e trans (della quale sono cmq a conoscenza [SM=g27822] ) ma intendevo dire che il mio collega farà un "cambio di categoria" [SM=g27833] e non sarà più un gay, ma un transgender.



Questo non l'avevo capito...Il tuo discorso era generico e ho frainteso [SM=g27822] [SM=g27811]


!silvieta!
00venerdì 31 agosto 2007 20:20
sono tollerante nei loro confronti, ma nn so se riuscirei ad andare con una ex-donna [SM=g27828] ...poi chi lo sà... ho imparato che l'amore fa fare un sacco di stupidaggini e un saacco di cose che pensavi di nn poter fare mai [SM=g27822]
Panterina87
00lunedì 17 settembre 2007 00:02
Re:
Titty.nicuzza, 25/08/2007 13.10:

I problemi di identità sessuale creano una sofferenza enorme e ritengo che sia legittimo, per chi ne avverte la necessità, poter passare al genere sessuale in cui ci si identifica veramente, per poter vivere finalmente in pace con sè stessi.
Queste persone vanno capite e non emarginate,perchè sono vittime di una scherzo della natura, che non può definirsi, credo, nemmeno malattia




Ben detto!!! Concordo pienamente tutto ciò k ha scritto Titty.nicuzza... da sottolineare k QUESTE PERSONE, x'loro sn persone nn sn ne animali e ne un altro essere mostruoso, NN VANNO EMARGINATE!!!!
Panterina87
00lunedì 17 settembre 2007 00:14
Riguardo alle altre domandine... nn saprei proprio come comportarmi davanti ad una xsona k ieri era donna... ed oggi è un uomo...Proprio l'uomo k si è innamorato di me [SM=g27820] !!!
Poi... nella vita...mai dire mai... [SM=g27818] l'amore gioca brutti skerzi [SM=g27830] !!
EL RINGHIO
00lunedì 17 settembre 2007 20:09
Io sono abbastanza tollerante e rispettoso delle scelte altrui..Certo non vi nascondo che nopnostante io abbia 25 anni sono consapevole di non essere del tutto pronto a certi eccessi..
Non mi nascondo a dirlo, ma per esempio mi è capitato di trovarmi accanto una coppia di gay che si baciavano e x quanto cercasi di fare l'indifferente o "l'uomo di mondo" il mio sguardo cadeva lì.
Non ho mai criticato nessuno però mi rendo conto che io e forse tanti altri non siamo proprio così pronti a queste novità..
Ancor di + ammetto che avrei ancora + difficoltà ad ammettere che il cambio di sesso è la migliore soluzione per chi ha difficoltà a riconoscersi nel proprio corpo..
Mi spiego meglio: se non ci fosse la scienza penso che ci soffermeremmo molto di + a domandarci i perchè di questi disagi..a domandarci su come poterli risolvere...cioè penso che approfondiremmo il lato psicologico del problema..
Le scelte sono personali e non si possono criticare..però se io avessi un amico/amica che non si ritrova nel proprio corpo non le consiglierei mai di sottoporsi a interventi del genere..
Sono soluzioni che nell'immediato possono dare giovamento, ma alla radice c'è solo un problema di accettazione con se stessi che va oltre il fisico...
Non mi reputo bigotto, penso solo che le opportunità x rendere la propria vita felice e serena ci siano e siano tante..sfruttiamole tutte ma con attenzione
fremina
00lunedì 17 settembre 2007 21:10
Re:
EL RINGHIO, 17/09/2007 20.09:


Le scelte sono personali e non si possono criticare..però se io avessi un amico/amica che non si ritrova nel proprio corpo non le consiglierei mai di sottoporsi a interventi del genere..
Sono soluzioni che nell'immediato possono dare giovamento, ma alla radice c'è solo un problema di accettazione con se stessi che va oltre il fisico...



