Tramonto renano e ritorno liberale

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
-Kaname-chan
00giovedì 22 settembre 2005 14:50
Di Salvatore Carrubba, "Il Sole 24 Ore" del 21-9-2005

I liberali tedeschi riassaporano il gusto di poter diventare l'ago della bilancia: sembra a portata di mano la possibilità di tornare ai tempi in cui liberali storici quali Hans Dietrich Genscher o Otto von Lambsdorff svolgevano ruoli essenziali come quelli di ministri degli esteri e dell'economia. Non è detto che ci riescano; ma il successo elettorale che li ha premiati (e dopo le ultime elezioni tedesche non sono in molti a potersi vantare) giustamente li galvanizza, dopo anni di opposizione non solitaria e anzi all'ombra del massiccio blocco formato da Cdu e Csu.
In questi anni di opposizione, i liberali non hanno rinunciato alle loro tradizionali battaglie, soprattutto in campo economico e per la riduzione del carico fiscale e, dunque, della presenza pubblica; ma non hanno abdicato nemmeno al proprio patrimonio di custodi delle libertà civili, accentuato spettacolarmente dall'outing del leader, Guido Westerwelle. Non che le loro posizioni fossero all'acqua di rose. Anzi, la loro piattaforma attaccava decisamente uno dei pilastri su cui è consolidato il modello renano, oggi così pesantemente in crisi: la cogestione e il principio della rappresentanza dei lavoratori nei consigli d'amministrazione. Né sono stati da meno sulla riduzione del carico fiscale che, nelle loro intenzioni, dovrebbe essere della portata di circa 60 miliardi di Euro. Dunque una piattaforma rigorosa; non così annacquata come alcuni osservatori l'hanno giudicata da un punto di vista di ortodossia liberista; tale da suscitare l'interesse di molti elettori di centro disturbati dalla perentorietà della proposta della "flat tax", e non infastiditi dall'attaccamento dei liberali al tema dei diritti civili.
Una forza tranquilla, insomma, che la frammentazione in corso del sistema partitico tedesco non ha penalizzato. La cronaca dei giorni prossimi ci dirà se e come questo patrimonio di voti possa essere capitalizzato.
Certo è che, se davvero i liberali diventassero l'ago della bilancia, la loro presenza al governo garantirebbe forza, nonostante il paralizzante risultato elettorale, alla spinta per il cambiamento che comunque, con toni diversi, anche in Germania si è manifestata con i voti alla Merkel e con la rottura di Schroedrer alla sua sinistra. Il successo dei liberali tedeschi dimostra come un'identità nitida non è affatto un handicap. Così, in un sistema ancor più polarizzato come quello britannico, gli elettori liberaldemocratici non si strappano certo i capelli se il loro partito, erede del glorioso Partito Liberale, continua a essere assente dal governo da più di ottanta anni; e privilegiano la coerenza dei deputati che eleggono alla possibilità di vederli ministri.
Tutto sta, naturalmente nel rispettare questo ruolo: nell'offrirsi come contenitore di idee e non come puntello di potere. Nulla a che vedere, insomma, con la nostalgia italiana dei due forni, in cui un partito "di passo" si offra al miglior offerente. No: Germania e Gran Bretagna forniscono l'esempio di partiti dall'identità ideologica non sfumata; e confermano l'importanza di una presenza organizzata delle idee liberali, che oggi appaiono tra le poche in grado di governare, da un lato, la crisi del modello sociale dell'Europa continentale; dall'altro, il progressivo anchilosarsi dei processi decisionali pubblici, sempre più sottoposti a pressioni congiunte e a veti reciproci di lobby e gruppi di interesse. E il fatto che ciò avvenga nonostante la differenza radicale tra i rispettivi sistemi elettorali (proporzionale corretto il primo, uninominale il secondo) conferma che quella che conta è la forza delle idee. Se queste non ci sono, non c'è meccanismo elettorale che possa fare loro da levatrice
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:57.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com