Non capisco perchè queste soluzioni a lungo andare non dovrebbero dare giovamento...Il problema è di non accettazione del proprio corpo, non di se stessi, quindi così credo che con un'operazione si risolva proprio il problema alla radice...A meno che tu non sia uno di quelli che tratterebbe i gay ed i transessuali come malati mentali...


EL RINGHIO
00lunedì 17 settembre 2007 21:25
se io non accetto il mio corpo non accetto me stesso..
non mi sembra così facile distinguere il corpo dalla mente...
poi se il corpo è solo una carcassa è un altro discorso...
IO NON REPUTO GLI OMOSESSUALI COME DEI MALATI MENTALI, chi ha letto il mio messaggio, non può dedurre questo.
Ho solo sollevato un dubbio: siamo sicuri che cambiare sesso è la soluzione migliore?...
fremina
00lunedì 17 settembre 2007 21:34
Re:
EL RINGHIO, 17/09/2007 21.25:

se io non accetto il mio corpo non accetto me stesso..
non mi sembra così facile distinguere il corpo dalla mente...
poi se il corpo è solo una carcassa è un altro discorso...
IO NON REPUTO GLI OMOSESSUALI COME DEI MALATI MENTALI, chi ha letto il mio messaggio, non può dedurre questo.
Ho solo sollevato un dubbio: siamo sicuri che cambiare sesso è la soluzione migliore?...



Non ho dedotto questo dal tuo messaggio, l'ho detto io perchè non riesco a capire quale possa essere una soluzione alternativa...A me sembra semplice distinguere corpo e mente in questo caso...Perchè non dovrebbe esserlo? Credo si tratti solo di un uomo intrappolato nel corpo di una donna o viceversa...


Marcone83
00venerdì 21 settembre 2007 22:54
Bè... non capisco xkè si continua a dire che l'essere gay o transessuali è una malattia, un disturbo mentale o un problema! non capisco che fastidio danno le persone che sono UGUALI a noi, ma che hanno gusti diversi!
Come dice la canzone di daniele silvestri:

"ma che vuoi, sono gay fatti miei
che disturbo ne hai
quale enorme disagio ne trai
...
preferisci pensare
che un gay sia una sorta di errore
una cosa immorale
o nel caso migliore
un giullare, un fenomeno da baraccone
e lo tollererai solo in quanto eccezione
e lo tollererai solo in televisione
lo chiamano gay
e tu pensi ricchione"

Per coloro che cambiano sesso xkè nn si sentono loro stessi be. sono scelte molto importanti xkè cmq oltre l'operazione o le operazioni subite c'è anche tutta una pressione psicologica dovuta a familiari e amici che magari ti rinnegano solo xkè hai deciso di essere quello che sei. Conosco una ragazza che ha fatto l'operazione x diventare tale, ma nn m è piaciuto quando ho sentito che al suo ragazzo nn ha detto del suo passato. credo che questo non sia per niente giusto xkè cmq se devi avere una relazione, un rapporto con un'altra persona, quella deve sapere TUTTO di te! Quelli che hanno rapporti occasionali con trans penso che siano i veri malati xkè nn hanno il coraggio d affrontare una scelta. Purtroppo si sa il sesso a volte si trasforma in una brutta malattia e si vedono tanti padri di famiglia, persone di un certo livello che nn hanno fatto altro che reprimere il loro "io" per poi rovinare la vita di moglie e figli
.
Per la tolleranza verso gay e trans bè nn si tratta solo di dire "possono fare quello che vogliono nulla in contrario" o "hanno diritto di esprimere i loro sentimenti liberamente" e poi quando se ne trovano davanti uno si inizia con il prenderlo in giro (nei migliori dei casi) o a prenderlo a calci!! Penso che tolleranza significhi anche aiutare nel momento del bisogno queste persone, chessò magari quando qualcuno le inquieta, dimostrare che cmq nn sono soli e quindi nn emarginarli (che brutta parola!).
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